Informarsi è partecipare - Gruppo consiliare "Uniti per Godiasco" - Godiasco Salice Terme (PV)


giovedì 30 aprile 2009

Nuove idee: la BEVILONGA

Lo sviluppo del territorio richiede impegno e fantasia. Ne danno prova a Rocca de' Giorgi con l'iniziativa LA BEVILONGA organizzata fra vari produttori di quelle specialità dell'Oltrepò che tutti dovremmo impegnarci a far conoscere.
Complimenti per l'iniziativa simpaticamente ispirata ad esperienze fatte nelle Langhe. Siamo certi che avrà una buona riuscita: i produttori che sponsorizzano sono molto validi, il luogo è bello .... cosa desiderare di più ?
Ne parla un articolo de La Provincia che di seguito riportiamo:
GIOVEDÌ, 30 APRILE 2009 Pagina 31 - cronaca
Rocca prepara la «Bevilonga» del buon vino
ROCCA DE’ GIORGI. L’enologia di qualità diventa marketing. Cresce la filiera territoriale dell’agroalimentare, un’alleanza che non teme il maltempo. Non solo ristoranti, cantine e agriturismi. Oggi è l’era delle aziende vinicole più blasonate che diventano location per grandi appuntamenti. La tenuta Giorgi di Vistarino sarà la suggestiva cornice della prima Bevilonga di Rocca De’ Giorgi. Partner il salumificio Magrotti di Montesegale, il caseificio Oranami in località Pizzocorno di Ponte Nizza e la pasticceria Rovati di Broni. L’evento è in agenda per domenica 10 maggio, a partire dalle 11. «Sarà una manifestazione dedicata a chi ama scoprire vini e prodotti tipici - spiega Ottavia Giorgi Vistarino - Apriremo le porte di Villa Fornace, ma il set sarà l’Oltrepo pavese». L’idea di Bevilonga nasce dall’intuizione di Manrico Bersani, che ha pensato di promuovere direttamente i vini e le tipicità del territorio, valorizzando le risorse legate alla storia e alla tradizione enologica delle regioni dove le tenute sono localizzate. Bevilonga è un movimento di appassionati di enoturismo. Da Villa Fornace, lungo un percorso di circa 6 chilometri, sarà possibile degustare gli straordinari vini dell’azienda vitivinicola Conte Vistarino. In degustazione Pinot nero, Bonarda e Buttafuoco. Preiscrizioni aperte sino all’8 maggio anche dal sito www.bevilonga.it. Vino, natura e cantina storica: ecco il menu di una domenica dedicata alla vitivinicoltura che diventa turismo. «Tenteremo una formula nuova sul territorio - promette Ottavia Giorgi Vistarino - e con l’aiuto del bel tempo faremo tutto il possibile per regalare un grande evento alla provincia e agli amanti del vino».

Crediamo che sarebbe molto bello se, almeno nella valle Staffora, esistesse un coordinamento delle varie proloco con il compito di disciplinare temporalmente le varie iniziative, cercando di evitare sovrapposizioni se non altro tematiche, fra le varie località. Dovremmo convincerci che i vari paesi non sono in competizione fra di loro, ma tutti impegnati a valorizzare la nostra valle. Creare un calendario che distribuisca le varie manifestazioni in modo ordinato e coordinato andrebbe a beneficio di tutti. Pensiamo che le varie feste e manifestazioni siano organizzate per divertirsi, ma anche per attrarre pubblico, turisti e creare sviluppo attraverso la valorizzazione di ciò che la valle produce.

martedì 28 aprile 2009

13/8/2005 pag 23 de La Provincia

Ora i topi fuggono dalla nave. Dopo cinque anni di spalle anchilosate per votare sempre compattissimi come "indicato" dal capo maggioranza Berogno, oggi molti hanno cambiato casacca. Compattissimi allora nel respingere la nostra sacrosanta richiesta di adire le vie legali verso chi aveva rovinato la nostra società termale, anche per appurarne eventuali complicità e direttive, ora si differenziano e girano sinistri per il paese dicendo che siamo noi gli inaffidabili. Come grilli parlanti, ma privi di verità da raccontare, cercano, mistificando, una verginità che i fatti non gli consentono di avere.
Come ben racconta l'articolo de La Provincia sotto riportato, ci fu un consiglio comunale di fuoco (per chi fosse interessato esiste la registrazione sonora) in cui Bina sparò veleno sull'amministratore unico Somensini e sulla sua gestione delle terme che, ricordo, fece conseguire in 4 anni ben 4 milioni di euro di perdite oltre a 3,5 di debiti con le banche. Tacque tuttavia Bina sulle superiori responsabilità, su chi aveva sempre approvato i bilanci senza fiatare, anzi "dando ampio discarico all'operato degli amministratori" (così disse, ed è a verbale, l'azionista unico rappresentato da Elio Berogno).
Ora è tutto un distinguersi, coloro che ciecamente avevano approvato si staccano, ammaliati dalle nuove sirene che gli fanno sperare un posto un poco più al sole. Dietro front, avanti march ! Coerenza ? Sperarla da certe persone è da ingenui.
Articolo del 13 agosto 2005 pag 23

Terme: le verità di un dissesto

GODIASCO. Terme di Salice: storia di un dissesto. La contorta vicenda finanziaria dell’ente termale che, di recente, ha mutato gli assetti societari è stata ricostruita nel corso di un e teso (più nei contenuti che nei toni) consiglio comunale aperto. Consiglio riunito giovedì sera nonostante il periodo ferragostano. Una serata per ricomporre la crisi delle Terme di Salice. Nella sala consiliare del Comune di Godiasco non vola una mosca. Ci sono tutti, a parte il sindaco Angelo Deantoni assente per ferie. Al suo posto Elio Berogno, vicesindaco, presidente della Comunità montana e già primo cittadino godiaschese. E’ lui, forse non a caso, il presidente in occasione della seduta straordinaria voluta dall’opposizione, guidata da Alberto Sorrentino. Parlano i numeri, parlano le carte. E presto parleranno anche gli avvocati. Domande e verità più o meno di parte con un interrogativo di fondo: cosa ha provocato il maxi buco nel bilancio? Qualche risposta è arrivata. Un caldo consiglio d’agosto, quasi un duetto fra Sorrentino e Piero Bina, «traghettatore» delle Terme verso l’attuale privatizzazione all’indomani dell’estromissione del patron Maurizio Somensini, l’ex amministratore unico ora oggetto di un’azione di responsabilità intentata nei suoi confronti dal nuovo Cda. Bina apre la seduta snocciolando cifre, leggendo la relazione ad un bilancio rosso fuoco. Alberto Sorrentino, papillon, tono fermo e pacato, è pronto a replicare riga per riga. Un Sorrentino incalzante che spulcia fra verbali e dichiarazioni che conosce a memoria, tanto da riuscire a leggerli anche con un paio d’occhiali presi in prestito in aula. Le carte proiettano il bilancio della crisi, quello che precede la ricapitalizzazione operata dal gruppo immobiliare Camuzzi International di Ruggeromassimo Jannuzzelli. Una holding che, appianati i debiti con le banche e la Juventus, ora si prepara ad acquistare la maggioranza delle azioni. «Le Terme sono arrivate alla fine del 2004 con 3 milioni 369 mila euro di fondi da reperire - ricorda Bina di fronte all’assemblea -. Ad attendere fuori dalla porta c’erano fornitori e soprattutto le banche. La privatizzazione era obbligata». Obietta Sorrentino: «C’erano altre strade per ripianare la crisi di liquidità. Come? Per esempio mettendo all’asta immobili delle Terme. Perché non si è pensato, per esempio, al Nuovo Hotel?». Una serata scandita da tante domande, ma anche da molte risposte. «Le Terme, specializzate in cure e dal 2000 sponsor di società sportive, non hanno mai svolto un’indagine sulla clientela per capire quale fosse il rapporto costi-ricavi - spiega Bina lasciando la platea di stucco -. Il buco più grande è stato quello derivante dal contratto legato al complesso Negrini President che dal 2001 al 27 febbraio 2005 ha provocato un disavanzo pari a 751 mila euro. Doveva essere il volano fitness & beauty». Poi il dato più alla portata: «I clienti nel 2004 sono stati 20mila 250, dei quali soltanto 5015 senza convenzione col Sistema sanitario nazionale. 15245, invece, avevano una delle 675 convenzioni stipulate fra l’azienda e vari enti. La fonte di perdite più grossa? Le convenzioni, che prevedevano pacchetti omaggio e sconti del 40% sulle cure. La maggior parte, esauriti gli omaggi, rinunciava a proseguire. A fronte di ricavi pari a 44 euro per ognuno degli oltre 15mila clienti, le Terme ne spendevano 80». Pronta la replica di Sorrentino: «Ma dov’erano sindaci e revisori dei conti? Tutte politiche che il direttore commerciale proponeva e altri autorizzavano?». Bina: «L’unico ad avere potere di firma era l’ex amministratore unico. Sindaci e revisori sanno comunque che potrebbero essere chiamati in causa». Berogno: «Le Terme non avevano un direttore commerciale, Pier Liberali era un consulente esterno». Sorrentino: «Signor Bina oltre alla sua remunerazione il consulente esterno aveva anche una percentuale sull’incremento dei fatturati? E a nessuno è mai venuta la curiosità di sapere quanto prendesse?». Bina: «Liberali aveva una percentuale sull’incremento degli introiti. Liberali e le Terme sono in causa, perché lui non ha gradito il licenziamento e la società vuole indietro quattrini. Per questo abbiamo incaricato un legale». Un licenziamento che, invece, secondo Liberali sarebbe tecnicamente impossibile per le modalità utilizzate. Pare inoltre che a preoccupare Liberali fossero piuttosto i costi del personale, cresciuti di molto a partire dal 2000. Verità contrapposte. Così Berogno in consiglio: «Sul compenso di Liberali sono stato io a sollevare obiezioni un anno fa». Altro capitolo? Le tessere omaggio. «Prima dell’insediamento del nuovo Cda - racconta Bina - ne circolavano 2mila 500, delle quali solo il 20% utilizzate. Oggi quelle attive sono 30». Poi l’operazione Juventus. Berogno: «Gli enti pubblici hanno versato fino all’ultimo spicciolo alle Terme. Gli sponsor hanno fatto la loro parte. Nel 2003 e nel 2004 abbiamo ricevuto zero euro dagli operatori locali. Per dare continuità all’operazione Juve serve l’impegno di tutti». Sorrentino: «E pensare che alla Pro loco date poche centinaia di euro l’anno...».

lunedì 27 aprile 2009

Bando per l'installazione di impianti solari termici

Finanziamenti Bando per l'installazione di impianti solari termici
D.D.G. n. 2501 del 16 marzo 2009
Il bando è in attuazione dell'Accordo di Programma tra Regione Lombardia e Sistema Camerale Lombardo al fine di sostenere le imprese lombarde - micro, piccole e medie - nei processi di innovazione per l'efficienza energetica.

Le risorse disponibili, € 1.236.300,00, sono € 848.555,00 a carico della R.L e € 387.745,00 a carico CCIAA.
Le imprese beneficiarie per accedere al bando dovranno essere iscritte al Registro delle Imprese e presentare la domanda con procedura telematica.
Le domande dovtranno essere presentate dalle 9,30 del 26 marzo 2009 alle 12,00 del 26 maggio 2009.
Il contributo verrà concesso se l'impianto verrà realizzato entro 240 gg. dalla data di pubblicazione sul BURL della graduatoria.
L'erogazione del contributo, che sarà curata dalle CCIAA provinciali, avverrà in una unica soluzione al termine dei lavori e ad esito favorevole delle verifiche effettuate.
Per l'accesso alla procedura on-line e per scaricare il Bando, il Manuale di supporto alla compilazione, e la domanda per partecipare alla gara, clicca qui.
Per ulteriori informazioni è possibile contattare gli Sportelli Ambiente delle CCIAA, oppure inviare una mail all'indirizzo solare_termico_imprese_bando2009@regione.lombardia.it o alle caselle di posta elettronica dei referenti delle CCIAA provinciali indicate nel bando.
Data apertura: 26/03/2009

TERMINE PRESENTAZIONE OFFERTA: 26/05/2009

PUBBLICAZIONE: 26/03/2009

Noi crediamo che una buona amministrazione debba segnalare a chi interessato e con sede nel territorio comunale tutte le possibili fonti di finanziamento. E crediamo anche che debba fornire assistenza burocratica nella istruzione delle pratiche

Latte fresco ad 1 euro ? Commento ricevuto

Riceviamo e riportiamo .....

Nella galleria dell'iper di tortona c'è il distributore di latte fresco Montebore. (latte delle nostre colline da cui si ricava il formaggio dop). la tenuta Peregalla di Rivanazzano sta predisponendo la stessa cosa. alcuni comuni hanno predisposto anche fonti di acqua potabile gratuita (liscia o gasata) di maggiore qualità rispetto a quella che sgorga dai rubinetti e che, pur essendo microbiologicamente pura, spesso non è organoletticamente così piacevole.

domenica 26 aprile 2009

Istruzioni per l'uso

In alto a sinistra di questa pagina appare una "B" bianca in campo rosso. La affianca una stringa, uno spazio bianco. Se si è interessati a qualche argomento in particolare, si possono scrivere in quello spazio delle parole chiave relative all'argomento e poi basta cliccare su "cerca nel blog": appariranno tutti i post contenuti nel blog che contengono le parole impostate.

Latte fresco a 1 euro ?

Un distributore di latte fresco a 1 euro al litro ? A San Genesio ed in tante altre località della Lombardia è una realtà. Potrebbe essere una buona idea anche da noi ? Sempre disponibile, a buon prezzo, genuino.
Questa ed altre iniziative sono possibili per usufruire delle produzioni locali: prodotti di un'agricoltura attenta alla qualità, che opera vicino a noi, sotto i nostri occhi. Ortaggi, frutta e verdure prodotti in loco che potrebbero essere commercializzati nei nostri mercati settimanali in Godiasco e Salice. Una rivitalizzazione di mercati ormai quasi estinti, con pochi rivenditori per la maggior parte di "cineserie" che non servono a nulla e che non offrono alcuna soluzione alternativa al diradarsi dei negozi di vicinato, strangolati da un sistema di supermercati invasivi quanto inarrivabili per tutta quella parte di popolazione che non dispone di mezzi di trasporto, in particolare gli anziani.
Noi abbiamo proposto all'amministrazione, sempre sorda alle istanze, di cambiare la sede del mercato a Salice per spostarlo in una locazione più ampia che riuscisse ad ospitare anche i produttori e rivenditori di prodotti locali. Hanno solo capito di spostare, ma tutto il resto è rimasto come prima. A Godiasco poi, non hanno mosso nulla. Conclusione: O Gulliver, o Iper, o nulla. Noi crediamo che sia possibile e doveroso fare di più e di meglio.

Monetizzazione dello standard

Che roba è ? E' facile darne una spiegazione semplice. Ogni lottizzazione deve approntare, in base ai metri cubi costruiti, una certa area da adibire a pubblico parcheggio e verde pubblico. Questo farebbe tuttavia conseguire una serie di piccoli parcheggi e micro aree di verde, troppo onerose da accudire per il comune. Una legge prevede quindi che il lottizzatore possa "monetizzare" questo adempimento, versando nelle casse comunali un importo in funzione dei metri di parcheggio e di verde pubblico che avrebbe dovuto realizzare. Questo allo scopo di dotare l'ente pubblico di somme in grado di costruire ampi parcheggi ed aree verdi unendo le varie somme introitate, la monetizzazione dello standard. . Tale ordinamento derivava dalla legge 10/77 che obbligava i comuni a versare gli importi percepiti in un conto vincolato per realizzare opere di urbanizzazione. Questa legge veniva attenuata dal DPR 380/2001 che omette di indicare tale preciso obbligo di destinazione. In Lombardia la legge regionale 12/2005 art 46 comma 1 punto a corregge il tiro "I proventi delle monetizzazioni per la mancata cessione di aree sono utilizzati per la realizzazione degli interventi previsti nel piano dei servizi, ivi compresa l'acquisizione di aree a destinazione pubblica". Tale intento viene vanificato da una circolare del Ministro Tremonti e poi dalla finanziaria 2007 del governo Prodi che permette la libertà di utilizzo per il triennio 2008/2010.
Nella sostanza l'amministrazione comunale di Godiasco, prima Berogno e poi Deantoni, percepisce dal 2001 sostanziosi contributi a titolo di "monetizzazione dello standard" in tutte le lottizzazioni (e quante ce ne sono state) con i quali avrebbe dovuto, nello spirito della normativa, realizzare parcheggi e verde pubblico: non ha fatto nulla e tutti questi denari sono finiti nelle spese ordinarie. Così il verde pubblico langue, i parcheggi (specialmente a Godiasco) sono scarsi e non si è avuto stimolo a razionalizzare la macchina comunale per diminuire gli spreche che la rendono costosa ed inefficiente. Siamo contenti così ?

martedì 7 aprile 2009

In Abruzzo



visitate il sito http://www.cri.it/

Ci sono poche cose da dire di fronte a queste immagini. Ognuno ha la propria sensibilità e la propria capacità di commuoversi e di provare dolore e pietà per le tante vittime e per tutti coloro che, vivi, affrontano questo disastro. Tanti hanno perso parenti, amici, figli, genitori. Ancor più sono quelli che hanno perso ogni bene materiale, magari conquistato con duro lavoro e fatica nel corso degli anni. Crediamo che sia impossibile, per chi fortunatamente non è direttamente e materialmente coinvolto, riuscire a capire appieno un dramma come questo e come tutti gli altri che accadono quando le forze estreme della natura si abbattono con violenza su persone, animali e beni.
A tutti noi resta solo la possibilità ed il dovere di cercare di portare un piccolo aiuto.

Conti correnti e donazioni

Il quotidiano "il Centro" di concerto con il gruppo editoriale
Finegil-Repubblica-L'Espresso e con le Casse di risparmio dell'Aquila -
Carispaq, di Pescara - Caripe e di Teramo - Tercas
lancia una sottoscrizione popolare per aiutare le famiglie
aquilane sconvolte dal sisma.
Chiunque volesse contribuire con una somma in denaro può farlo utilizzando
i numeri di conto corrente sotto elencati:

Banca CARISPAQ SPA
"Vittime terremoto L'Aquila"
Codice Iban: IT 53 Z 06040 15400 000 000 155 762
Codice Bic: BPMOIT22XXX

Banca CARIPE SPA
"Raccolta fondi pro terremotati d'Abruzzo"
Codice Iban: IT 19 B 06245 15410 000 000 000 468
presso Banca Caripe Spa Sede Pescara
Corso Vittorio Emanuele 102/104 - Pescara.

Banca TERCAS SPA
"Raccolta fondi pro terremotati d'Abruzzo"
Codice Iban: IT 48 L 06060 15300 CC 090 005 35 65
presso Banca Tercas Spa Sede Teramo
corso San Giorgio 36 - Teramo.


La Caritas Italiana ha istituito un fondo di solidarietà promuovendo una colletta per aiutare la popolazione abruzzese. Per sostenere gli interventi in corso (causale “TERREMOTO ABRUZZO”) si possono inviare offerte a Caritas Italiana:

- tramite C/C POSTALE N. 347013 o
- tramite UNICREDIT BANCA DI ROMA S.P.A.
IBAN: IT38 K03002 05206 000401120727
BIC: BROMITR1707 (per i bonifici dall'estero)

Offerte sono possibili anche tramite altri canali:

Intesa Sanpaolo, via Aurelia 796, Roma - Iban: IT19 W030 6905 0921 0000 0000 012 (BIC: BCITITMM)
Allianz Bank, via San Claudio 82, Roma - Iban: IT26 F035 8903 2003 0157 0306 097 (BIC: BKRAITMM)
Banca Popolare Etica, via Parigi 17, Roma - Iban: IT29 U050 1803 2000 0000 0011 113 (BIC: CCRTIT2T84A)
CartaSi e Diners telefonando a Caritas Italiana tel. 06... (orario d’ufficio)


C'è anche il fondo della Caritas diocesana di Roma. È possibile contribuire alla colletta di solidarietà con: Versamenti c/c postale - numero di conto corrente postale 82881004 (IBAN: IT77K0760103200000082881004) intestato a Caritas diocesana di Roma, specificando nella causale «Terremoto Abruzzo»; Bonifico bancario - IBAN: IT13R0306905032000009188568, specificando nella causale "Terremoto Abruzzo".

Anche la Caritas Ambrosiana, che fa capo alla Diocesi di Milano, ha avviato una raccolta fondi aprendo un conto corrente. E' possibile sin d'ora esprimere concreta solidarietà partecipando alla "raccolta fondi - causale Terremoto Abruzzo 2009 - donazione diretta presso l'Ufficio raccolta fondi di Caritas Ambrosiana, via San Bernardino 4, Milano (orari: dal lunedì al giovedì dalle ore 9.30 alle ore 12.30 e dalle ore 14.30 alle ore 17.30 e il venerdì dalle ore 9.30 alle ore 12.30)- conto corrente postale n. 13576228 intestato a caritas ambrosiana onlus - conto corrente bancario n. 578 - cin p, abi 03512, cab 01602 presso l'agenzia 1 di milano del credito artigiano e intestato a caritas ambrosiana onlus iban: it16p0351201602000000000578. Oppure donazione telefonica tramite carte di credito chiamando il numero 02.76.037.324 in orari di ufficio.

La Croce Rossa Italiana ha lanciato un appello di emergenza a livello internazionale, chiedendo a tutta la popolazione di "partecipare ad un grande sforzo di solidarietà per alleviare la sofferenza di tutte le vittime del terremoto" . Per effettuare donazioni alla Croce Rossa Italiana si possono utilizzare:

- il Conto corrente bancario C/C n. 218020, presso Banca Nazionale del Lavoro - Filiale di Roma Bissolati - Tesoreria - via San Nicola da Tolentino 67 - Roma; intestato a Croce Rossa Italiana, via Toscana 12 - 00187 Roma; codice Iban IT66 - C010 0503 3820 0000 0218020, codice Bit: BNLIITRR (per i bonifici dall'estero); causale pro terremoto Abruzzo;

- il Conto corrente postale n. 300004 intestato a Croce Rossa Italiana via Toscana 12 - 00187 Roma, codice Iban IT24 - X076 0103 2000 0000 0300 004, causale pro terremoto Abruzzo.

- è anche possibile effettuare dei versamenti online, attraverso il sito web della Cri.

Aiuti e raccolte
La Croce Rossa ha aperto la sala operativa nazionale di Legnano e i Centri interventi d'emergenza (Cie) di Verona, Roma, Potenza e Palermo per la raccolta di generi di prima necessità (coperte, vestiti, pannolini, latte in polvere, casse d'acqua) da spedire nelle zone terremotate. La Cri ha annunciato di avere già inviato nelle zona del disastro 10 mila coperte per fare fronte alle primissime esigenze delle persone rimaste senza abitazione.
L'associazione ambientalista "Fare ambiente" sta coordinando la raccolta di materiali di prima necessità presso la propria sede di Roma, in Via Nazionale, 243, tel. 06 48029924 .

Rifondazione Comunista sta organizzando iniziative di solidarietà con le popolazioni colpite dal terremoto.
La Federazione Prc di Pescara (via F. Tedesco, 8) funzionerà come centro di raccolta materiali e di accoglienza per gli evacuati. Singoli o strutture che abbiano la possibilità di accogliere gli sfollati possono chiamare il numero 085.66788.
Inoltre, chiunque volesse partecipare all'organizzazione dei soccorsi può chiamare: Federazione Prc Pescara: 085.66788 (accoglienza evacuati); Richi: 339.3255805 (generi di prima necessità come acqua, pasta, latte UHT, biscotti); Marco Fars: 334.6976120; Francesco Piobbichi: 334.6883166. Oppure si può spedire una mail al seguente indirizzo: piobbico@hotmail.com

Su Facebook si moltiplicano i gruppi che organizzano iniziative di solidarietà per le vittime della tragedia e i paesi coinvolti nel disastro. Anche Legacoop Nazionale e Legacoop Abruzzo si sono attivate distribuire generi di prima necessità, e in particolare acqua e latte, in coordinamento con la Croce Rossa. Ulteriori e più articolate iniziative di solidarietà e di sostegno alla popolazione dei centri colpiti dal sisma saranno definite nelle prossime ore, per rispondere alle esigenze che si manifesteranno ed in linea con le indicazioni che verranno fornite dalla protezione civile.

Numeri utili
La Protezione civile Abruzzo ha messo a disposizione un numero verde attivo 24 ore su 24 per richiedere informazioni: 800860146. Resta attivo 24 ore su 24 anche il numero della Protezione civile Abruzzo: 80.35.55.

lunedì 6 aprile 2009

Niente da fare per gli alberi perchè ....

Non è possibile fare nulla per gli alberi tagliati in cima a via Verdi a Salice. Ieri domenica abbiamo telefonato al numero 1515 del Corpo Forestale dello Stato. Abbiamo trovato una notevole cortesia e disponibilità, abbiamo spiegato la situazione e ci è stato promesso che avrebbero passato la segnalazione alla sede competente di Rivanazzano. Stamattina alle 9 si sono messi in contatto, denotando una notevole efficienza e disponibilità. Purtroppo hanno spiegato che sono tutelati solo il "bosco" e quegli alberi inseriti dal comune competente in un apposito elenco atto a preservare piante ritenute, per la maestosità o l'età o il particolare posizionamento, degne di tutela. Ovviamente dispiace di constatare che l'amministrazione che abbiamo è sempre stata lontana mille miglia dall'idea di tutelare qualcosa di diverso dalle lottizzazioni. Questo lascia un poco di amaro in bocca, edulcorato però dalla constatazione della disponibilità dimostrata dal CFS sia del centro operativo del 1515, sia dell'ufficio di Rivanazzano. Stavolta è andata male, ma la consapevolezza che esiste una autorità pronta ad intervenire in difesa dell'ambiente prendendo in serissima considerazione ogni segnalazione dei cittadini è una consolazione. Da questa esperienza ci viene naturale invitare ogni cittadino a telefonare prontamente al 1515 ogniqualvolta ritenga che qualcosa o qualcuno minaccia il nostro prezioso patrimonio verde.

domenica 5 aprile 2009

Basta alberi, viva le costruzioni !




E' vero, è ora di finirla con questi alberi, con queste vecchie querce che impediscono la vista sulle nostre belle colline lottizzate !
Tagliare, tagliare, tagliare ! Erano secche ? No, hanno ancora le gemme delle foglie che avrebbero fatto, ma cosa importa ? Tagliare ! Magari ci potremmo costruire qualche bella villetta in rigoroso stile "lidi ferraresi". I tre alberi erano vivi e vegeti, nella piazzetta in cima a via Verdi, quella piazzetta con quella insulsa rotatoria che nessuno rispetta e che vorremmo sapere a quale logica corrisponde. Erano tre alberi che stavano lì da decenni, belli e maestosi: tagliati (o potati bassi, come qualcuno sostiene). E' legittimo ? Ci sono i permessi della Forestale ? I vigili sono al corrente ? Hanno visto, hanno chiesto i motivi ? Mistero. I tre alberi sono lì, segati, monumento all'insipienza.
Noi non sappiamo se il taglio è legittimo o meno: che di dovere (da noi prontamente interessato) provvederà a controllare. Constatiamo solo che tre alberi SANI sono stati abbattuti nell'indifferenza di tutti, comune in primis.

Ancora costruzioni: rendono bella Salice ?



Ancora immagini riprese sul Viale Mangiagalli di Salice, accanto all'Istituto Don Gnocchi. Palazzine, villette, un grosso agglomerato abitativo che sta sorgendo. Ci chiediamo se fosse il caso di aumentare ancora la pressione abitativa su quellla zona. Ci chiediamo anche se sia stata potenziata la portata dell'acquedotto, visto che nei mesi estivi in zona capita di lamentare carenza di acqua. E ancora quale si prevede che sia lo stress che tali ulteriori abitazioni comporteranno per la rete fognaria "a valle" ovvero sul Viale delle Terme dove le tubature reggono un super lavoro determinato dalle tantissime costruzioni realizzate a monte. E stendiamo un velo pietoso sul lato estetico. L'amministrazione ancora per poco in carica aveva promesso che avrebbe vigilato per far sì che le nuove costruzioni fossero in sintonia estetica con quelle tradizionali del luogo. Niente di tutto questo, basta guardare le foto.
Consiglio per chi desidera che tutto ciò continui: votare ancora questi signori, daraanno il meglio di loro stessi !

sabato 4 aprile 2009

Conferenze stampa fantasma


E il buon Deantoni (che almeno pare che abbia il buongusto di non candidarsi) prende anche lui carta e penna e, nel lontano 15 dic 2005, ricusa una nostra richiesta di indire una pubblica assemblea per spiegare com'era andata la privatizzazione. Di più, promette una conferenza stampa assieme all'amministratore delegato delle terme.
Chi l'ha vista ?

Promessa di chiarezza mai mantenuta



Il probabilmente prossimo candidato sindaco Elio Berogno, enfant prodige della vita amministrativa di Godiasco, ebbe a scrivere (cosa pericolosa, perchè scripta manent) il 7 marzo del 2005 che, una volta esaurita la fase della privatizzazione, avrebbe convocato un consiglio comunale e poi una conferenza stampa per raccontare la sua verità sulla faccenda dello sballo dei conti delle terme. La lettera è allegata. In essa si prefigge di rispondere "alle ignobili, menzognere ed inopportune dichiarazioni rilasciate dagli ex responsabili delle Terme di Salice".
Non ci risulta che si sia mai tenuto un consiglio comunale ed una conferenza stampa come quella preannunciata. Non ne siamo tuttavia restati sconvolti: ormai ci siamo abituati a considerare le promesse di Berogno con un certo spirito scettico: basta guardare tutto ciò che era stao promesso nel programma elettorale sbandierato nel 2004 ...