Informarsi è partecipare - Gruppo consiliare "Uniti per Godiasco" - Godiasco Salice Terme (PV)


venerdì 30 ottobre 2009

La nostra proposta per la biblioteca comunale - era il novembre 2004

Questa è la proposta che consegnammo giusto 5 anni or sono all'amministrazione. Crediamo che sia ancora in buona parte attuale. Chissà se un'amministrazione più attenta alle esigenze culturali la prenderà in esame, almeno in parte ?
Pochi punti sono superati, resta comunque che, ad onta degli sforzi della presidente e di buona parte del consiglio, la situazione è migliorata assai poco ...

PROGETTO DI SVILUPPO PER LA BIBLIOTECA DEL COMUNE DI GODIASCO (novembre 2004)

La situazione attuale.
La biblioteca del comune di Godiasco opera in due sedi, una in Godiasco ed una nella frazione di Salice Terme, in locali di proprietà comunale.
Gli orari di apertura sono:
per Godiasco => lunedì, mercoledì e venerdì dalle 15 alle 17;
per Salice Terme => martedì e giovedì dalle 15 alle 17, il sabato dalle 10 alle 12.
Il personale addetto è di una persona che copre le 12 ore di apertura settimanale.
La dotazione di libri è modesta quantitativamente e qualitativamente.
Non esiste dotazione di strumenti audiovisivi.
Non esistono postazioni di computers per il pubblico.
Non sono previsti collegamenti con il sistema bibliotecario provinciale e regionale.
Non esiste una regolare programmazione di attività culturali nei confronti dei cittadini, delle scuole, dei turisti che soggiornano in zona.
Il costo totale sostenuto dalla comunità per i servizi bibliotecari è relativamente modesto: in realtà è altissimo se rapportato alla utilità (scarsa) ed ai servizi (praticamente nulli) che assicura. Uno spreco di opportunità oltre che di risorse economiche.
Alternative possibili per le persone interessate sono le biblioteche viciniori di Rivanazzano e di Voghera; alternativa generalmente utilizzata: fare a meno dei servizi bibliotecari e culturali in senso lato.

Commenti alla situazione attuale

La sostanziale inesistenza dei servizi bibliotecari nel comune comporta vari inconvenienti. Certamente il più immediato e grave è la carenza di un servizio che è certamente definito essenziale per la cittadinanza. E’ comunque facile constatare che tale mancanza comporta un vuoto che si ripercuote a catena in vari aspetti della vita sociale:
- manca un luogo di ritrovo per anziani e turisti per leggere giornali, rotocalchi, libri fra una chiacchiera e un’altra;
- manca un luogo di aggregazione per la gioventù diverso da bar & birrerie;
- manca un polo coordinatore per le varie associazioni che si occupano di specifici aspetti di natura sociale e culturale. Coordinamento necessario per ottenere un più efficiente sfruttamento delle tante energie che comunque vengono generosamente offerte in termini di volontariato;
- manca un’offerta culturale regolare ai tanti che soggiornano in zona.
Più in generale si può vedere che, salvo rarissime quanto lodevoli iniziative, lo svago è ritenuto debba fermarsi alla presenza di bar, birrerie, gelaterie e sale da ballo.
L’offerta culturale invece può e deve dimostrare che cultura non sono solo libri pesanti e polverosi, conferenze sonnolente e sponsorizzazioni di saggi che mai nessuno leggerà. Cultura può significare anche divertimento intelligente, visite guidate, proiezioni, cene a tema, coinvolgimento dei bambini in attività creative, e tanto altro.

Da queste constatazioni nasce e si muove la proposta elaborata dalla nostra associazione “Uniti per …”. Ci siamo mossi con il desiderio di offrire all’amministrazione comunale un serio, credibile e fattibile progetto multiculturale moderno, fuori da interessi di bottega, per consentire, in tempi relativamente brevi, di far emergere il nostro comune come polo di attrazione nella Valle Staffora, e non solo.

IL PROGETTO

I soggetti incaricati di gestire le attività

Identifichiamo tali soggetti in una cooperativa composta da massimo quattro persone che si incarichino di attuare la concreta gestione di tutte le attività e da queste, unitamente ad un piccolo contributo pubblico, traggano risorse, certamente modeste, ma tali da assicurare loro un reddito. La supervisione di tali attività potrà essere affidata ad un comitato formato da rappresentanti delle istituzioni e delle maggiori associazioni presenti ed operanti in zona.

Localizzazione e specializzazione delle sedi della biblioteca

Le due sedi attuali sono ritenute sufficienti. Si ritiene tuttavia che, pur dovendo entrambe offrire la stessa base di servizi, debbano avere ognuna alcune specializzazioni nei rispettivi target cui offrire particolari prestazioni: solo a titolo di esempio, la sede di Salice dovrà essere particolarmente mirata ai non residenti, turisti e frequentatori delle terme ed ai giovani; quella di Godiasco alle attività mirate alle scuole.

Potenziamento della struttura

Il primo punto non può non essere un sostanziale accrescimento quali/quantitativo dell’offerta libraria unitamente ad un sostanziale aumento dell’orario di apertura che dovrà contemplare anche, almeno una volta alla settimana per ognuna sede, due ore dopo cena.
Tale obbiettivo può essere notevolmente facilitato dal collegamento in rete con le biblioteche di Voghera e Pavia e con quella regionale. Questo metodo consente uno scambio di informazioni sulle novità editoriali, una catalogazione uniforme e condivisa delle opere, un rapido scambio di volumi (tre/cinque giorni).
E’ da notare che la Regione offre un contributo fino al 50% sull’acquisto di nuovi volumi.
Ognuna delle due sedi andrebbe poi dotata di alcuni computers per gli utenti: almeno due per quella di Salice, almeno sette per quella di Godiasco frequentata da scolaresche.
Per la sede di Godiasco potrebbe essere utile un collegamento con la televisione satellitare per consentire alle scuole di assistere a programmi (documentari e films) validi dal punto di vista didattico.
In una epoca come la nostra contraddistinta dalla multimedialità, anche una raccolta di video cassette, DVD e CD è da ritenere non meno importante di una fornita biblioteca tradizionale.

Iniziative istituzionali

La struttura è lo strumento per il raggiungimento del fine e quindi quanto sopra esposto è condizione per poter porre in essere le tante iniziative culturali che faranno della biblioteca del comune il polo di riferimento sul territorio circostante.
Le principali iniziative che si possono elencare sono:
- costituzione di una emeroteca presso le due sedi (almeno tre/quattro quotidiani e due rotocalchi)
- prestito libri, videocassette, DVD, CD (riterremmo “educativo” richiedere un simbolico contributo, su base annua, per l’iscrizione al servizio). I libri non presenti possono essere acquistati direttamente dalla biblioteca, o richiesti in prestito al sistema bibliotecario in rete con disponibilità entro 3/5 giorni;
- prestito di audio libri (che potrebbero, almeno in parte, essere autoprodotti anche con l’aiuto delle scuole) per coloro che, per età o condizione fisica, siano impediti alla lettura;
- istituzioni di Internet Point nelle due sedi: in particolare in quella di Godiasco con il fine di avvicinare i più giovani a questa attività ormai imprescindibile. La biblioteca di Godiasco dovrebbe anche organizzare ed offrire dei corsi per la fruizione di internet;

Iniziative Particolari

Queste iniziative dovranno essere quelle che consentono alla biblioteca, che per i servizi precedentemente elencati già offre un buon livello qualitativo, di segnalarsi come unica sul territorio.

Centro Informagiovani

In particolare pensiamo alla istituzione di un “Centro Informagiovani” in collegamento telematico/organizzativo con quelli di Vigevano e Pavia. L’attività di tale centro, naturalmente incentrata sull’offerta di servizi ai giovani, ma non solo, dovrebbe riguardare:
- informazioni su argomenti correlati al turismo quali orari di trasporti, sconti, associazioni sul tema, richiesta/offerta di passaggi auto, ecc.;
- punto di incontro fra domanda ed offerta per piccoli lavori;
- punto di informazione ed orientamento alla scelta di formazione scolastica;
- tenuta di una banca dati e bacheca per un mercatino dell’usato;
- prevendita di biglietti per spettacoli;
- organizzazione eventi;
- ecc.

Teatro per la scuola

Organizzazione insieme alle scuole di corsi e rappresentazioni teatrali, anche con testi scritti e recitati dagli studenti stessi. Esiste un circuito nazionale su tali iniziative ed ha il precipuo scopo di avvicinare i giovani al teatro e, tramite questa attività, avvicinare studenti di varie città fra loro.

Proiezioni di films al teatro Cagnoni

In particolare indirizzate alle scuole. I singoli film potrebbero essere essi stessi momenti didattici per argomenti trattati nel programma di studio. Per questo aspetto potrebbe essere richiesta la collaborazione di altri cinema della zona, fra cui il cinema Arlecchino di Voghera.


Visite turistiche

Questo aspetto dovrebbe avere un duplice aspetto:
- sempre con interlocutore la scuola per gite formative, sia in zona per conoscere le varie presenze storiche, inquadrate nel periodo affrontato nell’anno scolastico, sia verso mete più lontane, ma ugualmente inquadrate nella stessa ottica;
- con scopo culturale e ricreativo quale offerta alla cittadinanza e, soprattutto, ai turisti. Potrebbero essere offerte gite verso i vari monumenti, adeguatamente illustrati, unite a visite con merende nelle fattorie ed agriturismi.

Iniziative varie

Tante altre possono essere le iniziative di cui la biblioteca potrebbe farsi carico.
Quella che riteniamo basilare per importanza è certamente molto impegnativa e realizzabile in tempi certamente non brevissimi. Si tratta di operare per riportare a Godiasco il prezioso archivio della famiglia Malaspina, che spazia dall’ 800 al 1940: 1100 anni di storia di una famiglia che si intrecciano con il nostro territorio. Un lavoro prezioso che non vuol solo dire trasportare in zona i preziosi falconi, ma anche di catalogarli e custodirli con cura nell’interesse della collettività ed anche degli attuali proprietari.
Solo questo farebbe della biblioteca la meta qualificata di molti studiosi.
Tale lavoro dovrebbe essere affrontato con la collaborazione, di conoscenza ed economica, di vari enti. Certamente fra questi la Regione, la Provincia, unitamente a Comune e Comunità Montana, sarebbero “istituzionalmente” chiamati a collaborare. Interesse a finanziare l’opera potrebbe venire anche da fondazioni come la Fondazione CARIPLO:

Parte Economica

Riteniamo che i costi per il Comune possano essere considerati bassi, e certamente molto al di sotto dell’utilità che le attività illustrate porterebbero alla collettività.
Da un primo esame riterremmo che il Comune dovrebbe provvedere a:
- confermare, come nell’attuale, le due sedi in comodato gratuito;
- assegnare un contributo annuo di circa 25/30.000 euro alla cooperativa incaricata della gestione;
- destinare un giovane in servizio civile (da richiedere fra quelli laureati in lettere) alla biblioteca in aiuto alla cooperativa;
- acquistare una prima dotazione di libri, videocassette, DVD e CD (per i libri esiste un contributo regionale del 50%);
- acquistare i computers (circa 10: due per il personale della biblioteca, gli altri per il pubblico)

mercoledì 28 ottobre 2009

La regione per le cooperative

Cooperative, il presidente Formigoni: "10 milioni di euro anticrisi"
23 ottobre 2009
(Ln - Milano) Una nuova linea di finanziamento rivolta alle cooperative sociali e alle cooperative di produzione e lavoro, gestita dalla Finanziaria regionale (Finlombarda Spa), a valere sul Fondo Jeremie nell'ambito del Fondo Sociale Europeo.
L'investimento regionale ammonterà a 10 milioni di euro e verrà realizzato attraverso la rete degli sportelli bancari delle Banche di Credito Cooperativo e della Banca Popolare di Bergamo, selezionate attraverso una procedura ad evidenza pubblica
.
Lo ha anticipato il presidente della Regione Lombardia Roberto Formigoni, intervenendo all'apertura dei lavori della Festa della Cooperazione in corso oggi e domani al Palazzo delle Stelline di Milano. Organizzata dalla Direzione Generale Industria, PMI e Cooperazione, la Conferenza triennale sulla cooperazione oltre a momenti di lavoro e confronto, promossi e coordinati in collaborazione con IReR (Istituto Regionale di Ricerca della Lombardia), prevede una ricca serie di eventi collaterali organizzati in quasi tutte le province lombarde per valorizzare il mondo della cooperazione.
Il presidente Formigoni ha sottolineato che "il momento di difficile crisi economica mondiale suggerisce che bisogna scommettere sulla centralità del lavoro e della persona". In questo quadro assume un ruolo strategico la cooperazione, un mondo verso il quale Regione Lombardia è da sempre attenta come testimoniano i numeri.
"La Lombardia - ha detto il presidente Formigoni - è la regione italiana con il maggior numero di imprese sociali e cooperative: sono oltre diecimila le cooperative lombarde che occupano quasi 200.000 addetti impegnati in settori strategici come quello dei servizi, della produzione, dell'edilizia, dell'agricoltura, del tempo libero o della finanza".
Dopo aver ricordato che già nello Statuto della Regione Lombardia si fa riferimento al "valore e alla funzione sociale della cooperazione", Formigoni ha sottolineato il recente provvedimento con cui è stato approvato il nuovo regolamento che istituisce le ripartizioni provinciali dell'Albo che consente, a differenza di quanto accadeva in passato, la possibilità riservata a ciascuna cooperativa di iscriversi a più sezioni: la "A" (socio-sanitaria e istruzione) e la "B" (agricoltura e industria).
"Più libertà di azione per le cooperative - ha commentato - più efficienza e meno burocrazia". L'impegno di Regione Lombardia nel settore della cooperazione è stato sintetizzato dal presidente Formigoni richiamando le azioni svolte in cinque ambiti strategici: industria, casa, agricoltura, istruzione e famiglia.
INDUSTRIA - Il bando regionale 2007 ha permesso la nascita di 60 nuove imprese cooperative che hanno potuto accedere a un finanziamento complessivo di 5,2 milioni di euro, capaci di attivare investimenti per 8 milioni di euro.
"Per il futuro prossimo - ha aggiunto il presidente -intendiamo istituire un'apposita linea di intervento, continuando a indirizzare gli interventi economici per la cooperazione nel Fondo di Rotazione per l'imprenditorialità (FRIM)".
CASA - Sul fronte casa i Contratti di Quartiere, il Programma regionale emergenza Casa e i Servizi abitativi a canone convenzionato sono alcuni esempi di come la Regione Lombardia si sta sempre più muovendo nella direzione della cooperazione.
"Prevediamo di promuovere ulteriormente - ha detto ancora Formigoni - il coordinamento fra soggetti pubblici, privati e del Terzo Settore al fine di far convergere il maggior numero di risorse su iniziative ben individuate e articolate. In quest'ottica stiamo studiando come sviluppare programmi di housing sociale anche attraverso modalità finanziarie innovative".
FORMAZIONE E LAVORO - E' stato riconosciuto il ruolo attivo delle cooperative sociali con uno stanziamento di 1,9 milioni di euro per l'anno 2008 e sono stati rinnovati gli incentivi finalizzati all'inserimento lavorativo di persone disabili psichiche o portatrici di handicap intellettivo all'interno di cooperative sociali.
"Per i prossimi tre anni abbiamo programmato un rinnovato impegno in queste politiche - ha precisato il presidente Formigoni - e prevediamo di realizzare percorsi personalizzati per persone disabili (23,5 milioni di euro per oltre 20.000 persone), percorsi di integrazione e inserimento lavorativo delle persone svantaggiate (quasi 130.000 persone interessate) e di formazione per lavoratori per favorire l'innovazione, la produttività e innalzare i livelli di apprendimento (oltre 230.000 persone coinvolte).
FAMIGLIA - Il presidente Formigoni ha messo in evidenza come le esperienze significative realizzate in questo ambito abbiano avuto come comun denominatore il coinvolgimento delle cooperative in quanto "interpreti dei bisogni della comunità e promotori di opportunità".
A titolo di esempio è stata citata l'attività della cooperativa sociale La Strada di Milano: "Un'iniziativa di welfare locale che ha saputo costruire una rete tra i soggetti già attivi nel quartiere milanese Mazzini-Corvetto".
AGRICOLTURA - Dal 2000 al 2008 sono state finanziate 120 cooperative agricole per un totale di oltre 56 milioni di euro.
(Lombardia Notizie)

martedì 27 ottobre 2009

Convegno - Al President Hotel si parla di spina bifida

La spina bifida: le sue possibilità e i suoi problemi
Un'ampia parte medico-scientifica e sanitaria, ma anche temi sociali, legislativi e culturali caratterizzeranno l'Incontro Nazionale per le Famiglie, organizzato per il 31 ottobre e il 1° novembre a Salice Terme (Pavia), dall'ALISB (Associazione Lombarda per l'Idrocefalo e la Spina Bifida), con il supporto del Coordinamento Nazionale delle Associazioni Spina Bifida, il patrocinio della Regione Lombardia e la collaborazione della LEDHA (Lega per i Diritti delle Persone con Disabilità) e della FISH (Federazione Italiana per il Superamento dell'Handicap)

Aggiornamenti medico-scientifici e sanitari, comunicazioni riguardanti gli ausili, ma anche temi sociali, fiscali e culturali, con numerosi momenti di discussione, introdotti per poter approfondire attraverso i quesiti del pubblico le esposizioni dei relatori. Sarà tutto questo l'Incontro Nazionale per le Famiglie denominato La spina bifida: le sue possibilità e i suoi problemi (Luci ed ombre), organizzato per sabato 31 ottobre e domenica 1° novembre a Salice Terme, in provincia di Pavia (Hotel President, Via Perosi, 5), da parte dell'ALISB (Associazione Lombarda per l'Idrocefalo e la Spina Bifida), con il supporto del Coordinamento Nazionale delle Associazioni Spina Bifida, il patrocinio della Regione Lombardia e la collaborazione della LEDHA (Lega per i Diritti delle Persone con Disabilità) e della FISH (Federazione Italiana per il Superamento dell'Handicap).
Al centro di tutto, naturalmente, la spina bifida, malformazione congenita del midollo spinale dovuta alla mancata chiusura del tubo neurale durante il primo mese di vita intrauterina, che rappresenta una delle anomalie congenite più frequenti, colpendo circa un neonato su 1.500.

La prima giornata del convegno (quella di sabato 31) verterà per lo più sugli aspetti medico-scientifici, sanitari, psicologici e riabilitativi e in tal senso - dopo l'apertura affidata a Leonardo Magistro, presidente dell'ALISB e a Maria Cristina Dieci, responsabile del Coordinamento Nazionale delle Associazioni Spina Bifida e presidente dell'ASBI (Associazione Spina Bifida Italia) di Piacenza - potrà contare sulla partecipazione di alcuni specialisti provenienti da Milano, quali Laura Valentini dell'Istituto Neurologico Besta, Michele Spinelli dell'Ospedale Niguarda e Francesca Albani della Fondazione Policlinico Mangiagalli e Regina Elena IRCCS, oltre a Marzia Gentilini (Firenze), Bruno Bassi del Centro Ortopedico Emiliano di Reggio Emilia, Noemi Ziglioli e Giuseppina Foi, entrambe dell'Unità Spinale Unipolare del Niguarda di Milano.
Nella giornata successiva (1° novembre), si parlerà innanzitutto di Spazio residenzialità con Guido De Vecchi, responsabile della Spazio Residenzialità di LEDHA - Oltre noi... la vita, Gabriele Piovano, presidente dell'APISB (Associazione Piemontese Spina Bifida) e Dario Conti, direttore de «Il dialogo», periodico dell'ALISB.
Spazio quindi a Tiziana Tacconi dell'Accademia di Belle Arti di Brera - Milano (L'arte che c'è in te - l'espressione del corpo e le sue potenzialità) e Carlo Giacobini, responsabile del Centro per la Documentazione Legislativa UILDM (Unione Italiana Lotta alla Distrofia Muscolare) (Le problematiche fiscali - Amministratore di sostegno, auto, 104, visita ASL, lavoro, eredità), prima della chiusura dei lavori. (S.B.)
http://superando.eosservice.com/content/view/5171/122/

lunedì 26 ottobre 2009

91° Anniversario della Vittoria e Giornata delle FFAA

La commemorazione si svolgerà:
a GODIASCO il 3 novemvre alle ore 10
- ore 10 Santa Messa nella chiesa parrocchiale;
- Raduno sul piazzale di fronte alla chiesa. Deposizione della corona di alloro al monumento ai caduti. Commemorazione ufficiale con la partecipazione del coro Comolpa diretto dal maestro Eraldo Pedemonte. Intervento degli alunni delle scuole elementari e medie di Godiasco.
a SALICE il 4 novembre alle ore 10
- ore 10 Santa Messa nella chiesa parrocchiale;
- Raduno sul piazzale di fronte alla chiesa. Deposizione della corona di alloro al monumento ai caduti. Commemorazione ufficiale con la partecipazione del coro Comolpa diretto dal maestro Eraldo Pedemonte. Intervento degli alunni delle scuole elementari di Salice Terme.

Servizio Civile

La nostra regione stanzia un bel "malloppo" per finanziare i progetti che comprendono l'utilizzo di giovani in servizio civile. Nel nostro comune ne avremmo un gran bisogno per realizzare una moltitudine di progetti. La nuova amministrazione approfitterà di questa opportunita ?

Per il 2010, oltre 1,7 milioni di euro ai gruppi di Servizio Civile
Assessore Giulio Boscagli Assessore alla Famiglia e Solidarietà sociale

15 ottobre 2009
(Ln - Milano) Per finanziare i progetti dei Gruppi di volontari del Servizio civile per il 2010, la Giunta regionale ha stanziato, su proposta dell'assessore alla Famiglia e Solidarietà sociale, Giulio Boscagli, 1.730.000 euro.
La Lombardia è una delle poche Regioni in Italia a stanziare fondi propri per sostenere il Servizio Civile. Lo fa da tre anni e ed è quella che stanzia più soldi in assoluto.
"Con questo provvedimento - spiega l'assessore Boscagli - abbiamo garantito la continuità di un servizio che risponde non solo alle esigenze dei giovani di fare un'esperienza che li matura e li professionalizza, ma abbiamo anche garantito la continuità di tanti progetti che riguardano le fasce deboli della nostra società: anziani, minori, tossicodipendenti, ecc".
"E' inoltre una risposta - conclude l'assessore - alla voglia dei giovani di poter prestare Servizio Civile visto che il loro numero è di tre volte superiore a quello che è effettivamente possibile soddisfare con le risorse stanziate dello Stato".
Nel 2009 in Lombardia sono stati realizzati stati 253 progetti, che hanno impiegato 1.583 volontari di Servizio Civile.
(Lombardia Notizie)

Un parco letterario nelle terre dei Malaspina - Convegno

31 ottobre 2009 presso la sala polifunzionale della Fondazione San Germano
via Repetti 12, Varzi
convegno
Un parco letterario nelle terre dei Malaspina
Opportunita` per un turismo di qualita`

Ore 9,30:
-- saluti del sindaco di Varzi e delle autorita`
-- introduzione dell'assessore al Turismo della Provincia di Pavia
Renata Crotti, del dottor Luigi Panigazzi e del presidente di
Varzi Viva Luciano Bianchini; moderatore: Giorgio Macellari
Ore 10,00 prima sessione. Intervengono:
-- Gilda Caiti-Russo, I trovatori e la corte dei Malaspina: attori e
tempi di un'avventura a lungo trascurata
-- Enrica Salvatori, Storia e societa` nel corpus trobadorico
malaspiniano
-- Stanislao de Marsanich, I parchi letterari (R): una chiave di
lettura del paesaggio culturale
-- Paolo Rizzi, Cultura e identita` per lo sviluppo locale
-- Maddalena Scagnelli, Il patrimonio musicale dell'Appennino
occidentale: l'Antifonario di Bobbio e la tradizione popolare
delle Quattro Province
Ore 12: Pausa buffet
Ore 15,00 seconda sessione. Intervengono:
-- Silvana Garufi, Architettura rurale e paesaggio
-- Mirco Manuguerra, Il parco letterario (R) Dante-Lunigiana storica:
bilancio e prospettive
-- S. Pasquale, E. Pianetta, A. Vicini, Il progetto del parco
letterario "Poeti d'amore alla corte dei Malaspina"
-- Guerrino Saviotti, Le realta` produttive locali e i parchi
letterari: l'esempio di Torrevilla
-- R. Carlo Delconte, Il Centro studi Matteo Bandello: storia di
un'esperienza e prospettive future
-- Daniela Lazzaroni e Maurizio Merlo, Natura e cultura d'Oltrepo`
come opportunita` didattica
-- Concetta Pugliese, Mirella Gobbi, L'esperienza del Touring Club
nei parchi letterari
Ore 18,00 rinfresco
ingresso libero

Per informazioni:
www.varziviva.net; info@varziviva.net; 0383 545061
spinofiorito@yahoo.it; 333 3418574; 339 20982888; 328 9094024

martedì 20 ottobre 2009

Commenti alla proposta di costruire l'area camper a Salice - bis

Riporto qua di seguito, per maggiore visibilità, due commenti ricevuti sulla proposta. Inutile dire quanto essi mi abbiano fatto piacere, soprattutto considerando l'importanza ed il seguito di cui i due commentatori godono:

Gentile Signor Alberto,
abbiamo letto con attenzione la proposta da lei formulata per recuperare un’area abbandonata e renderla viva e variamente produttiva con la realizzazione di un parco giochi e di un’area attrezzata per camper e caravan.
Per quanto riguarda questo secondo aspetto riteniamo che una struttura progettata con semplice ma razionale definizione offrirebbe a Salice una opportunità tutta nuova nell’ottica della sua vocazione turistica e termale.
Il turismo affidato ai veicoli abitativi è espressione di una mobilità che viene considerata, nelle previsioni turistiche, come la nuova frontiera della vacanza. Ogni luogo diventa una meta da scoprire e questo desiderio è la molla che aziona lo spirito della conoscenza e del corretto rapporto con i luoghi. Come lei giustamente osserva, si verrebbero a creare a Salice condizioni del tutto nuove per la presenza di tali veicoli e si passerebbe dalla casualità a un presenza motivata e programmata.
Con la cultura dell’abitar viaggiando nascono nuovi turisti: hanno la loro “abitazione” ma si collegano con tutta l’altra offerta che la località che li accoglie, propone. Pensiamo ai pubblici esercizi, a ristoranti e trattorie, ai commerci vari e ai servizi che la località ha in attività.
Ci auguriamo che il proposito da lei formulato diventi progetto e, in tal caso, inseriremo l’area nel Portolano di PleinAir e troveremo spunti per parlare della vostra località.
Con questo auspicio salutiamo cordialmente.
PleinAir
L’assistente del direttore editoriale Rosanna Campagna

secondo commento.....

ricevo sulla mia email un commento dall'animatore del sito http://www.camperweb.it/ che riporto:

Il mio e' un sito amatoriale e non un Club pertanto non dispongo direttamente di un copioso seguito anche se riesco a veicolare per il web una grande quantita' di notizie inerenti i miei colleghi camperisti.
Premesso quanto, mi permetto un primo suggeirmento; dal momento che - di fatto - esistono gia' dei punti sosta consiglierei di inviarmi una segnalazione corretta di tutti punti sosta ed io li inseriro' nell'elenco. In tal modo saranno visibili sia ai "locali" che tra l'altro gia' li frequentano e sia ai colleghi di passaggio e non affinche' scelgano la vostra localita' per una visita, una pizza, una dormita tranquilla, ecc. E poi ci sono le terme che sicuremente disporranno di uno spazio di sosta qualora qualcuno di noi abbia desiderio di un buon bagno caldo nelle piscine sulfuree. ecc.
Inoltre si possono comunque ideare degli itinerari in loco e dintorni per attirare i visitatori con tanto di immagini, e tanto altro per compilare una paginetta web e tanta visibilita' per gli spider dei motori di ricerca.
alla prossima e salutissimi da
giancarlo - Roma

domenica 18 ottobre 2009

Proposta per un'area giochi e di sosta camper



A Salice, subito dopo il castelletto, in direzione di Montalfeo, esiste un terreno incolto che, a causa della sua vicinanza allo Staffora non potrà mai (credo) essere edificato. Penso che sarebbe il luogo adatto per due realizzazioni: un parco giochi attrezzato e un'area di sosta per camper.
Naturalmente il comune dovrebbe chiedere all'anonimo proprietario (che non sono io) di acquistare l'area. Se è vero che è inedificabile, dovrebbe anche costare abbastanza poco. Il terreno è molto vastto e digrada sul torrente come il magnifico parco, confinante, del castelletto delle suore. Una volta ripulito dalla vegetazione superflua, sarebbe abbastanza facile e poco costoso realizzarci un parco giochi attrezzato di altalene ecc assieme magari ad una pista di pattinnaggio e magari una pista da skateboard e BMX. Naturalmente bisognerebbe anche provvedere alla illuminazione e alla dotazione di panchine ed arredi come tavoli da pic nic ecc. La parte residua potrebbe essere adibita ad area di sosta temporanea per veicoli ricreazionali, camper e roulotte, ricavando una decina di piazzole, due o tre fontanelle per l'acqua, ed un pozzetto per scarico (l'energia elettrica non è indispoensabile). I vantaggi di questi due provvedimenti mi sembrano evidenti. Per il parco giochi si tratta di dotare Salice di una struttura tanto desiderata quanto assente. L'unico spazio disponibile, e solo per bimbi piccoli, è quello prospicente la scuola materna di via Gennaro, spesso chiuso nei festivi. La pista di pattinaggio e di skateboard/BMX invece sarebbero destinate a servire un pubblico di ragazzi che in Salice non ha nulla, l'area pic nic e le panchine potrebbero essere assai gradite a villeggianti (e residenti) per sedersi nel verde: costituirebbe l'unica area verde veramente pubblica di Salice.
Per quanto riguarda l'area di sosta temporanea è una iniziativa presente da tempo nei vari programmi elettorali, ma mai realizzata. E' brutto vedere i vari camper parcheggiati di fronte al castelletto, quando non in piazza Pertini o nel campeggio del campo sportivo. Oltre che brutto però, è anche improduttivo: contrariamente a quanto si crede, gli equipaggi di camper e roulotte sono assai appetiti dalle varie località turistiche perchè normalmente spendono non poco in provviste di prodotti tipici, in pizzerie/ristoranti ecc. Tanti paesi circostanti hanno una struttura del genere pur avendo un "appeal" turistico molto minore di Salice.
Valuteremo nei prossimi giorni se formalizzare la proposta all'amministrazione comunale. Intanto comunque il "sassso nello stagno" è stato lanciato. Commenti ?


I vari siti internet frequentati da camperisti e roulottisti danno ampio spazio alle località dove esistono aree di sosta, veicolando così in quelle un flusso di visitatori assolutamente importante (e un corrispondente giro d'affari per gli operatori economici del luogo)

http://www.turismoitinerante.com/php/sosta/italia/foto-lombardia.shtml

sabato 17 ottobre 2009

Lodevole iniziativa benefica

Leggo su La Provincia di una lodevole iniziativa benefica posta in atto fra la Caritas ed il ristorante Ristò operante presso l'Iper di Montebello. Mi chiedo se anche i ristoranti di Salice potrebbero in qualche modo entrare nell'iniziativa.
Per ora complimenti vivissimi al Ristò.

Questo l'articolo con la spiegazione dell'accordo.

VENERDÌ, 16 OTTOBRE 2009 Pagina 23 - cronaca
Il Ristò offre i pranzi solidarietà - Gli alimenti saranno distribuiti dai volontari
Siglato un patto con l’associazione per intervenire
MONTEBELLO. Spesa con lo sconto a chi paga con la “social card”, pranzo gratis per i più poveri. Anche il gruppo Iper entra in gioco. Nasce così un patto Caritas-Ristò per tendere la mano a chi elemosina un pasto, ogni giorno, mentre altri buttano via. Moreno Baggini, vice direttore dell’ente caritativo tortonese, e Mario Giacobone, responsabile del Ristò self service del centro commerciale Montebello, hanno detto basta agli sprechi. Ciò che non sarà gustato al ristorante arriverà a Voghera, sulle tavole della Casa del Pane dello Zanaboni e su quelle delle mense parrocchiali.
«Abbiamo mosso dal chiederci che fine fanno i cibi che si avanzano e non sono più utilizzabili per il giorno dopo - spiega Baggini -. La pasta già cotta, le verdure e molti dolci non si possono conservare e quindi finiscono nella spazzatura».
Da oggi in poi non succederà più. Il Ristò, catena di ristoranti a libero servizio, ha infatti siglato un’intesa con la cooperativa sociale Agape della Caritas diocesana di Tortona: i cibi rimasti invenduti, ma ancora ottimi da consumare, andranno ai bisognosi. Il patto è già operativo a favore di Zanaboni di via Cagnoni, Casa Fraterna di via XX Settembre e Caritas parrocchiale di Don Orione di via Emilia.
Sono oltre 40, nella sola voghera, gli indigenti che si mettono in fila ogni giorno
.
«Ci siamo rifatti alla cosiddetta legge del buon samaritano - spiega Giacobone -, non ci sono stati problemi legali a dar vita a questa pregevole iniziativa. Sono bastati la volontà e la comunione d’intenti. Credo che il patto sia ancor più lodevole visto che il tasso qualitativo del Ristò è molto elevato. Noi non usiamo cibi surgelati, solo materie prime di livello qualitativo superiore». Il Ristò di Montebello della Battaglia è la prima realtà dell’intera catena di ristorazione di proprietà della Vera Srl ad aver approntato un progetto di questo tipo.
Dal canto suo la Caritas diocesana si dice soddisfatta di questa possibilità che avvicina il mondo della ristorazione e della distribuzione ai bisogni dei poveri, vecchi o nuovi che siano. (e. b.)

Alcuni sono in difficoltà

Oggi passavo in auto davanti alle Terme, erano circa le 12 e 30. Mi ha fermato con un cenno un signore su di una carrozzella per chiedermi un passaggio. E' salito in auto e l'ho accompagnato a Villa Esperia. Mi ha raccontato di essere lì "ospite" e di essere andato alle terme per cure. All'andata mi ha detto di essersi fatto accompagnare da un taxi (a sue spese) e di aver pattuito di farsi venire a riprendere alle 11. Dopo un'ora di vana attesa del mezzo, ha telefonato ai Carabinieri ottenendo la promessa che sarebbero di lì a poco passati per accompagnarlo. Nell'ulteriore attesa, stufo, ha fermato il primo che passava con un'auto a suo avviso capace di contenere la carrozzella. Mi è parso una grave situazione di disagio. In questo caso non vi sono responsabilità dell'amministrazione comunale, ma certamente una scarsissima capacità di comunicare fra la clinica e le terme. Basterebbe poco per accordarsi ed elaborare un metodo per agevolare il tragitto cliniche/alberghi verso le terme per coloro che hanno difficoltà a camminare. Anche questo contribuirebbe ad innalzare la qualità della nostra accoglienza. Speriamo ....

venerdì 16 ottobre 2009

Pasti per la scuola materna

Queste le ultime notizie. Ci farebbe molto piacere ricevere commenti (anche anonimi, se proprio non se ne può fare a meno) sulla qualità dei suddetti pasti. Noi, per nostra ignoranza, eravamo rimasti che la fornitura veniva effettuata dal ristorante Il Caminetto per la scuola di Salice e da Ambrosia Banqueting per quella di Godiasco. Eravamo evidentemente non aggiornati. Ci resta la curiosità di sapere perchè ci si è affidati ad ASM lasciando i due suddetti fornitori: troppo cari ? qualità non adeguata ? cos'altro ? Ci sembra che la delibera di giunta parli solo della materna in Salice: a Godiasco continua come prima ?
Se e quando verrà effettuato l'accorpamento delle scuole elementari di Salice (ora in piazza Spadolini) con la materna nel complesso Diviani, sarà molto probabilmente possibile provvedere a cucinare in loco i pasti, operazione divenuta economicamente valida dal maggior numero di utenti. Sarò forse all'antica, ma penso che un pasto preconfezionato sia comunque di gradevolezza e qualità inferiore di uno cucinato e servito all'istante.
Questo quanto deciso dall'amministrazione:

OGGETTO: Affidamento in appalto ad ASM Voghera s.p.a. della fornitura di pasti caldi preconfe- zionati per l’anno scolastico 2009-2010 per il servizio comunale di refezione degli alunni frequentanti le Sezioni di Godiasco della Scuola Materna statale “E.Diviani” ubicata in località in Salice Terme.


La GIUNTA COMUNALE
Premesso che a conclusione dell’anno scolastico 2008-2009 è venuto a scadenza il contratto in atto tra questo Comune e l’ASM di Voghera per il servizio comunale di refezione scolastica degli alunni della Scuola Materna statale “E.Diviani” ubicata in località in Salice Terme.
Ritenuta la necessità di affidare nuovamente in appalto la fornitura dei pasti caldi preconfezionati per il servizio comunale di refezione degli alunni frequentanti le Sezioni di Godiasco della Scuola Materna statale “E.Diviani” ubicata in località in Salice Terme per la durata del prossimo anno scolastico 2009-2010, in quanto il Comune non è in grado di gestire direttamente tale servizio per totale inadeguatezza dell’attuale dotazione organica del Comune e per mancanza delle strutture della cucina e del locale per la conservazione delle materie prime;
Dato atto che alla predetta Scuola (ubicata territorialmente nel Comune di Rivanazzano) accedono sia gli alunni provenienti dal Comune di Rivanazzano sia quelli provenienti dal Comune contermine di Godiasco e che la Scuola dispone di quattro Sezioni, di cui due per ciascuno dei Comuni suindicati;
Atteso che non pare auspicabile che gli alunni frequentanti la medesima Scuola, provenienti da Comuni diversi, ricevano pasti preconfezionati di diversa tipologia e qualità in quanto forniti da ditte diverse cui i Comuni hanno affidato il servizio, dovendo gli alunni consumare i pasti fianco a fianco contemporaneamente e ritenuto pertanto di indirizzare la scelta dell’affidamento della fornitura sul medesimo fornitore;
Considerato che il Comune di Rivanazzano per la Scuola di cui trattasi ha in corso un contratto pluriennale con scadenza 2010 per tale fornitura stipulato con la ditta ASM Voghera s.p.a. la quale, mediante propria società di scopo e controllata, provvede alla ristorazione scolastica;
Visto che l’ASM di Voghera con nota del 20.07.2009 prot. n.1815 si è detta disponibile alla prosecuzione del servizio applicando l’aumento relativo agli indici ISTAT.
Rammentato che in data 16 settembre 2002 il Comune di Godiasco ha acquistato alcune quote azionarie del capitale sociale di ASM Voghera s.p.a. e che pertanto è divenuto socio della società;
Rammentato altresì che ASM Voghera s.p.a. è una società per azioni a totale partecipazione pubblica, con controllo da parte degli enti locali analogo a quello esercitato sui propri servizi, e svolge la parte più importante della propria attività con gli enti che la controllano e pertanto possiede i requisiti essenziali a rendere possibile l’affidamento diretto “in house”;

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GM 059 DEL 23.7.2009
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Stimato in Euro 24.000 oltre ad I.V.A. l’ammontare del corrispettivo annuo a carico del Comune per la fornitura di cui trattasi;
Ritenuto di approvare il suindicato contratto nel testo approntato e depositato agli atti;
Visto lo statuto comunale;
Richiamato l’art. 113 del Testo Unico delle leggi sull’ordinamento degli enti locali, approvato con decreto legislativo 18 agosto 2000 n. 267 e successive modificazioni;
Acquisiti i pareri favorevoli sulla proposta di deliberazione in esame, in ordine alla regolarità tecnica espresso dal responsabile del Servizio Istruzione ed in ordine alla regolarità contabile espresso dal responsabile del Servizio Finanziario, ai sensi e per gli effetti dell’art. 49, primo comma, del precitato decreto legislativo n. 267/2000;
Sentito il responsabile del Servizio Finanziario comunale in ordine alla copertura finanziaria della spesa;
All’unanimità di voti favorevoli espressi per alzata di mano:
D E L I B E R A
1.- di affidare ad ASM VOGHERA s.p.a., avente sede a Voghera (PV) in Via Pozzoni n. 2, partita IVA n. 01429910183, società interamente a capitale pubblico partecipata dal Comune di Godiasco, la fornitura di pasti caldi preconfezionati per il servizio comunale di refezione degli alunni frequentanti le Sezioni di Godiasco della Scuola Materna statale “E.Diviani” ubicata in località Salice Terme, per l’anno scolastico;
2.- di approvare a tal fine lo schema di contratto di servizio concernente la suindicata fornitura, da stipularsi fra il Comune di Godiasco ed ASM VOGHERA s.p.a., nel testo che si allega alla presente deliberazione che forma parte integrante e sostanziale del presente provvedimento;
3.di dare atto che la tariffa applicata per l’anno scolastico 2009 -2010 sarà di € 3,63 a pasto (attuale tariffa) maggiorata dell’incremento ISTAT annuale applicando i valori che verranno pubblicati nel mese di settembre 2009.
4.- di dare atto che la prestazione del servizio in argomento comporta l’onere di spesa annuale stimato in Euro 24.000 oltre all’IVA 4% che verrà imputata sui bilanci 2009 e 2010 per parte di competenza.
4.- di demandare la stipulazione del contratto al responsabile del Servizio Istruzione del Comune.
Di dichiarare la presente deliberazione, con votazione separata ed unanime, immediatamente eseguibile ai sensi e per gli effetti di cui all’art. 134, comma 4, del D.Lgs. n. 267/2000.

mercoledì 14 ottobre 2009

Gruppo Comunale di Volontari di Protezione Civile

Questo il terzo punto approvato durante l'ultimo consiglio.
In attesa del ripristino della funzionalità del sito internet comunale, questo blog assolve anche, seppur informalmente, alla esigenza di informare la cittadinanza di cosa viene "prodotto" dall'amministrazione comunale. Rinnoviamo il nostro pressante invito al Sindaco a comunicare: non basta fare, bisogna far sapere cosa si stà facendo. L'albo pretorio non è certamente bastante ad informare le persone.

REGOLAMENTO PER LA ISTITUZIONE DEL “GRUPPO COMUNALE VOLONTARI di PROTEZIONE CIVILE” (G.C.V.P.C.)
approvato con deliberazione di Consiglio Comunale n.37 del 28.9.2009
ART. 1
Costituzione e finalità
1.0 - E' costituito il "Gruppo Comunale Volontari di Protezione Civile" (G.C.V.P.C.) cui possono aderire cittadini di ambo i sessi, residenti nel Comune, allo scopo di prestare volontariamente la loro opera, senza fini di lucro o di vantaggi personali, nell'ambito della protezione civile in attività di previsione, prevenzione, soccorso.
ART. 2
Ammissione
2.1 - L'ammissione al gruppo è subordinata alla presentazione di apposita domanda e alla accettazione della stessa da parte del Sindaco, dopo gli accertamenti di competenza della Prefettura.
2.2 - Verranno individuate le forme più opportune per favorire l'adesione dei cittadini all'iniziativa.
2.3 - I volontari ammessi saranno muniti di tesserino di riconoscimento che ne certifichi le generalità, l'appartenenza al gruppo e la qualifica; saranno inoltre muniti di segno distintivo conforme alle caratteristiche stabilite dal Ministero dell'Interno - Dipartimento della Protezione Civile.
2.4 - Il Comune ha l’obbligo di assicurare i Volontari appartenenti al Gruppo Comunale di Protezione Civile contro infortuni, malattie o altro, connessi con lo svolgimento dell’attività di protezione civile, nonché contro la responsabilità civile verso terzi, ai sensi dell’art.4 della Legge 266/91.

ART. 3
Nomina del coordinatore
3.1 - Il Sindaco è il responsabile del gruppo e nomina, fra i componenti del gruppo stesso, un coordinatore che assume la responsabilità del gruppo durante la sua attività.
3.2 - Il coordinatore è garante del rispetto e dell'osservanza del presente regolamento.
ART. 4
Formazione, istruzione, addestramento
4.l - I volontari del G.C.V.P.C. saranno sottoposti ad azioni di formazione, istruzione e addestramento a cura e /o in collaborazione con la Prefettura la quale individua gli Enti che, per i compiti istituzionali cui attendono, siano ritenuti i più idonei (Corpo nazionale Vigili del Fuoco, Croce Rossa Italiana, Protezione Civile ecc.) a tali attività formativo – addestrative.
ART. 5
Squadre specializzate
5.1 - All'interno del G.C.V.P C. possono essere formate squadre specializzate in relazione ai principali rischi cui il territorio è soggetto .
ART. 6
Impiego
6.1 - L'impiego dei volontari nell’ambito della Provincia è autorizzato dal Prefetto.
6.2 - In emergenza il G.C.V.P.C. opererà alle dipendenze degli organi preposti alla direzione e al coordinamento degli interventi.
ART. 7
Obblighi
7.1 - Gli appartenenti al G.C.V.P.C. sono tenuti a partecipare alle attività menzionate all'art.1 con impegno, lealtà, senso di responsabilità e spirito di collaborazione.
7.2 -- In particolare i volontari sono tenuti a:
a) partecipare con impegno ai corsi di formazione, addestramento e alle esercitazioni;
b) rendersi disponibili, in caso di necessità, per l'impiego in attività di protezione civile;
c) mantenere efficiente l'equipaggiamento eventualmente loro assegnato;
d) sottoporsi alla vaccinazione antitifica - paratifica e alla vaccinazione anatossina - tetanica qualora non abbiano subito le predette vaccinazioni negli ultimi tre anni .
7.3 - Gli appartenenti al G.C.V.P.C non possono svolgere, nelle vesti di volontari di protezione civile, alcuna attività contrastante con le finalità indicate.
ART. 8
Dotazioni
8.1 - Il G.C.V.P.C. verrà dotato di idoneo equipaggiamento di tipo individuale e collettivo.
8.2 - La Prefettura potrà integrare le dotazioni del gruppo Comunale con equipaggiamenti e mezzi speciali di intervento all'uopo assegnati dal dipartimento della Protezione Civile.


ART. 9
Garanzie
9.1 - Ai volontari vengono garantiti, entro i limiti delle disponibilità di bilancio esistenti e ai sensi della normativa vigente:
a) mantenimento del posto di lavoro pubblico o privato ai volontari impiegati in attività addestrative o in interventi di protezione civile di soccorso o di assistenza in occasione di pubbliche calamità autorizzate dalla Prefettura viene garantito per il periodo di impiego, il mantenimento del posto di lavoro;
b) mantenimento del trattamento economico e previdenziale: ai volontari viene garantito, per il periodo di impiego, il mantenimento del trattamento economico e previdenziale da parte del datore di lavoro e al datore di lavoro stesso, che ne faccia richiesta, viene rimborsato l' equivalente degli emolumenti versati al lavoratore;
c) copertura assicurativa i componenti del G.C.V.P.C. sono coperti, durante l'impiego, da assicurazione stipulata dal Ministero per il coordinamento della Protezione Civile;
d) rimborso delle spese sostenute: al gruppo spetta il rimborso delle spese vive sostenute durante l'attività addestrativa o gli interventi.
ART. 10
Accettazione e infrazioni
10.1 - L'accettazione e il rispetto del Regolamento condiziona l'appartenenza al gruppo.
10.2 - Le infrazioni comportano la sospensione temporanea, in via precauzionale, attuata dal coordinatore del gruppo. Il Sindaco, a suo insindacabile giudizio, può disporre l'eventuale allontanamento.
ART. 11
Impegni di bilancio
11. 1 - L'Amministrazione comunale prevederà ogni anno, in apposito specifico capitolo, un
adeguato stanziamento per le finalità di cui al presente regolamento.

martedì 13 ottobre 2009

Nuovo sito internet del nostro Comune

Da alcuni giorni il sito internet del nostro comune è inaccessibile per lavori. Siamo lieti che venga ristrutturato in quanto la versione precedente era alquanto misera. Suggerimmo alla nuova amministrazione di inserire dei banner pubblicitari gratuiti per le aziende operanti nel territorio comunale, richiesta che fu accolta. Aspettiamo di vedere il risultato.

La CONSULTA DEI GIOVANI

Ora il secondo provvedimento. I commenti della minoranza sono nel blog precedente riguardante lo Sportello Donna.
Nel programma di UNITI PER GODIASCO esisteva una forte attenzione ai giovani che avrebbe trovato espressione, fra l'altro, in un Ufficio Informagiovani con competenze ed attività ben maggiori di quanto ora approvato. Comunque anche questo è un passo nella giusta direzione ...
Questo il regolamento che ispirerà l'attività della Consulta:

Regolamento della Consulta dei Giovani del Comune di Godiasco (PV)

ART. 1 – ISTITUZIONE
La Consulta Giovanile Comunale è istituita dal Comune di Godiasco con deliberazione del Consiglio Comunale n….. del………………...
Essa regolamenta la propria attività nei limiti dello Statuto che viene approvato dall’assemblea.

ART. 2 – OBIETTIVI FONDAMENTALI
La Consulta Giovanile Comunale è un organo consultivo del Consiglio Comunale e della Giunta cui presenta proposte di deliberazioni inerenti alle tematiche giovanili e dà un parere non vincolante su tutti gli argomenti affrontati dal Consiglio Comunale che riguardano i giovani.
La Consulta Giovanile Comunale:
è strumento di conoscenza delle realtà dei giovani;
propone azioni tese a prevenire e interpretare situazioni di disagio giovanile a Godiasco, definendo metodi per conoscerne i problemi, individuando metodi per prevenire e combattere il disagio;
esprime proposte, elabora progetti e promuove iniziative inerenti ai giovani;
promuove dibattiti, ricerche ed incontri;
favorisce il raccordo tra i gruppi giovanili e le istituzioni locali;
si rapporta con gruppi informali;
promuove rapporti permanenti con le Consulte ed i Forum presenti nel territorio provinciale e regionale e nelle altre regioni si raccorda con il livello nazionale ed internazionale;
valuta l’attuazione dei programmi delle autorità competenti;
raccoglie informazioni nel settore di interesse giovanile (scuole, università, mondo del lavoro, tempo libero, sport, volontariato, cultura e spettacolo, mobilità all’estero, servizio di leva, ambiente, vacanze e turismo);
raccoglie informazioni nei predetti campi direttamente con ricerche autonome avvalendosi dei dati disponibili presso il Comune di Godiasco;
esprime parere consultivo in merito a progetti per i giovani predisposti dal Comune di Godiasco;
elabora progetti che, attraverso la collaborazione degli uffici comunali competenti e con l’impegno ed il coinvolgimento di scuole, associazioni e singoli, creino le condizioni per una piena realizzazione dei principi di cittadinanza e di socializzazione dei giovani;
può svolgere attività di indagine per la conoscenza sulla condizione giovanile nel territorio comunale;
ART. 3– MATERIE DI COMPETENZA
La Consulta Giovanile può intervenire su tutte le materie di competenza comunale che abbiano una qualche attinenza con i problemi del mondo giovanile ed in particolare:
a. la redazione ed attuazione del programma di spettacoli ed iniziative culturali di iniziativa diretta del Comune o realizzate con il suo patrocinio;
b. iniziative in ambito sportivo in tutti gli aspetti che coinvolgono il Comune o che sono di sua pertinenza;
c. il tempo libero;
d. l’ambiente;
e. le iniziative di solidarietà;
f. lavoro e formazione professionale;
g. iniziative finalizzate ad avvicinare i giovani al mondo delle attività creative;
h. iniziative tese ad interpretare e prevenire il disagio giovanile
ART. 4 – ORGANI
Sono organi della Consulta Giovanile: l’Assemblea; l’Ufficio di Presidenza; eventuali commissioni di lavoro. Sono componenti di diritto dell’Assemblea della Consulta il Sindaco o suo delegato individuato anche al di fuori del Consiglio Comunale e della Giunta, l’Assessore/Consigliere delegato alle Politiche Giovanili e due rappresentanti designati dal Consiglio Comunale, uno dalla maggioranza ed uno dalla minoranza in ottemperanza all’articolo 37 e seguenti della "Carta Europea della Partecipazione alla Vita Comunale".
Sono altresì componenti dell’Assemblea le organizzazioni ubicate nel Comune che hanno aderito alla Consulta Giovanile all’atto dell’insediamento e dell’approvazione dello Statuto, un rappresentante per ogni gruppo formale o informale di almeno 10 unità di cui dovrà essere comunicata la composizione e che ne abbiano fatto esplicita richiesta.
I membri dell’Assemblea devono avere età compresa tra i 15 ed i 32 anni. I componenti decadono dall’Assemblea al compimento del 33° anno d’età o per dimissioni, fatta eccezione per i componenti dell’Ufficio di Presidenza, i quali, se in carica al compimento del 33° anno di età, decadono al termine del proprio mandato. Detti limiti non valgono per i componenti di diritto.
L’Ufficio di Presidenza della Consulta Giovanile entro il 31 dicembre di ciascun anno provvede all’aggiornamento annuale dell’Assemblea Generale inserendo le nuove adesioni , cancellando coloro che ne hanno perso i requisiti e i dimissionari. L’accettazione di nuove organizzazioni e associazioni, nonché di singoli aspiranti o rappresentanti di gruppi deve essere deliberata dall’Assemblea della Consulta con la maggioranza dei 2/3 dei componenti.
ART. 5 – UFFICIO DI PRESIDENZA
L’Ufficio di Presidenza della Consulta Giovanile Comunale è costituito dal Sindaco o suo delegato individuato anche al di fuori del Consiglio Comunale e della Giunta , da 5 membri e da un Segretario eletti dall’Assemblea nella sua prima riunione a maggioranza dei 2/3 dei componenti, a scrutinio segreto. Nella seduta dell’assemblea convocata per l’elezione dell’Ufficio di Presidenza ogni componente effettivo della Consulta Giovanile non può esprimere più di due preferenze. Risultano eletti coloro che hanno raggiunto il maggior numero di voti ed in caso di parità i più giovani.
L’Ufficio di Presidenza designa al suo interno un Vicepresidente. Ogni componente dell’Ufficio di Presidenza è espressione della Consulta Giovanile e decade dalla carica dopo tre assenze consecutive non giustificate. In caso di dimissioni o decadenza di un componente dell’Ufficio di Presidenza subentrerà alla carica il primo degli esclusi. La qualità di componente dell’Ufficio di Presidenza cessa per:
a. dimissioni dalla data della loro presentazione;
b. sfiducia votata da due terzi dei componenti dell’Assemblea.
Le funzioni amministrative così come l’assolvimento dei compiti istituzionali sono assicurate dal Segretario. L’Ufficio di Presidenza dura in carica tre anni ed alla scadenza dell’incarico i componenti possono essere rieletti per una sola volta. In assenza del Presidente, nel corso delle riunioni ne fa le funzioni il Vicepresidente. Il Segretario per ogni incontro redigerà un verbale riportante le presenze ed i contenuti
discussi, che dovrà essere approvato dall’Assemblea nella seduta successiva. In caso di assenza del Segretario il Presidente provvederà a nominare chi ne faccia le funzioni.
ART. 6 – FUNZIONI
Presidente: Ha poteri di rappresentanza. Assicura continuità, sancisce la fine della consulta, convoca le assemblee; mantiene le relazioni con le Istituzioni, facilita la comunicazione all’interno dell’assemblea.
Segretario: Verifica che venga applicato lo Statuto; in caso di conflitto non risolto garantisce che venga trovato un mediatore esterno; redige il verbale di ogni assemblea.
ART. 7 – CONVOCAZIONE DELL’ASSEMBLEA
La Consulta Giovanile è convocata dal Presidente di propria iniziativa o da 15 delegati delle associazioni componenti l’Assemblea. L’Assemblea è convocata non meno di quattro volte l’anno secondo una programmazione trimestrale ed in via straordinaria ogni volta se ne rilevi la necessità; possono altresì richiedere la convocazione straordinaria della Consulta Giovanile sia il Sindaco che 2/3 dei consiglieri comunali. La riunione di insediamento è convocata dal Sindaco entro 20 giorni dalla nomina. La convocazione dell’Assemblea in via ordinaria è comunicata per via postale ai membri della Consulta Giovanile con almeno cinque giorni di anticipo dalla data dell’Assemblea stessa. E’ consentita la convocazione in via straordinaria dell’Assemblea tramite avviso telefonico o a mezzo fax con almeno ventiquattro ore di anticipo. Le riunioni della Consulta sono pubbliche e aperte alla partecipazione di tutti i cittadini.
ART. 8 – COMPITI DELL’ASSESSORE/CONSIGLIERE DELEGATO ALLE POLITICHE GIOVANILI
Il Sindaco o Consigliere Delegato alle Politiche Giovanili riferisce dell’attività della Consulta al Consiglio Comunale. Compete allo stesso assicurare il collegamento tra Consulta ed organi deliberativi, promuovendo la discussione in quella sede delle proposte e delle elaborazioni della Consulta. Viene stabilito, inoltre, un momento settimanale di ricevimento nel quale chiunque, giovani e ragazze, può sottoporre istanze, chiarimenti, suggerimenti ed altro, che il Consigliere Delegato alle Politiche Giovanili si impegna a riferire ed a discutere nell’ambito della Consulta.
ART. 9 MODIFICAZIONE DELLO STATUTO
La Consulta Giovanile può proporre al Consiglio Comunale la modifica dello Statuto con deliberazione adottata a maggioranza di due terzi dell’Assemblea; la modifica è operante previa deliberazione del Consiglio Comunale che esprime parere vincolante. In fase di prima approvazione la proposta di statuto deve essere sottoposta a parere vincolante del Consiglio Comunale. Ogni parte dello statuto approvata senza il parere vincolante dell’amministrazione o in difformità allo stesso è nulla.
ART. 10 – VALIDITA’ DELLE SEDUTE
Le sedute dell’Assemblea sono valide se è presente in prima convocazione la maggioranza assoluta dei componenti l’Assemblea; in seconda convocazione che può avvenire a mezz’ora dalla prima, la seduta è valida con la presenza di almeno la metà più uno dei componenti dell’Assemblea. Le sedute dell’Ufficio di Presidenza sono valide se sono presenti almeno tre componenti dell’Ufficio stesso, oltre al Segretario.
ART. 11 – VALIDITA’ DELLE DELIBERAZIONI
Ad eccezione delle deliberazioni su nuove richieste di adesione da parte di enti od organismi vari e delle deliberazioni relative alla modificazione dello Statuto, le deliberazioni dell’Assemblea e dell’Ufficio di Presidenza sono approvate a maggioranza assoluta dei presenti. A parità di voti in entrambi gli organismi, prevale il voto del Presidente. Il Presidente ha facoltà, in caso di parità, di rinviare la votazione della deliberazione alla seduta successiva. Le deliberazioni della Consulta Giovanile non sono vincolanti per il Consiglio Comunale.
ART. 12 – SEDE
La Consulta Giovanile ha sede presso il Comune di Godiasco. La Civica Amministrazione concede l’uso di propri locali al fine delle riunioni assembleari e dell'Ufficio di Presidenza. L’Ufficio di Presidenza può avvalersi delle strutture logistiche disponibili presso il Comune per quanto attiene al proprio funzionamento istituzionale (telefono, fax, attrezzatura tecnica).
ART. 13 – COMUNICAZIONE E BUDGET
La Consulta Giovanile potrà comunicare attraverso gli strumenti utilizzati ordinariamente dall’Amministrazione Comunale:
a. E-mail;
b. Sito del Comune
c. Albo Pretorio
d. Affissione
I documenti e le informazioni esaminati e prodotti dalla Consulta sono resi noti ed accessibili al pubblico, fatte salve le garanzie a tutela della riservatezza, in conformità alle vigenti norme in materia di pubblicità degli atti. La Consulta può altresì, al fine di rendere più efficace la circolazione delle informazioni, proporre
al Comune la pubblicazione di indagini, ricerche, periodici, ecc.
Annualmente l’Amministrazione Comunale riserva un fondo di bilancio per le realizzazioni delle attività e delle iniziative proposte dalla Consulta ed attinenti al proprio funzionamento e ai propri compiti.
Annualmente la Consulta Giovanile presenta al Consiglio Comunale una relazione descrittiva del lavoro svolto, con la relativa rendicontazione contabile.

lunedì 12 ottobre 2009

Convegno a Zavattarello

Sabato 17 ottobre ore 10,00 Zavattarello (Pavia)
Nelle sale del castello Dal Verme convegno nazionale dal titolo:
“Goti, Bizantini e Longobardi in Appennino”

Nuovi popoli tra le nostre montagne dopo la fine dell’Impero Romano
Per il ciclo di conferenze del progetto
“Per una storia dell’Appennino”
Storia, arte, natura, popoli, paesi, tradizioni e culture sulle montagne che sono la spina dorsale d’Italia
Antonio Rocco Carile Saggista, Docente di Storia e Civiltà Bizantina all’Università di Bologna, presenta una relazione sulla Provincia degli Appennini, area militare bizantina, tra il VI e il VII secolo e sul “Corridoio” che collegava i possedimenti
romano-orientali del Nord a Roma
Manuela Catarsi Dall’Aglio Archeologa, coordinatrice della Sovrintendenza per i Beni Archeologici dell’Emilia Romagna, Vice-Direttrice del Museo Nazionale Archeologico di Parma, interviene sul popolamento degli Appennini Parmensi in quel periodo e sugli scavi di siti Goti, Bizantini e Longobardi nella zona appenninica
Yuri Marano Dottore in Ricerca Storica e Archeologo, svolge una relazione sugli insediamenti Ostrogoti nella pianura padana e sul rapporto tra Pavia, Ostiglia e Tortona rispetto all’Appennino
Sandra Origone Docente di Storia Bizantina e Carlo Varaldo, docente di Archeologia Medievale, ambedue dell’Università di Genova, tengono una lezione storico-archeologica sulla costa tirrenica in mano a Bisanzio e su quella più interna
presidiata dai Longobardi
Andrea Rosario Staffa Saggista, Archeologo coordinatore-Sovrintendenza per i Beni Archeologici della Regione Abruzzo, presenta gli scavi tra Marche, Abruzzo e Molise in siti Goti, Bizantini e Longobardi
Durante il Convegno verranno lette due relazioni appositamente preparate per l’evento
“Teodorico, storia e memoria di un capo barbaro” di Claudio Azzara, professore ordinario di Storia Medievale all’Università
di Salerno. Cosa è rimasto della dominazione dei Goti.
“Tagina 552 d.C., i Bizantini sconfiggono i Goti e uccidono Totila” di Valerio Anderlini, studioso di Storia locale di
Gualdo Tadino. L’intervento indaga sul lascito grammaticale nella toponomastica dei luoghi dello scontro, sulla
morte del re e sulla sua sepoltura in Appennino.
Verrà mostrato in anteprima un video sul sotterraneo che potrebbe essere la tomba del capo dei Goti.
Il convegno è aperto a tutti
Nell’intervallo sarà imbandito un buffet con prodotti tipici dell’Appennino
e vini delle colline dell’Oltrepò

Vento di novità dall'amministrazione

Nell'ultimo consiglio comunale del 28 settembre sono state approvate delle iniziative che segnano un nuovo corso per il nostro comune. Sono state istituite delle importanti iniziative, tutte da sperimentare nel funzionamento, ma non di meno importanti. L'istituzione dello sportello donna, della consulta dei giovani e del corpo di protezione civile.
Inizio con il riportare gli estremi dell'iniziativa che riguarda le donne, il resto nei prossimi giorni. Naturalmente su tutti e tre i punti la minoranza ha votato a favore, portando comunque osservazioni tendenti a rendere più produttivo il servizio: in sostanza la minoranza pensa che sarebbe meglio accorpare le varie iniziative, fra cui queste, sotto un unico "cappello", magari la biblioteca, per generare e sfruttare sinergie. Vedremmo infatti il consiglio della biblioteca formato da rappresentanti delle varie associazioni in modo che possa avere una visione complessiva di tutte le attività culturali, sociali, ludiche svolte a vario titolo nel comune in modo che le risorse disponibili, gli sforzi e l'organizzazione di tutto passi attraverso il vaglio di un solo organismo.
Segue il verbale steso dal segretario sull'argomento, dal quale si vedono anche le obiezioni svolte dalla minoranza.

Oggetto: Istituzione dello sportello donna
Illustra la pratica il Sindaco
Interviene il Consigliere Zelaschi Graziella la quale afferma che è certamente una buona iniziativa; il problema è la ricerca di partner e personale da dedicare a queste finalità; il comune non ha personale per fare funzionare lo sportello donna e le varie consulte che oggi andiamo a deliberare. Dovrebbe esserci un organismo unico per evitare dispersioni.
Interviene il Consigliere Sorrentino Alberto il quale premettendo che il suo discorso vale per i punti 6, 7, 8, e 9 dell’o.d.g. richiama una nota dallo stesso spedita all’amministrazione con la quale si richiedeva di istituire un Albo delle Associazioni da sentire quando si deliberava su argomenti di interesse per l’Associazione; in tale nota era richiesto che ogni Associazione nominasse un rappresentante nel Consiglio della Biblioteca. Richiede che tutte le iniziative che oggi andiamo a deliberare vengano conglobate in un unico organismo per questo più forte che potrebbe essere l’Associazione Biblioteca.
Risponde il Sindaco dicendo che se eventualmente si dovesse seguire questa linea prima deve essere cambiato lo Statuto della Biblioteca.
Interviene il Consigliere Sorrentino Alberto ribadendo che questi vari organismi li vede come un tutt’uno in un’associazione tipo consiglio biblioteca per legarli sinergicamente.
Risponde il Sindaco dicendo che se si vuol prevedere un coordinamento per metterli a sistema si può prevedere una commissione consiliare. La commissione biblioteca ha svolto in questo comune funzioni sovrabbondanti, anche se non ci sono preclusioni.
Interviene il Vicesindaco dicendo che per mettere le associazioni in una Consulta ci deve essere la loro volontà. C’è comunque, il coordinamento dell’Ass. Sartini. In ogni caso se le associazioni hanno voglia di collaborare si può fare tutto.
Interviene il Consigliere Sorrentino Alberto dicendo che nell’ambito culturale siamo al di sotto di altri comuni anche più piccoli quindi bisogna fare qualcosa.
Interviene il Sindaco dicendo che bisogna andare avanti guardando le problematiche da diverse ottiche: donne, giovani etc. C’è il rischio che la cosa non decolli bene ma questo non può fermarci.
Interviene il Consigliere Zelaschi Graziella dicendo che è importante anche il ruolo che possono avere le scuole anche se questo è tutto da costruire.
Interviene il Consigliere Pedemonte Eraldo dicendo che anche lui è del parere che bisogna costruire un gruppo unico.
Interviene il Consigliere Sorrentino Alberto dicendo che voterà favorevoli questi punti ma è contrario al fatto che vengano trattati separatamente.
Interviene il Consigliere Zelaschi Graziella precisando che questa è la posizione anche del suo gruppo politico.

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CC 034 DEL 28.9.2009
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IL CONSIGLIO COMUNALE
Ritenuto istituire lo sportello donna che si pone quale obiettivo creazione di un servizio gratuito rivolto alle donne residenti nel territorio comunale che sviluppi una attività di informazione, consulenza e sostegno.
Precisato che nella necessità di iniziare ex-novo un servizio di tal genere e nel rispetto dell'esigenza di conciliare l'attività con le risorse economiche si rende necessario individuare un punto specifico di partenza sul quale costruire io Sportello Donna dando risposta in primis agli effettivi e più importanti bisogni della popolazione femminile del Comune.
VISTA la Legge 10 aprile 1991, n. 125 contenente disposizioni volte a favorire l'occupazione femminile ed a realizzare l'eguaglianza sostanziale tra uomini e donne nel lavoro, anche mediante l'adozione di azioni positive;
VISTO il Decreto legislativo 23 maggio 2000, n. 196 “Disciplina dell'attività delle consigliere e dei consiglieri di parità e disposizioni in materia di azioni positive, a norma dell'art. 47 della legge 17 maggio 1999, n. 144”;
VISTO il Decreto Legislativo 11 aprile 2006, n. 198 "Codice delle pari opportunità tra uomo e donna, a norma dell'articolo 6 della legge 28 novembre 2005, n. 246"
Acquisiti i pareri, resi ai sensi dell’art. 49 del T.U. approvato con Decreto Legislativo 18.08.2000, n. 267, sulla proposta di deliberazione;
Con voti unanimi
DELIBERA DI
ISTITUIRE lo sportello donna presso il comune di Godiasco.
DARE mandato alla Giunta Comunale per l’individuazione, entro gli stanziamenti di bilancio, delle azioni concrete da intraprendere al fine di fornire un servizio gratuito rivolto alle donne residenti nel territorio comunale per un’attività di informazione, consulenza e sostegno.
STABILIRE che nella necessità di iniziare ex-novo un servizio di tal genere e nel rispetto dell'esigenza di conciliare l'attività con le risorse economiche si rende necessario individuare un punto specifico di partenza quale base per il servizio dello Sportello Donna dando risposta in primis agli effettivi e più importanti bisogni della popolazione femminile del Comune da rilevare con apposito questionario.
DARE mandato alla Giunta comunale per stipulare eventuali protocolli d’intesa per gestire il servizio in forma coordinata con altri comuni della provincia di Pavia;
STABILIRE che il servizio potrà essere gestito anche tramite associazioni specializzate nel settore.

sabato 10 ottobre 2009

Passeggiare in sicurezza



Domenica scorsa ho fatto una passeggiata sul sentiero che unisce Salice a Rivanazzano. Oltre a constatare nuovamente quanto sarebbe bello se venisse sistemato, anche nascondendo la bruttura del depuratore con qualche siepe, mi sono imbattuto in un cacciatore. Egli, appena mi ha visto, ha aperto il fucile (come da norma) che fino a quel momento teneva impugnato pronto allo sparo. Ero fra il depuratore e la pescaia. Poco dopo ho sentito alcuni colpi. Mi chiedo se sia lecito cacciare in quel punto, sia perchè molto vicino alle case (il retro di via Colombo) sia perchè quel tragitto è frequentato da chi vuol passeggiare lontano dalle auto ammirando la natura. Potremmo riuscire a realizzare fra i due comuni un itinerario pedonale senza pericoli di auto e di impallinamenti ? La pedonalizzazione del tratto Montalfeo/Godiasco ci è stata bocciata per privilegiare la circolazione delle auto e nel nostro comune di Godiasco non vedrei altre possibilità di passeggio tranquillo nel verde, se si eccettua il parco. Nella vicina Rivanazzano ? Potrebbero le due amministrazioni collaborare e realizzare una buona sistemazione del sentiero lungo Staffora ?
Intanto nella vicina Valverde l'amministrazione pare più sensibile alle esigenze del camminare rispetto al cacciare e, come si legge su La Provincia di giovedì ......

VALVERDE DOCET Caccia al cinghiale soltanto da novembre

Il Comune di Valverde ha deciso di prorogare l’apertura della caccia al cinghiale al mese di novembre. Decisione di molto buon senso, in quanto in ottobre i boschi sono frequentati da famiglie che raccolgono castagne, da cercatori di funghi e da villeggianti per fare passeggiate. Si evitano così le liti o le discussioni degli anni scorsi e tutti civilmente possono usufruire del dono naturale che ci è stato regalato dalla natura. Complimenti al sig. sindaco e alla giunta.
Giorgio Veronesi Valverde

giovedì 8 ottobre 2009

Settore apistico - contributi regionali

Buone notizie per il settore apistico.

L'assessore Ferrazzi: "Pronti i fondi per il settore apistico" Assessore Luca Ferrazzi Assessore all'Agricoltura
29 settembre 2009
(Ln - Milano) La Giunta regionale, su proposta dell'assessore all'Agricoltura Luca Daniel Ferrazzi, ha approvato il Piano annuale per la concessione dei contributi nel settore delle produzioni apistiche.
"Si tratta di oltre 500.000 euro - spiega l'assessore Ferrazzi - derivanti dai fondi comunitari dell'Ocm (Organizzazione comune di mercato) di settore assegnati alla Regione Lombardia, che consentiranno numerosi interventi per un comparto importante nella nostra regione sia per la presenza di aziende di consolidata fama e tradizione sia per i moltissimi appassionati che, pur dedicandosi all'apicoltura per hobby, contribuiscono alla produzione di miele"
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Il piano individua le misure che saranno oggetto di sostegno finanziario nella campagna 2009-2010: in via prioritaria punta a finanziare l'assistenza tecnica alle aziende in forma qualificata e prevede iniziative di formazione professionale per i tecnici; in seconda battuta è prevista la contribuzione alle spese di acquisto di arnie e di attrezzature.
"Il comparto apistico - afferma Ferrazzi - registra una forte incidenza di piccoli e piccolissimi imprenditori e, considerate le avversità degli ultimi tempi, vanno sostenuti mettendo loro a disposizione tutti i fondi disponibili di provenienza comunitaria, nazionale e regionale. Per questo, Regione Lombardia ha attivato con propri fondi altre iniziative importanti quali la rete di monitoraggio degli alveari, in sintonia con il progetto Apenet promosso dal Ministero, per la sorveglianza attiva circa la presenza e la diffusione di patogeni o il verificarsi di fenomeni quali spopolamenti e morie, e un bando mirato alla ricerca su specifiche patologie che causano perdite al patrimonio apistico lombardo".
"Regione Lombardia - conclude l'assessore - ha così deciso di impegnare i fondi Ocm per il settore per sostenere l'attività di assistenza tecnica, per supportare gli apicoltori nella tutela del patrimonio apistico regionale in sinergia coi servizi veterinari delle Asl e per l'acquisto di arnie e attrezzature. Al settore apistico, prossimamente, dedicheremo un convegno di carattere nazionale, previsto a Varese per gli inizi di novembre". (Lombardia Notizie)

mercoledì 7 ottobre 2009

Commento ... malizioso

Riporto un commento al post precedente:
Anonimo ha detto...

Caro Alberto, pensare che anche la perdita del rally sia colpa di DeAntoni, Berogno e delle loro amministrazioni, è fantasia e cattiva informazione. Quella cattiva informazione che da tempo continui a divulgare. Il rally del 1° novembre è certamente saltato per il fatto che, ospitando solamente la finale del nord, non ha suscitato l'interesse dei piloti. Negli ultimi anni e grazie soprattutto a Pier Liberali, al quale hai sempre riservato solo cose estremamente negative, il rally ha raggiunto grandi livelli e l'amministrazione ha sempre onorato i suoi impegni nel concedere gli spazi, e non solo. L'organizzazione tecnica spetta alla scuderia Alberto Alberti, che quest'anno si è fatta scippare l'evento, non sarà colpa del Comune. E poi sei sempre stato contrario al rally ed al suo mondo, fino a quando non è sparito (adesso vorrai dimostrarmi il contrario) in quanto, per te e i tuoi compagni, il rally ha sempre e soltanto causato traffico e rumore. Sei il solito, non cambierai mai. Sei un mito, come diceva già qualcun'altro.

Mi dispiace deludere l'anonimo commentatore, ma non desideravo indicare l'amministrazione come colpevole della perdita del rally, ma solo segnalare che abbiamo perso un'altra manifestazione. La candela continua a consumarsi e a Salice non resta più nulla. E' vero che il rally non mi ha mai entusiasmato, ma certamente ha contribuito a portare gente e a far lavorare gli operatori turistici. Feci tempo addietro un paragone: se il sindaco di Montalcino fosse astemio, dovrebbe operare per abolire la produzione del Brunello ? Certamente no. A me non piacciono le manifestazioni motoristiche, ma quella era utile a Salice e mi dispiace che non ci sia più. Nessuna colpa al comune: non conosco di chi sia il demerito, solo che è una perdita per tutti.
Diverso il discorso per il concorso ippico: in tanti anni l'amministrazione avrebbe dovuto interessarsene ed intervenire con forza quando il concorso ha iniziato a decadere. Non è stato fatto. Finchè Moroni se ne è occupato, bene; quando se n'è andato è tutto finito nell'indifferenza dell'amministrazione. Almeno di quella passata, della presente .... vedremo.
Ed ora una preghiera, caro amico "anonimo": mi parrebbe educato e fors'anche doveroso da parte tua, visto che mi accusi di cattiva informazione, di firmare con nome e cognome. Altrimenti potresti rischiare di essere scambiato per un pusillanime che accetta di parlare solo al buio, timoroso delle proprie opinioni.

martedì 6 ottobre 2009

Ed anche il Rally ...... FU

Leggo su un giornale edito ad Enna ......

Enna, ospiterà la finalissima di Coppa Italia Rally?
Enna. Il Rally di Proserpina che si svolgerà nelle strade ennesi il prossimo 27 novembre potrebbe diventare finalissima di Coppa Italia, accorpando le manifestazioni che avrebbero dovuto svolgersi a Salice Terme per il Nord, nel Molise per il Centro Italia, mentre il Rally, organizzato dal Consorzio Ente Autodromo, avrebbe dovuto essere la finale di Coppa Italia per il Sud. Intanto è stato comunicato che il “Rally Oltre Po”, che avrebbe dovuto svolgersi il primo di novembre è saltato, e si trova in difficoltà anche il “Rally del Molise” che dovrebbe svolgersi il 15 novembre, per cui appare quasi certo che il Rally di Proserpina potrebbe diventare la finalissima di Coppa Italia. E’ chiaro che anche ad Enna ci sono delle difficoltà, specie per quanto riguarda la transitabilità delle strade dove dovrebbero svolgersi le prove speciali, perché sono necessari degli interventi per migliorare la sede stradale, strade che sono di competenza della Provincia regionale. A questo proposito questa mattina ci dovrebbe essere un incontro tra lo staff tecnico del Consorzio Ente Autodromo, che ha già tutto pronto, e l’ingegnere Castano, addetto alla viabilità provinciale, per esaminare la situazione della transitabilità delle strade dove dovrebbero svolgersi le tre prove speciali da ripetere tre volte ed una di queste, quella di Enna, si svolgerà il venerdì sera, mentre tutte le altre nella giornata di sabato. Una finalissima ad Enna significherebbe la presenza di almeno duecento equipaggi di notevole spessore tecnico ed anche di grande rilievo turistico, perché molti equipaggi già da lunedì prima della manifestazione scenderebbe in provincia di Enna per conoscere le strade dove si svolgeranno le prove speciali. Già gli uffici dell’Ente Autodromo sono interessati da decine e decine di telefonate per conoscere la situazione del Rally di Proserpina, la logistica, e sono molti gli equipaggi che hanno prenotato la nave da Genova a Paleremo per trasferire macchina e tutto quanto necessario per disputare un rally, quello ennese, che sul piano tecnico è il più difficile di tutti, ma anche il più spettacolare, molto visibile agli spettatori. L’incontro di questa mattina potrebbe risultare risolutivo visto che la Provincia regionale dovrà effettuare dei lavori per migliorare lo stato delle strade dove dovranno svolgersi le prove speciali, in particolare nei pressi di Enna e di Leonforte.

http://www.vivienna.it/notizie/notizia.php?id_news=32401&titolo=Enna,%20ospiter%C3%A0%20la%20finalissima%20di%20Coppa%20Italia%20Rally

Servono commenti ?

Chiarimenti su spostamento scuola e concorso ippico

Sull'ultimo numero de Il Periodico ho letto un'intervista all'assessore Sartini che mi ha lasciato perplesso. In essa si menziona di collocare presso la struttura Diviani un centro polifunzionale. La perplessità deriva dal fatto che l'amministrazione aveva, in una recente lettera qua già menzionata, manifestato l'intenzione di spostare la scuola elementare da piazza Spadolini al Centro Diviani. Tale spostamento avrebbe causato la disponibilità della struttura (ora scuola elementare) che avrebbe potuto rappresentare una ottima collocazione per il centro polifunzionale con tanto di biblioteca, sale riunioni, sede della proloco, sede per associazioni. Quanto detto dall'assessore si inquadra male in tutto questo: il centro polifunzionale al Diviani nega l'ipotesi della scuola elementare accorpata alla materna presso il Diviani e genera frammistione, nella stessa struttura, fra attività didattite e sociali (senza considerare che una parte è stata di recente affittata ad una azienda di catering). Da ciò una richiesta di chiarimenti al sindaco. Nella stessa intervista, a domanda del giornalista sul concorso ippico, la risposta dice e non dice: il concorso è importante, ci impegneremo (come non si menziona) ma forse faremo altro. Non si capisce bene. Mi è sembrato opportuno, per amor di chiarezza e perchè l'opinione pubblica sappia su che tipi di progetti si sta lavorando, chiedere al sindaco una parola autorevolmente definitiva.
Questo il testo della lettera:

Professoressa
ANNA CORBI GUADO
Sindaco del Comune di
27052 GODIASCO — PV

Salice Terme, 3 ottobre 2009

Oggetto: Chiarimenti su intervista assessore Sartini: Centro Diviani e Concorso ippico.

In una intervista concessa dal suo assessore Sartini a Il Periodico, si rileverebbe l’intenzione dell’amministrazione di trasformare la parte libera del Centro Diviani “già sede della scuola materna comunale, nell’area centrale fra le due strutture principali e con le opportune opere di ristrutturazione potrà certamente ospitare in futuro un centro polifunzionale per convegni, meeting, rappresentazioni teatrali ecc”. Tale dichiarazione mi sembra in contrasto con la sua risposta (prot. 4713 del 23/7/09) alla interpellanza del 29/6/09 in cui si scriveva “ … si precisa che l’amministrazione ha in programma la razionalizzazione degli spazi destinati alla pubblica amministrazione mediante la localizzazione nella stessa struttura (centro Diviani) delle scuole salicesi …..)”. Ci sembrava quindi, dalla sua lettera sopra citata, che intendesse liberare la struttura in piazza Spadolini dove allocare, come nella proposta fattale, tutte le strutture culturali e ludiche pubbliche del comune: biblioteca, centro polifunzionale, pro loco ecc. Leggiamo ora che il suo assessore pare essere di opinione diversa: è cambiata anche la sua ? ci sono divergenze di vedute ? o l’assessore sbagliava struttura ?.
Sempre nella stessa intervista, l’assessore, interrogato sul concorso ippico e sulle manifestazioni rallistiche, dichiara “Salice ed il comune di Godiasco sono diventati famosi anche grazie a questi due eventi storici. La loro perdita ha sicuramente penalizzato l’intero territorio, ma purtroppo possiamo solo prenderne atto. Ci impegneremo sicuramente, se ce ne saranno le condizioni, ad agevolarne la rinascita, o in alternativa, a creare qualcosa di altrettanto importante”. La dichiarazione mi sembra alquanto sibillina: le chiedo se la sua amministrazioni si impegna a realizzare nuovamente le due manifestazioni o meno.
Gradisca i più cordiali saluti.
Alberto Sorrentino - Consigliere

domenica 4 ottobre 2009

Rettifica nelle "lettere al Direttore"

Il direttore de La Provincia raccoglie l'invito a rettificare l'articolo sullo spostamento della scuole elementare.
Questo il testo pubblicato nelle lettere al Direttore:
COSI’ LA PROPOSTA
Salice, lo spostamento della scuola elementare

Nel vostro articolo del 29 settembre vi sono delle imprecisioni. Il sottoscritto, consigliere di minoranza per il gruppo Uniti per Godiasco, ha proposto, già due anni or sono e ribadito con interpellanza nel giugno scorso, di spostare la scuola elementare di Salice Terme da piazza Spadolini per accorparla al Centro Diviani che già ospita la scuola materna.
L’interpellanza/proposta del giugno di quest’anno era firmata solo da me e non dagli altri 3 consiglieri di minoranza in quanto non erano d’accordo sul provvedimento. La prof. Corbi, attuale sindaco, rispose che era sua intenzione effettuare lo spostamento nel 2012 causa lavori da effettuarsi.
Pochi giorni or sono i tre consiglieri di minoranza hanno inviato una lettera al sindaco chiedendo di valutare soluzioni alternative.
Concludendo: la proposta dello spostamento nasce da Uniti per Godiasco ed è stata accettata per data futura dal sindaco attuale professoressa Corbi, mentre il gruppo Progredire Insieme è del tutto estraneo alla proposta stessa.
Alberto Sorrentino Godiasco