Il consigliere Eraldo Pedemonte risponde con una lettera a Il Lunedì all'articolo intervista della scorsa settimana in cui Somensini parlava di medioevo sconfitto dall'illuminismo.
Riportiamo integralmente la lettera di Pedemonte.ELEZIONI COMUNALI A GODIASCO: A PROPOSITO DI MEDIOEVO
Nell’intervista pubblicata su “il lunedì” del 15 giugno u.s., il geom. Maurizio Somensini, grande elettore della Lista n°1 che è risultata vincitrice alle ultime elezioni comunali di Godiasco, qualifica come “Medioevo” il periodo in cui Elio Berogno ha amministrato lo stesso Comune. Ritengo che le sue affermazioni meritino qualche considerazione da parte di chi, come me, ha ritenuto di allearsi con un personaggio così “oscuro”.
Intanto, oltre che ad una “caduta di stile”, alle quali ci eravamo peraltro abituati durante l’ultima campagna elettorale, Somensini incappa in alcune contraddizioni. La prima riguarda la sedicente “legittimazione personale”, là dove, in chiusura dell’intervista, afferma che non desidera assumere incarichi amministrativi senza i relativi consensi elettorali; mi sembra giusto. Ebbene, in apertura, chiama a testimone la popolazione, quindi il voto espresso per la lista n° 1, come “giudice riabilitatore” per i comportamenti amministrativi messi in discussione durante il periodo in cui ha amministrato le Terme di Salice S.p.A.. Ma, la popolazione, ha votato la lista n° 1 e il suo programma, o ha votato per “riabilitare” il geom. Somensini? Da un lato, egli dice di non voler assumere incarichi in mancanza di voto legittimante; dall’altro, usa il voto dato ad altri per una sua legittimazione.
La seconda, e più evidente contraddizione, ricorre là dove richiama la sua “esperienza di trent’anni d’amministrazione comunale e delle Terme”. Ma come, qualifica così negativamente il periodo in cui ha governato Berogno, e c’era anche lui? E allora, il fantomatico periodo “medioevale” è stato scritto solo da un’altra mano o anche dalla sua? E basta l’assenza pubblica di cinque anni per “depurarsi” da siffatta contaminazione?
Tutti sanno che i ruoli assunti da Somensini nel periodo da lui stesso citato sono stati tuttaltro che irrilevanti: Vice Sindaco in Comune e Amministratore Unico alle Terme di Salice (e non presidente, come viene qualificato all’interno dell’articolo; bene sappiamo che, sia i poteri che le responsabilità sono ben diversi tra i due ruoli).
Ma non tutti sanno, forse, che durante il periodo c.d. “medioevale” si sono fatti anche ottimi affari; infatti, in quel periodo, la ditta familiare di Somensini (penso per competenza e professionalità, ma ritengo anche con il favore dei ruoli ad “alta visibilità” da lui ricoperti) in sub-appalto (quindi senza la partecipazione ad alcuna gara), si è aggiudicata i lavori relativi alla realizzazione di diversi importanti impianti idrosanitari. Ne cito a memoria qualcuno, solo per esempio: (i) la Residenza per Anziani Varni e Agnetti di Godiasco; (ii) il nuovo edificio del Centro Medico Sociale Don Gnocchi in Salice Terme; (iii) la nuova Villa Esperia in Salice Terme; (iv) ristrutturazione edificio Scuole Elementari e Medie di Godiasco; (v) adeguamento impianti presso l’ex Caritas in Salice Terme allo scopo di ospitare la Juventus; (vi) sistema di irrigazione del parco Montale di Godiasco.
Può anche darsi che per qualcuno “medioevo” sia stato, ma ritengo che lui avrebbe dovuto parlare invece di Eldorado.
Peraltro, solo per la cronaca, la persona da lui messa in discussione ha avuto il coraggio di esporsi personalmente, al contrario di ciò che ha fatto lui, lavorando nell’ombra (come si faceva nel “medioevo”?) e attendendo ad esprimersi pubblicamente solo a vittoria avvenuta: avrebbe scritto le stesse cose se le elezioni fossero andate diversamente? Penso proprio di no.
E veniamo al c.d. “Illuminismo”. A Somensini ci sono voluti trent’anni per capire con quale oscura persona aveva a che fare, ma gli è bastato molto meno tempo per capire che avrà inizio un periodo “illuminato”. Intanto, in questa grande luce, Godiasco si ritrova, non solo senza esprimere la persona del Sindaco o del Vice-Sindaco, ma neanche quella di un Assessore; strana luce che brilla. Comunque, tale circostanza, troverebbe conferma nella teoria di chi sostiene che qualcuno ha orientato le ultime votazioni come una “prova di forza” tra Salice e Godiasco. E in una competizione, come in una guerra, si sa, chi perde non becca niente. Mi auguro che tale teoria non sia vera, ma la realtà sembra darle ragione.
Citavo prima alcune “cadute di stile” (e più scrivo e più mi rendo conto che anche queste mie disquisizioni potranno essere considerate tali ; ma mi sento in buona compagnia); una la vorrei comunque attribuire al Sindaco del Comune nostro confinante il quale, più che comportarsi come Sindaco di Rivanazzano Terme, si è semplicemente atteggiato a “Sindaco di Riva”, rimanendo incollato a tutte le iniziative e agli appuntamenti della lista n°1. Ma tutto questo potrà avere anche il suo risvolto positivo se, come egli stesso afferma sulla stessa pagina dell’intervista sopra citata, “ci sarà sicuramente una proficua collaborazione”. Bene, vorrà dire che gli annosi problemi di confine tra Salice Terme e Rivanazzano Terme (viabilità; pulizia; illuminazione; parcheggi e verde pubblico; sicurezza; ecc), saranno finalmente affrontati e, spero, risolti.
Per finire le considerazioni sul c.d. “Illuminismo”, riporto la definizione dell’enciclopedia Wikipedia rintracciabile su internet:
« L'illuminismo è l'uscita dell'uomo dallo stato di minorità che egli deve imputare a se stesso. Minorità è l'incapacità di servirsi del proprio intelletto senza la guida di un altro. Imputabile a se stessi è questa minorità se la causa di essa non dipende da difetto di intelligenza, ma dalla mancanza di decisione e del coraggio di servirsi del proprio intelletto senza essere guidati da un altro. Sapere aude! Abbi il coraggio di servirti della tua propria intelligenza! – è dunque il motto dell'illuminismo. » ((Immanuel Kant, Risposta alla domanda: che cos'è l'Illuminismo?)
Ora, il geom. Somensini ha scelto prima il ruolo di “suggeritore” e poi, afferma, quello di “mentore” per la Squadra vincitrice; ma, se il nuovo Sindaco è veramente illuminato come lui stesso afferma e come tutti noi ci auguriamo, probabilmente farà a meno sia di suggeritori che di mentori.
Per ciò che mi riguarda, desidero ringraziare tutti coloro che hanno ritenuto di dare il proprio consenso alla lista n° 3 e a me personalmente. Non sono dispiaciuto per il risultato delle elezioni: quando si partecipa ad una competizione elettorale, è giusto considerare, e accettare, qualsiasi risultato ne esca. Ciò che mi rammarica è invece il fatto che molti elettori si sono sentiti in dovere di assicurarmi un consenso ben sapendo che si sarebbero espressi diversamente. Personalmente mi trovo culturalmente molto distante da siffatti atteggiamenti. Un autorevole esponente della lista n° 1, ha affermato che, “per vincere”, bisogna utilizzare tutte le “armi”. Ebbene, sono convinto che le armi vadano utilizzate in una guerra (ma, allora, sarà mica vera la teoria più sopra richiamata?); in una competizione elettorale vanno utilizzati gli Strumenti, quali proposte e obiettivi. Ancora una volta, mi sento culturalmente molto lontano.
Agli elettori, però, tutte queste schermaglie forse non interessano. Hanno votato una Squadra e un programma ben preciso, hanno ascoltato molte promesse, e si aspettano che tutto quanto esplicitato venga realizzato: con sollecitudine, con competenza e con onestà. E’ quanto ci attendiamo tutti, anche noi che abbiamo avuto minori consensi (minori, se si considerano le liste separate, ma maggiori se si sommano i voti delle due liste perdenti). Il nostro ruolo ora è quello di essere molto critici; di applaudire per le cose buone attuate e di ostacolare iniziative ritenute negative. Di tutte, daremo comunque puntuale e ampia informazione all’intera popolazione. Tra qualche tempo sapremo finalmente che periodo è iniziato; nel frattempo, io penso che sia meglio lasciare la storia dove sta e concentrarsi sul presente e sul futuro.
Eraldo Pedemonte