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Stava lì da circa 120 anni, con il suo gemello. Era un bellissimo esemplare di faggio rosso.
Già nei giorni scorsi un'indagine sul tronco ne aveva scoperta la debolezza e sentenziato la morte per abbattimento.
Il grande vecchio ha preferito il suicidio e stamattina, verso le 9, è collassato stendendosi sul prato, senza causare alcun danno, rivolto a quel Grand Hotel che ha ornato per un secolo.
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Il tronco era internamente mangiato da un micidiale fungo che aveva trasformato il legno in segatura: i gangli vitali che ancora trasportavano la linfa erano nella parte esterna, ma incapaci di reggere il peso di qualche tonnellata.
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Questo rende ancor più urgente l'opera di manutenzione del parco che la Terme di Salice SpA ha pur iniziato a studiare. Non c'è tempo da perdere: molte altre piante versano in condizioni simili e si deve procedere ad una (costosa) opera di matutenzione e sostituzione.
Il management deve quindi affrettare le pratiche che sta ponendo in essere per non farsi cogliere ancora impreparato.
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Nel frattempo stamattina ho proposto di tagliare in rondelle di qualche centimetro di spessore alcuni rami laterali, quasi sani: l'idea proposta è quella di offrirli, in cambio di un contributo, a quei cittadini di Salice (e turisti) che vogliono conservare un ricordo del grande faggio rosso testimone della storia salicese e nel contempo contribuire alle ingenti spese di manutenzione.
L'ultima foto dovrebbe in verità essere la prima: così si presentava "il monumento" fino a ieri sera. Non esagero dicendo che mi fa un po' effetto il pensare che ha visto la prima e la seconda guerra mondiale, le carrozze che portavano "i signori" al GH, gli ufficiali di cavalleria e le dame in lungo ballare, Coppi e la sua Dama Bianca, il termalismo sociale e la decadenza di Salice rispetto ai trionfi cui aveva assistito da "bambino". E' finita un'epoca (e da molto), ed è finito pure lui.
Io ne ho preso un pezzetto.
Contati gli anelli per risalire alletà del vecchio faggio rosso : 96-100 anno più anno meno questa è l'età......... Saluti Luciano
RispondiEliminaCaro Luciano, esperto in piante.
RispondiEliminanelle vicinanze dell'Auditorium c'è un bellissimo abete, molto alto ma invaso dall'edera.
Potrebbe ancora essere salvato ?
Grazie per il tuo interessamento.
piermario preti