Ho visto su FaceBook, prima che direttamente sul giornale La Repubblica, la quotidiana rubrica "L'Amaca" di Michele Serra.
Da lì l'ho recuperata per qua riproporla.
Francamente non mi sento di essere totalmente d'accordo con Serra, ma certo quello che dice è una indubbia verità: tutti coloro nei confronti dei quali oggi sorgono tante lamentele ed invettive, tutti sono stati votati da noi, una o più volte. Se ci lamentiamo di chi ci governa, ricordiamo che sarebbe onesto lamentarci di noi stessi, della poca attenzione che abbiamo posto nel votarli, nel seguire le vicende pubbliche sempre ritenute lontane ed ininfluenti. Oppure ricordiamo che li abbiamo votati per ottenerne dei vantaggi, e questo sarebbe anche peggio.
Ora il Paese è in un momento grave e i nostri errori sono ben visibili, nella dinamica e nei risultati.
Speriamo che ci facciano aprire gli occhi per il futuro.
giovedì 20 settembre 2012
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Forse Serra esagera un po' perchè non lascia spazio ai distinguo. Ma la logica di fondo è esatta. Continuiamo tutti a dare la croce addosso ai politici. Ma scava scava dietro ai politici troviamo quasi sempre (unica eccezione le leggi che fanno o non fanno in Parlamento: in cui il cittadino non può intervenire) i cittadini.
RispondiEliminaAggiungerei che il discorso è triste per i tanti gaglioffi votati più o meno incautamente o anche consapevolmente. Ma quanto più triste sarebbe se assieme ai farabutti considerassimo anche i tanti incapaci che, pur da onesti e magari volenterosi in buona fede, fanno la loro brava razione di danno.
RispondiEliminaTriste. Vero.
RispondiEliminaFrancesco