martedì 14 dicembre 2010
C'è tartufo e tartufo
Leggo dalla newsletter del Corpo Forestale dello Stato:
SICUREZZA AGRO ALIMENTARE: LA FORESTALE SEQUESTRA 100 CHILI DI TARTUFI NERI PROVENIENTI DALLA ROMANIA
Dopo due anni di indagini, arrivano i primi risultati dell´operazione "Presi per il naso". 100mila euro il valore del prodotto una volta immesso nel mercato
Il personale del Corpo Forestale dello Stato delle Marche, nell'ambito delle attività finalizzate alla sicurezza agroalimentare coordinate dal Comando provinciale di Ascoli Piceno, ha sequestrato un carico di cento chilogrammi di tartufi neri provenienti dalla Romania. Sono in corso, al Centro Sperimentale di Tartuficoltura di Sant´Angelo in Vado (Pesaro e Urbino), analisi sporologiche per la caratterizzazione dei tartufi, per verificare l'eventuale presenza di Tuber indicum e Tuber himalayensis (Tartufi cinesi) di cui è vietata la commercializzazione in Italia. Altri campioni sono stati consegnati al laboratorio di analisi dell´ARPAM di Ascoli Piceno, stavolta per accertare la presenza di sostanze contaminanti o radioattive. Con 100 chili di questo tipo di tartufo si possono ottenere circa 8.000 confezioni di salse tartufate, per un valore di circa 100mila euro. La stessa operazione sta continuando su tutto il territorio regionale, in particolar modo i controlli si concentrano presso fiere e mercati di prodotti tipici, esercizi commerciali e di trasformazione del prodotto.
Etichette:
ambiente,
corpo forestale,
newsletter,
produzione locale,
tartufi
Iscriviti a:
Commenti sul post (Atom)
Nessun commento:
Posta un commento
Se tu dai un euro a me ed io uno a te, abbiamo un euro ciascuno.
Se tu dai un'idea a me ed io una a te, abbiamo due idee ciascuno.
Le idee sono importanti, ma non è da meno la cortesia di farsi riconoscere quando si posta un commento.