
Fra le altre, mi hanno colpito la città di Bra e la vicina Pollenzo.

Vicino sorge Pollenzo, micro cittadina, vecchia di secoli, con alcune rovine romane fra cui un "curioso" anfiteatro; curioso nel senso che le case costruite nel tempo hanno sostituito le mura perimetrali e la parte interna, la cavea, è adibita ad orto. Ma le rovine non hanno mai fatto una gran pubblicità al paese ed esso ha sempre sonnecchiato, nonostante un bel castello di matrice savoiarda. Il grande sviluppo, la scintilla che il paese ha subito e che è ben visibile nelle tantissime case finemente ristrutturate e dai bei ed eleganti locali è derivato dalla iniziativa, ancora di Carlin Petrini, di dare vita alla Università Scienze Gastronomiche.
Bra e Pollenzo sono due realtà diverse, ma entrambe hanno trovato la loro (proficua) identità nella felice intuizione di un concittadino "sognatore" che aveva in mente la visione di cosa avrebbe voluto realizzare per il suo paese.
Noi a Salice Terme abbiamo un rudere di ex grand hotel. Tanti anni or sono qualcuno pensò di realizzarci, ristrutturandolo, una scuola alberghiera. Probabilmente nessuno l'ha seguito e spronato. Si passò a realizzare, con una costosa ristrutturazione, il Centro Diviani per realizzarci (un dormitorio pro Juve?) una pseudo scuola per aiuto cuochi, durata circa tre anni.
Poi il vuoto.
Come nella testa di tanti.
Nessun commento:
Posta un commento
Se tu dai un euro a me ed io uno a te, abbiamo un euro ciascuno.
Se tu dai un'idea a me ed io una a te, abbiamo due idee ciascuno.
Le idee sono importanti, ma non è da meno la cortesia di farsi riconoscere quando si posta un commento.