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giovedì 3 marzo 2011

Nelle Lettere al Direttore de La Provincia - Storia




Ancora una lettera al Direttore de La Provincia. A prescindere dalle opinioni, credo che il fatto storico sia poco conosciuto: per questo lo riporto.

STORIA - Soldati italiani nella guerra civile americana

Quest’anno oltre a ricorrere i 150 anni della proclamazione del Regno d’Italia, ricadono i 150 anni della guerra civile americana (o guerra degli Stati) che vide contrapposti l’Unione agli Stati Confederati d’America. Proprio a meno di un mese dalla proclamazione del Regno d’Italia, dall’altra parte dell’oceano l’11 febbraio 1861 a Mongomery in Alabama, i rappresentanti dei sette stati (Alamabama, Florida, Georgia, Luisiana, Missisisipi, Carolina del Sud e Texas) che, seguendo i principi costituzionali avevano sancito, tramite il voto dei rispettivi parlamenti l’uscita dall’Unione, si incontrarono per dare vita agli Stati Confederati d’America.
Di quell’atto così importante per la storia non solo americana ma, potremmo dire globale, l’opinione pubblica europea non comprese l’importanza, come altrettanto non comprese il portato, sul piano della storia militare della successiva guerra che avrebbe dilaniato il nord america fino alla pace di Appomattox Courthouse del 9 aprile 1865.
Il vecchio mondo, fatto dei valori della tradizione, dell’ onore e della potenza agricola e del protezionismo economico cedeva il posto alla nuova America, dove il senso di sacrificio si incarnava nei valori dell’economia del libero mercato e dell’industria.
A 150 anni dall’inizio della Guerra civile americana e nel contesto dell’anno giubilare italiano, vogliamo rendere omaggio ai tanti reduci del Risorgimento italiano che, dopo aver contribuito al processo di unificazione della nostra penisola accorsero a combattere nelle fila dell’esercito unionista, e al contempo rendere onore ai tanti soldati dell’esercito del Regno delle Due Sicilie che dopo aver combattuto con lealtà per il proprio sovrano e per il proprio Stato si distinsero, con le stesse doti nelle fila dell’esercito confederato. Questo atto di ricordo vuole essere anche un momento di vera pacificazione nazionale nell’anno dell’unità nazionale.
Marco Baratto Associazione lodigiana studio del Risorgimento Lodi

1 commento:

  1. chiedo scusa se mi metto come anonimo, ma forse in un paese come l'Italia la democrazia no v'è ancora a 360 gradi!
    molti contesteranno la mia opinione ma vi prego di rispettarla.
    io nn sono un sostenitore dell'idea che l'unità d'Italia abbia danneggiato il sud e non penso che molte persone diano meriti solo a le persone settentrionali, però in alcuni siti web mi sembra scandaloso non mettere il nome di tanti soldati dell'Italia del sud, dando merito solo agli italiani settentrionali.
    non è neanche giusto dividere la popolazione italiana in persone settentrionali e meridionali.
    nella guerra di Secessione molti italiani, provenienti da ogni parte d'Italia, hanno perso la vita.
    per questo motivo io porgo i complimenti al creatore di questo sito, poichè è stato molto attento a curare tutto nei minimi dettagli.
    chiedo scusa se sono stato molto lungo nell'esprimere la mi opinione ma mi sembrava il caso di riprende la questione dalle origini!!!

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