Informarsi è partecipare - Gruppo consiliare "Uniti per Godiasco" - Godiasco Salice Terme (PV)


mercoledì 7 dicembre 2011

Amministratori si autoriducono lo stipendio


Già da tempo avevo dato notizia che in alcuni comuni dell'Oltrepò i sindaci, e relativa giunta, si erano autoridotti (o addirittura azzerato) lo stipendio in favore della collettività. Fra questi il comune di Montesegale. Di pochi giorni la notizia che anche il Presidente del Consiglio, Sen. Monti, ha rinunciato agli emolumenti della carica (ma non ancora a quelli di Senatore). Questo è uno dei segnali più evidenti, a mio giudizio, contemporaneamente della sensibilità dell'amministratore e della difficoltà della situazione economica in cui versa il Paese. Peccato che l'esempio non sia più diffuso, soprattutto nel caso di amministratori che godono già di redditi soddisfacenti.

Oggi leggo sul notiziario on line
VivoPavia Notizie che (riporto dal notiziario):

Garlasco, il sindaco si riduce lo stipendio

In tempo di crisi economica c'è chi per fortuna tra gli amministratori pubblici dà il buon esempio. Piefrancesco Farina, sindaco di Garlasco, che già da maggio (data della sua elezione al governo della popolosa città lomellina) aveva rinunciato per tutto il 2011 al proprio indennizzo di carica, ha già stabilito che si ridurrà del 50% le proprie spettanze anche per il prossimo anno. «Stiamo attraversando un momento difficile - ha commentato il capo della giunta di piazza della Repubblica - e penso che i primi a dare un esempio, qualora ci sia la possibilità, debbano essere proprio gli amministratori. Questi soldi andranno come sempre a costituire un fondo cassa che insieme alla giunta decideremo poi come impiegare». La cifra a cui il neo primo cittadino di Garlasco va a rinunciare si aggira intorno ai 15.000 euro. Una somma che potrebbe essere impiegata a favore dei Servizi sociali o di progetti di pubblica utilità a favore dei più bisognosi. «Si tratta di un segnale assolutamente importante - dicono all'unisono i colleghi di giunta - che indica la volontà della nostra amministrazione comunale di cercare tutte le vie percorribili per contrastare il disagio, specialmente nell'ambito sociale, che in questo particolare periodo rappresenta davvero una problematica molto sentita».

La rinuncia degli emolumenti amministrativi non è una novità assoluta. A Dorno l'amministrazione comunale dal 1999 prima con il sindaco Francesco Nicrosini e poi con l'attuale primo cittadino Dina Passerini ha rinunciato all'indennizzo di carica destinando la somma a favore del bilancio comunale. A Dorno anche tutti i componenti della giunta hanno rinunciato al proprio compenso. Tornando a Garlasco la giunta di piazza della Repubblica ha adottato da maggio un'altra importante decisione mirata sempre alla razionalizzazione dei costi della macchina amministrativa. Nel dettaglio, si tratta della rinuncia al telefonino comunale, che aveva introdotto negli anni Novanta l'amministrazione Panzarasa e che poi era stato mantenuto dal 2001 sino alla scorsa primavera dalla giunta Spialtini.
«Il nostro voleva essere un altro gesto di rilievo - chiosa il sindaco Farina - Stiamo attraversando una congiuntura molto difficile e non possiamo solo chiedere sacrifici ai cittadini. In questo modo andiamo a risparmiare un'altra somma di denaro che altrimenti avrebbe gravato sulle casse del Comune e possiamo pensare all'utilizzo di questa cifra sempre per spese sociali più impellenti e necessarie». Mauro Depaoli

Per altre notizie da VivoPavia Notizie, clicca QUA

La vignetta è tratta da http://www.insertosatirico.com/

Nessun commento:

Posta un commento

Se tu dai un euro a me ed io uno a te, abbiamo un euro ciascuno.
Se tu dai un'idea a me ed io una a te, abbiamo due idee ciascuno.
Le idee sono importanti, ma non è da meno la cortesia di farsi riconoscere quando si posta un commento.