Leggo sul sito on line de La Provincia un articolo del 17 dicembre che riporto:
Dal Cairoli al Pollini, ecco i disagi Dopo la class action del Codacons il ministero ha preparato un piano di lavori
Il Codacons ha reso pubblici i nomi delle cosiddette «classi pollaio», classi in sovrannumero e con strutture inadeguate. Si tratta di aule sempre meno adatte a contenere un numero elevato di studenti e nonostante ciò non ristrutturate. Le scuole in provincia di Pavia sono 40, dislocate in un’area molto vasta. Si va dal Pavese a Vigevano, inclusa la Lomellina, fino a Voghera comprendendo anche l’Oltrepo.
Il Codacons ha esaminato lo stato di ogni singolo edificio scolastico e ha fornito dati piuttosto allarmanti. Nel Pavese sono ben 12 le scuole con problemi di sovraffollamento e che avrebbero bisogno di interventi urgenti. Pavia, San Martino Siccomario e Copiano non hanno asili adeguati, seguono le elementari di Albuzzano, Cava Manara, Casorate Primo, Travacò Siccomario e Vellezzo Bellini. Nemmeno gli istituti superiori tra cui il liceo Adelaide Cairoli e il liceo Niccolò Copernico a Pavia, godono di una situazione migliore.
Non fanno eccezione neppure le scuole della Lomellina e di Vigevano. Ben 15 sono i paesi i cui edifici scolastici non hanno aule adeguate. Ne sono un chiaro esempio gli asili di Ferrera, di San Giorgio Lomellina, di Zeme, di Mede e di Sannazzaro, così come le scuole elementari di Alagna, di San Giorgio Lomellina, di Sannazzaro e di Zeme. A Gambolò sia le elementari che le medie presentano uno stato di grave disagio e lo stesso riguarda le superiori di Vigevano e il Pollini di Mortara. A Voghera e nell’Oltrepo sono 14 le scuole con edifici poco idonei. Si segnalano soprattutto gli asili di Santa Maria della Versa, di Varzi, di Rivanazzano e di Broni, le elementari di Voghera, di Broni e di Verrua Po e le medie di Rivanazzano e di Miradolo Terme. Anche il liceo Galilei e l’istituto Calvi di Voghera non sono stati risparmiati dall’indagine del Codacons e nemmeno l’istituto tecnico Faravelli a Stradella e l’Ipsia di Sannazzaro. Dunque sono moltissimi gli studenti, gli insegnanti e il personale scolastico che ogni giorno convivono con questi disagi. Aule troppo piccole per 30 studenti, classi con strutture danneggiate e poco solide e spazi impraticabili e spesso pericolosi. Addirittura capita che in un unico paese sia gli asili che le medie si trovino in condizioni di grande disagio. E nonostante le lamentele quotidiane per ora nessuna opera di ristrutturazione sembra essere prevista per ampliare le aule.
Elisa Brusati
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