lunedì 22 novembre 2010
Casa Marinetti a Godiasco
Ho insistito molto, da circa tre anni, per la valorizzazione della presenza di Marinetti a Godiasco.
Le reazioni sono state di diverso tipo:
- i precedenti sindaci, poco conoscendo dell'importanza del personaggio, ne hanno sottovalutato la figura;
- alcuni mi hanno duramente contestato dicendo che sarei un opportunista a sfruttare la figura di Marinetti per fare bassa polemica politica;
- altri mi spingono a sottacere l'argomento perchè il Marinetti, ed i futuristi, sono figure di discutibile valore sociale (ma forse non è questo il termine corretto).
Riporto, per visibilità, un commento ricevuto oggi:
..noi,poveri ignoranti quando non conosciamo,ci documentiamo.Leggo perciò e quì riporto integralmente da Wilkipedia al punto 9 del Manifesto del Futurismo pubblicato sul Le Figarò del 20 Febbraio 1909.....
9)Noi vogliamo glorificare la guerra,sola igiene al mondo, il militarismo, il patriottismo, il gesto distruttore dei libertari, le belle idee per cui si muore e il disprezzo della donna.
Non male vero? Poi...
Tutti sanno che i Vermicelli bucati di Napoli detti anche Perciatelli nella cucina Napoletana occupano un posto speciale. Bene nel 1920 i Napoletani li usarono per bersagliare Marinetti il famoso scrittore futurista che all'insegna della modernità voleva eliminare la pasta dalla tavola degli Italiani.
Potrei continuare, ma per farla breve, non perdiamoci il sonno se con una semplice targa commemorativa sulla casa che abitò l'Amministrazione Comunale chiudesse il discorso.
Io,se fossi in Lei caro Sorrentino,la chiuderei lì la faccenda Marinetti e mi riterrei soddisfatto.
Posso tranquillamente ammettere che anche a me il futurismo, e Marinetti, sono figure assai poco simpatiche. Ma il mio ragionamento è diverso:
se il sindaco di Montalcino fosse astemio, sarebbe autorizzato a trascurare il vino Brunello ?
Se il sindaco di Caprese Michelangelo fosse appassionato solo di arte contemporanea, potrebbe sottacere la figura del Buonarroti ?
Se il sindaco di Pontecurone fosse un rigido laico, potrebbe ignorare Don Orione ? Penserei proprio di no.
Se una località ha avuto la sorte (fortuna) di essere frequentata da un personaggio che gode di molte simpatie (e il successo delle manifestazioni a Le Stelline per il centenario lo dimostra) perchè non dovrebbe cercare di costruirci un motivo di richiamo cultural turistico ? Se la figura del Marinetti, ed uno spazio espositivo a lui legato, è capace di far arrivare dei turisti nel nostro comune, non vale la pena di "valorizzarla" ? Lei pensa che un ristoratore e/o un albergatore del nostro comune sia contento di ospitare solo clienti con i suoi stessi gusti culturali ed artistici ?
Continuando con i gusti personali, le posso dire che io "non stravedo" neanche per D'Annunzio, ma ammetto che genera un interessantissimo flusso turistico al Vittoriale di Gardone Riviera. Pensa che ne godano solo gli albergatori amanti delle odi dannunziane e del "suo stile di vita" (come usa dire oggi)?
Io credo che un pubblico amministratore debba ragionare con in mente solo il progresso del suo paese, a prescindere da altre considerazioni (almeno entro i limiti del comune buon senso e pudore).
Iscriviti a:
Commenti sul post (Atom)
Caro Sorrentino,se ci pensa bene,la spiegazione del Suo pensiero trova dei punti d'intesa con l'amico che le ha mandato il suo parere.
RispondiEliminaE' giusto il Suo ,ma è anche giusto l'altro (pensiero).
Io sono più propenso a condividere
quello del nostro amico ,e sà perchè..? ma come si fà solo a pensare di abolire dalla tavola degli Italiani gli Spaghetti o i vermicelli ?
E'un pensiero folle,disumano,che non possiamo accettare,neanche di fronte alla cultura del Futurismo più estremo e provocatorio.
La saluto con stima..
Non condivido il pensiero futurista e posso anche non capire il "cubismo" o le tele di un Picasso, ma l'arte, gli artisti non possono essere capiti da tutti.
RispondiEliminaPerò sforziamoci.
Condivido invece il concetto espresso da Sorrentino e valorizzare le poche tracce di storia che abbiamo nel nostro paese.
Se lasciassimo cadere il palazzo Malaspina non faremmo cadere un palazzo ma un pezzo di storia di Godiasco.
Se ci disinteressiamo della casa del T.F.Marinetti ( e tanti non sanno chi sia e si può benissimo dormire la notte senza aver letto anche un solo pensiero del Marinetti ) faremmo un torto alla storia artistica del nostro paese.
A me invece piace che qualcuno si interessi di queste cose.
Non lasciamo i commenti sempre ai posteri, facciamo qualcosa per noi adesso.
Tutti noi andiamo per mercatini alla ricerca di un giocattolino di latta che ci ha fatto contenti anche per un solo attimo quindi perchè non recuperare e valorizzare quel qualcosa che abbiamo in casa?.
Abbiamo la "fortuna" ( si fà per dire ) di avere un sindaco che è stato professoressa e che da professoressa adesso è sindaco.
Qualcosa più di noi sicuramente ne capirà.
Il/la Sindaco cosa dice al riguardo?
Può recuperare qualcosina di cultura, vera cultura, per i suoi amministrati?
La storia gliene renderà merito.
Sperèm.
Giovanni.
Caro Sorrentino,
RispondiEliminama la foto sopra riprodotta è di stagione e vuole esplicititamente dire ...
Godiasco: "il paese delle nebbie" ????
Saluti da
Ciccio Click
la nebbia si è levata
RispondiEliminama lo sole ancora non si vede.
neanche un raggio a scaldare,noi, sconfortati cittadini.
Ci illumini almeno Lei,
ci riscaldi o nostra prima concittadina
che il nuovo giorno si è levato
ed aspettiamo una sua nova ideina.
Lo poeta anonimo