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GM 008 DEL 24.01.2011
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OGGETTO: Adeguamento della vigente tariffa da applicare per la determinazione della tassa per lo smaltimento dei rifiuti solidi urbani interni.
D E L I B E R A
1. di approvare la revisione ponderata delle tariffe della tassa per lo smaltimento dei rifiuti solidi urbani interni, avente effetto dal 1 gennaio 2011 come di seguito specificato e attesi i motivi di cui in premessa:
CATEGORIE
RESIDENZIALE
1 Locali destinati ad uso abitazione, loro pertinenze e box privati (euro x mq) 1,59
1a Unico occupante (riduzione 20%) 1,27
1b Stagionale (riduzione 5%) 1,51
8 Alberghi con ristorante (zona giorno, sale, verande, ecc.) 6,15
9 Alberghi senza ristorante (zona notte, box, cantine) 3,13
10/a Case di riposo (locali adibiti a camere degli ospiti, compresi corridoi, scale e servizi correlati, cappella religiosa) 1,70
10/b Case di riposo (ingresso, reception, sale comuni, bar, uffici, verande, cucine, locali tecnologici, medicherie, locali per terapie, autorimesse) 3,00
10/c Case di riposo gestite da soggetti operanti istituzionalmente senza finalità di lucro – o.n.l.u.s. (locali adibiti a camere degli ospiti, compresi corridoi, scale e servizi correlati, cappella religiosa) 1,70
10/d Case di riposo gestite da soggetti operanti istituzionalmente senza finalità di lucro – o.n.l.u.s (ingresso, reception, sale comuni, bar, uffici, verande, cucine, locali tecnologici, medicherie, locali per terapie, autorimesse) 2,80
11/a Ospedali e case di cura (locali adibiti a camere degli ospiti, compresi corridoi, scale e servizi correlati, cappella religiosa) 1,70
11/b Ospedali e case di cura (ingresso, reception, sale comuni, bar, uffici, verande, cucine, locali tecnologici, medicherie, locali per terapie, autorimesse) 6,15
12 Uffici, agenzie, studi professionali 4,63
13 Banche ed istituti di credito 1,87
14 Negozi di abbigliamento, calzature, libreria, cartoleria, ferramenta ed altri beni durevoli 3,05
15 Edicola, farmacia, tabaccaio, plurilicenze 3,05
Purtroppo non sono riuscito ad incollare una tabella più leggibile, e soprattutto che consentisse di fare il coinfronto con le tariffe precedenti.
Per maggiori dettagli, inviarmi una mail o, meglio, chiedere in comune.
Vorrei però fare delle considerazioni su questo aumento.
1° - Il governo centrale ripete sempre che non ha mai messo le mani nelle tasche dei cittadini: è vero, ma taglia i fondi ai comuni senza esonerarli da prestare i soliti servizi, obbligandoli nella sostanza ad aumentare (i comuni) le tasse e le tariffe.
Gli aumenti di cui si parla vedono quindi il governo centrale come mandante e il nostro comune come materiale esecutore.
2° - Il nostro comune è in condizioni ancor peggiori di tanti altri per la dissennata politica amministrativa degli anni passati. A conferma di questo, basti pensare che il vicino comune di Rivanazzano Terme ha 5.000 abitanti e 3 milioni di debito / mutui: cioè circa 600 euro ad abitante (cifre approssimative). Il nostro ha 3.000 abitanti ma debiti per 5 milioni, ovvero circa 1.700 euro cadauno, il triplo!. E la stragrande maggioranza sono debiti fatti negli anni di gestione di quelli che ora, nell'ombra, seminano zizzania invece di andarsi a nascondere. Gli amministratori di Riva investivano, i nostri sperperavano (e il comune di Riva non ha mai avuto regali dallo Stato come noi con le Terme).
Per anni sono state usate (giuridicamente permesso, ma economicamente sballato) le somme rinvenenti dagli oneri di urbanizzazione, di per sè straordinari e non ripetibili, per pagare le spese correnti (affitti, stipendi, corrente, consumi ecc); ora che non si costruisce più sia per la crisi, sia perchè lo spazio ormai scarseggia, quell'entrata è sparita e i guai sono arrivati.
3° - Quanto sopra naturalmente non significa che l'attuale maggioranza sia scevra di colpe: si potevano fare delle razionalizzazioni di spesa, dei risparmi che avrebbero alleggerito la situazione. Soprattutto avrebbe dovuto COMUNICARE: parlare chiaramente ai cittadini per dire come stavamo, cosa c'era, quali erano le prospettive. Invece nulla.
4° e più importante: prima o poi dovremo convincerci che non esiste altra strada oltre a quella della fusione fra piccoli comuni. Qualcuno obietta che sono proprio i medio grandi comuni i più spreconi; forse è vero, ma sprecano per malcostume, per organizzare convegni ed avvenimenti assolutamente inutili, per assunzioni clientelari (ma solo loro?): basta sorvegliare perchè ciò non avvenga e resta il beneficio della maggiore efficienza.