Ricevo una mail da una giovane e gentile lettrice del blog in cui mi dice:
"Forse è un' utopia, ma il Diviani per ospitare bambini di Haiti?
Navigando ho visto che molti comuni si sono già mobilitati."
Credo che sia una gran bella proposta, anche se di attuazione meno facile di quel che a prima vista può sembrare. Ma data la drammaticità dell'evento, e le disperate condizioni di vita ad Haiti, forse varrebbe la pena di approfondire.
Io intanto mi offro per allestire un banchetto per raccogliere fondi, a nome del comune, da devolvere a Medici senza Frontiere per poter affrontare l'emergenza sanitaria. Ci vorrebbero almeno due banchetti, uno a Godiasco ed uno a Salice.
Prego di guardare anche "i commenti" in fondo al post. Grazie
Come ho scritto oggi (18/1) nei commenti, ho scritto una mail a Monica Albertini. Questa la sua risposta (ha messo anche un link per guardare delle foto scattate da lei, ma io non riesco ad accedervi):
Caro Alberto, diamoci pure del tu. Sono felice di poter aiutare, per quanto posso. La situazione e' caotica in questo momento. Ero andata ad Haiti, non solo per conoscere i parenti di mio marito e visitare il paese, ma anche per individuare dei progetti specifici da sostenere. Mercoledi avevamo programmato la visita ad alcuni orfanotrofi e ad un centro di training per insegnanti. Tutto distrutto. Il vero progetto e' ora questo e soprattutto assicurarsi che Haiti non venga dimenticata quando non fara' piu' notizia. Questa deve essere una vera e solidale promessa. Tramite mio marito e altre persone, cerchero' di identificare progetti, e persone che hanno bisogno del nostro aiuto adesso ma soprattutto domani. La ricostruzione di scuole e strade sara' importantissima e noi Italiani (scusa il patriottismo) siamo capaci in questo. Ammiro la tua decisione di tenere un blog e, se vuoi, benche' alcune immagini siano dure, puoi fare un link verso queste foto che ho scattato il giorno dopo il terremoto. Mi e' piu' facile scriverti via e-mail che accedere al blog, ma usa le immagini e le mie e-mail come meglio credi. Ti terro' aggiornato su impegni concreti di cui la popolazione ha bisogno.
http://www.kodakgallery.com/gallery/creativeapps/slideShow/Main.jsp?albumId=851925185115&ownerId=79988293215
Fammi sapere se puoi accedere alle foto.
Monica
provare anche cliccando su http://www.kodakgallery.com/gallery/creativeapps/slideShow/Main.jsp?token=629701485115%3A72091238 (eventualmente inserire il proprio nome, indirizzi mail e una password sulla destra)
Intanto segnalo:
Medici senza Frontiere lancia raccolta fondi straordinaria
Medici Senza Frontiere (MSF) lancia una raccolta fondi straordinaria per potere continuare a soccorrere le vittime del devastante terremoto che ha colpito Haiti. Per contribuire all’azione di soccorso di Msf a Haiti si può donare attraverso la carta di credito telefonando al numero verde 800.99.66.55 oppure allo 06.44.86.92.25; bonifico bancario IBAN IT58D0501803200000000115000; conto corrente postale 87486007 intestato a Medici Senza Frontiere onlus causale Terremoto Haiti; sul sito www.medicisenzafrontiere.it.
Caritas Per sostenere gli interventi in corso si possono inviare offerte a Caritas Italiana tramite C/C POSTALE N. 347013 specificando nella causale: Emergenza terremoto Haiti. Offerte sono possibili anche tramite altri canali, tra cui: UniCredit Banca di Roma Spa, via Taranto 49, Roma – Iban: IT50 H030 0205 2060 0001 1063 119, Intesa Sanpaolo, via Aurelia 796, Roma – Iban: IT19 W030 6905 0921 0000 0000 012, Banca Popolare Etica, via Parigi 17, Roma – Iban: IT29 U050 1803 2000 0000 0011 113 CartaSi e Diners telefonando a Caritas Italiana tel. 06 66177001. Altre informazioni sul sito di Caritas Italiana.
Un sms per la Croce Rossa Per donare 2 euro alla Croce Rossa Italiana “Pro Emergenza Haiti” basta inviare un sms da numero ‘Wind’ e ‘3′ al 48540. Il numero sarà attivo fino al 27 gennaio. Possibili anche donazione online: causale «Pro emergenza Haiti» al sito della Croce Rossa – bonifico bancario causale «Pro emergenza Haiti» IBAN IT66 – C010 0503 3820 0000 0218020.
domenica 17 gennaio 2010
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Vorrei spendere due parole riguardo questa proposta.
RispondiEliminaTutti abbiamo visto in questi giorni le immagini terribili di Haiti: morti accatastati per strada, feriti, persone alla disperata ricerca dei propri familiari sotto le macerie, bambini feriti, tristi, morti. E sono stati proprio loro, i bambini, a colpirmi al cuore.
Mi è venuta così l' idea, non potendo io come singolo rendermi realmente utile, di rivolgermi al mio Comune; credo che sia un dovere morale di chi ne ha anche la minima possibilità, aiutare chi in questo momento ne ha DAVVERO bisogno.
La mia idea sarebbe quella di ospitare presso una struttura già esistente, attualmente inutilizzata ( se eventualmente destinata a qualcos' altro, credo che ora la priorità vada ad Haiti) un gruppo di bambini haitiani, per toglierli seppur temporaneamente da quell' inferno di cui sono vittime dal 13 gennaio scorso. Costanza
Ricevo da Eraldo Pedemonte e trascrivo ....
RispondiEliminaHo letto la proposta.
Forse si avvicina proprio ad una utopia, in quanto non ci si potrebbe limitare a mettere a disposizione una struttura, ma occorrerebbe anche una continuità nel sostegno, nell'assistenza e nelle esigenze organizzative indispensabili; e non mi riferisco al solo aspetto economico, che sarebbe già un problema per la nostra comunità. Però, se ci fossero il coinvolgimento e la partecipazione di altre Comunità o di Entità sovracomunali, l'iniziativa potrebbe anche funzionare.
Io sono personalmente pronto a sostenerla in qualunque sede. Fammi sapere gli eventuali sviluppi e se serve il mio appoggio (non solo morale).
Ti ringrazio per l'informazione.
Un saluto.
Eraldo Pedemonte
è molto bello ciò che scrivono sul blog "Costanza" ed il sig.Eraldo Pedemonte,ma temo che nel caso specifico non si vada al di là delle buone e nobili intenzioni.A sostegno di ciò che dico,vorrei segnalare un piccolo particolare che al sottoscritto ha fatto riflettere: è dal 13 Gennaio che televisioni,giornali,ecc.parlano tutti i giorni e ci fanno vedere ciò che è successo.Una trage-
RispondiElimina-dia immane che ha scatenato in tutto il mondo una gara di solidarietà per portare aiuti a quel popolo così duramente colpito.
Già giovedì 14 Gennaio La Provincia Pavese ha seguito e pubblicato tutti i giorni articoli ed approfondimenti,dando risalto ad una cara concittadina di Godiasco,Monica Albertini funzionaria dell'ONU che insiema al marito,anche lui funzionario dell'ONU si trovava casualmente ad Haiti e si sono salvati per miracolo,per una semplice casualità che molte volte fa la differenza tra la vita e la morte.
Bene,si sono interessati a Monica ed alla vicenda la" Republica,"Canale 5,Uno mattina,ecc.
ma l'Amministrazione Comunale di Godiasco ? ha
fatto almeno una telefonata per informarsi alla
famiglia che mi è sfuggita ? è questa la sensibi
-lità degli amministratori del palazzo ? se tanto mi dà tanto temo che i buoni propositi che
precedono queste mie osservazioni rimanghino purtroppo solo tali.
Un caro saluto a tutti Luciano
L'amico Sorrentino mi sollecita a fare anche una proposta,presumo propositiva,al mio intervento di cui sopra.
RispondiEliminaLo prendo in parola e mi azzardo a farla:parten-
-do dal principio che in situazioni come queste bisogna lasciare fare il proprio mestiere a chi
certamente sa farlo meglio di noi,e cioè alle organizzazioni preposte,e mi pare ce ne siano già parecchie che si danno da fare. Io se fossi
l'Amministrazione comunale contatterei,dopo naturalmente avere sentito la famiglia,Monica Albertini e chiederei a lei cosa i Salicesi o i Godiaschesi possano fare di concreto per dare il loro contributo ed a questo punto deciderei,
anche perchè così facendo sarei sicuro del buon
fine dell'iniziativa. Ad ognuno il proprio mestiere !!
Saluti Luciano
Approvo sicuramente il fatto di contattare la concittadina. Presumo che Lei sia più dentro il problema, non solo perchè ha vissuto il terremoto ma anche perchè il suo lavoro aveva certamente come fine il supporto alle popolazioni locali.
RispondiEliminaIn poche parole saprebbe cosa fare o non fare.
Andrea
Sono d' accordissimo con tutto quanto avete detto sopra. L' unico aspetto che non condivido è: ad ognuno il proprio mestiere. Se si ragionasse così, nessuno farebbe nulla in aiuto del prossimo, non esisterebbero volontari che in qualunque settore aiutano gli altri. Volere è potere e con tanta buona volontà, ognuno, seppur nel proprio piccolo, può fare qualcosa, anche imparando da chi è più esperto nel settore.
RispondiElimina"ad ognuno il proprio mestiere" è detto solamente per evitare che iniziative così nobili e delicate come queste siano disperse nel solito casino che spesso succede,e poi,...per dirla tutta come la penso,mi fido di più se iniziative umanitarie di aiuti internazionali siano gestiti da persone di cui mi fido e ne conosco la moralità :di Monica Albertini mi fido senza se e senza ma.
RispondiEliminaSaluti Luciano
Come suggerito da alcuni, ho inviato la seguente mail alla nostra concittadina Monica Albertini:
RispondiEliminagentile signora,
sono Alberto Sorrentino, un suo vicino di casa a Salice. Mi felicito con lei per lo scampato pericolo e le formulo i miei più fervidi auguri per suo marito tornato ad Haiti, augurandogli di riuscire a fare il massimo per quella popolazione in disgraziate condizioni senza aver a patire danno alcuno.
Le scrivo perchè nel blog che animo, dedicato alle tematiche del paese, ho lanciato un sasso nello stagno per vedere di fare qualcosa come collettività in ausilio alle vittiime del terremoto, già allo stremo ancor prima del cataclisma. In alcuni commenti è stata lanciata l'idea di chiedere a lei, in quanto vicina professionalmente, emotivamente e fisicamente al problema, cosa sia meglio e più produttivo. Inserirò quesdta mail nel blog e, se lei riuscirà a trovare il tempo, anche la sua risposta con gli eventuali suggerimenti che vorrà darci.
La ringrazio fin da ora e ancora un forte augurio per suo marito
Alberto Sorrentino
questo il link del blog http://unitipergodiasco.blogspot.com/2010/01/una-nobile-e-bella-proposta.html
Riporto parzialmente un commento ricevuto. Ho tolto la parte più polemica. Me ne scuso con il lettore, ma sono convinto che in questo momento non possiamo indugiare a polemiche private: fanno perdere tempo e non costruiscono nulla. Noi siamo comodamente nelle nostre case, vicini ai nostri cari ed abbiamo evidentemente, o hanno alcuni di noi, difficoltà a ben capire quali possano essere le situazioni in altre parti del mondo, parti dove la tragedia quotidiana uccide, priva del necessario, fa deperire per mancanza di acqua, di cibo e di medicinali. Non riusciamo proprio ad immedesimarci, neppure per un momento, a quanta necessità di fare ci sia ? Di quanto possiamo fare per aiutare coloro attorno ai quali, senza colpa alcuna, è crollato il mondo ? Non riusciamo ad avere un poco di pietà per i bambini (e non solo per loro) esposti a mille pericoli, alla fame, alle malattie, alla violenza ? Lasciamo stare un attimo le polemiche, ce le possiamo permettere perchè siamo dalla parte giusta del mondo, ma non siamo nel giusto se ci perdiamo tempo. Facciamo qualcosa, FACCIAMO.
RispondiEliminaQuesto il commento che ho tagliato parzialmente.
Anonimo ha lasciato un nuovo commento sul tuo post "Una nobile e bella proposta ....":
Bene l'iniziativa di Alberto per raccogliere fondi, bene Eraldo che si mette a disposizione, bene tutti gli anonimi, male ancora una volta Luciano. Caro Luciano, non sei proprio capace di stare zitto. Di fronte ad una tragedia che ha causato la perdita di molte vite e la distruzione di un'intera città, che sta oltremodo causando atti di violenza e sciacallaggio, la tua unica preoccupazione è stata se l'Amministrazione Comunale ha chiamato la concittadina Monica Albertini che, come riportato da tutti gli articoli giornalistici, si è fortunamente salvata insieme al marito e con i figli rimasti in Italia.
A.L.T.
Lodevole iniziativa, non sarà solo un'utopia, intanto cominciamo a fare qualcosa di concreto. complimenti. Quando e dove saranno messi i banchetti per la raccolta di fondi? io abito poco distante da Godiasco e vorrei essere presente. Grazie
RispondiEliminaHo sentito ieri mattina il sindaco professoressa Corbi che si è dichiarata interessata e contenta della proposta. Ha detto che avrebbe contattato a breve le associazioni presenti sul nostro comune per organizzare i banchetti. Ha lanciato l'idea di vendere, nei banchetti, torte ed altro per ricavarne ulteriori fondi. Pensa di tenere per qualche tempo a disposizione la somma raccolta in attesa di indicazioni su progetti CONCRETI da finanziare. Se non dovessero arrivare, allora, fra due o tre mesi, devolveremo quanto raccolto alle solite (e comunque meritorie) associazioni tipo Medici senza frontiere, Caritas ecc.
RispondiEliminaHo comunicato questa disponibilità a Monica Albertini che mi ha risposto:
"Caro Alberto, Sono molto contenta dell'iniziativa. Penso ci vorranno due mesi per identificare un progetto specifico a cui il Comune puo' donare, non solo denaro, ma anche la sua "anima e generosita'". Tramite i nostri contatti a Port-au-Prince non sara' difficile. A seconda di quanto il Comune avra' a disposizione, potra' essere qualche cosa di grande come la ricostruzione di una scuola, o un orfanotrofio, o piu' piccolo, ma altrettanto importante, come l'acquisto di materiale didattico, o altro. Una volta identificato il progetto, possiamo aprire una pagina web attraverso cui teniamo gli interessati informati."
Questo, al momento, lo stato delle cose. Direi che si può essere ottimisti: potrebbe essere la prima volta che siamo "un paese" e non un insieme di persone, un paese che sa stringersi e lavorare per alleviare gravi difficoltà in qualche parte nel mondo, un paese che riesce a svincolarsi da campanilismi vari, da diffidenze ed egoismi in nome della solidarietà verso chi soffre.
Spero di avere presto notizie operative.
Sono veramente contentissima per le risposte ottenute.E' bello che un paese si unisca per una causa così giusta, spero veramente che quanto si riesca a fare,venga realizzato.Io sono a completa disposizione!
RispondiEliminaCostanza
Haiti. La spedizione lombarda è arrivata a Port-au-Prince 19 gennaio 2010
RispondiElimina(Ln - Milano) Il primo gruppo di volontari e tecnici della Regione Lombardia, guidato dal delegato del presidente per le Relazioni Internazionali, Robi Ronza, è arrivato ad Haiti presso l'ospedale della Fondazione Rava con il carico di aiuti portati (3 tonnellate di medicinali e attrezzature). Si è dunque concluso felicemente il viaggio della spedizione lombarda iniziato domenica da Malpensa e che ha fatto tappa a Santo Domingo, prima della partenza su autocarri in parte noleggiati, in parte della Fondazione Rava, alla volta di Port-au-Prince.
(Lombardia Notizie)