martedì 26 luglio 2011
Impianto fotovoltaico di Rocca Susella: abbandono ?
Ricevo un commento a firma Ludovico Premoli e, sperando che non sia uno scherzo, lo pubblico anche qua per dargli la visibilità che merita.
In fondo allo scritto c'è l'invito a mettersi in contatto. Lo farò domani stesso.
Per intanto prendo atto delle idee che esprime il signor Premoli, come già ho espresso le mie che non mancherò di ripetere in altra occasione.
Invito chiunque ad esporre le proprie.
Ricordo che nel settembre scorso riportai un bell'articolo di Giorgio Boatti sull'argomento.
Per adesso ringrazio il signor Premoli di avere, seppure amareggiato e controvoglia, rinunciato al progetto (almeno così intendo dallo scritto).
Questo il commento ricevuto.
Gentile Sr Sorrentino, continuo a leggere le sue invettive contro la mia iniziativa di parco fotovoltaico sui miei terreni a Rocca Susella. Ho sempre accettato le critiche se costruttive, ma mi pare che la sua posizione sia ideologicamente indirizzata.............ma stia sereno, il sottoscritto ha capito l'antifona e si adegua al vostro sistema del non fare nulla in Oltrepò!
Peccato, perchè vede a differenza di Montesegale (peraltro della cui autenticità si può discutere!!!) il Borgo della Rocca è una realtà che si è aperta alle iniziative pubbliche (certo a titolo oneroso, ma a volte anche non a titolo oneroso) da parecchi anni e il fine ultimo dell'impianto fotovoltaico era quello di ottenere i finanziamenti dalle Banche (che come Lei saprà non sono istituti benefici ed erogano in base a piani di rientro certi e sicuri) anche per il definitivo restauro del Borgo e la sua destinazione turistica definitiva. Ma visto che la gelosia e la chiusura mentale delle valli dell'Otrepò perdura, nonostante la povincia di Pavia sia ormai l'ultima in termini di occupazione e lavoro oltre che di presenza di imprese in Lombardia..........proseguiamo pure così , teniamoci i nostri "bei prati verdi" le "belle passeggiate per le valli" il tutto senza strategia senza strutture e senza veri turisti........... insomma gentile Sr Sorrentino, a me stà bene tutto ma Lei con il suo stucchevole sarcasmo mi ha profondamente deluso per cui,non facciamo nulla e vedremo tra un pò di tempo,se a furia di fare le cicale (in genovese si dice anche bulicci con...........altrui) e blaterare di turismo a vanvera (rendo come esempio proprio Montesegale: ristoranti? e il famoso pane? ........)ci sarà ancora futuro per le nostre valli.
A proposito approfitto della presente per invitarla a usare toni e parole non diffamatorie tipo: "potente di turno" "ultimo venuto".....etc,visto che, proprio perchè sono un imprenditore culturalmente libero e moderato e senza padroni, tanti problemi mi sono stati frapposti alla mia iniziativa, che ricordo nessuna legge attuale vieta o sconsiglia.........
Con tutto ciò mi farebbe piacere conoscerLa e magari farle vedere il Borgo e la mia azienda agricola, e perchè no illustrarle meglio il mio progetto.
Grazie
Ludovico Premoli
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Sono stato questa mattina, 27 luglio alle 10.30 alla Rocca per avere il piacere di conoscere il signor Premoli, ma ahimè non c'era. Ho lasciato il mio numero di telefono, peraltro reperibile anche su questo blog.
RispondiEliminaAvrei con piacere ascoltato il suo progetto e le spiegazioni circa il recupero a fini turistici della Rocca.
Gli avrei anche chiesto come mai nel commento sopra riportato parla di rinuncia al progetto mentre sembrerebbe che esso sia stato solo sospeso fino a fine settembre prossimo per apportare delle mmodifiche. Salvo che io abbia capito male, naturalmente.
Certo, ben volentieri ci teniamo i prati, ci saremmo tenuti anche i boschi ma lei ce li ha tagliati e le serate ci piacevano anche senza il karaoke. La sua banca è indifferente.
RispondiEliminaSignor Premoli, lei che in Oltrepò Pavese è venuto per guadagnare organizzando feste e matrimoni, risparmi almeno il paesaggio. E non si erga a Mecenate. Lei non è un volontario, ma un imprenditore che semplicemente persegue il suo utile.
RispondiEliminagentile signor Premoli, noi non la meritiamo. Ci lasci bollire nel nostro brodo. Siamo degli incivili retrogradi che non capiscono i vantaggi del progresso. Cosa ci vuol fare ?
RispondiEliminaFrancesco R.
Sig. Premoli,
RispondiEliminami spiace per quanto stia passando soprattutto perchè il suo progetto se non sbaglio è stato già approvato dalla regione e quindi non dovrebbe essere niente di peggio della colata di cemento che ha distrutto le colline di Salice senza in cambio produrre energia rinnovabile ma solo case sfitte o in vendita.
Mi sembra di capire che per ottenere il consenso di tutti si debba prima di tutto coinvolgere i locali. Si esattamente quelli che sono la causa del degrado e dell'inerzia dell'OltrePò. Secondo me lei ha peccato di ingenuità pensando di riuscire in un'impresa del tutto legale ed autonoma a casa sua...
Purtroppo qui da noi non funziona cosi.
Provi a fare un passo indietro, le conosce esattamente chi le sta remando contro, provi a sedersi davati ad un bicchiere di vino con i suoi nemici e provi a stringere delle alleanze. Un progetto ben fatto (ecosostenibile e con il corretto impatto ambientale) porta vantaggio a tutti. Forse dovrà essere pronto ad accettare anche delle modifiche al suo progetto originale ma qui vale la regola di un passo alla volta...
Vedrà ci vuole tanta pazienza, molta umiltà e totale trasparenza.
Non si faccia scoraggiare vedrà che non è cosi lontano dalla meta.
Buona fortuna.
Saluti,
Un amante della nostra terra
caro anonimo, prima di dire inesattezze sara' meglio informarsi un po'..
RispondiElimina"Signor Premoli, lei che in Oltrepò Pavese è venuto per guadagnare organizzando feste e matrimoni, risparmi almeno il paesaggio. E non si erga a Mecenate. Lei non è un volontario, ma un imprenditore che semplicemente persegue il suo utile. "
1: il signor Premoli non "e venuto nel Oltrepo Pavese" ma e stata la sua famiglia a metere le basi del comune di Rocca Susella....
2: se tanto parliamo di turismo...io vado a farmi una bella paseggiata con la mia famiglia sule colline di Rocca Susella, e se magari mi viene sete o voglia di prendere un caffe non ce' neanche un bar dove poso andare...quindi che cavolo di turismo e questo???
se unu vuole aprire al publico un belissiomo posto come il Borgo della Rocca dobbiamo meterli i bastoni nelle ruote???
vi mando a leggere il piano di svilupo aziendale proposto dal signor Premoli :
[url]http://www.cartografia.regione.lombardia.it/silvia/jsp/schede/schedaSintesi.jsf?idProcedura=020100001650&titolo=Verifiche%20Regionali[/url]
1 - Anche io lamento che non si riesce a prendere un caffè dopo una passeggiata: per questo mi piacerebbe che qualcuno aprisse un bar, non che piazzasse 10.000 pannelli solari che mi fanno passare la voglia di passeggiare fra Montesegale e Rocca Susella.
RispondiElimina2 - non credo che esista nessuno che vuole mettere i bastoni fra le ruote all'apertura del Borgo della Rocca, anzi. Se lei non l'avesse chiaro, le perplessità sono sull'opportunità di "decorare" un fianco di collina con 10.000 pannelli solari.
3 - il fatto che amministrazioni incapaci e per fortuna passate abbiano commesso l'enorme errore di fare un piano regolatore che permettesse lo scempio della collina sopra Salice non depone a favore di un altro scempio. Anzi, visto che per insipienza ne abbiamo già uno, potremmo fermarci lì, o no?
4 - L'impianto di cui si parla non è semplicemente "a casa sua", ma si inserisce in un contesto che è di tutti e, nell'opinione di molti, lo penalizzerebbe. Per lo stesso motivo non si possono fare palazzi di 12 piani o tagliare interi boschi o abbattere antichi manieri, seppur "a casa propria"
Per aprire al pubblico il bellissimo Borgo della Rocca non è necessario danneggiare il paesaggio di tutta la Valle Ardivestra!
RispondiEliminaNon saremo degli strateghi, ma si capisce qual è l’interesse privato (legittimo) ma sfugge completamente qual’è l’interesse pubblico!
Inoltre per proporre impianti di tali dimensioni in zone ad alto interesse paesistico sarebbe auspicabile seguire le indicazione della normativa italiana in materia di fonti rinnovabili che prevede tra l’altro il coinvolgimento dei cittadini in un processo di comunicazione ed informazione preliminare all’autorizzazione dell’impianto.
Sarebbe anche consigliabile che la localizzazione dei pannelli fotovoltaici possa aver luogo in primis sui tetti dei capannoni, soprattutto laddove le coperture siano di Eternit o sulle aree industriali in disuso ecc.
Art. 9 – Costituzione italiana
La Repubblica promuove lo sviluppo della cultura e la ricerca scientifica e tecnica.
Tutela il paesaggio e il patrimonio storico e artistico della Nazione.
.... non credo che i veri turisti "sbarcheranno" in Valle Ardivestra per ammirare 12.000 o 13.000 pannelli che coprono una collina, e con tutto il rispetto non mi sembra una strategia vincente!
RispondiEliminaLe strutture (anche molto serie) da noi e in altre zone ci sono, sono ben gestite, producono utili e soprattutto rispettano il territorio (che è una risorsa scarsa e preziosa, quindi va preservato con la collaborazione di tutti, dei "locali" ma anche e soprattutto con la collaborazione degli imprenditori culturalmente liberi!).
Gli esempi positivi ci sono, basterebbe copiare bene!
Sig. Premoli,
RispondiEliminaNoi delle valli dell'Oltrepo non siamo chiusi nel nostro non voler far nulla, al contrario siamo VERAMENTE STUFI di chi vuole devastare la nostra bellissima terra solo per trarne profitto.
A trarre profitto devastando sono tutti capaci!
In Italia, contrariamente ad altri paesi europei, si sta consumando territorio fertile ad un ritmo vertiginoso. La invito ad informarsi!
Il territorio fertile diventerà una risorsa sempre più pregiata:
I pannelli solari andrebbero installati sui tetti e non su territorio vergine (http://www.ecodallecitta.it/notizie.php?id=102521).
NON LE SEMBRA SENSATA QUESTA AFFERMAZIONE?
Ci sono imprenditori (di quel genere che sicuramente piacerebbero anche ai cittadini delle nostre valli) che hanno realizzato installazioni sui tetti.
E' possibile farlo!!!
Al link http://www.sceltesostenibili.it/progetti/viaggio-in-puglia-terra-di-sostenibilita/pannelli-solari-sui-tetti-degli-edifici-pubblici-1.21627 è scritto:
"La disciplinare varata lo scorso 20 aprile permetterà alle aziende del settore di venire inserite nell’albo regionale dei locatari di aree e di edifici pubblici da destinare alla realizzazione di impianti fotovoltaici. Possono essere inseriti nell’albo gli imprenditori individuali (anche artigiani), le società commerciali, le società cooperative, i consorzi fra società cooperative di produzione e lavoro, i consorzi stabili, i raggruppamenti temporanei di concorrenti, i consorzi ordinari di concorrenti, i soggetti che abbiano stipulato il contratto di gruppo europeo di interesse economico, gli operatori economici stabiliti in altri Stati membri purché abilitati e iscritti al registro delle imprese delle Camere di Commercio o, se stranieri, nel registro professionale dello Stato di residenza."
Questi sono imprenditori! Impari!
Saluti, Michele Mazza
A sentire certe critiche, in questa vicenda del fotovoltaico di rocca Susella viene voglia di sperare che l'imprenditore di cui sopra se ne vada per davvero.
RispondiEliminaCosì forse si capirebbe cosa si perde quando su un territorio vengono a mancare le “menti” imprenditoriali (già, perchè non basta avere i soldi per essere imprenditori).
Si accusa il signor Premoli di fare solo gli interessi propri. Può anche essere. Ma qui, mi pare, siamo nel campo dell'ovvio. Meno ovvio purtroppo (per qualcuno) è il fatto che tutte le imprese grandi o piccole, ed i conseguenti posti di lavoro creati, nascono dalla voglia di qualcuno di trarne un profitto. Quale è lo scandalo? Non ce nessuno al mondo che fa niente per niente, a partire dai lavoratori che in quelle imprese ci... lavorano.
A quelli che con sdegno dicono all'imprenditore di andarsene, dico: speriamo che sia così!
In questo modo vedremo quale sarà la ricaduta della fine della sua attività. Chissà, magari potremmo accorgerci che qualche nostro amico cameriere all'improvviso, a causa della diminuzione delle occasioni lavoro, perde o diminuisce le proprie entrate economiche; oppure che qualche ditta di catering del pavese si trova costretta a licenziare qualche dipendente (fosse solo uno sarebbe una tragedia!); oppure, chissà, potremmo avvederci che qualche cantina oltrepadana vende meno bottiglie di vino, le stesse che le ditte di catering poco prima inserivano nei loro menu.
Quanto infine al dissesto idrogeologico, mi pare non sia venuto in mente a nessuno che proprio un tale investimento, per le prospettive di guadagno che scatena, potrebbe condurre (per tutelare l'investimento) ad una maggiore tutela delle colline anziché alla loro distruzione.
Eccellente commento, ma confuso, a parer mio. Se il campo fotovoltaico non si realizza, non chiude nessuna attività attualmente presente perchè nessuno, ora, vive sulla possibilità che venga realizzato. Caso mai chiuderanno dopo perchè renderà non più appetibile il territorio.
RispondiEliminaNon vedo alcun nesso fra la conservazione dei posti di lavoro per camerieri, catering ed aziende vinicole e la realizzazione dell'impianto, caso mai il contrario.
Ma in termini di posti di lavoro quanti pensa che ne possa generare? a mio avviso pochissimi, due al massimo e con specializzazione che probabilmente in valle, ad oggi, non esiste. Un agriturismo ne genera il triplo. Il legare il restauro della Rocca alla realizzazione del campo fotovoltaico è solo un espediente dialettico: le due cose sono in antitesi. O lei pensa che i turisti anelino essere ospitati nella Rocca per ammirare il panorama di 10.000 pannelli fotovoltaici ? E mi dica un poco: pensa che un terreno con infissi i basamenti di 10.000 pannelli venga dilavato di più o di meno dalle piogge di un terreno arato e inerbito ? E fra 20 anni, a pannelli esausti, il terreno sottostante in che condizioni sarà ?
Sinceramente vorrei sapere di che "MENTI IMPRENDITORIALI" stiamo parlando, non c'è proprio alcun nesso tra questo progetto e l'interesse turistico dell'Oltrepò! ..... chi viene nelle nostri "valli chiuse" non cerca certo la bellezza di 10.000 pannelli fotovoltaici siti su una collina!
RispondiElimina..... inoltre un progetto serio di una mente imprenditoriale avrebbe dovuto almeno quantificare il numero di posti di lavoro che si intende creare e magari indicare anche le professionalità richieste .... ....
Come Segreteria del circolo PRC di Voghera riteniamo che l'ultimo commento del Consigliere Sorrentino sia condivisibile, noi siamo per un'energia pulita, tuttavia l'installazione sul fianco di una collina di un impianto di così grandi dimensioni avrebbe un effetto devastante sulla valle stessa e collegare la riapertura del Borgo a questo impianto è a nostro avviso un controsenso.
RispondiEliminaI pannelli fotovoltaici andrebbero installati sui tetti delle case, per consentire un risparmio economico alle famiglie e un impatto visivo infinitamente inferiore. Il nostro territorio andrebbe valorizzato senza bisogno di impattare in maniera così significativa sulla valle.
Segreteria del Circolo PRC E. Gabetta Voghera
Intervento confuso? Forse! Intanto però la perdita di lavoro in zona, leggi catering, vino ecc ecc, era riferita alla "dipartita" del nostro dall'Oltrepo, non alla realizzazione del parco (lettura del post confusa?). Due posti di lavoro? Io non sputo sopra nemmeno ad uno? Posti per specializzati che non vi sono in zona? E solo una sua ipotesi, potrebbero esserci! E poi, siamo sicuri che la gente che arriva non apprezzerebbe un (uno, non dieci o cento!) parco fotovoltaico? Siamo sicuri che lo bollerebbe come scempio e non come segno di progresso? Io qualche dubbio me lo porrei. Dilavamento? Vale la stessa cosa per le vigne! Se la cura del sistema di scolo viene curata, di disastri non ce ne sono, salvo quelli che il buon Dio decide. Ragionando così, decine di vigne dovrebbero sparire tanto sono maltenute, poco inerbite e mal arate... Val Versa, Casteggio ecc ecc docet. Cosa ne sarà fra vent'anni? Se venti anni fa ci fossimo fasciati la testa pensando solo ai mali di un qualsivoglia progetto, oggi avremmo un tot di progetti in meno... e se avessimo usate sempre questo metodo, oggi saremmo ancora al tempo della pietra, con un cielo bellissimo, tersissimo, pulitissimo, con delle colline bellissime (anche se, detto fra noi, quelle dell'Oltrepo non sono il paradiso che molti ogni tanto, chissà perchè, descrivono... se no sarebbero piene di turisti come in Toscana) ma la gente mangerebbe erba e morirebbe a 30 anni, di fame e di raffreddore.
RispondiElimina.... ho seguito il consiglio ed ho letto il piano di sviluppo aziendale e francamente mi sembra abbastanza fumoso .... parla genericamente di Expo, di lepri e di tartufi ma certo sulla parte turistica è piuttosto carente ...... diciamo in modo chiaro che si tratta di una speculazione (sarebbe l'unica centrale fotovoltaica in collina in tutta la Provincia di Pavia) per ristrutturare immobili di proprietà a scapito del paesaggio della Valle(che fortunamente non è di Sua proprietà)!
RispondiEliminaSe facciamo investimenti del genere altrochè turisti e altrochè Toscana non ci verranno nemmeno più le lepri e i cinghiali!
RispondiEliminaQuanto al problema idrogeologico c'è una normativa e basterebbe documentarsi prima di "progettare" impianti di queste dimensioni sulle frane!
Comunque per opportuna informazione in Piemonte hanno vietato gli impianti a terra in collina (vedi astigiano, monferrato ecc.) e sulle frane ( anche da noi peraltro è vietato)!
Mi sembra una zona che sta puntando molto sul turismo enogastronomico (più di noi sicuramente), chissà perchè non vogliono più intere colline piene di pannelli, forse perchè non sono un grande incentivo allo sviluppo turistico del territorio?o forse perchè sono solo dei gelosoni di grandi menti imprenditoriali?
Ci sono già migliaia di inglesi e tedeschi che fremono per vedere il bellissimo impianto di Rocca Susella con tutti quei pannelli?Che spettacolo!Dovremo costruire un'autostrada nella Valle Ardivestra!
Quante opere faranno i Comuni della Zona con le compensazioni previste dal progetto? (a proposito sono previste?)
Abbiamo calcolato il danno di indotto che può invece portare un progetto di tal genere al territorio? le seconde case chi le compra più? (in Toscana come in Piemonte le comprano anche gli inglesi e i tedeschi).
Interesserà a qualcuno soggiornare in un agriturismo con vista pannelli?
Quanti bar apriranno? Aperitivi con vista pannelli, accorrete!
Le case con vista pannelli andranno a ruba...
Per una promessa vaga di pochi posti di lavoro (quanti poi? ma c'è un impegno preciso? nero su bianco?) ci giochiamo il territorio?
Non basta citare Expo e citare la parola sviluppo sostenibile per trasformare una speculazione industriale in un progetto cosidetto "sostenibile"!
Poi cosa ci rimarrà? Pannelli e erba da sfalciare (forse) e qualche pianta secca da abbattere ( messa per "mitigare" i danni al paesaggio).
Che grande strategia (e prospettiva)di sviluppo!
e quanti posti di lavoro per l'Oltrepo!
.... forse gli inglesi e i tedeschi continueranno ad andare in Toscana, in Piemonte ecc..
No, non mi risulta che siano previste compensazioni di sorta per i comuni, Rocca Susella compresa. Se sbaglio qualcuno mii corregga, ma avrò occasione di saperlo con certezza al max lunedì prossimo.
RispondiEliminaOvviamente la mancanza di compensazioni pesa notevolmente: vendere il proprio territorio e salute non è bello, ma se il prezzo fosse particolarmente interessante .... Ma questo non sembra proprio il caso ed è un'altra delle anomalie di questa vicenda. A meno che per compensazione non si intenda l'auto finanziarsi il restauro della Rocca ....
Circa ultimi due commenti:
RispondiEliminasi legga art. 12 Dlgs 387/2003 punto 6
Quanto al Comune percepisce ICI per tutta la durata della presenza dell'impianto...........circa 30.000/40.000 mega, euro/anno per 20/25 anni per un impianto di circa 3 mega, che fanno 800.000 € /1.000.000 complessivi.
Bilancio del Comune di Rocca Susella mi pare (da sito web) intorno a 28.000 € euro quasi tutti statali!!!!
Insomma per non fare nulla ............ma proprio nulla, nenche così male dopo tutto........... in più un Comune con un avanzo del genere potrebbe accedere alla cassa depositi e prestiti fare un minimo di opere pubbliche...........il Comune di Rocca Susella,non ha mai completato la rete fogniaria e ci sono almeno tre frazioni che non hanno neppure l'acquedotto..........hanno dovuto rinunciare al trasporto alunni.......per obsolescenza del vecchio pulmino.............la differenziata fà pena...........la piazza del municipio e della chiesa parrocchiale non mi pare un gran chè................sarebbe interessante verificare la presenza di servizi agli anziani, a persone con difficoltà........un esempio per tutti l'accesso agli uffici comunali è negato ai portatori di handicapp, visto che si trova al primo piano dopo due rampe di scale................magari si potrebbe tentare di sistemare il tetto della chiesa parrocchiale, visto che tanto interesse circonda la Pieve non vedo perchè si debba abbandonare la chiesa di Susella al suo destino.............queste solo alcune idee. Certo al privato l'onere di pagare quanto previsto per legge.....al Pubblico l'onere delegato da noi cittadini di ben spendere le poche risorse in un periodo di gravissima crisi economica e di continue perdite di posti di lavoro. Già........ una volta si facevano le "battaglie" per il lavoro, oggi ci si volta dall'altra parte quando dalla sera al mattino chiudono due cantieri navali della Fincantieri e si lasciano a casa 2.500 compagni senza che nessuna dica nulla........ma è chiaro il perchè, tanto si guadagna con la speculazione dei "derivati" anche quando i titoli crollano e gli altri restano a casa. Mi rivolgo alla compagna di PRC, ma vi siete perduti persino la memoria delle battaglie di un tempo per i lavoratori? Certo i pannelli non saranno una bellezza , ma vi garantisco che in Germania hanno dato un mare di posti di lavoro e ora ancora di più dopo la chiusura degli impianti atomici............ma certo loro di fronte a progetti del genere hanno una PA che decide, che si assume responsabilità e fà scelte chiare, e tanto è vero che da un pò la Merkel si stà vendendo i nostri BTP..............ma guarda che caso. Per cui noi continuiamo con le nostre lotte di Provincia e gli stranieri ci massacrano. E se guardassimo anche fuori dal nostro piccolo mondo antico????????
Ho chiacchierato anni fa con il signor Ludovico Premoli, ricavando l'impressione che lui in Oltrepò Pavese si sentisse come una farfalla in un barattolo. Vedo che non è cambiato nulla, eppure l'imprenditore è ancora qui e cerca meritoriamente il confronto su un blog intelligente. Sono convinto che in Italia sia tutto troppo difficile, che le leggi e gli iter autorizzativi soffochino spesso l'innovazione, portando molte volte anche a cozzare con le barricate dell'opinione pubblica. Fatta questa premessa dico, però, che un impianto fotovoltaico da 10mila pannelli sul crinale di una collina, per dare utile a un privato e aiutarlo a completare il restauro del Borgo della Rocca, non creerebbe alcun turismo. Completato il Borgo (lodi alla famiglia Premoli per come l'ha fatto risplendere in questi anni), ci sarebbe il problema di bonificare il paesaggio.
RispondiEliminaLa cura sarebbe più dannosa della malattia: darsi una martellata in testa è il rimedio per farsi passare l'emicrania? Il turismo passa da servizi, non da nuovo cemento o nuove costruzioni che cancellano il panorama. Ristrutturiamo i vecchi borghi e gli edifici antichi dando loro uno scopo di pubblica utilità, spostiamoci gli uffici comunali o le strutture ricettive (i finanziamenti si possono trovare anche da sinergie pubblico-privato come il Gal ha insegnato in questi anni), impediamo di far villette a schiera ultra moderne o ecomostri a due passi da antiche mura e scorci naturalistici unici. E i pannelli solari mettiamoli sui tetti. Modernità e storia devono convivere - verissimo - ma la somma dei due fattori non deve mai portar via ciò che rende magico un territorio. L'Oltrepò Pavese è in larga parte incontaminato: perdiamo questo e ci saremo giocati ciò che può aiutarci davvero a fare il grande salto. A me piacciono le vedute di Montesegale, Fortunago, Zavattarello e Valverde. Ammiro l'esempio della famiglia Perdomini, che ha creato l'agriturismo Podere San Giorgio in località Castello di Santa Giuletta (senza aiuti di Stato). Plaudo all'intelligenza che ha guidato nel dar vita all'agriturismo Da Prati in località Begoglio di Santa Maria della Versa (rispettando l'armonia e la ruralità del luogo). Sono lieto che il signor Premoli, cambiando vita, si sia innamorato del recupero di quel gioiellino che è il Borgo della Rocca. L'Oltrepò Pavese, a volerlo conoscere davvero, non è abitato da trolls. Ma fin qui parliamo di ricettività, bellezza e cultura. Attenzione quando si va a caccia di finanziamenti: una proprietà è tua insieme al sogno di volerla far progredire, ma un territorio, la sua storia e il suo futuro no perché appartengono a tutti. Lo dico anche per i sindaci che vorrebbero pale eoliche al posto dei boschi o dei crinali. Per avere soldi da investire, piuttosto, incatenatevi ai cancelli dei municipi.
Emanuele Bottiroli
Al penultimo commento: ma per cortesia non diciamo inesattezze!
RispondiEliminaBisogna saper leggere i bilanci, il bilancio del Comune di Rocca Susella non è certamente di 28.000,00 euro (non ci pagherebbero nemmeno un impiegato)!
Sono fuori portata e di tanto anche le cifre sull'ICI.
Inoltre il problema non è l'energia fotovoltaica ma è l'impianto in quella zona lì e con tutte le sue problematiche!
Chi ha detto che non bisogna investire nelle energie rinnovabili? ... bisogna però rispettare il territorio!
Scusate ma per valutare la sostenibilità finanziaria del progetto, prima di discutere ancora di tutte le altre questioni ........qualcuno ci può dire qual'è il costo complessivo dell'investimento? qual'è il fatturato dell'azienda agricola negli ultimi tre anni? qual'è l'utile netto?qual'è la percentuale di indebitamento in rapporto al fatturato?..... un progetto così avrà un suo piano industriale ben dettagliato. Sarebbe interessante vederlo pubblicato.
RispondiElimina