Informarsi è partecipare - Gruppo consiliare "Uniti per Godiasco" - Godiasco Salice Terme (PV)


giovedì 4 dicembre 2008

Rassegna di teatro alla SOMS di Voghera

Ricevo e, ritenendola cosa interessante, segnalo ....
Sito: www.somsvoghera.net
Mail: info@somsvoghera.net
Ieri sera al Cinema Teatro Arlecchino sono state presentate la rassegna teatrale "A porte aperte" e la rassegna teatrale domanicale per ragazzi e famiglie "Teatromagia". Se vi siete persi l'appuntamento e volete conoscere nel dettaglio l'intera programmazione e i costi di biglietti e abbonamenti, potete andare sul nostro sito oppure cliccare sul link:
www.somsvoghera.net/programma_teatro_arlecchino.pdf
per scaricare in formato pdf tutte le informazioni che vi servono!
Non resta che augurare BUON TEATRO!

Intervista su Gamma Radio Pavia

Oggi in onda alle 12.10 e 13.10 una intervista su Gamma Radio Pavia sulla decadenza di Salice.

60 anni di Diritti dell'Uomo

DIRITTI DELL'UOMO
1948-2008: i sessant'anni della Dichiarazione universale dei diritti dell'uomo

La Dichiarazione universale dei diritti dell'uomo compie sessant'anni, venne firmata a Parigi il 10 dicembre del 1948.
"Tutti gli esseri umani nascono liberi ed eguali in dignità e diritti. Essi sono dotati di ragione e di coscienza e devono agire gli uni verso gli altri in spirito di fratellanza.". Così recita il primo articolo della Dichiarazione, che ha rappresentato e rappresenta tutt'ora un documento di fondamentale importanza sia da un punto di vista storico (è stato il primo documento a sancire in modo universale i diritti dell'individuo) che etico. Dopo più di mezzo secolo, la strada da percorrere è ancora lunga ed è importante ricordare questa solenne dichiarazione in un monento "flaggellato" da conflitti, guerre, paure globali e incertezze altrettanto globali come questo.

Dalla Redazione di Lex24 il testo in Italiano della Dichiarazione Universale dei diritti dell'uomo (Fonte: UNESCO)

mercoledì 3 dicembre 2008

Commento al post sul Rally

riporto il commento per maggiore leggibilità
purtroppo temo che, in questo comune e con tale autorevole promotore, i progetti faraonici come quello di un rally internazionale trovino più ascolto dei tanti suggerimenti per un maggiore benessere diffuso.
non mi stanco di ripetere: il costo della fontana e dei pochi metri quadri circostanti avrebbe finanziato 15 anni di assistenza domiciliare, ma "bisogna accontentare un po' tutti". o no?
2 dicembre 2008 23.19

giovedì 27 novembre 2008

Dopo il concorso ippico, altro declassamento

Nel consiglio che avevamo chiesto per avere giustificazione dell'abbandono del concorso ippico, ci fu detto che, in sostanza, non interessava più a nessuno. Opinione di lor signori. Ora l'attenzione era per il Rally, più "moderno" e sentito. Sembra proprio che questa amministrazione, oltre che miope ed incapace, sia anche jettatrice.
Leggo infatti oggi ....

Rally, Oltrepo declassato
la Provincia Pavese — 26 novembre 2008 pagina 58 sezione: SPORT
SALICE TERME. Fino a ieri il rally Oltrepo era uno degli appuntamenti
motoristici più importanti d’Italia, dal prossimo anno diventerà una gara
interregionale
. L’esecutivo della Commissione sportiva automobilistica italiana
(Csai) ha deciso che nel 2009 la gara non sarà più nel Campionato italiano
asfalto, ma diventerà una delle tre finali del Challenge, il che significa
prove speciali più corte, auto meno potenti e piloti solo del Nord. E poi
cambierà la data: da fine luglio all’autunno. La Csai deciderà nella riunione
di domenica prossima se il rally si farà a ottobre o novembre, sempre che gli
organizzatori decidano comunque di farlo, il che non è certo. Chi ha bocciato
la gara di Salice Terme può dire che nelle province vicine ci sono già molti
rally. Il Lanterna, ad esempio, si corre su strade distanti non più di 30
chilometri in linea d’aria da quelle del rally Oltrepo. Il rally Oltrepo però è
stato uno dei più visibili su giornali e televisioni. «All’edizione 2008 hanno
dedicato servizi i programmi di motori di Rai1 e Rai2, Sky Sport e molti
circuiti privati, Eurosport e reti tedesche e inglesi - spiegano gli
organizzatori del rally Oltrepo - . In totale, repliche comprese, abbiamo avuto
1.740 minuti di trasmissioni tv». Nel 2009 il Trofeo rally asfalto avrà dieci
tappe e non più nove. «L’anno prossimo - spiega Chicco Gorini della scuderia
Alberti, che da 23 anni organizza il rally Oltrepo - entreranno il rally del
Salento, che nel 2008 non ha superato i 40 iscritti mentre noi ne abbiamo avuti
139, e il Taormina, il cui valore tecnico è basso perché i piloti forti sono
quasi tutti del Nord». Il motivo? «Credo politico - continua Gorini - visto che
l’organizzatore del rally del Salento e quello del rally di Taormina sono due
candidati al nuovo esecutivo Csai». Fatto sta che l’anno prossimo il rally
Oltrepo sarà l’ultima tappa del circuito Challenge riservato ai piloti del Nord
Italia. «Possono iscriversi anche 120 equipaggi, ma il livello si abbassa
rispetto al campionato Asfalto - spiega Gorini - . Trattandosi di una finale
verremo spostati a ottobre o novembre». In quelle date e con piloti meno forti
sarà più difficile trovare anche gli sponsor. E poi c’è l’incognita United
business, che si è occupata dell’organizzazione commerciale del rally. «Il
Challenge è un livello che non ci interessa perché è troppo basso per i nostri
piloti che gareggiano nel campionato italiano ed europeo - spiega Pier Liberali
della United business - . Fare il Challenge per noi è come giocare in serie C
con una squadra di serie A. Mi incontrerò con Gorini e gli proporrò di
rifiutare la finale Challenge e di organizzare invece un rally internazionale
che non rientri in un campionato specifico, come è successo per due anni prima
che l’Oltrepo diventasse una prova del Trofeo rally asfalto. In quel biennio
abbiamo avuto in Oltrepo il meglio del rallismo italiano e internazionale. Per
riuscirci ancora però serve l’appoggio degli enti pubblici, ma non solo il
patrocinio. Un rally così costa centinaia di migliaia di euro per cui se
Provincia e Comuni lo considerano un’occasione per promuovere il territorio
devono raccogliere decine di migliaia di euro». - Claudio Malvicini
Berogno & Deantoni, ne azzeccherete mai una ?

mercoledì 26 novembre 2008

Staticità: scuole a rischio

Legambiente: in Italia 10.000 scuole a rischio
22 novembre 2008
Sono 10.000 le scuole di tutta Italia che dovrebbero essere sottoposte a urgenti interventi di manutenzione in quanto prive di svariati certificati, a partire da quello di agibilità statica, anche perché molti edifici (52,82%) sono stati costruiti prima del 1974, anno in cui fu promossa la legge 62 contenente provvedimenti per le costruzioni con particolari prescrizioni per le zone sismiche.
E' quanto emerge dal rapporto di Legambiente «Ecosistema scuola 2008». Alto, si legge nel rapporto, il numero di scuole (52,82%) costruite prima del 1974, cosa tanto più grave se si pensa che il 75,04% degli edifici si trova in zona ad alto rischio sismico. Nel complesso, meno della metà degli edifici scolastici ha goduto di interventi di cura negli ultimi cinque anni. Le scuole italiane che possiedono il certificato di agibilità statica (in Piemonte non ce l'ha il 62% degli istituti) sono poco più del 50%, quelle che hanno il certificato igienico-sanitario sono il 71,14% e di prevenzione incendi appena il 52,19%, anche se il dato è in miglioramento rispetto agli anni passati. Troppe, inoltre, sono ancora le scuole italiane che vivono in prossimità di zone inquinate e a rischio. Alta è anche la percentuale di scuole che si trovano vicino ad antenne cellulari ad emissione ›6 V/m, ad aree industriali (7,93%), a fonti di inquinamento acustico (2,63%) e a distributori di benzina (2,22%). Maggiore l'attenzione da parte delle amministrazioni sulla questione amianto, con conseguenti azioni di bonifica per confinare o coibentare questo materiale molto pericoloso. L'attenzione si rafforza anche per la questione radon.
Per quanto riguarda gli investimenti in edilizia scolastica, è il centro nord ad annoverare le scuole che investono di più: nella graduatoria stilata dal Legambiente sono in testa le scuole di Prato, seguita da Asti, Forlì, Livorno e Biella. Agli ultimi posti Catania, Sassari, Genova e Crotone. Torino è 24esima e mostra un «forte impegno a rendere le loro scuole più vivibili, sicure e culturalmente al passo con i tempi. Lo dimostrano - dice Legambiente - gli interventi sugli edifici torinesi avvenuti da 5 anni a questa parte per oltre l'80% di essi o il biologico per tutte le scuole della capitale, con la messa a disposizione dei ragazzi anche di macchinette snack a base di frutta di stagione». All'epoca, le amministrazioni provinciali, a cui compete la gestione delle scuole superiori, che risposero al questionario di Legambiente furono 51: dal campione preso in esame emerse che il 42,65% delle scuole necessita di interventi di manutenzione urgente (42,65%). Solo la metà degli edifici scolastici è in regola rispetto il possesso del certificato di agibilità statica (53,64%), e del certificato di agibilità igienico-sanitaria (51,34%), minore è la percentuale di quelli che possiedono anche il certificato di prevenzione incendi (25,97%). Il piano della sicurezza resta una centralità dell'organizzazione scolastica: la presenza di porte antipanico è dell'88,27%, le scale di sicurezza l'82,01%, le prove di evacuazione effettuate nell'82,97% dei casi e impianti elettrici a norma li troviamo nell'80,60% del campione.

REGIONI Edifici con certificato di agibilità statica
Abruzzo 8,51%
Basilicata 100,00%
Calabria 35,34%
Campania 100,00%
Emilia Romagna 87,97%
Friuli Venezia Giulia 67,95%
Lazio 47,98%
Liguria 74,03%
Lombardia 31,38%
Marche 41,86%
Molise 100,00%
Piemonte 38,38%
Puglia 12,73%
Sardegna 100,00%
Sicilia 25,32%
Toscana 90,15%
Trentino Alto Adige 98,31%
Umbria 70,45%
Valle d'Aosta 100,00%
Veneto 65,09%
Nel nostro comune è stato effettuato qualche controllo ?

SOCIAL CARD

Questo post non è fatto per inserire miei commenti sulla social card, ma solo per dare delle informazioni "di servizio"
Informazioni introduttive
Per i cittadini che ne fanno domanda e che hanno i requisiti di legge (D.L. n. 112 del 2008) è disponibile una Carta Acquisti utilizzabile per il sostegno della spesa alimentare e dell'onere per le bollette della luce e del gas.
La Carta Acquisti vale 40 euro al mese. Per le domande fatte prima del 31 dicembre, la Carta sarà inizialmente caricata dal Ministero dell'Economia e delle Finanze con 120 euro, relativi ai mesi di ottobre, novembre e dicembre 2008. Successivamente, nel corso del 2009, la Carta sarà caricata ogni due mesi con 80 euro (40 euro x 2 = 80 euro) sulla base degli stanziamenti via via disponibili.
Con la Carta si potranno anche avere sconti nei negozi convenzionati che sostengono il programma Carta Acquisti, si potrà accedere direttamente alla tariffa elettrica agevolata e si potranno ottenere altri benefici e agevolazioni che sono in corso di studio.
La Carta Acquisti viene concessa agli anziani di età superiore o uguale ai 65 anni o ai bambini di età inferiore ai 3 anni (in questo caso il Titolare della Carta è il genitore) che siano in possesso di particolari requisiti.
Se è interessato/a ad avere una Carta, verifichi il possesso dei requisiti e le modalità per ottenerla leggendo con attenzione le informazioni relative alla sua fascia di età, oppure andando alle Poste o all'INPS, dove otterrà tutte le informazioni del caso. La Carta Acquisti si potrà richiedere negli Uffici Postali dal prossimo dicembre presentando il modulo di richiesta con la relativa documentazione.
per gli over 65 scaricare il modulo di richiesta da ==> http://www.ilsole24ore.com/fc?cmd=document&file=/art/SoleOnLine4/Norme%20e%20Tributi/2008/11/Modulo-di-richiesta-maggiori-65-anni.pdf?uuid=a0a1a25c-bbb5-11dd-93ae-55d4d52ebfe0

ERIN BROCKOVICH

Da un trafiletto su Il Sole 24 Ore di oggi:
"La consapevolezza è l'arma più grande che i cittadini hanno a disposizione". Erin Brockovich, testimone della più imponente class action USA, è intervenuta ieri a Roma alla convention Federconsumatori. Divenne famosa per aver intentato una causa collettiva contro Pacific Gas and Electric Company, che aveva contaminato le falde acquifere di una cittadina californiana.
Questo il suo sito internet http://www.brockovich.com/
Dalla vicenda è stato tratto il film "Forte come la verità" con Julia Roberts

lunedì 24 novembre 2008

Segnalo sito su OLTREPO'

Gironzolando per internet ho trovato questo sito interessante: ovviamente parla dell'Oltrepò
http://www.itinerandoinoltrepo.it/index.html

venerdì 21 novembre 2008

LA CRISI, IL MERCATO E IL PENSIERO LIBERALE

Riporto un interessante intervento di Salvatore Rossi, Direttore centrale della Banca d'Italia per la Ricerca economica e le relazioni internazionali. Ha pubblicato numerosi libri e articoli, su riviste internazionali e italiane, su temi come: macroeconomia, politica economica, economia internazionale, economia industriale, storia economica. Ha fatto parte di vari comitati e gruppi di lavoro ufficiali, nazionali e presso i principali organismi internazionali. Ha soggiornato presso il Fondo Monetario Internazionale ed è stato visiting scholar presso l'MIT. Si è laureato in matematica presso l'Università di Bari.
LA CRISI, IL MERCATO E IL PENSIERO LIBERALE *
di Salvatore Rossi 20.11.2008
Il ripensamento critico della finanza innescato dalla crisi finanziaria coinvolge la stessa nozione di economia di mercato. Ma chi ha fallito, lo Stato o il mercato? Paradossalmente lo Stato, che non ha saputo dare regole esaustive e supervisori attenti. Si è instaurata una religione liberistica che vede nell'intervento pubblico sempre e comunque una indebita compressione della libertà d'impresa. Anticipazione di un articolo più esteso che la rivista Il Mulino pubblicherà nel numero in uscita a dicembre.
Il ripensamento critico della finanza che è stato innescato dalla crisi finanziaria sta coinvolgendo la stessa nozione di economia di mercato. Ma chi ha fallito in questa vicenda, lo Stato o il mercato? Lo Stato, vorrei sostenere, pur se in virtù di un paradosso.
L'EREDITÀ DEL PENSIERO LIBERALE
Un risultato secolare, solido e netto, del pensiero economico è che, il mercato, o è “regolato” o non è. Se lo Stato pratica un laissez faire assoluto, il libero mercato concorrenziale non dura a lungo, finisce con l’essere soffocato dalla naturale tendenza monopolistica dei soggetti che vi operano. È una legge di natura, una sorta di entropia. Il mercato concorrenziale è infatti il regime ottimo dal punto di vista dei “compratori”, cioè della collettività, perché mantiene i prezzi al livello più basso possibile; ma, per la stessa ragione, è quello pessimo dal punto di vista dei “venditori”, che sono una minoranza nella società, ma agguerrita, e si oppongono in ogni modo a quel regime. Occorrono regole esaustive e precise, regolatori e supervisori occhiuti, attenti, non catturabili dagli interessi dei “venditori”, a patto, s’intende, che l’apparato di regole e controlli sia il più possibile non distorsivo e non burocratico.
Questa è, io ritengo, una eredità nobilissima del miglior pensiero liberale, contrario a far discendere dai grandi principi di libertà una “religione liberistica” nelle cose economiche. Scriveva Luigi Einaudi quasi ottanta anni fa:
“Dalla frequenza dei casi in cui gli economisti, per ragioni contingenti, inclinano a raccomandare soluzioni liberistiche dei singoli problemi concreti, è sorto un terzo significato, che io direi religioso, della massima liberistica. Liberisti sarebbero in questa accezione coloro i quali accolgono la massima del lasciar fare e del lasciar passare quasi fosse un principio universale (…) Tutta la storia posteriore della dottrina sta a dimostrare che la scienza economica, come dianzi si chiarì, non ha nulla a che fare con la concezione religiosa del liberismo”. (1)
Questa concezione religiosa che Einaudi così severamente stigmatizzava è risorta nella seconda metà del Novecento come conseguenza indesiderata di un serio dibattito sui fondamenti dell’economia pubblica. Da una critica serrata alla teoria standard della regolazione come basilare interesse pubblico (un lascito degli economisti che hanno lavorato fra il 1930 e il 1960) si venne traendo negli anni Sessanta la conclusione che ai fallimenti del mercato possano porre riparo i mercati stessi, o al più i tribunali civili, mentre l’autorità pubblica è di necessità incompetente, corrotta e “catturata” dagli interessi che dovrebbe dirimere, sicché essa può solo far peggio. (2)
LA RELIGIONE LIBERISTICA
Le correnti di pensiero sottostanti questa critica sono fra i punti più alti del pensiero economico del Novecento. Ma negli ultimi venti anni, soprattutto nel mondo anglosassone, si è costruita su di essa una vera e propria religione nel senso di Einaudi e oggi sul banco degli imputati stanno proprio alcune delle politiche nate da quella religione. La crisi finanziaria globale del 2007-2008 fa volgere l’evidenza empirica decisamente a suo sfavore.
La religione liberistica che vede, o finge di vedere, nell’intervento pubblico sempre e comunque una indebita compressione della libertà d’impresa si configura come una forma diabolica di statalismo: lo Stato, alleandosi con interessi privati, toglie al mercato concorrenziale l’aria per respirare, che sono appunto le regole e i controlli che ne consentono il funzionamento. La crisi attuale è nata nel mondo finanziario, politico, culturale americano, ed è figlia di quello che, con una torsione lessicale, si può appunto chiamare un fallimento dello Stato. Lo Stato ha fallito per inazione, non per eccesso di azione; per non aver voluto vedere e contrastare una sequenza di evidenti fallimenti del mercato: la opacità degli strumenti finanziari “strutturati”, i conflitti d’interesse che hanno spesso reso inefficace e anzi controproducente il ruolo delle agenzie di rating, la frammentazione e dispersione dell’incentivo a monitorare il credito che è implicato dal modello di banca “origina e distribuisci”, e tanti altri.
Recuperare una equilibrata concezione liberale di mercato ben regolato non deve farci precipitare nell’errore di segno opposto. Dalla difficilissima strettoia in cui l’economia planetaria si trova deve venir fuori un sistema finanziario diverso, non uno riportato a forme arcaiche. Un sistema in cui gli intermediari mettano in gioco più soldi propri e siano più attenti ai rischi, occupandosene comunque in presa diretta; che ubbidiscano a regole precise e incisive e siano sottoposti a una vigilanza organica, il più possibile coordinata a livello internazionale. Una buona analisi, buone regole, e una loro efficace applicazione rendono pieno e fruttuoso l’esercizio della libertà nell’agire economico, insostituibile motore di benessere.

Pillole di saggezza

Ricevo da un amico e desidero condividere con voi.
Il vaso di maionese e i due bicchieri di vino
Un professore stava davanti alla sua classe di filosofia e aveva davanti alcuni oggetti.
Quando la classe incominciò a zittirsi, prese un grande barattolo di maionese vuoto e lo iniziò a riempire di palline da golf.
Chiese poi agli studenti se il barattolo fosse pieno e costoro risposero che lo era.
Il professore allora prese un barattolo di ghiaia e la rovesciò nel barattolo di maionese.
Lo scosse leggermente e i sassolini si posizionarono negli spazi vuoti, tra le palline da golf.
Chiese di nuovo agli studenti se il barattolo fosse pieno e questi concordarono che lo era.
Il professore prese allora una scatola di sabbia e la rovesciò, aggiungendola nel barattolo; ovviamente la sabbia si sparse ovunque all'interno.
Chiese ancora una volta se il barattolo fosse pieno e gli studenti risposero con un unanime 'sì'.
Il professore estrasse quindi due bicchieri di vino da sotto la cattedra e aggiunse il loro intero contenuto nel barattolo, andando così effettivamente a riempire gli spazi vuoti nella sabbia.
Gli studenti risero.
'Ora', disse il professore non appena la risata si fu placata, 'voglio che consideriate questo barattolo come la vostra Vita.
Le palle da golf sono le cose importanti: la vostra famiglia, i vostri bambini, la vostra salute, i vostri amici e le vostre Passioni; le cose per cui, se anche tutto il resto andasse perduto e solo queste rimanessero, la vostra vita continuerebbe ad essere piena.
I sassolini sono le altre cose che hanno importanza, come il vostro lavoro, la casa, la macchina.
La sabbia è tutto il resto: le piccole cose.
Se voi mettete nel barattolo la sabbia per prima, non ci sarà spazio per la ghiaia e nemmeno per le palle da golf.
Lo stesso vale per la vita: se spendete tutto il vostro tempo e le vostre energie dietro le piccole cose, non avrete più spazio per le cose che sono importanti per voi.
Prestate attenzione alle cose che sono indispensabili per la vostra felicità: giocate con i vostri bambini, godetevi la famiglia ed i genitori fin che ci sono; portate il vostro compagno/a fuori a cena... E non solo nelle occasioni importanti!
Dedicatevi a ciò che amate e alle passioni, tanto ci sarà sempre tempo per pulire la casa o fissare gli appuntamenti. Prendetevi cura per prima cosa delle palle da golf, le cose che contano davvero.
Fissate le priorità...
Il resto è solo Sabbia.
Uno degli studenti alzò la mano e chiese cosa rappresentasse il vino.
Il professore sorrise: 'Sono felice che tu l'abbia chiesto. Serve solo per mostrarvi che non importa quanto piena possa sembrare la vostra vita: ci sarà sempre spazio per un paio di bicchieri di vino con un amico.'

Commento al post sulla MOBILITA'

riporto:
Buongiorno...spero vivamente anch'io che questi soldi vengano utilizzati in modo intelligente...e non solo buttati per costruire cose inutili come fontane....Abito a Salice da 3 anni...sono due anni che telefono in comune perchè davanti a casa mia,in viale Mangiagalli (di fronte all'ex hotel Paradiso) sul marciapiede pubblico, si sono formati dei buchi enormi pericolosi per i passanti...ma in comune, da due anni, mi danno sempre la solita risposta, ovvero che stanno facendo la gara d'appalto per decidere a chi affidare i lavori...ma è mai possibile? Per non parlare poi del dosso o dello specchio che dovrebbero mettere davanti a casa mia visto che le macchine fanno quella curva come se facessero un rally...e tutte le volte che bisogna attraversare la strada o uscire con la macchina dal vialetto si deve sperare che nessuno ti investa!!!! Figuriamoci se hai anche dei bambini...

lunedì 17 novembre 2008

Mobilità

MOBILITA'
Finanziamenti regionali per migliorare la viabilità e la sicurezza stradale
Scadenza: 26 gennaio 2009
Province e Comuni singoli o associati possono ottenere finanziamenti regionali per migliorare la mobilità stradale anche sotto il profilo della sicurezza (impianti di monitoraggio e governo della mobilità urbana ed extraurbana; impianti di sicurezza) lungo strade provinciali e comunali extraurbane. Sono ammissibili a finanziamento progetti definitivi o esecutivi di costo complessivo compreso tra 200.000 e 4.000.000,00 euro per i progetti relativi al miglioramento della sicurezza nelle gallerie. Tra 100.000,00 ed 750.000,00 euro per i progetti relativi alla realizzazione di impianti tecnologici per la sicurezza.
http://www.regione.lombardia.it/wps/portal/_s.155/606?divcnt=pagename=PortaleLombardia%2FPrimoPiano%2FPL_primo_piano,c=PrimoPiano,cid=1218502858539,clsp=1198151858731,dir_gen=Variables.dir_gen,ottica=Variables.ottica&PRLso=off
Spero che i nostri amministratori facciano qualcosa, oltre alle fontane/bidone

Un sito per l'agricoltura

Tante informazioni interessanti, fra cui un programma (molto semplice) per calcolare il costo orario di una macchina agricola. Questo e tanto altro. Il nostro territorio ha molto bisogno dell'agricoltura, come occasione di occupazione, come strumento per salvaguardare il territorio, come mezzo per affermare e sviluppare le produzioni tipiche e stimolare quindi in modo indotto il turismo. Oggi tuttavia l'agricoltura è divenuta un fenomeno complesso, bisognoso di un approccio molto più approfondito e professionalizzato rispetto al passato. Questo è un piccolo contributo. Tanti altri dovrebbero darne gli enti locali, e non solo loro: lo fanno ? Tutti gli agricoltori conoscono che tipo di vantaggi può comportare la ricettività tramite i B&B (bed and breakfas) e l'agriturismo in genere ? Conoscono le opportunità offerte dalla trasformazione dei loro prodotti ? Dalla coltivazione e trasformazione di piante officinali ? ecc ecc
http://agronotizie.imagelinenetwork.com/web-tech/macchine-agricole-on-line-il-calcolo-del-costo-orario-06500.cfm

La Fontana dei TRAVI






Adesso è proprio una bella fontana ! Ora Salice è come Roma. Anche noi abbiamo la nostra fontana (con) dei TRAVI. Sempre meglio di quel trogolo che campeggia all'inizio di Godiasco (e che è costato come un anno di assistenza domiciliare, ovvero 26.000 euro mal spesi) che ha riscosso talmente il consenso dei cittadini, che qualche buontempone vi ha depositato dentro un water. Bravi i nostri due amministratori, sindaco e vice sindaco, hanno coronato il sogno di una vita con due belle fontane per essere ricordati nel comune che hanno (purtroppo) amministrato per anni. Sono riusciti nel loro intento. Solo che invece che due fontane hanno fatto due bidoni ! In un prossimo posto inserirò i dati della delibera che decise la costruzione della fontana di Salice: il progettista e la sua remunerazione e tutto il resto. Chiederà i danni il nostro duetto al progettista e all'esecutore dei lavori ? Cosa chiederà come penale ? Una faccia (anzi due) nuove ?
Qualcuno mi aveva suggerito di mettere le foto della vergogna all'apertura del blog. Non lo farò per non disgustare chi accede a leggerlo.

venerdì 14 novembre 2008

Ecco le foto !




ANDATE A CASA !
Piccolo suggerimento per i geniali signori dell'amministrazione: in questi giorni dovrebbe arrivare il ministro Tremonti .... meglio dirottarlo da qualche altra parte, è più igienico per voi.

La fontana è come la maggioranza

Abbiamo criticato più volte la scelta di fare la fontana a Salice, principalmente per due motivi. Il primo e maggiore che, nell'ordine di priorità, ci sarebbero state spese ben più urgenti. Il secondo consiste nel fatto che era possibile risparmiare molti soldi scegliendo uno dei tanti progetti elaborati dal concittadino architetto Trevisan, ben disponibile a REGALARLI al comune (si è scelto di far fare il progetto all'arch. Bosi, giustamente remunerandolo.
Adesso però la fontana c'è, o, meglio, ci sarebbe, invece è come la maggioranza: fa acqua e deve essere puntellata. Sono infatti apparsi tecnici al suo cospetto (della fontana) perchè pare che filtri acqua sulla sede stradale e che la balaustra SIA GIA' PERICOLANTE. E' stata per ora puntellata con paletti di legno. (prossimamente pubblicherò le foto)
Signori della maggioranza, avete fatto veramente una magra ! non ci resta che piangere, o forse ridere. Una bella risata in faccia a questi signori incapaci anche delle cose più banali. Andate a casa !

martedì 11 novembre 2008

Omaggio ad una grande donna

E' mancata ieri, dopo il suo ultimo concerto Miriam Makema, "Mama Africa", e come ha commentato Nelson Mandela, come era nei suoi sogni, sul palco.
P.S. Piccola nota di colore: il vero nome della grande e amatissima Mama Afrika è Zensile Makeba Qgwashu Nguvama Yiketheli Nxgowa Bantana Balomzi Xa Ufnu Ubajabulisa Ubaphekeli Mbiza Yotshwala Sithi Xa Saku Qgiba Ukutja Sithathe Izitsha Sizi Khabe Singama Lawu Singama Qgwashu Singama Nqamla Nqgithi. Spiega la Makeba: “Il motivo di questa lunghezza è che ogni bambino prende il nome di tutti i suoi antenati maschi. Spesso il primo nome è seguito da una o due parole, che dicono qualcosa del carattere della persona; questo fa si che un vero nome africano sia una specie di storia”. (Vedi la biografia di Miriam Makeba su Wikipedia)

Di seguito il testo.

PATA PATA

Sat wuguga sat ju benga sat si pata pat Chor:„Pata Pata")
Sat wuguga sat ju benga sat si pata pat ...(Chor: Sat wuguga sat ju benga sat si pata pat...(Chor: „Pata
Sat wuguga sat ju benga sat si pata ...(Chor: „Pata
1. Refrain
Hihi ha mama, hi-a-ma sat si pata ...(Chor: „Pata
Hihi ha mama, hi-a-ma sat si pa ...(Chor: „Pata Pata")
A-hihi ha mama, hi-a-ma sat si pata pat ...(Chor:
A-hihi ha mama, hi-a-ma sat si pat ...(Chor: „Pata
2. Strophe
Aya sat wuguga sat ju benga sat si pata ...(Chor:
A sat wuguga sat ju benga sat si pat ...(Chor: „Pata)
A sat wuguga sat ju benga sat si pata ...(Chor: „Pata
A sat wuguga sat ju benga sat si pata ...(Chor: „Pata)
Bridge:
„Pata Pata" is the name of a dance ... we do down Johannesburg way.
And everybody ... starts to move ... as soon as „Pata Pata" starts to play - hoo ...
3. Strophe
Aya sat wuguga sat ju benga sat si pata ...(Chor:
A sat wuguga sat ju benga sat si pat ...(Chor: „Pata)
A sat wuguga sat ju benga sat si pata ...(Chor: „Pata
A sat wuguga sat ju benga sat si pata ...(Chor: „Pata
2. Refrain
Hihi ha mama, hi-a-ma sat si pata ...(Chor: „Pata
Hihi ha mama, hi-a-ma sat si pat ...(Chor: „Pata
A-hihi ha mama, hi-a-ma sat si pata pat ...(Chor:
A-hihi ha mama, hi-a-ma sat si pat ...(Chor: „Pata)
4. Strophe
Haji-a sat wuguga sat ju benga sat si pata ...(Chor:
A sat wuguga sat ju benga jo-ho ...(Chor: „Pata Pata")
A sat wuguga sat ju benga sat si pata pat ...(Chor:
A sat wuguga sat ju benga sat si ...(Chor: „Pata)
Bridge
Hoo, every Friday and Saturday night ... it's „Pata Pata"-time.
The dance keeps going all night long ... till the morning sun begins to shine - hey!
Aya sat wuguga sat - wo-ho-o ...(Chor: „Pata Pata")
5. Strophe
Aya sat wuguga sat ju benga sat si pata ...(Chor:
A sat wuguga sat ju benga sat si pat ...(Chor: „Pata)
A sat wuguga sat ju benga sat si pata ...(Chor: „Pata
A sat wuguga sat ju benga sat si pata ...(Chor: „Pata
3. Refrain
Hihi ha mama, hi-a-ma sat si pata ...(Chor: „Pata
Hihi ha mama, hi-a-ma sat si pat ...(Chor: „Pata
A-hihi ha mama, hi-a-ma sat si pata pat ...(Chor:
A-hihi ha mama, hi-a-ma sat si pat ...(Chor: „Pata
6. Strophe
Huh- a sat wuguga sat - hit it! ...(Chor: „Pata Pata")
Aah- sat wuguga sat - aim not si - hit it! ...(Chor: „
A sat wuguga sat ju benga sat si pata ...(Chor: „Pata Pata

http://it.youtube.com/watch?v=kCc61z9IFu4

venerdì 7 novembre 2008

Agricoltura Politiche per ricambio generazionale

Anche i giovani agricoltori vogliono fatti concreti
Agia-Cia: Necessarie politiche per favorire il ricambio generazionale

Favorire il ricambio generazionale in agricoltura attraverso una politica realmente attenta alle esigenze dei giovani che devono poter contare su misure che permettano un più facile accesso alla terra e al credito. Insomma, una strategia nuova e propulsiva per aprire prospettive di sviluppo e competitività. Questo il concetto espresso oggi a Roma dall’Agia, l’Associazione dei giovani imprenditori agricoli della Cia (Confederazione italiana agricoltori), in occasione della manifestazione celebrativa dei cinquant’anni di fondazione del Ceja (Consiglio europeo dei giovani agricoltori), che si è svolta in Campidoglio, nella Sala Giulio Cesare.
In Italia i giovani agricoltori incontrano ancora troppe difficoltà e il ricambio generazionale è lento e spesso volte diventa anche impossibile. Attualmente nel nostro Paese il rapporto giovani-anziani in agricoltura è di uno ad otto, mentre in Europa scende da uno a quattro. E’, quindi, indispensabile operare, ribadisce l’Agia, con una rinnovata azione che garantisca ai giovani gli strumenti necessari per potere sviluppare compiutamente le loro potenzialità in campo imprenditoriale.
Non a caso, alla base della mobilitazione della Cia vi sono anche le richieste per dare ai giovani quelle politiche necessarie per entrare a pieno titolo in agricoltura. Da un più facile accesso al credito e alla terra alla riduzione dei costi produttivi e degli oneri sociali, da un effettivo alleggerimento del carico fiscale a finanziamenti ed interventi veramente propulsivi.
Dunque, anche per l’Agia è il momento di passare ai fatti concreti. C’è l’esigenza di volta pagina e dare quelle certezze che oggi mancano ai giovani agricoltori. La strategia per il ricambio in agricoltura, oltre a guardare in modo coerente alla molteplicità di fattori che lo costituiscono e a corrispondervi con risposte chiare e mirate, deve avere la necessaria “lungimiranza”; ossia, deve essere in grado di guardare ai giovani imprenditori non oggi e non domani, ma per i prossimi anni.
Il mondo agricolo, più degli altri settori produttivi in Italia, risente, dunque, della mancanza del necessario ricambio generazionale. Molte imprese agricole in Italia, infatti, non hanno un erede all’interno della famiglia rurale e si prospetta per almeno un terzo delle aziende condotte da imprenditori ultrasessantenni un ipotetico e teorico passaggio o incorporazione in aziende di altri imprenditori, nella migliore delle ipotesi.
Le aziende condotte da giovani, ribadisce l’Agia, sono, invece, le più dinamiche, quelle che più facilmente si adattano ai cambiamenti e che vedono nella multifunzionalità la chiave per rivolgersi verso mercati diversi (agriturismo, trasformazione dei prodotti, attività alternative e connesse, vendita diretta, agrienergie) per soddisfare le esigenze del territorio su cui risiedono. Quelle dei giovani sono le aziende con superfici mediamente maggiori, che impiegano manodopera e che si rivolgono in generale a settori di attività a maggior valore aggiunto.
Per l’Agia, poi, è quanto mai importante puntare sull’innovazione. Questo perché un’agricoltura di qualità e salubre, un’agricoltura legata alla tipicità dei prodotti o alle zone di origine o un’agricoltura come patrimonio ambientale e culturale, non si può affermare senza innovazione. L’agricoltura deve essere in grado di corrispondere a “prodotti nuovi”, a processi produttivi nuovi e ai fabbisogni di una società moderna e, a questo riguardo, assume un ruolo preponderante la ricerca in campo agricolo e l’applicazione della ricerca nelle aziende.
Occorrono, secondo l’Agia, maggiori investimenti nella ricerca, sia pubblica che privata, per il miglioramento delle tecniche produttive, per la qualità dei prodotti, per corrispondere alle esigenze di consumatori sempre più attenti ed esigenti.
Fonte: Cia - Confederazione italiana agricoltori

giovedì 6 novembre 2008

Per Giorgio Gaber

Mail: info@somsvoghera.net
Sito: www.somsvoghera.net

Giovedì 13 novembre 2008
Cinema Teatro Arlecchino
Per Giorgio Gaber
di e con Davide Giandrini

nell'ambito della Rassegna regionale "Oltre il Palcoscenico"

Biglietti 3 euro posto unico
Prevendita Biglietti :
da Lunedì a Venerdì dalle 9,30 alle 12,30 presso la Sede S.O.M.S. Via XX Settembre 92 a fianco del cinema
da Venerdì a Lunedì dalle ore 21 alle 23 presso la biglietteria del Cinema Arlecchino

Previsioni del tempo

Un servizio che mi sembra particolarmente interessante per gli agricoltori e per tutti coloro che necessitano di una conoscenza precisa delle previsioni metereologiche.
Sul sito ==> http://www.syngenta.it/agrometeo
Previsioni del tempo fino a 5 giorni
- Copertura nazionale
- Finestra di applicazione giornaliera a 5 giorni - NOVITA'
- Aggiornamento 4 volte al giorno
- Possibilità di salvare la localita tra i preferiti - NOVITA'
Per poter accedere a questa sezione è necessario essere utenti registrati del sito Syngenta.

mercoledì 5 novembre 2008

Il discorso di Barack Obama

Vorrei commentare, ma certamente non posso aggiungere nulla a ciò che dice.
In fondo al discorso, il link per il video da cui è tratto il discorso qua riportato.

dal blog http://annarusselli.ilcannocchiale.it/

Buonasera Chicago! Se c’è ancora qualcuno là fuori che dubita del fatto che l’America sia il posto dove tutto è possibile, che ancora si chiede se il sogno dei nostri Padri sia vivo oggi, che ancora si interroga sul potere della nostra democrazia, stasera ecco la risposta. E’ la risposta che hanno dato le file davanti le scuole e le chiese, mai così lunghe nella storia di questo paese, fatte da gente che ha atteso tre ore, quattro ore, molti per la prima volta nella loro vita, perché credevano che questa volta poteva essere diverso, e che la loro voce poteva essere quella differenza. E’ la risposta data da giovani e vecchi, ricchi e poveri, Democratici e Repubblicani, neri, bianchi, ispanici, asiatici, nativi americani, gay, etero, disabili e non disabili. Americani, che hanno inviato al mondo il messaggio che noi non siamo mai stati solo un insieme di individui o un insieme di stati rossi e stati blu.

Noi siamo, e sempre saremo, gli Stati Uniti d’America.

E’ la risposta che ha guidato tutti coloro ai quali per lungo tempo e da molti è stato detto: siate scettici, abbiate dubbio e paura, riguardo a quello potrà succedere! ...e li ha guidati a mettere le proprie mani sul cammino della storia per dirigerlo ancora una volta verso la speranza di un giorno migliore.

C’è voluto molto tempo, ma stasera, grazie a quello che abbiamo fatto in questa giornata, in questa elezione, in questo specifico momento, oggi il cambiamento è in America.

Poco prima, in serata, ho ricevuto una chiamata di straordinaria cortesia dal Senatore Mc. Cain.

Il Sen. Mc Cain si è battuto a lungo e con tenacia in questa campagna. E ha combattuto ancora più a lungo e con tenacia per il Paese che ama. Ha sostenuto per l’America sacrifici che molti di noi non potrebbero nemmeno immaginare. Siamo grati per il servizio reso all’America da questo leader audace e coraggioso.

Mi congratulo con lui. Mi congratulo con il Governatore Palin per ciò che sono riusciti a realizzare. E sono impaziente di lavorare con loro per rinnovare la promessa di questo Paese, nei mesi che verranno.

Voglio ringraziare il mio compagno di viaggio, un uomo che ha fatto una campagna elettorale di cuore, che ha parlato in nome degli uomini e delle donne coi quali è cresciuto per le strade di Scranton e coi quali torna in treno a casa, in Delaware: il vice presidente eletto degli Stati Uniti, Joe Biden.

E non sarei qui stanotte se non fosse stato per il sostegno incessante del migliore amico dei miei ultimi 16 anni, pilastro della nostra famiglia, amore della mia vita, la First Lady Michelle Obama.

Sasha e Malia: vi amo più di ciò che possiate immaginare; vi siete meritate il nuovo cucciolo che verrà con noi alla Casa Bianca.

E anche se non è più con noi, io so che mia nonna ci sta guardando, come ci guarda la famiglia grazie alla quale io sono ciò che sono. Mi mancano, stasera, e so che il debito che ho nei loro confronti è incommensurabile!

A mia sorella Maya, a mia sorella Alma, a tutti i miei fratelli e le mie sorelle: grazie per il sostegno che mi avete dato. Vi sono grato.

Al responsabile del mio staff elettorale, David Plouffe, taciuto eroe di questa campagna, che ha realizzato la migliore, la migliore campagna politica, penso, della storia degli Stati Uniti d’America!

Al mio capo stratega, David Axelrod che è stato mio partner in ogni passo del cammino percorso.

Alla migliore squadra elettorale mai messa assieme nella storia politica: a voi tutto ciò è dovuto, e vi sarò per sempre grato per quello che avete sacrificato per realizzarlo.

Ma al di sopra di tutto, non dimenticherò mai coloro ai quali realmente appartiene questa vittoria. Appartiene a voi! Appartiene a voi!

Non sono mai stato un candidato favorito per questa carica. Non abbiamo mai avuto né molto denaro né molto consenso. La nostra campagna non è stata ordita nelle stanze di Washington. È cominciata nei cortili di Des Moines, nei soggiorni di Concord, sotto i portici di Charleston. E’ stata fatta da uomini e donne che hanno dato quel poco che avevano da dare: 5 o 10 o 20 dollari per la causa.

Ha tratto la propria forza da quei giovani che hanno respinto il mito di una generazione apatica e hanno lasciato le proprie case e le proprie famiglie per lavori che offrivano pochi soldi e ancor meno riposo. Ha preso la propria energia da quei meno giovani che hanno sfidato il freddo gelido e il caldo bruciante per bussare alle porte di perfetti sconosciuti, e dai milioni di americani che hanno prestato la propria opera volontaria e lavorato e provato che, più di due secoli dopo, il governo delle persone, dalle persone e per le persone non è stato inghiottito dalla Terra.

Questa è la vostra vittoria!

E io so che non avete fatto tutto ciò che avete fatto per vincere un’elezione. E so che non l’avete fatto per me.

Lo avete fatto perché capite l’enormità del compito che abbiamo davanti. Perché anche se stanotte stiamo festeggiando, sappiamo bene che le sfide che ci attendono domani saranno le più importanti della nostra vita: due guerre, un pianeta in pericolo, la peggiore crisi finanziaria del secolo.

Anche se stanotte siamo qui, sappiamo che ci sono dei coraggiosi americani che si stanno svegliando nei deserti dell’Iraq e nelle montagne dell’Afghanistan per rischiare le proprie vite per noi.

Che ci sono madri e padri che resteranno svegli dopo che i loro bambini si saranno addormentati e si chiederanno come faranno con l’ipoteca o a pagare il conto del medico o a risparmiare abbastanza per l’università dei loro figli.

Ci sono nuove energie da imbrigliare, nuovi posti di lavoro da creare, nuove scuole da costruire, minacce da fronteggiare, alleanze da ricostruire.

La strada che abbiamo davanti è lunga. La salita è ripida. Potremmo non arrivarci in un anno e nemmeno in un mandato. Ma, America, non ho mai auto tanta speranza quanta ne ho stasera sul fatto che ci arriveremo! Io vi prometto che noi ci arriveremo!

Ci saranno ostacoli e false partenze. Molti non concorderanno con tutto ciò che deciderò o con le mie politiche da Presidente. E sappiamo che il governo non può risolvere ogni problema.

Ma sarò sempre onesto con voi riguardo alle sfide che dovremo affrontare. Vi ascolterò, soprattutto quando non sarete d’accordo. E, sopra ogni cosa, vi chiederò di partecipare alla ricostruzione di questa nazione, nell’unico modo in cui l’America è stata fatta per 221 anni - - edificio per edificio, mattone per mattone, mano callosa per mano callosa.

Ciò che è cominciato 21 mesi fa nel cuore dell’inverno non può terminare in questa notte d’autunno.

Questa vittoria da sola non è il cambiamento che vogliamo. E’ solo l’opportunità di realizzare quel cambiamento. E ciò non può accadere se ritorniamo indietro al modo in cui le cose erano.

Non può accadere senza di voi, senza un nuovo spirito di servizio, un nuovo spirito di sacrificio.

Dunque facciamo appello ad un nuovo spirito di patriottismo e di responsabilità, per cui ognuno di noi si rimbocchi le maniche e lavori duramente e si prenda cura non solo di sé stesso ma anche degli altri.

Ricordiamoci che se la crisi finanziaria ci ha insegnato qualcosa è che non possiamo avere un Wall Street ricco e un "Main Street" (n.d.t inteso nel senso del popolo, della gente comune) in sofferenza.

In questo paese, nasciamo e moriamo come Una Nazione, Un Popolo. Non cediamo alla tentazione di ricadere nella faziosità, nella chiusura mentale e nell’immaturità che ha avvelenato la nostra politica così a lungo.

Ricordiamoci che è stato un uomo originario di questo stato a portare per primo lo stendardo del Partito Repubblicano alla Casa Bianca, un partito fondato sui valori dell’autostima, della libertà individuale e dell’unità nazionale.

Quei valori sono valori che tutti noi condividiamo. E mentre il Partito Democratico vince un’importante elezione stanotte, noi lo facciamo con una dose di umiltà e determinazione a sanare le divisioni che hanno ostacolato il nostro progresso.

Come disse Lincoln di fronte ad una nazione ben più lacerata della nostra, noi non siamo nemici ma amici. Anche se le nostre passioni possono averci infiammato, non devono rompersi i nostri legami di affetto.

E per quegli americani il cui sostegno non ho ancora guadagnato: posso non aver vinto il vostro voto stanotte, ma sento le vostre voci, ho bisogno del vostro aiuto. E sarò anche il vostro Presidente.

E per tutti coloro che stanotte ci guardano al di là delle nostre sponde, da palazzi e parlamenti, per coloro radunati attorno alle radio negli angoli dimenticati del mondo: le nostre storie sono differenti, ma il nostro destino è comune, ed una nuova alba per una leadership americana è a portata di mano.

http://www.affaritaliani.it/politica/discorso-obama051108.html

L'acchiappa contributi

INDIRIZZI UTILI
Tutti i contributi di Regione Lombardia

Ecco un servizio della Regione che riepiloga in maniera puntuale ed esauriente le scadenze a breve e medio periodo per la presentazione al Protocollo della regione di richieste contributi e adempimenti.
Scadenziario Protocollo Regionale
http://62.101.84.161/SRPortaleBeta/srScadenziario.nsf/VSCADAttive?OpenView

Illuminazione pubblica

Certamente è un'esigenza assai presente: una bella illuminazione è in grado di aumentare sensibilmente la gradevolezza dell'ambiente urbano. Aderirà il nostro comune ?
ENERGIA
Illuminazione pubblica, aperta la procedura Online per il Bando Asse Energia
Scadenza 18 novembre
Fino alle ore 20,00 del 18 novembre 2008 è attiva la procedura on line per la presentazione delle domande relative al Bando Asse 2 Energia finanziate dal fondo europeo FESR 2007-2013 relativi a "Interventi per il miglioramento dell'efficienza energetica degli impianti di illuminazione pubblica". Sono finanziati progetti per il rifacimento/adeguamento di impianti di illuminazione pubblica esterna di proprietà pubblica e/o la realizzazione di nuovi impianti, nei Comuni dotati di piano dell'illuminazione pubblica di cui alla l.r. 17/2000, da parte di Enti Locali.

Visite guidate al Pirellone

Potrebbero aderire all'iniziativa anche gli studenti del nostro comune ? sarebbe certamente una bella esperienza.
SCUOLA
In gita al Grattacielo Pirelli. La nostra Regione vista dall'alto

Scadenza 30 aprile 2009
Visite guidate al grattacielo Pirelli, anche in lingua inglese, lezioni di approfondimento e laboratori didattici completamente gratuiti per condurre gli studenti in un viaggio virtuale alla riscoperta del patrimonio di eccellenze artistiche, tecniche e paesaggistiche, che da sempre caratterizzano il nostro territorio. Le visite saranno possibili ogni giovedì e venerdì mattina non festivi dal 1 ottobre 2008 al 30 aprile 2009.

Prenotazioni ospedaliere

SANITA'
Prenotazioni ospedaliere: 800.638.638 è il nuovo centralino
L'800.638.638 è il nuovo numero del Centro Unico di Prenotazioni (Cup) regionale, collegato agli ospedali lombardi. Sostituisce il vecchio 803.000 e permette di prenotare esami e visite mediche negli ospedali che aderiscono al Cup. L'803.000 sarà comunque ancora attivo per i prossimi due mesi. L'elenco degli ospedali e delle altre strutture sanitarie che aderiscono al Cup sono sul sito internet www.crs.lombardia.it (al link "prenotazione telefonica - aderenti al servizio").

Piano Anticrisi Regione Lombardia

ECONOMIA
Piano anticrisi: un miliardo di euro in crediti per le piccole e medie imprese

Favorire l'accesso al credito delle piccole e medie imprese lombarde e contribuire a superare la crisi di fiducia nel sistema economico. E' la funzione del piano straordinario predisposto da Regione Lombardia per le Pmi alle prese con la crisi finanziaria ed economica. Dopo il confronto con tutti i soggetti del mondo economico, camerale, sindacale, sono stati mobilitati complessivamente almeno 1 miliardo di euro attraverso la rimodulazione e l'incremento dei fondi di garanzia, dei finanziamenti e dei fondi per lo sviluppo, in alleanza con il sistema bancario e in raccordo con l'Unione Europea.

Di seguito i dettagli
http://www.regione.lombardia.it/wps/portal/_s.155/606?divcnt=pagename=PortaleLombardia%2FPrimoPiano%2FPL_primo_piano,c=PrimoPiano,cid=1224170652313&PRLso=off

Commissione per il Paesaggio

C O M U N E D I G O D I A S C O
(Provincia di Pavia)
REGOLAMENTO PER L’ISTITUZIONE
ED IL FUNZIONAMENTO DELLA
COMMISSIONE COMUNALE PER IL PAESAGGIO

(art. 81, comma 1, della L.R. 11 marzo 2005, n. 12 e s.m.i. “Legge per il governo del territorio” e art. 148 del D.Lgs. 22 gennaio 2004 n. 42 e s.m.i. “Codice dei beni culturali e del paesaggio ai sensi dell’art. 10 della legge 6 luglio 2002, n. 137”

(Approvato con deliberazione del Consiglio Comunale n. in data 7 novembre 2008)

S O M M A R I O
Art. 1 – Principi fondamentali
Art. 2 – Istituzione della Commissione Comunale per il Paesaggio
Art. 3 – Compiti della Commissione Comunale per il Paesaggio
Art. 4 – Composizione e requisiti dei componenti della Commissione Comunale per il
Paesaggio
Art. 5 – Presentazione delle candidature, nomina e durata in carica della Commissione Comunale per il Paesaggio
Art. 6 – Incompatibilità alla nomina a componente della Commissione Comunale per il Paesaggio e limiti alla partecipazione all’esame delle pratiche
Art. 7 – Decadenza da componente della Commissione Comunale per il Paesaggio
Art. 8 – Modalità di convocazione della Commissione Comunale per il Paesaggio
Art. 9 – Validità delle sedute della Commissione Comunale per il Paesaggio e dei relativi pareri
Art. 10 – Struttura tecnica incaricata dell’istruttoria tecnico-amministrativa
Art. 11 – Durata del presente Regolamento
Art. 12 – Sostituzione e modifiche al Regolamento
Art. 13 – Entrata in vigore del Regolamento

Art. 1 – Principi fondamentali.

Il Comune di Godiasco, nell’esercizio delle sue competenze in materia di governo del territorio, riconosce come prioritaria la tutela, la valorizzazione, la riqualificazione e la salvaguardia del paesaggio comunale.
A tal fine, quale ente destinatario di delega in materia di tutela del paesaggio e nell’esercizio delle relative funzioni amministrative di cui all’articolo 80, commi 1, 3, 4 e 5 della legge regionale 11 marzo 2005, n. 12 “Legge per il governo del territorio” e s.m.i.:
a) assicura un adeguato livello tecnico-scientifico atto a garantire una idonea valutazione circa gli aspetti paesaggistici presenti nel territorio comunale e circa la compatibilità paesaggistica delle trasformazioni proposte;
b) garantisce la differenziazione tra attività di tutela del paesaggio e l’esercizio delle funzioni amministrative in materia urbanistico-edilizia;
attraverso l’istituzione e la disciplina della Commissione Comunale per il Paesaggio e l’organizzazione di una adeguata istruttoria tecnico-amministrativa.


Art. 2 – Istituzione della Commissione Comunale per il Paesaggio.

Ai sensi dell’art. 81, commi 1 e 2 della L.R. 11 marzo 2005, n. 12 e s.m.i. e dell’art. 148 del D.Lgs. 22 gennaio 2004, n. 42 e s.m.i., è istituita la Commissione Comunale per il Paesaggio, organismo di alto livello di competenza tecnico-scientifica atto a garantire una idonea valutazione degli aspetti paesaggistici ai fini del rilascio dell’autorizzazione paesaggistica e delle irrogazione delle sanzioni di cui agli articoli 146, 159 e 167 del citato D.Lgs. n. 42/2004 e s.m.i., garantendo adeguata forma autonoma rispetto all’attività istruttoria urbanistico-edilizia.


Art. 3 – Compiti della Commissione Comunale per il Paesaggio.

La Commissione Comunale per il Paesaggio ha il compito di esprimere pareri nell’ambito dei procedimenti autorizzativi di competenza del Comune previsti dagli articoli 146, 147 e 159 del D.Lgs. 22 gennaio 2004, n. 42 e s.m.i..
Il parere di cui sopra:
- viene reso prestando particolare attenzione alla coerenza dell’intervento in progetto con i principi, le norme ed i vincoli degli strumenti urbanistici vigenti, nell’ottica di una tutela complessiva del territorio, valutando gli interventi proposti in relazione alla compatibilità con i valori paesaggistici riconosciuti e la congruità con i criteri di gestione del bene tutelato, e tenuto conto del Piano Territoriale Paesistico Regionale (P.T.P.R.);
- ha natura ed effetti diversi e separati rispetto alla valutazione edilizio-urbanistica delle trasformazioni medesime; non rientrano pertanto nelle attribuzioni della Commissione Comunale per il Paesaggio la verifica di conformità del progetto alla strumentazione urbanistica comunale ed alla vigente legislazione nazionale e regionale in materia edilizia ed urbanistica.
Inoltre, come prescritto dall’art. 146, comma 5, del citato D.Lgs., il parere di cui sopra è propedeutico all’acquisizione del parere vincolante del Soprintendente territorialmente competente in relazione agli interventi da eseguirsi su immobili ed aree sottoposti a tutela, a cui il Comune deve pertanto obbligatoriamente uniformarsi.
Relativamente alla metodologia da seguire ai fini della valutazione di compatibilità paesaggistica dei progetti, sempre preceduta dall’analisi del contesto paesaggistico, si rinvia ai criteri regionali approvati con deliberazione della Giunta Regionale n. VIII/2121 del 13 marzo 2006, predisposti in attuazione della L.R. 11 marzo 2005, n. 12 e s.m.i..

Alla Commissione Comunale per il Paesaggio viene assegnato anche il compito di esprimere:
 pareri relativi all’irrogazione delle sanzioni amministrative ed agli accertamenti di compatibilità paesaggistica ai sensi degli articoli 167 e 181 del D.Lgs. 22 gennaio 2004 n. 42 e s.m.i.;
 pareri relativi alle procedure di cui all’art. 32 della legge 28 febbraio 1985, n. 47;
 pareri relativi alla valutazione paesistica dei progetti prevista dall’art. 30 delle Norme di Attuazione del Piano Territoriale Paesistico Regionale (P.T.P.R.) per le aree non soggette a tutela paesaggistica, secondo le modalità stabilite dalle “Linee guida per l’esame paesistico dei progetti “ di cui alla deliberazione della Giunta Regionale 8 novembre 2002 n. 7/11045, nei seguenti casi:
a) progetti relativi ad interventi edilizi che incidono sull’aspetto esteriore dei luoghi e degli edifici, con l’esclusione della manutenzione ordinaria, relativamente ad immobili ricadenti nelle Zone A “Residenziali degli insediamenti storici” previste dal vigente strumento urbanistico generale;
b) progetti di recupero ai fini abitativi dei sottotetti che incidono sull’aspetto esteriore dei luoghi e degli edifici (art. 64, comma 8, L.R. n. 12/2005 e s.m.i. );
c) realizzazione di nuovi fabbricati ed interventi di trasformazione edilizia che incidono sull’aspetto esteriore dei luoghi e degli edifici, nelle Zone E “Agricole e Forestali” previste dal vigente strumento urbanistico generale;
d) realizzazione di nuovi fabbricati in località Salice Terme;
e) realizzazione di nuovi fabbricati da destinare ad insediamenti industriali, artigianali, ricettivi e commerciali per medie strutture di vendita;
f) realizzazione di nuovi fabbricati che confinano, anche per un solo lato del lotto di pertinenza, con le Zone E “Agricole e Forestali” e con le Zone F “Attrezzature di Interesse Generale” previste dal vigente strumento urbanistico generale;
g) opere pubbliche comunali comprese anche le opere da realizzare a scomputo totale o parziale del contributo relativo agli oneri di urbanizzazione;
h) interventi di arredo urbano;
i) interventi riguardanti il verde pubblico e privato, con l’esclusione della manutenzione ordinaria;
j) piani urbanistici attuativi;
k) permessi di costruire o D.I.A. nel caso in cui dall’attività istruttoria urbanistico-edilizia, a seguito di adeguata motivazione, venga ritenuto necessario acquisire il parere della Commissione;
l) nei casi in cui dall’istruttoria urbanistico-edilizia, a seguito di adeguata motivazione, si riscontrino evidenti incongruenze tra quanto dichiarato dal progettista e quanto rilevato dall’analisi degli atti, al fine di far risultare un impatto paesistico sotto la soglia di rilevanza;
m) nei casi in cui l’intervento presenti un impatto paesistico sopra la soglia di rilevanza ma sotto la soglia di tolleranza;
n) nei casi in cui l’intervento presenti un impatto paesistico sopra la soglia di tolleranza.
Relativamente alla metodologia da seguire ai fini dell’esame paesistico dei progetti si rinvia ai criteri regionali approvati con deliberazione della Giunta Regionale 8 novembre 2002 n. VII/11045 “Linee guida per l’esame paesistico dei progetti”.


Art. 4 – Composizione e requisiti dei componenti della Commissione Comunale per il Paesaggio.

La Commissione Comunale per il Paesaggio è composta da tre soggetti, compreso il Presidente, aventi particolare, pluriennale e qualificata esperienza nella tutela paesaggistico-ambientale.
Il Presidente della Commissione deve essere in possesso di laurea e abilitazione all’esercizio della professione, ed aver maturato una qualificata esperienza, come libero professionista o in qualità di pubblico dipendente, nell’ambito della tutela e valorizzazione dei beni paesaggistici.
Gli altri componenti della Commissione devono essere in possesso di diploma universitario o laurea o diploma di scuola media superiore in materia attenenti l’uso, la pianificazione e la gestione del territorio e del paesaggio, la progettazione edilizia ed urbanistica, la tutela dei beni architettonici e culturali, le scienze geologiche, naturali, geografiche ed ambientali.
Inoltre devono altresì aver maturato una qualificata esperienza, almeno triennale se laureati ed almeno quinquennale se diplomati, nell’ambito della libera professione o in qualità di pubblico dipendente, in una delle materie indicate al precedente comma e con riferimento alla tipologia delle funzioni paesaggistiche attribuite al Comune dalla legislazione vigente in materia di paesaggio.
Le funzioni di Segretario della Commissione sono svolte dal soggetto responsabile della funzione di istruttoria tecnico-amministrativa.


Art. 5 – Presentazione delle candidature, nomina e durata in carica della Commissione Comunale per il Paesaggio.

I soggetti che intendono candidarsi a componenti della Commissione Comunale per il Paesaggio devono presentare domanda di candidatura al Comune allegando il proprio curriculum vitae da cui risulti il possesso dei requisiti richiesti al precedente articolo 4 e specificando anche gli ulteriori titoli professionali derivanti da partecipazione a corsi di formazione, masters, Commissioni per il Paesaggio, etc..
I componenti della Commissione ed il Presidente sono nominati dal Sindaco con successivo specifico atto, sulla base dei criteri e del possesso dei requisiti richiesti al precedente articolo, a seguito di comparazione dei curricula vitae delle candidature presentate, e durano in carica quanto dura in carica l'Amministrazione che li ha nominati.
Il provvedimento di nomina deve dare atto della congruenza dei requisiti posseduti dai candidati prescelti rispetto a quelli richiesti.
Ai componenti della Commissione per ogni seduta a cui partecipano spetta un gettone di presenza ed il rimborso delle spese di trasporto sostenute, il cui ammontare sarà determinato nello stesso provvedimento di nomina.
I membri della Commissione Comunale per il Paesaggio sono rieleggibili.
Scaduto il periodo di durata in carica, in attesa del rinnovo della nomina della Commissione Comunale per il Paesaggio, i membri scaduti sono prorogati nelle loro funzioni nei limiti previsti dalla legge 15 luglio 1994 n. 444.


Art. 6 – Incompatibilità alla nomina a componente della Commissione Comunale per il Paesaggio e limiti alla partecipazione all’esame delle pratiche.

La nomina a membro della Commissione Comunale per il Paesaggio è incompatibile con la carica di Sindaco, Assessore Comunale, Consigliere Comunale, componente della Commissione Edilizia Comunale, Responsabile comunale dell’Ufficio competente al rilascio dei permessi di costruire, e di altre commissioni comunali operanti nel settore territoriale, o con l’appartenenza ad altre Amministrazioni che svolgono funzioni di controllo sull’attività edilizia comunale.
I membri della Commissione sono tenuti ad astenersi dal prendere parte alla discussione ed alla votazione relativamente ad interventi riguardanti interessi propri o di loro parenti od affini, fino al quarto grado, assentandosi dai lavori della stessa fino a quando l'esame non è stato completato.

Art. 7 - Decadenza da componente della Commissione Comunale per il Paesaggio.

Nel caso di sopravvenuta incompatibilità, oppure nel caso di assenza ingiustificata protrattasi per più di tre sedute consecutive della Commissione, il componente della Commissione decade dall'incarico.
In tal caso, il soggetto nominato in sostituzione del componente decaduto resta in carica per il restante periodo di durata in carica della Commissione Comunale per il Paesaggio.

Art. 8 - Modalità di convocazione della Commissione Comunale per il Paesaggio.

Il Presidente della Commissione Comunale per il Paesaggio, in accordo con i componenti della stessa, di norma, all'inizio di ogni anno, stabilisce il calendario annuale dei lavori in cui si prevedono riunioni mensili.
Il calendario delle riunioni viene esposto al pubblico presso l'Ufficio Tecnico Comunale ed inviato per posta ai professionisti locali.
Riunioni straordinarie della Commissione Comunale per il Paesaggio possono essere convocate dal Presidente qualora ciò sia ritenuto opportuno per il disbrigo di pratiche urgenti o di pratiche giacenti presso l'ufficio per cui si rende opportuno il rispetto della tempistica prevista dalla legge per la formazione del provvedimento definitivo.
Ai componente della Commissione Comunale per il Paesaggio, almeno sei giorni prima dalla data fissata per la convocazione, viene inviata da parte della struttura tecnica che svolge la funzione di istruttoria tecnico-amministrativa comunicazione scritta riportante la data, l'ora, il luogo e l'elenco delle pratiche da esaminare, le quali sono poste a disposizione degli stessi per effettuare le necessarie verifiche e i sopralluoghi del caso al fine della espressione del parere richiesto circa la compatibilità ambientale degli interventi proposti.
Il Presidente della Commissione Comunale per il Paesaggio stabilisce l'ordine del giorno delle sedute, il cui contenuto deve essere chiaro e specifico.


Art. 9 - Validità delle sedute della Commissione Comunale per il Paesaggio e dei relativi pareri.

Per la validità delle sedute è necessaria la presenza di almeno la metà dei componenti che compongono la Commissione Comunale per il Paesaggio.
Per la validità delle decisioni è necessario il voto favorevole di almeno la metà dei componenti presenti al momento della votazione.
Ogni componente della Commissione, a richiesta, può chiedere la verbalizzazione del proprio parere.
Nel caso di parità dei voti prevale il voto del Presidente.
Il parere espresso dalla Commissione, debitamente motivato, ha natura di atto collegiale e di esso viene redatto regolare verbale.
Alle sedute della Commissione Comunale per il Paesaggio non possono partecipare terzi estranei; il Presidente potrà ammettere il solo progettista limitatamente all'illustrazione del progetto e non alla successiva attività di esame e di espressione del parere.


Art. 10– Struttura tecnica incaricata dell’istruttoria tecnico-amministrativa.

Il Comune, nella sua qualità di ente locale titolare delle funzioni paesaggistiche, al fine di garantire una adeguata istruttoria tecnico-amministrativa delle richieste di autorizzazione paesaggistica, con successivo specifico atto individua, ai sensi della deliberazione della Giunta Regionale n. VIII/7977 del 6 agosto 2008 e s.m.i., la Struttura tecnica a cui attribuire le seguenti funzioni:
1. la responsabilità di verificare la completezza degli elaborati progettuali allegati alla richiesta di autorizzazione paesaggistica e di richiedere le eventuali integrazioni e/o rifacimenti;
2. di acquisire il parere della Commissione Comunale per il Paesaggio;
3. di predisporre la Relazione tecnica illustrativa prevista dall’art. 146, comma 7, del D.Lgs. 26 marzo 2008 n. 63;
4. di trasmettere alla Soprintendenza territorialmente competente i documenti di cui sopra.
La Struttura tecnica è individuata all’interno della dotazione organica del Comune.
In caso contrario, in luogo della struttura tecnica deve essere individuata una “Specifica professionalità” interna o esterna alla organizzazione del Comune, la quale dovrà possedere titolo di studio ed esperienza in materia paesaggistica adeguata ai compiti necessari ad una idonea istruttoria tecnico-amministrativa delle richieste di autorizzazione paesaggistica; nel caso di “Specifica professionalità” interna al Comune, si dovrà valutare anche il ruolo rivestito all’interno dell’organizzazione dell’ente.
I componenti della Commissione Comunale per il Paesaggio possono essere contemporaneamente individuati quali soggetti dotati di “Specifica professionalità”.
L’individuazione della Struttura tecnica o della “Specifica professionalità” può essere effettuata anche in forma associata/consorziata con altri Enti locali.


Art. 11 - Durata del presente Regolamento.

Il presente Regolamento non ha termine di durata e pertanto le sue disposizioni restano in vigore a tempo indeterminato.


Art. 12 - Sostituzione e modifiche al Regolamento.

Le disposizioni contenute nel presente Regolamento possono essere sostituite in tutto da un nuovo Regolamento o modificate in parte da variazioni da apportare allo stesso.
Di norma il presente Regolamento dovrà comunque essere adeguato per tempo all'evoluzione legislativa e rivisto, se ritenuto necessario, in occasione della predisposizione di strumenti urbanistici generali.


Art. 13 - Entrata in vigore del Regolamento.

Le disposizioni contenute nel presente Regolamento assumono efficacia dalla data di esecutività della deliberazione del Consiglio Comunale che ne ha disposto l’approvazione.

venerdì 31 ottobre 2008

Una giornata con il GAL Alto Oltrepo'

Oltrepo` pavese 2007-2013: ultima chiamata dall'Europa
Il Piano di sviluppo locale del GAL Alto Oltrepo`, una leva per il
futuro delle politiche rurali.
Le politiche agricole a sostegno dello sviluppo rurale sono ormai in
rapida evoluzione, sempre più orientate ad un approccio territoriale
integrato a dispetto di logiche distributive ormai rivelatesi inefficaci.
Con l'ingresso in Europa di nuovi stati membri le risorse e le
opportunità saranno sempre più orientate a ridurre il gap di sviluppo
tra vecchi e nuovi stati europei e sempre meno dirette al solo
comparto agricolo/rurale. L'obiettivo prossimo venturo sarà infatti
favorire l'apertura del mondo rurale all'integrazione con gli altri
settori dell'economia.
Il nostro GAL, grazie all'approccio Leader, ha precorso i tempi
cercando di stimolare e valorizzare le peculiarità di un territorio
rurale ma scarsamente agricolo, lavorando sulla sua principale
risorsa: la comunità locale, instaurando con il territorio un dialogo
costante orientato a promuovere lo sviluppo di progettualità
caratterizzate da un elevato livello di innovazione.
Dopo dieci intensi anni di lavoro con il territorio, i problemi di
sviluppo sono ancora lontani da una soluzione, nonostante gli ingenti
investimenti pubblici e privati profusi.
Forti dei risultati e dei continui stimoli raccolti nel tempo grazie
alle opportunità che l'Europa ha messo a disposizione delle aree
Leader, il GAL vuole approfondire il percorso iniziato con
l'esperienza Leader Plus e propone un nuovo Piano costruito con la
società civile intorno al tema della qualità della vita in stretta
connessione con le peculiarità rurali del nostro territorio.
Il Gal propone al territorio un incontro/dibattito venerdì 28 Novembre 2008 a Salice Terme (PV) sul tema "Oltrepo` Pavese
2007-2013: ultima chiamata dall'Europa: il Piano di sviluppo locale
del GAL Alto Oltrepo`, un binario verso il futuro delle politiche
rurali". Filo conduttore della presentazione del PSL sarà il film "Il vento fa il suo giro" di Giorgio Diritti, un "caso" nel panorama cinematografico italiano per l'attenzione che ha saputo destare a livello nazionale nei confronti delle comunità rurali, alimentando un dibattito al quale l'Oltrepo` non può sottrarsi.

VENERDI' 28 NOVEMBRE 2008
Salice Terme. President hotel
-- Programma
Ore 9.00 Registrazione dei partecipanti e coffee break di benvenuto
Ore 9.30 Apertura dei lavori con la proiezione di un breve filmato
tratto dal film "Il Vento fa il suo giro" di Giorgio Diritti
Ore 10.00 La Comunità montana Valle Maira: il perche' di un film
sulle zone rurali, il ruolo del territorio e della popolazione locale
nella realizzazione del film; il ruolo della CM per le politiche a
supporto degli insediamenti nelle aree rurali
Ore 10.20 Proiezione di un secondo filmato "l'accoglienza":
l'impegno della comunità locale ad accogliere una nuova famiglia
Ore 10.35 Un'esperienza locale di insediamento di famiglie e attività
produttive: Agriturismo "il Boscasso" di Chiara Onida
Ore 11.00 Proiezione di un terzo filmato: la tradizione occitana
elemento unificante o disgregante per la convivenza di realtà
culturali?
Giancarlo Nostrini, giornalista di radio Popolare esperto della
tradizione delle Quattro Province: "Il ruolo della cultura e delle
tradizioni per il mantenimento della coesione sociale: la tradizione
vista dalle nuove generazioni"
Ore 11.20 Proiezione di un quarto filmato: le "differenze culturali"
Un filosofo interviene sul tema degli equilibri tra culture differenti
in un processo di sviluppo
12.30 La parola al territorio: conclusioni di Bruno Tagliani,
presidente GAL Oltrepo` e dibattito
13.00 buffet
14.30 apertura dei lavori a cura di Bruno Tagliani
14.40 Come cambiano le politiche europee per le aree rurali:
un esperto di politiche comunitarie
15.00 Oltrepo` pavese, un territorio in movimento: il Piano di
sviluppo locale Leader 2007-2013 del GAL Alto Oltrepo` / B Tagliani
15.30 Il ruolo delle istituzioni sul territorio nelle politiche di
sviluppo delle aree marginali / Vittorio Poma, presidente della
Provincia di Pavia
15.45 Il GAL come strumento di sviluppo per un territorio:
l'esperienza del GAL Tradizione delle Terre occitane
16.15 Il ruolo delle fondazioni bancarie nei processi di sviluppo di
un territorio / Aldo Poli, presidente fondazione Banca del Monte di
Lombardia
16.40 Il ruolo delle istituzioni centrali nei processi di sviluppo dei
territori marginali: riflessioni dell'onorevole Giancarlo Abelli
17.00 conclusioni a cura di Bruno Tagliani

giovedì 30 ottobre 2008

Scuola in Vallestaffora

Mi capita assai di rado di essere d'accordo con Berogno, ma stavolta è successo.
Leggo oggi su La Provincia ....
GIOVEDÌ, 30 OTTOBRE 2008 Pagina 24 - cronaca
Decreto Gelmini, scossa in Val Staffora
La Comunità montana pronta ad aprire istituti contro i tagli
«Inutili i contributi alle giovani coppie se poi vogliono togliere un servizio essenziale»
VARZI. Il decreto scuola approvato in Parlamento porta gli studenti e i professori in piazza in Oltrepo (cortei e manifestazioni a Broni, Stradella e a Voghera). Ma anche i politici locali si schierano. La Comunità montana lancia un messaggio forte per bocca del suo stesso presidente: «Se chiudono le scuole, ne apriremo noi di private». Anche nel tortonese a Sarezzano le famiglie si sono mobilitate per chiedere una revisione della svolta voluta dal ministro Gelmini.
«Se chiuderanno le scuole di montagna, ci metteremo all’opera per aprirne di privati». La dichiarazione, forte nel concetto, arriva dal presidente della comunità montana Oltrepo, Elio Berogno, ed è stata raccolta in un’assemblea di sindaci dell’ente montano: «Penso che sia inutile che la Regione Lombardia metta a disposizione contributi per le giovani coppie che decidono di vivere in montagna, e poi pensa di chiudere le scuole». Il vicepresidente dell’ente montano, Giorgio Remuzzi, torna sul concetto e dice: «Il diritto all’istruzione è sacrosanto ed è sancito dalla Costituzione, gli amministratori hanno il dovere di fare di tutto per mantenere in funzione le scuole sul territorio. Certo che la preoccupazione è forte, comunque stiamo attendendo il dispositivo regionale che attuerà il decreto dello Stato. Speriamo che la Regione applichi le deroghe legate al fatto che le nostre scuole sorgono in territorio montano, come del resto ha sempre fatto. Se ciò non avvenisse, valuteremo la situazione». Intanto nei prossimi giorni ci saranno incontri a livello regionale per quanto concerne in modo particolare le zone disagiate.
Anche nel Tortonese la mobilitazione è forte. Da Sarezzano un gruppo di genitori e insegnanti esprime la propria preoccupazione. «I nostri figli frequentano la scuola primaria e la scuola dell’infanzia a rischio di chiusura di Sarezzano. Le scuole funzionano bene, e poi tutti gli anni e per tutte le classi le insegnanti organizzano un mini soggiorno studio di tre giorni nella vicina montagna oppure ad Arenzano, cosa che per una grande scuola sarebbe impensabile. Ci sarebbero molti aspetti da approfondire, per esempio molti genitori della vicina Tortona (7 km) scelgono la scuola “di paese” per avvicinare i propri figli ad una realtà più vivibile, meno caotica e per non essere solo un numero ma una persona con tutte le sue esigenze; in particolare i bambini disabili possono essere seguiti con maggiore attenzione». La lettera continua: «Il nostro governo non ha capito che l’Italia è composta in buona parte da queste piccole realtà che costituiscono la cultura vera del nostro paese e il nostro futuro. Per questo abbiamo deciso di organizzare una giornata di mobilitazione mantenendo la scuola aperta, il 6 novembre dalle 17 alle 24 organizzando una festa coinvolgendo le istituzioni del territorio e la cittadinanza con giochi per i bambini». (f.g. c.g.)

Nuntio vobis gaudium magnum

.... la fontana è finita. Sono bastati "solo" sette mesi e due giorni dall'apertura del cantiere. Ora resta da fare "solo" l'arredo dell'incrocio. Da oggi siamo in grado di sapere qul'è il centro del paese: grazie Deantoni !

Tecnologia e senso civico

Tecnologia e senso civico nel primato di Belluno
Claudio Pasqualetto BELLUNO
Sarà l'aria di montagna. Da qualche anno i capoluoghi alpini del Nordest sono stabilmente al vertice di tutte le classifiche relative alla qualità della vita e dell'ambiente. Ieri Belluno ha ricevuto, per il secondo anno consecutivo, il riconoscimento di Legambiente per il miglior ecosistema urbano. Solo cinque anni fa era appena in 42a posizione in questa speciale classifica eleborata in collaborazione con Il Sole 24 Ore e basata su oltre trenta diversi indicatori.
Sul fronte della qualità della vita la stessa città sta, da tre anni, nella top ten nazionale con un terzo, un nono ed un quarto posto assoluti. La partita è quasi casalinga visto che Bolzano si è aggiudicata la prima posizione per l'ambiente nel 2006 e che Trento ha primeggiato nella qualità della vita nell'ultima edizione. Il tutto senza che mai le tre città siano uscite dal ristrettissimo gruppo dei migliori.
Antonio Prade, sindaco di Belluno, una sua spiegazione ce l'ha: «È il frutto di valori condivisi, di senso civico, di abitudine al fare e a quello che oggi viene definito come gioco di squadra». Sicuramente dietro a questi risultati ci sono anche precise scelte politiche ed amministrative e qui le strade fra le tre città si dividono. Se, infatti, Trento e Bolzano, grazie all'autonomia di cui godono, non hanno grandi problemi di risorse economiche, Belluno è da sempre costretta a fare le nozze con i fichi secchi. Non solo. Deve anche fronteggiare la concorrenza proprio del vicino Trentino Alto Adige sulla sua più importante risorsa, vale a dire il turismo. Eppure nel gruppo di testa continua ad esserci stabilmente e, dopo avere varato già negli uffici comunali una sorta di decalogo dei comportamenti virtuosi che vanno dal ricordarsi di spegnere le luci all'uso oculato di carta e stampanti, quest'anno ha trovato le risorse pure per avviare una campagna autonoma di rottamazione degli impianti di riscaldamento più obsoleti, costosi ed inquinanti.
A livello provinciale è il presidente di Confindustria Valentino Vascellari a elencare i numeri che danno l'esatta misura di una "questione montagna" da affrontare con determinazione.
Nelle vallate bellunesi vivono poco più di 212mila persone con gli indici di fecondità, natalità e nuzialità più bassi del Veneto. Proseguendo l'attuale trend demografico, l'area avrà nel 2016 un deficit di forza lavoro di almeno 8mila unità, che raddoppierà nel quinquennio successivo. Tutto questo in una provincia che vanta uno dei tassi di disoccupazione più bassi d'Italia, poco sopra il 2%; che come crescita in valore aggiunto è seconda solo a Vicenza, a livello regionale; che è al settimo posto in ambito nazionale per valore di export pro capite; e che, sempre a livello regionale, ha la percentuale più alta di Comuni ad elevato tasso di tecnologia e conoscenze.
L'altra faccia della medaglia è una pesantissima 95a posizione su scala nazionale per dotazione di infrastrutture sociali ed economiche, dalle strade alle strutture sanitarie, dalle scuole alle reti per le comunicazioni.
In tempi di referendum per passare con le vicine Province o Regioni autonome, Vascellari ha posto la questione direttamente al governatore del Veneto Giancarlo Galan proponendo una via breve rispetto a scelte di più lungo respiro basate sul federalismo. «Questo territorio - dice - è un campione di eccellenze ma non può continuare ad essere dimenticato e a doversi arrangiare. Proprio quello che abbiamo costruito fino a oggi aumenta l'appeal per investitori intenzionati a lavorare accanto a noi ad un progetto di sviluppo sostenibile».
«Non chiediamo soldi pubblici né assistenzialismo di alcun tipo - precisa Vascellari - ma piuttosto la creazione di una Agenzia estesa a tutta la montagna veneta. Una struttura snella, una sorta di Commissariato che crei corsie preferenziali, che abbatta la burocrazia, che abbrevi i tempi, che dia sicurezze, che sgomberi la strada, in definitiva, a quella progettualità che siamo in grado di esprimere e di richiamare su tutti i fronti, a cominciare da un moderno turismo».
L'INCHIESTA Sul «Sole 24 Ore del lunedì» la classifica sugli ecosistemi urbani. La rilevazione è basata su trenta indicatori diversi

lunedì 27 ottobre 2008

Qualità nella spesa

Riporto una lettera apparsa su Il Sole 24 Ore di domenica 26 ottobre. Non parla, ovviamente, del nostro comune, ma del concetto di qualità nella spesa pubblica: e questo riguarda, concettualmente, anche il nostro comune, e molto.
Un'auto blu con il relativo autista costa sicuramente più di un ricercatore universitario. Ma per semplicità di ragionamento equipariamo i loro costi. Che cosa significherebbe togliere le auto blu e aumentare i ricercatori ? Semplice, un futuro per il nostro paese in un ambiente pulito. Solo l'Italia dello spreco si può permettere migliaia di autisti in piazza a fare niente mentre aspettano ministri, sottosgretari, portaborse, persone al soldo della politica con relative auto pagate con le nostre tasse e non soggette a nessun controllo, mentre i laboratori di ricerca necessari per lo sviluppo e il futuro dell'Italia sono vuoti o non esistono nemmeno. Firmato Agostino De Zulian di Varese.
Chi deve vigilare sui pubblici amministratori perchè taglino le spese improduttive a vantaggio di quelle che creano svulippo e benessere ? Chi altri se non tutti noi, l'opinione pubblica ? Gli abitanti del nostro comune hanno qualcosa da rimproverarsi in materia ?

martedì 21 ottobre 2008

Teatro a Voghera

LA SOMS-TEATRO ARLECCHINO offre un "ambo" di spettacoli teatrali che la Regione e la Provincia hanno programmato a Voghera.
- Dopodomani, giovedì 25 ottobre, una delle compagnie teatrali più "matte", cioè Quelli di Grock, mette in scena una versione dinamicissima e esilarante de "La Locandiera" di Goldoni con una Mirandolina scoppiettante. Inizio ore 21. Biglietto 3 euro (non ho sbagliato!). Posti NON NUMERATI, chi prima arriva bene si piazza.

Giovedì 13 novembre Davide Giandrini, innamorato di Gaber, propone uno spettacolo dedicato al grande "Signor G" che tra l'altro, negli anni '70, aveva scelto proprio Voghera e l'Arlecchino per le anteprime dei suoi primi spettacoli (Signor G, Dialogo tra un impegnato..., Anche per oggi non si vola, Far finta di esser sani...). Giandrini è bravo e appassionato e l'emozione è forte anche per i non gaberiani di ferro. Inizio ore 21. Biglietto 3 euro e soliti posti non numerati etc...
Si possono anche acquistare i biglietti per entrambe le serate a prezzo complessivo di 5 euro.

lunedì 20 ottobre 2008

Normativa per AGRITURISMI

la sentenza della Corte di Cassazione 24430/2008 stabilisce importanti principi sui requisiti indispensabili per gli agriturismi. Da Il Sole 24 Ore del 19/10/2008.
Il legislatore intende come agrituristiche quelle "attività di ricezione ed ospitalità esercitate dagli imprenditori agricoli (....) attraverso l'utilizzazione della propria azienda in rapporto di connessione e complementarietà rispetto alle attività di coltivazione del fondo, silvicoltura, allevamento del bestiame che devono comunque rimanere principali". Il riconoscimento della qualità agrituristica dell'attività di "ricezione ed ospitalità" quindi secondo la norma richiede la contemporanea sussistenza di:
a - della qualifica di imprenditore agricolo da parte del soggetto che la esercita;
b - dell'esistenza di un "rapporto di connessione e complementarietà" con l'attività propriamente agricola;
c - della permanenza della principalità di quest'ultima rispetto all'altra.

giovedì 16 ottobre 2008

Verbale consiglio comunale su CONCORSO IPPICO

Riporto integralmente il verbale redatto dal segretario comunale dotto. Ferrari: è un documento lungo, ma molto interessante. La versione è integrale
Deliberazioni del Consiglio Comunale n. 50 in data 9 ottobre 2008.
OGGETTO: Concorso Ippico di Salice Terme. Ricerca sulle motivazioni che hanno causato l’annullamento della storica manifestazione. Analisi dei danni economici e di immagine. Esame delle eventuali carenze organizzative e responsabilità.
IL SINDACO
dopo aver enunciato l’argomento in oggetto, comunica che la convocazione straordinaria del Consiglio Comunale per la trattazione dell’argomento iscritto all’ordine del giorno della presente adunanza, è stata chiesta dai consiglieri comunali del Gruppo “Uniti per Godiasco” con nota in data 19 settembre 2008 (ai sensi dell’art. 39 secondo comma del T.U.E.L. approvato con decreto legislativo 18 agosto 2000 n. 267 nonché ai sensi dell’art. 25 del Regolamento per il funzionamento del Consiglio Comunale).
Il Sindaco dà quindi lettura ad alta voce della nota suindicata inviata al Sindaco e sottoscritta dai consiglieri comunali Traverso Bernini Manuela, Curti Graziano e Sorrentino Alberto, lettera che qui di seguito viene integralmente riportata.

« Sig. ANGELO DEANTONI
Sindaco del Comune di
27052 GODIASCO - PV

Salice Terme, 19 settembre 2008
Oggetto: Richiesta di consiglio straordinario.
I sottoscritti consiglieri comunali sono a chiederle di voler convocare un consiglio straordinario avente ad esclusivo punto all’ordine del giorno il seguente tema:
“Concorso ippico di Salice Terme. Ricerca sulle motivazioni che hanno causato l’annullamento della storica manifestazione. Analisi dei danni economici e di immagine. Esame delle eventuali carenze organizzative e responsabilità.”
I sottoscritti chiedono che al termine della discussione venga posta in votazione la seguente mozione:
« Il Consiglio Comunale, riunito in seduta straordinaria, prende atto del grave danno causato dall’annullamento dello storico concorso ippico di Salice Terme e stigmatizza e biasima la condotta di tutti coloro che, in varia misura, hanno determinato tale situazione ».
In attesa di conoscere la data che vorrà fissare per il Consiglio, gradisca i più distinti saluti da

Manuela Traverso Bernini (segue la firma)
Graziano Curti (segue la firma)
Alberto Sorrentino (segue la firma) ».


Il testo della lettera viene allegato di seguito al presente verbale di deliberazione, del quale costituisce parte integrante.
Il Sindaco invita quindi l’assessore Serra Roberto a relazionare in ordine all’argomento.
L’assessore Serra svolge la propria relazione, come di seguito riportata:
« Il gruppo di minoranza ha chiesto la convocazione di questo Consiglio Comunale per dibattere sul Concorso Ippico che da due anni a questa parte non viene disputato. Una richiesta legittima, per carità, ma a noi sembra chiaro che questa richiesta è principalmente finalizzata ad incalzare questa amministrazione sul problema specifico, sperando di cavalcare l’onda dello sdegno popolare, onda che non c’è. C’è invece quel silenzio, quel distacco e quella indifferenza trasversale che tutti hanno notato e che la stessa opposizione lamentava sulla stampa.
Quindi, per capire le ragioni di questo disinteresse, credo sia opportuno ricordare i fasti di questa manifestazione che per anni è stata LA MANIFESTAZIONE di punta della nostra località termale. Parlare del Concorso Ippico voleva dire parlare di Salice, e viceversa, questo perché la manifestazione era profondamente radicata nella storia e nel tessuto sociale della nostra località termale. Quanti hanno buona memoria, e soprattutto quanti hanno direttamente vissuto quelle bellissime esperienze, hanno ancora in mente cosa voleva dire Concorso Ippico. Cosa significava per il paese, per la popolazione, per gli esercizi commerciali, per gli alberghi. Molti Salicesi, compreso chi vi parla, hanno lavorato e collaborato per il concorso ippico. I primi soldi che da ragazzo ho guadagnato erano di provenienza “Concorso Ippico” e quindi è facile immaginare il rispetto e la considerazione che, personalmente, ho di questa manifestazione. Ma oltre al sottoscritto, molti altri giovani di un tempo sanno perfettamente cosa voleva dire Concorso Ippico, con il suo corollario di eventi anche mondani, di giornalisti, televisioni. Voglio mostrare a tutti voi alcune foto che in modo molto significativo riassumono la straordinaria bellezza di quella manifestazione il cui ricordo è nei cuori dei Salicesi. Ecco il Concorso Ippico era questo: migliaia di persone paganti raccolte intorno al campo di gara, con un tifo ma anche con una competenza particolare. Ed i concorrenti di quegli anni, non a caso, si chiamavano Orlandi, Raimondo e Piero D’Inzeo, Mancinelli, solo per citare i più famosi in assoluto. La presenza di questi autentici fuoriclasse ha dato lustro per anni alla nostra località che, come abbiamo detto, si riconosceva pienamente e totalmente in questo evento che preparava con mesi e mesi di lavoro, con una struttura, il Comitato Concorsi Ippici, che vedeva impegnati numerosi Salicesi. Con il tempo quel genere di concorso ippico, giustamente rimpianto e celebrato, ha lasciato il posto ad un altro tipo di manifestazione che nel corso degli anni ha puntato molto sul numero di cavalli partecipanti, se non vado errato si è raggiunta e superata la soglia del 250 a manifestazione.
Ma perché si è arrivati a questo punto, sarebbe legittimo chiedersi. E come mai il Comune viene chiamato in causa?
E allora diciamolo altrettanto chiaramente: il Comune di Godiasco non ha mai organizzato direttamente un Concorso Ippico, non ne ha la competenza ne le capacità organizzative. Storicamente i concorsi ippici di Salice sono sempre stati organizzati dall’Azienda Autonoma di Cura Soggiorno e Turismo attraverso il Comitato Concorsi Ippici, sua diretta emanazione, ed al quale è sempre stato garantito il necessario contributo economico.
Con la soppressione dell’Azienda Autonoma (1987), l’organizzazione è stata garantita da un Comitato Manifestazioni, al quale non è mancato l’apporto economico del Comune. Fallita di fatto l’esperienza del Comitato Manifestazioni, il Concorso Ippico è passato direttamente sotto l’egida delle Terme di Salice, prima direttamente attraverso un reiterato Comitato Concorsi Ippici (presidente il compianto direttore delle Terme dott. Emilio Pasi), e poi avvalendosi di organizzazioni specializzate l’ultima delle quali, per numerosi anni e fino al 2006, è stata quella del signor Giovanni Moroni che, tra l’altro, era il gestore del maneggio di proprietà delle Terme di Salice. Il Comune, anche in questi anni, non è mai entrato direttamente nell’organizzazione della Manifestazione, ma ha sempre fatto la sua parte, garantendo la logistica mettendo a disposizione i terreni per la dislocazione dei box cavalli e costruendo il guado sul torrente Staffora, non solo addossandosene l’onere finanziario per la realizzazione, ma procurandosi anche le autorizzazioni pluriennali presso i competenti organismi regionali.
Nel corso degli anni, il concorso, ha perso il suo impatto nei confronti della nostra località termale per una serie di concause: l’impossibilità di reperire, soprattutto dai privati, adeguate risorse economiche, il proliferare di concorsi ippici nel nord Italia e, paradossalmente, l’autosufficienza dell’organizzatore che, nonostante tutto, è riuscito a garantire, per anni, e per questo credo che debba essere ringraziato, la continuità della manifestazione senza un diretto coinvolgimento della località. Questo ha prodotto una situazione di progressiva disaffezione nei confronti del Concorso Ippico tant’è che lo scorso anno, quando il signor Moroni ha chiesto, per la prima volta, un aiuto ed un supporto finanziario alla manifestazione da parte degli operatori turistici non è stato possibile accordarsi, il concorso non si è fatto, non ci sono state tragedie. Questo è il dato significativo, più importante, la manifestazione per 60 anni ritenuta, con le Terme, il simbolo di Salice, non viene più considerata strategica, determinante, degna di essere supportata dal tessuto economico, dagli imprenditori locali. E ciò deve far riflettere profondamente. Probabilmente una valutazione di questo genere, fatta da chi ha sempre beneficiato dell’indotto del Concorso Ippico (parlo principalmente degli operatori turistici), è più che significativa e va ben oltre alla volontà dell’Amministrazione Comunale, delle Terme e di qualsiasi organizzatore.
Quest’anno, questa Amministrazione ha chiaramente manifestato la volontà di porre le condizioni per una ripresa del concorso attraverso l’iscrizione al calendario nazionale e la conferma della logistica (parlo del guado sullo Staffora e la disponibilità dei terreni). Mi sembra un segnale forte che il Comune ha voluto dare nei confronti della manifestazione. Io stesso ho incontrato il 25 Febbraio a Milano, e poi nei giorni successivi a Salice, il presidente del comitato regionale lombardo della FISE, Lupinetti, per cercare di ricucire quei rapporti con la Federazione che per tantissimi anni erano stati demandati ai singoli organizzatori dell’evento. E, con soddisfazione e piacere, ho riscontrato una grande disponibilità del presidente Lupinetti, che ringrazio pubblicamente, per l’aiuto ricevuto e la vicinanza al nostro Concorso Ippico. Quando, insieme a Lupinetti siamo andati a confronto con l’Amministratore Delegato delle Terme, dott. Zuccari in qualità di “padrone di casa” è stata subito manifestata la disponibilità del campo di gara che si presentava però in pessime condizioni come fondo, con uno steccato completamente da rifare e con la necessità di altri interventi su strutture al servizio dell’impianto stesso e quindi della manifestazione. Per questi interventi non si poteva far conto su Terme di Salice che preannunciava, e questo per me era una novità in assoluto, parlo del marzo scorso, che dall’autunno - inverno 2008 il campo ippico sarebbe stato interessato da un grande progetto per il potenziamento dell’azienda termale. In sostanza, se il concorso fosse stato organizzato, sarebbe stato comunque l’ultimo nel parco delle Terme di Salice. A questo punto, insieme al presidente Lupinetti ed ai colleghi della Giunta si è cominciato a riflettere sull’opportunità di fare un considerevole investimento e di organizzare una manifestazione che, in ogni caso, sarebbe stata l’ultima in quel luogo.
Il cuore, però, non ci ha impedito di entrare in contatto con potenziali organizzatori nel tentativo di poter effettuare comunque il Concorso senza attingere ad ulteriori risorse economiche. Questo non è stato possibile, visto che una proposta era a titolo oneroso, un’altra, procurata dallo stesso Lupinetti, gratuita ma con una serie di lavori sull’impianto che, come dicevo prima, richiedevano un esborso cospicuo. Sempre per cercare di salvare il salvabile, e soprattutto per evidenziare l’impegno dell’amministrazione nei confronti della Manifestazione, su proposta di Giovanni Moroni sono entrato in contatto con il Centro Ippico Torione di Tortona che si rese disponibile ad ospitare le gare del Concorso inserite nel calendario nazionale. Si trattava, sostanzialmente, di effettuare comunque il concorso non più sul campo Lanzuolo, ma nel centro tortonese. Chiediamo il nulla osta della FISE a Roma, c’è il benestare del Comitato Regionale Lombardo, quello piemontese, invece, si oppone. Il risultato è che neanche questo tentativo va in porto. Voglio far notare che lo scorso anno, per la cronaca, quest’ultima procedura passò con il placet dei piemontesi ed ufficialmente il Concorso Ippico di Salice si svolse a Tortona.
In sintesi.
L’Amministrazione Comunale di Godiasco ritiene di aver fatto tutto il possibile per garantire lo svolgimento della manifestazione del 2008 pur non essendo mai stata direttamente responsabile della manifestazione stessa.
Gli operatori turistici, nello stabilire le priorità d’intervento a livello economico per le iniziative 2008: Rally, mercatini del mercoledì e gite turistiche in collaborazione con la Pro Loco e riservate agli ospiti delle strutture alberghiere e termali, non hanno preso in considerazione il Concorso Ippico e con questo, sia chiaro, non si vuole cercare a tutti i costi un “capro espiatorio”, si vuole semplicemente evidenziare un dato di fatto importante e determinante.
La situazione logistica: il terreno di gara da rigenerare, lo steccato quasi completamente distrutto, il campo ippico che sarà in parte interessato dal grande progetto di rilancio di Terme di Salice.
Ecco queste le considerazioni che hanno pesantemente condizionato la possibilità di organizzare la manifestazione. Sarebbe valsa la pena spendere ingenti cifre per riportare il campo ippico e tutti i suoi accessori ad un livello di praticabilità per disputare ancora una sola gara? Oggi, se ciò fosse avvenuto, con ogni probabilità saremmo accusati di aver, come minimo, sperperato altro denaro.
Per tutti questi motivi invito quindi a respingere la mozione del gruppo di opposizione non ravvisando danni economici e d’immagine per la mancata organizzazione di una manifestazione che pur essendo stata legata alla storia e all’immagine della nostra località termale, ha perso, di fatto, la propria potenzialità d’incidere sul tessuto economico e turistico di Salice Terme e del territorio. »

Terminata la relazione, il Sindaco ringrazia l’assessore Serra e dichiara aperto il dibattito.

Chiesta ed ottenuta la parola, il consigliere Sorrentino capogruppo di “Uniti per Godiasco” dice che il gruppo della minoranza ha chiesto questo dibattito consiliare perché vuole capire come siano andate le cose. Rileva che l’Amministrazione Comunale si è dimenticata del Concorso Ippico, una manifestazione che dava una visibilità di gran lunga superiore ad altre (vedi ritiro preparatorio salicese della squadra di calcio Juventus, etc.), che veniva trasmessa in “eurovisione” sui canali televisivi, che forniva un’immagine di qualità non solo per la località di Salice Terme ma a tutta la vallata.
Il consigliere Sorrentino prosegue sostenendo che anche il Comune si sta spegnendo da oltre 25 anni, proprio come il Concorso Ippico, e che questa Amministrazione non dimostra interesse per lo sviluppo della località. La manifestazione di cui trattasi è stata infatti svilita e gradualmente abbandonata. Forse non spetta all’Amministrazione Comunale l’organizzazione della manifestazione in argomento – dice il consigliere – ma ricorda che nei tempi passati il Sindaco Castellari era impegnatissimo nell’organizzarla insieme col Generale Zavattaro. Il consigliere Sorrentino ricorda che quello di Salice Terme era il secondo Concorso Ippico per anzianità in Italia, dopo quello di Piazza di Siena a Roma. Rileva che il Concorso Ippico con un doveroso sforzo, ma senza eccesso di spesa da parte dell’Amministrazione, poteva essere attuato, mentre invece negli anni scorsi sono state autorizzate spese enormi per i lavori nello stadio di calcio e per ricavare le camere per i calciatori della Juventus nel ristrutturato immobile Diviani.
Il consigliere Sorrentino fa notare che quest’anno l’Amministrazione Comunale ha ricevuto da un soggetto privato un’offerta di disponibilità per organizzare il Concorso Ippico, ma che l’ha trascurata non si sa per quale ragione.
L’assessore Serra Roberto replica che l’offerta di cui accenna il consigliere Sorrentino era troppo onerosa perché comportava il rifacimento del campo di gara, l’allestimento della nuova staccionata, la sistemazione degli spazi correlati alla gara ed altri interventi, tenuto conto che il tutto sarebbe stato utilizzato per una sola stagione, in quanto l’area, come si è detto, sarà assoggettata a ristrutturazione.
Il Sindaco interviene e dice che la spesa sarebbe risultata di parecchie decina di migliaia di euro; se i consiglieri della minoranza avevano la possibilità di reperire un soggetto idoneo ad organizzare l’evento, quest’ultimo avrebbe potuto farsi avanti e l’Amministrazione Comunale avrebbe dimostrato la propria attenzione.
Ripresa la parola, il consigliere Sorrentino sostiene che il Concorso Ippico è la principale manifestazione che può rilanciare la località termale e conclude il proprio intervento dicendo che l’Amministrazione che guida il Comune ha fatto morire il Concorso e che è evidente l’incapacità di essa nel programmare lo sviluppo economico del territorio. Una dimostrazione di inerzia è stata anche quella di non aver colto l’opportunità di dedicare uno spazio al luogo dove ha dimorato per qualche tempo il defunto poeta Marinetti, con le connesse ripercussioni culturali e di richiamo turistico che poteva innescare.
Il Sindaco informa che alcuni mesi or sono vi è stato un incontro con il Vice-Presidente della S.G.A. S.r.l. di Milano, che è la società che si occupa delle aste del cavallo purosangue italiano con un cospicuo giro d’affari, il quale ha sostenuto di intravedere delle interessanti possibilità in futuro per lo sviluppo del cavallo, ma non per il Concorso Ippico di Salice Terme. Questa Amministrazione non è inerte e si interessa del problema.
Il Vicesindaco Berogno Elio, chiesta ed ottenuta la parola, sottolinea col proprio intervento la situazione di crisi in cui versa l’ippica italiana. Rammenta che l’Amministrazione Comunale nell’anno 2000 si è fatta promotrice dell’istituzione del “Centro Europeo di Allenamento e Cura del Cavallo S.r.l.” con sede a Salice Terme, ma la società si è trovata successivamente in difficoltà nell’attuare lo scopo sociale anche perché l’U.N.I.R.E. (Unione Nazionale per l’Incremento delle Razze Equine), ente di diritto pubblico, è in evidente difficoltà. Se l’Italia non era presente in Cina nelle Olimpiadi di quest’anno con i propri cavalieri, vi sarà pure un motivo. Oggi giorno nelle gare dei concorsi ippici vi è una prevalenza di cavalieri appartenenti alle Armi nazionali e non di atleti privati ed i campioni del tempo passato prima citati nella relazione oggi non ci sono più.
Aggiunge, a proposito del Concorso Ippico salicese, che i concorrenti che si presentano per la gara hanno un costo elevato e che nei “tempi d’oro” chi ci rimetteva nelle spese erano le Terme di Salice e gli alberghi del luogo per sostenere il notevole sforzo di ospitare un gran numero di partecipanti ed i relativi accompagnatori.
Il Generale Zavattari va senz’altro ricordato insieme a tante altre figure che nel passato hanno speso energie per la buona riuscita del Concorso Ippico. L’Amministrazione Comunale dal canto suo ha dedicato una via al campione di ippica Mancinelli ed una via al poeta Marinetti ed ha attribuito la cittadinanza onoraria al Generale Zavattari.
Per quanto riguarda la critica all’Amministrazione di non aver saputo approfittare della fama del poeta Martinetti e del richiamo turistico che il suo nome avrebbe potuto generare, bisogna rammentare che gli eredi del poeta hanno repentinamente venduto tutti i mobili, le suppellettili e gli oggetti presenti nella casa nella quale il poeta Marinetti veniva a villeggiare. Rimase quindi una casa nuda posta in vendita al prezzo di 350 milioni di lire, ossia per due camere ed un orto: certamente non poco. L’Amministrazione Comunale che cosa avrebbe dovuto fare ? Il museo del nulla ? Il Vicesindaco fa notare infatti che al Comune non è stato offerto nessun bene dalla famiglia del poeta.
L’assessore Franchignoni Piercarlo, avuta la parola, in relazione ai rilievi mossi dal consigliere Sorrentino alla Associazione Pro Loco, lo invita a portare maggior rispetto nei confronti dei soci della Pro Loco, in quanto essi lavorano e si impegnano per organizzare ogni anno iniziative per gli ospiti della località termale e per incentivare l’aggregazione sociale della popolazione.
Il consigliere Stafforini Roberto chiede se al termine del dibattito vi sarà una mozione da votare. Avuta dal Sindaco risposta affermativa, preannuncia la propria astensione dal voto e lamenta il fatto che la mozione avrebbe dovuto essere indicata nell’ordine del giorno dell’adunanza consiliare.
Il consigliere Sorrentino, ripresa la parola, chiarisce il significato della mozione proposta dal gruppo della minoranza. Aggiunge che non gli risulta l’affermazione del Vicesindaco in ordine al fatto che le Terme e gli albergatori di Salice Terme ci rimettevano nelle spese durante i Concorsi Ippici, perché ha raccolto delle testimonianze che dicono il contrario, anche perché alcuni ospiti si fermavano anche per un mese in albergo.
Aggiunge altresì che la cosiddetta “zona stalle” dove stazionavano i cavalli a Salice Terme è ormai occupata da circa due anni da un locale di intrattenimento all’aperto con spiaggia sul torrente, nei mesi estivi. Propone quindi al Sindaco di dare la parola al rappresentante del Comitato Manifestazioni (forse qua il segretario intendeva dire il presidente dell'associazione operatori economici geom Riva) che è presente fra il pubblico nell’aula.
Il Sindaco risponde che non è il caso di accogliere la proposta.
L’assessore Serra Roberto, ripresa la parola, dichiara che non è vero che negli ultimi anni ci sia stato un ragguardevole afflusso di ospiti negli alberghi di Salice Terme, come invece accadeva molti anni fa, come peraltro gli è dato constatare, insieme con la sua collega, nel locale Ufficio di informazione turistica in cui essi lavorano.
Conclude proponendo di votare per respingere la mozione proposta dalla minoranza consiliare, in quanto non ci sono stati danni d’immagine derivanti dall’annullamento del Concorso Ippico.
Il Sindaco a questo punto dichiara chiuso il dibattito e dà nuovamente lettura ad alta voce della mozione proposta dal Gruppo consiliare “Uniti per Godiasco”, come di seguito indicato: « Il Consiglio Comunale, riunito in seduta straordinaria, prende atto del grave danno causato dall’annullamento dello storico concorso ippico di Salice Terme e stigmatizza e biasima la condotta di tutti coloro che, in varia misura, hanno determinato tale situazione » e chiede di esprimere il voto su di essa
Procedutosi alla votazione per alzata di mano, si hanno i seguenti risultati:

- consiglieri presenti: n. 13
- consiglieri votanti: n. 12
- consiglieri astenuti: n. 1 (Stafforini Roberto)

Voti favorevoli: n. 3 (Sorrentino, Curti, Traverso Bernini)
Voti contrari: n. 9
IL CONSIGLIO COMUNALE
NON APPROVA
la mozione proposta dai consiglieri comunali Traverso Bernini Manuela, Curti Graziano e Sorrentino Alberto.
Il Sindaco, dopo aver ringraziato tutti gli intervenuti, dichiara tolta la seduta.