Informarsi è partecipare - Gruppo consiliare "Uniti per Godiasco" - Godiasco Salice Terme (PV)


domenica 31 gennaio 2010

Coltivare funghi ?

Una delle cause, se non la principale, dello spopolamento dell'Oltrepò è la carenza di occasioni di reddito. I terreni non sono certo adatti a coltivazioni tradizionali che, stante la natura collinare, sarebbero antieconomiche. Anche la viticultura, per piccoli produttori che conferiscono in cantine non assicura grossi margini. In talune aziende si cerca di affiancare anche produzioni di erbe aromatiche, apicoltura ed iniziative turistiche come i B&B, agriturismi in genere, fattorie didattiche (ancora troppo poche). Mi chiedo se non sia possibile anche inserire tentativi di elicicoltura, tanto in voga in Piemonte (Cherasco prov di Cuneo e dintorni) e coltivazione di funghi. Potrebbero essere delle valide iniziative per dare sostegno al reddito di agricoltori, spingendoli a restare sul territorio e ad accudirlo, con enormi benefici anche per l'assetto idrogeologico: nessun intervento straordinario riesce a produrre i benefici di una manutenzione regolare sul terreno.
Per i funghi leggo di un'iniziativa di un'azienda pugliese.
Per l'elicicoltura basta guardare cosa produce nella zona di Cherasco, ma anche proposte meno vincolate alla zona.



sabato 30 gennaio 2010

Le Terme lavorano anche con Salice deserta

Leggo una lettera al direttore su La Provincia di oggi:

TURISMO Salice sembra deserta ma le Terme fanno il pieno

Scrivo in risposta all’articolo pubblicato sulla Provincia Pavese del 12 gennaio, all’interno del quale Salice Terme è descritto come un paese fantasma. Partendo dall’assunto che ogni realtà turistica vive di alta e bassa stagione, credo che l’autore dell’articolo abbia fotografato solo una parte della realtà, senza analizzare approfonditamente quelle che sono le risorse e peculiarità del nostro paese. Con orgoglio mi permetto di segnalare che dal 26 dicembre al 6 gennaio ben 1025 persone hanno scelto e beneficiato dei trattamenti proposti dal nostro centro benessere, la maggior parte dei quali includendo almeno una notte di pernottamento alberghiero in una delle strutture nostre partner. I numerosi ospiti hanno preferito percorsi rilassanti e detossinanti per fuggire dallo stress quotidiano e prendersi una pausa tutta dedicata a se stessi. Infatti, chi sceglie di trascorrere qualche ora in un centro benessere, predilige di fatto l’evasione dalla quotidianità unito ad una maggiore attenzione e consapevolezza dell’importanza di riequilibrare il corpo con la mente.
Da questo concetto chiave, in questi giorni di chiusura al pubblico, il nostro staff sta lavorando a pieno regime in vista della riapertura del prossimo 8 febbraio, per garantire ai nostri ospiti la qualità che da anni ci contraddistingue e premia gli sforzi fatti.
Ufficio stampa Terme di Salice
- Risponde l'autore dell'articolo -
In quella domenica che ho raccontato, Salice era davvero un paese fantasma. Probabilmente le Terme erano come sempre attivissime. Ma io notavo la quasi totale assenza di locali aperti e di accoglienza turistica. Era triste, Salice, come una di quelle località di mare durante l’inverno. Un tempo, però: oggi in riviera sanno attrezzarsi meglio. E se provvedesse in tal senso anche l’Oltrepo? (f.ma.)

venerdì 29 gennaio 2010

I controlli sono indispensabili

Sono sempre stato convinto che non serva aumentare le leggi, ma solo far osservare quelle esistenti. Non desidero vivere in uno stato "di polizia", ma certamente sono consapevole che non tutti sentono i propri doveri quanto sarebbe giusto, e non osservandoli ledono il diritto di tutti i cittadini ad una convivenza civile in un ambiente civile. Purtroppo la nostra Polizia Locale ha grossi problemi di organico e questo rende impossibile un'azione capillare e regolare.
E' importante che l'amministrazzione si impegni a trovare delle soluzioni al problema
.
Riporto una notizia riguardante la vicina Alessandria sull'importanza dei controlli:

Presto ad Alessandria maggiori controlli sulla raccolta differenziata

Bilancio positivo per il Nucleo Ispettori Ambientali di Alessandria: nei primi tre mesi di attività sono stati elevati 120 verbali di contravvenzione. Il servizio si occupa di garantire un'azione di monitoraggio sull'abbandono dei rifiuti, lo smaltimento della raccolta differenziata, i comportamenti dei possessori di cani e qualunque altra azione incivile contro l’ambiente e l’arredo urbano
giovedì 28 gennaio 2010 12:53

1647 controlli e 120 verbali in tre mesi: un bilancio positivo per il Nucleo Ispettori Ambientali di Alessandria, diventato operativo il 19 ottobre scorso.
Delle 120 contravvenzioni, soltanto due hanno riguardato la raccolta differenziata, con sanzioni di circa 50 euro ciascuna. In prima battuta e a titolo sperimentale, infatti, l’attività degli ispettori ambientali si è concentrata prevalentemente sull'abbandono indiscriminato di rifiuti da parte di privati cittadini e aziende, oltre agli accertamenti riguardanti i proprietari di cani. Nel futuro si prevede di dare maggiore spazio alle verifiche sulla raccolta differenziata, sia per la raccolta stradale che porta a porta. E' un impegno che ci conferma il coordinatore degli Ispettori Ambientali Fulvio Barzizza: "Con il proseguire dell'attività del Nucleo Ispettori Ambientali, nel corso di quest’anno, l’ambito della raccolta differenziata sarà uno degli obiettivi primari di intervento."

giovedì 28 gennaio 2010

Ma se l'aria vale qualcosa ......

Prima la cronaca e poi una considerazione.
La cronaca:
Milano decide il blocco del traffico
Dopo 17 giorni consecutivi di superamento della soglia, auto ferme dalle 10 alle 18 domenica 31 gennaio nel capoluogo lombardo. Se il Pm10 non scende, ticket antismog anche per i diesel euro 4 senza fap. Legambiente Lombardia: la politica non ha compreso la cronicità del problema
di Ovidio Diamanti giovedì 28 gennaio 2010 15:42
Alla fine hanno deciso per il blocco del traffico. Domenica Milano si ferma dalle 10 alle 18. Lo ha deciso il Comune, d'accordo con Regione e Provincia nella riunione convocata stamani al Pirellone. La domenica a piedi riguarda solo il territorio del Comune.
Potranno circolare solo i veicoli ecologici e sono previste deroghe per medici, infermieri e ministri del culto.
La decisione e' stata annunciata dal sindaco, Letizia Moratti, insieme con il presidente della Regione, Roberto Formigoni, e l'assessore alla Mobilita' della Provincia, Giovanni De Nicola.
Oltre al blocco della circolazione di domenica prossima, a Milano, Regione Lombardia, Comune di Milano e Provincia hanno concordato un irrigidimento di Ecopass, il ticket antismog nel centro del capoluogo lombardo, nel caso l'emergenza inquinamento dovesse continuare anche nei prossimi giorni. Come spiegato dal primo cittadino Letizia Moratti, se si arriverà a 20 giorni consecutivi di sforamento dei limiti di Pm10 nell'aria, saranno sottoposti al pagamento di Ecopass anche i veicoli diesel Euro 4 senza filtro antiparticolato, oggi esentati per deroga. L'abolizione dell'esenzione per questa categoria di mezzi durerà fino al terzo giorno in cui il livello di Pm10 sarà tornato sotto i livelli di guardia, vale a dire sotto i 50 microgrammi per metro cubo

E ora la considerazione:
Visto che Milano e tante altre città hanno condizioni così disastrose della qualità dell'aria, situazione che invece non ricorre a Salice/Godiasco e in praticamente tutto l'Oltrepò, perchè non fare delle misurazioni precise e dar vita ad una campagna pubblicitario/informativa in cui si evidenziano i differenti dati e si conclude il messaggio con una domanda: "Vuoi respirare almeno nel week end?"

Forse un'iniziativa di tal genere costerebbe come un paio di convegni sullo sviluppo turistico in Oltrepò, ma sarebbe assai più produttivo.

Divieto di indossare il burqa in Francia

Forse non è argomento strettamente di competenza comunale, ma vorrei far notare che ciò che in Francia sta per essere vietato, da noi lo è già da anni. Infatti, per quanto riguarda l’ordine pubblico, già da 35 anni, per effetto del primo comma dell’art. 5 della legge n. 152 del 1975, “Disposizioni a tutela dell’ordine pubblico“, “È vietato l’uso di caschi protettivi, o di qualunque altro mezzo atto a rendere difficoltoso il riconoscimento della persona, in luogo pubblico o aperto al pubblico, senza giustificato motivo. È in ogni caso vietato l’uso predetto in occasione di manifestazioni che si svolgano in luogo pubblico o aperto al pubblico, tranne quelle di carattere sportivo che tale uso comportino.” Vi è poi l’art. 85 del R.D., il “Testo unico delle leggi di pubblica sicurezza“, che proibisce a chiunque di andare in giro con maschere di qualsivoglia tipo.
Anche io sono favorevole al divieto, sia per motivazioni di ordine pubblico, sia per a mio avviso ovvie ragioni di civiltà verso la donna. Da noi la legge esiste già, basta farla applicare.

La biblioteca comunale di Salice trasloca


Fervono i preparativi per il trasferimento della biblioteca comunale dalla vecchia (e fatiscente) sede di via Diviani al Centro Diviani, dove già è la scuola materna.
Noi, e anche l'attuale maggioranza, avevamo promesso in campagna elettorale di accorpare in quel centro le scuole elementari (ora in piazza Spadolini) alle materne, e di portare la sede della biblioteca salicese nell'edificio resosi libero. Pare che siano sopraggiunte difficoltà burocratiche, legate al fatto che il Centro Diviani è in territorio di Rivanazzano. Il portarvi le scuole elementari avrebbe significato portarle appunto in comune di Rivanazzano, con il pericolo, a tal punto, che i bambini di Salice avrebbero potuto essere destinati anche nelle altre sedi scolastiche di quel comune, e quindi lontani da casa con evidenti disagi. Mi sembra una cosa assurda, ma esiste una cosa più assurda della burocrazia con le sue miopi regole ? Stanti però così le cose, non resta che rassegnarsi (o soprassedere) dall'intento di riunificazione e comunque apprezzare che la biblioteca viene trasferita in locali migliori, più spaziosi e luminosi, anche con aria condizionata. La speranza è che il decentramento non disamori il pubblico dal fruire dei servizi bibliotecari che, mi assicurano, verranno notevolmente sviluppati, anche con un internet point. L'inaugurazione della nuova struttura, prevista per il 27 febbraio 2010, servirà a rendersi conto personalmente del cambiamento e, speriamolo, del miglioramento.
Un articolo su La Provincia di ieri parla dell'argomento:

Godiasco. Il 27 febbraio inaugurazione, sì alla creazione di un punto polifunzionale
La biblioteca andrà al centro Diviani FEDERICA CALIZZANO
SALICE TERME. Il centro Diviani diventerà la nuova sede della biblioteca comunale. L’inaugurazione è prevista il 27 febbraio alle ore 17. Un primo passo che l’amministrazione comunale, guidata dal sindaco Anna Corbi, mette in atto per fare della struttura salicese un centro culturale e polifunzionale. «Quello che apparentemente può apparire come un semplice trasloco - spiega l’assessore alla cultura e alla scuola Monica Masanta - nasconde in realtà un progetto più ambizioso: la valorizzazione del centro Diviani come importante risorsa del territorio. Attualmente l’edificio ospita la sede dell’Unitre, la scuola materna e le cucine della ditta che fornisce i pasti agli alunni delle scuole. La commissione della biblioteca, in partenariato con l’università della terza età, ha elaborato un progetto per concorrere al bando emanato dalla Fondazione Vodafone Cariplo dal titolo “Aggiungi un posto in biblioteca: la cultura come strumento di coesione sociale”. L’obiettivo è fornire occasioni di partecipazione, scambio e confronto modificando l’offerta più comune e realizzando un luogo deputato alla diffusione e produzione culturale. L’elaborato della commissione, che si articola in sei sezioni, trasforma quindi la biblioteca in uno spazio in movimento che accoglie soggetti diversi dagli utenti tradizionali. Non solo consultazione quindi, ma anche iniziative tese a soddisfare le richieste del territorio e rivolte a tutte le fasce d’età. Vogliamo avvicinare chi ancora non conosce il piacere della lettura, trasmettere il sapere secondo nuove modalità, trasformare la parola scritta in rappresentazione, formare e far acquisire nuove abilità poi spendibili nel mondo del lavoro, diffondere una cultura musicale e rendere la lettura intrattenimento itinerante. Se questi sono gli obbiettivi, il cui raggiungimento può essere garantito solo da forze congiunte, allora questa nuova biblioteca necessita di essere collocata in uno spazio più strategico e più fruibile dal diverso utente ipotizzato».

Le dimissioni di Graziella Zelaschi - secondo

Le dimissioni di Graziella Zelaschi trovano eco su a Provincia che le dedica un articolo. Su questo blog avevamo già parlato dell'argomento ricevendo un commento da un lettore cui ha risposto la stessa interessata. Per vedere il post clicca qua
Questo l'articolo di oggi.

GIOVEDÌ, 28 GENNAIO 2010 Pagina 29 - cronaca
La Zelaschi lascia il Consiglio Al suo posto arriva Fabio Torlaschi
FEDERICA CALIZZANO
GODIASCO. Graziella Zelaschi si dimette. La dirigente scolastica dell’istituto comprensivo di Rivanazzano lascia i banchi di opposizione in consiglio comunale a Godiasco. Al suo posto entra Fabio Torlaschi, 31 anni.
Graziella Zelaschi smentisce le voci che la vorrebbero in disaccordo con gli altri esponenti di opposizione. «Lascio spazio ai giovani e sono certa che Fabio Torlaschi saprà dare un contributo costruttivo al gruppo “Progredire Insieme” e al consiglio comunale nel suo complesso». Una scelta personale, quindi, e non politica. La direttrice non lascerà il Partito democratico, ma «al momento le mie priorità - spiega - vanno alla scuola e il mio massimo impegno alla formazione dei ragazzi». «Si sente la necessità di energie nuove e di esperienze concrete maturate in campo sociale, politico e amministrativo: un rapporto positivo e di fiducia fra le generazioni è fondamentale per lo sviluppo delle comunità e dell’intero Paese. Sono molto contenta di aver contribuito a creare le condizioni affinché le giovani leve possano affermarsi nella vita pubblica con la costituzione dell’associazione “Giovani Oltre” di cui Fabio Torlaschi fa parte insieme a Fabio Malaspina, nel ruolo di presidente e a Fabrizio Rolandi, segretario. Ho preso una decisione che si inquadra nel mio disegno iniziale ed è quindi giunto per me il momento di passare il testimone».

mercoledì 27 gennaio 2010

Un contributo per il GIORNO DELLA MEMORIA

Ricevo dal consigliere Eraldo Pedemonte un contributo per il giorno della memoria, contributo che ben volentieri pubblico.
Sono foto molte crude, ma nulla in confronto alla spaventosa realtà che vogliono raccontare.
Il contributo nasce da una mail che sta facendo il giro del mondo appunto per testimoniare le efferatezze che il giorno della memoria è preposto a ricordare. Nel duomo di San Miniato in provincia di Pisa, dove furono trucidati dai nazisti decine di cittadini inermi, c'è una lapide che dice "per perdonare, ma per non dimenticare".
Questo il contributo di Eraldo:











Il Generale Dwight D. Eisenhower aveva ragione
nell'ordinare che fossero fatti
molti filmati e molte foto.

OLOCAUSTO
Esattamente, come è stato previsto circa 60 anni fa.
E' una questione di Storia ricordare che,
quando il Supremo Comandante delle Forze alleate
(Stati Uniti, Inghilterra, Francia, etc.),
Generale Dwight D. Eisenhower,
incontrò le vittime dei campi di concentramento,
ha ordinato che fosse fatto il maggior numero di foto possibili,
e fece in modo che i tedeschi delle città vicine
fossero accompagnati fino a quei campi
e persino seppellissero i morti.


E il motivo, lui l'ha spiegato così:
'Che si tenga il massimo della documentazione
- che si facciano filmati - che si registrino i testimoni -
perchè, in qualche momento durante la storia,
qualche idiota potrebbe sostenere
che tutto questo non è mai successo'.



'Tutto ciò che è necessario per il trionfo del male,
è che gli uomini di bene non facciano nulla'.
(Edmund Burke)


Sono trascorsi più di 60 anni
dal termine della Seconda Guerra Mondiale.

Questa e-mail viene inviata come una catena,
in memoria dei 6 milioni di ebrei,
20 milioni di russi,
10 milioni di cristiani,
e 1900 preti cattolici
che sono stati assassinati, massacrati, violentati,
bruciati, morti di fame e umiliati,
nel mentre la Germania e la Russia
volgevano lo sguardo in altre direzioni.
Ora più che mai, a fronte di qualcuno che sostiene
"L'Olocausto è un mito",
è fondamentale fare in modo che
il mondo non dimentichi mai.

L'obiettivo che si vuole raggiungere inviando questa e-mail
è che venga letta da, almeno, 40 milioni di persone in tutto il mondo.

Sii un anello di questa catena
e aiuta ad inviare l'e-mail in tutto il mondo.

lunedì 25 gennaio 2010

Il GIORNO DELLA MEMORIA a teatro



TEATRO LIBERO 27 gennaio: giorno della memoria per non dimenticare!!!

I DIARI DEL DOPPIO REDUCE
di Alberto Perego
con Marco Brambilla, Andrea Coppone, Valeria Perdonò
regia di Luca Ligato ORE 21; ingresso libero

Tel. 02-8323126, e-mail info@teatrolibero.it
Via Savona, 10 - 20144 - Milano (MI)


"Attraverso le vicissitudini e i ricordi di un giovane milanese, chiamato alle armi nel 1916, onoriamo i sacrifici e le sofferenze di molti. In questo modo le vicende di un uomo qualunque diventano l'emblema della incredibile e dolorosa avventura di un'intera generazione."

Che cosa è il Giorno della Memoria? Perché in Italia viene celebrato il 27 gennaio?
Molti stati hanno istituito un "giorno della memoria".
L'Italia lo ha fissato al 27 gennaio, data in cui, nel 1945, fu liberato il campo di sterminio di Auschwitz.
Scelta analoga hanno compiuto numerosi altri paesi che hanno ritenuto opportuno optare per una data comune a tutta l’Europa piuttosto che per una data di rilievo solo nazionale.

La nostra proposta: Una lettura, appassionata ed avvincente di un testo di un autore milanese che racconta di un altro milanese, prima cittadino italiano, poi soldato e infine prigioniero;
Una scena vuota.
Tre voci.
Una sola storia.
La testimonianza di un uomo come tanti nella Milano dei primi del '900, strappato alla sua quotidianità per andare a combattere.

"Sei tu Luigi Perego?"
Annuii con il capo e il mondo mi cadde addosso....


Quale è la Legge che stabilisce il Giorno della Memoria in Italia?
La Legge che stabilisce il “Giorno della Memoria” è la Legge 20 luglio 2000, n. 211, pubblicata nella Gazzetta Ufficiale n. 177 del 31 luglio 2000 nella quale si legge:
“Istituzione del “Giorno della Memoria” in ricordo dello sterminio e delle persecuzioni del popolo ebraico e dei deportati militari e politici italiani nei campi nazisti
Art. 1.
1. La Repubblica italiana riconosce il giorno 27 gennaio, data dell'abbattimento dei cancelli di Auschwitz, "Giorno della Memoria", al fine di ricordare la Shoah, le leggi razziali, la persecuzione italiana dei cittadini ebrei, gli italiani che hanno subìto la deportazione, la prigionia, la morte, nonchè coloro che, anche in campi e schieramenti diversi, si sono opposti al progetto di sterminio, ed a rischio della propria vita hanno salvato altre vite e protetto i perseguitati.
Art. 2.
1. In occasione del "Giorno della Memoria" di cui all'articolo 1, sono organizzati cerimonie, iniziative, incontri e momenti comuni di narrazione dei fatti e di riflessione, in modo particolare nelle scuole di ogni ordine e grado, su quanto è accaduto al popolo ebraico e ai deportati militari e politici italiani nei campi nazisti in modo da conservare nel futuro dell'Italia la memoria di un tragico ed oscuro periodo della storia nel nostro Paese e in Europa, e affinché simili eventi non possano mai più accadere”.

27 gennaio, GIORNO DELLA MEMORIA

Per non dimenticare dove può arrivare la pazzia umana.
Ecco cosa scrive Renzo Gattegna, Presidente Unione Comunità Ebraiche Italiane sul sito UCEI

Sessantacinque anni fa, il 27 gennaio 1945, venivano aperti i cancelli di Auschwitz. Le immagini che apparvero agli occhi dei soldati sovietici che liberarono il campo, sono impresse nella nostra memoria collettiva. Ad Auschwitz, come negli innumerevoli altri campi di concentramento e di sterminio creati dalla Germania nazista, erano stati commessi crimini di incredibile efferatezza. Tali crimini non furono commessi solo contro il popolo ebraico e gli altri popoli e categorie oppressi, ma contro tutta l’umanità, segnando una sorta di punto di non ritorno nella Storia.

L’uomo contemporaneo, con il suo grande bagaglio di conoscenze, nel cuore del continente più civile e avanzato, era caduto in un baratro. Aveva utilizzato il suo sapere per scopi criminali, tramutando quelle conquiste scientifiche e tecnologiche, di cui l’Europa era allora protagonista indiscussa, in strumenti per annichilire e distruggere intere popolazioni, primi fra tutti gli ebrei d’Europa.

Da quel trauma l’Europa e il mondo intero si risvegliarono estremamente scossi. Si domandarono come era stato possibile che la Shoah fosse avvenuta. E, soprattutto, quali comportamenti e azioni mettere in atto per scongiurare che accadesse di nuovo.

Dalla consapevolezza dei crimini di cui il nazismo si era macchiato nacque nel 1948 la Dichiarazione universale dei diritti umani, promulgata dalle Nazioni Unite allo scopo di riconoscere a livello internazionale i diritti inalienabili di tutti gli uomini in ogni nazione.

Il 27 gennaio 2010 il Giorno della Memoria si celebra in Italia per la decima volta. Dieci anni sono passati da quando fu chiesto all’Unione delle Comunità Ebraiche Italiane di partecipare all’attuazione delle iniziative, promosse dalle istituzioni dello Stato italiano e in particolare dal Ministero dell’Istruzione, che avrebbero caratterizzato lo svolgimento di questa giornata. Oggi il Giorno della Memoria è diventato un’occasione fondamentale, per le scuole, di formare tanti giovani tramite una importante attività didattica e di ricerca.

Da allora l’ebraismo italiano si è a più riprese interrogato sul modo di proporre una riflessione che non fosse svuotata dei suoi significati più profondi, riducendosi a semplice celebrazione. Al di là delle giuste, necessarie parole su Shoah e Memoria, crediamo infatti che occorra cercare di perpetuare il senso vero di questo giorno.

Esiste infatti una problematica della relazione tra Storia e Memoria. La Shoah è ormai consegnata ai libri di Storia, al pari di altri avvenimenti del passato. Pochi testimoni sono rimasti a raccontarci la loro esperienza. Si potrebbe ipotizzare una Memoria cristallizzata nei libri, come un evento importante ma lontano nel tempo, da studiare al pari di qualsiasi altro capitolo di un libro scolastico, con il rischio di rendere distante il significato e la ragione vera per cui il Giorno della Memoria è stato istituito per legge.

E’ di enorme importanza che le nuove e future generazioni facciano proprio questo insegnamento nel modo più vivo e partecipato possibile, stimolando il dibattito, le domande, i “perché” indispensabili per la comprensione di quei tragici eventi.

Scriveva la filosofa Hannah Arendt, che il male non ha né profondità, né una dimensione demoniaca. Può ricoprire il mondo intero e devastarlo, precisamente perché si diffonde come un fungo sulla sua superficie. E’ una sfida al pensiero, perché il pensiero vuole andare in fondo, tenta di andare alle radici delle cose, e nel momento che s’interessa al male viene frustrato, perché non c’è nulla. Questa è la banalità. Solo il Bene ha profondità, e può essere radicale.

La filosofa che forse più in profondità ha studiato le aberrazioni del nazismo, coniando quella ormai famosa espressione, “la banalità del male”, riferita a uno dei principali esecutori della Shoah, dà una definizione di tetra neutralità e ignavia a chi non pensa, a chi non riflette, a chi non ha idee proprie, a chi non dà valore e giudizio alle proprie azioni e alle loro conseguenze. La Arendt collega il “bene” direttamente al pensiero, fonte vitale di comprensione del mondo.

Favorendo noi una riflessione vivace nei ragazzi, renderemo forse il servizio migliore a questo Giorno che, per essere vissuto nel modo più autentico, necessita di un pensiero non statico, non nozionistico.

Occorre fornire alle nuove generazione gli strumenti, anche empirici, per riflettere su cosa l’umanità è stata in grado di fare, perché non accada mai più.

Questo, forse, è il senso più vero del Giorno della Memoria, ed è un bene prezioso per tutti.



Fortunatamente gli anni '40 sono molto lontani, ma ogni tanto, in qualche parte del mondo, riappaiono situazioni emblematiche, situazioni che sarebbe bene imparare a valutare non per quello che sono, ma per dove potrebbero condurre. Fenomeni come questo del sindaco di Treviso cosa possono significare ? Quella dell'intolleranza razziale è una strada in discesa e pericolosa, una strada che inizialmente può sembrare folcloristica, marginale, ma che in determinati momenti, specialmente di crisi economica, quando la rabbia popolare necessita di capri espiatori, rischia di portare verso destinazioni insospettabili e tragiche.


e ricordiamo che il giorno della memoria non riguarda solo gli ebrei, che pur furono di gran lunga le vittime più numerose, ma diverse altre etnie ed altri individui "scelti" per le loro convinzioni politiche e per le loro abitudini sessuali.


Come sempre i commenti sono, più che ben accetti, richiesti. Data tuttavia la delicatezza dell'argomento, mi riservo di non pubblicare tutti quelli che non si ispireranno ad un criterio di rigida correttezza. Grazie

domenica 24 gennaio 2010

Graziella Zelaschi si dimette

Mi giunge inaspettata la notizia delle dimissioni di Graziella Zelaschi da consigliera comunale.
Le ho chiesto se desiderava scrivere qualcosa in proposito sul blog per esporre le motivazioni.
Mi ha risposto:
Ho preso una decisione che si inquadra nel mio disegno iniziale, quello cioè di motivare i giovani e favorire la loro partecipazione alla vita sociale e culturale del Comune e del territorio in generale. La mia visione della Politica e dell'Amministrazione pubblica è sempre stata quella di sviluppare una dimensione educativa e progettuale a partire dal proprio contesto ambientale. Mi sostituisce Fabio Torlaschi, un giovane laureato in economia che saprà dare un positivo contributo al gruppo consiliare e ai lavori del Consiglio medesimo. Inoltre potrà svolgere una funzione di collegamento con l'Associazione Giovani Oltre che sta muovendo i primi passi. E' sotto gli occhi di tutti la necessità di avviare un'azione di approfondimento per tutti gli aspetti della vita pubblica, a livello territoriale e nazionale e sono fiduciosa che proprio i giovani sapranno mettere in campo idee e proposte per il miglioramento della vita comunitaria e per lo sviluppo della nostra terra.

sabato 23 gennaio 2010

Ricordiamo sempre Haiti

I vari post che si succedono fanno sempre più indietreggiare ciò che ho scritto su Haiti.
Questo non deve consentirci tuttavia di dimenticare: il nostro concreto impegno deve ancora materialmente concretizzarsi.

E il "miracolo" arriva a compimento ?

Scrivevo nel maggio 2008 di un miracolo.
Sfruttando la necessità di un allargamento della nostra casa di riposo, veniva ceduto alla stessa un appezzamento di terreno confinante NON EDIFICABILE di 2.500 mq, parte di un lotto di totali 6.600 mq, TUTTI NON EDIFICABILI. Dove sta il miracolo ? Nel fatto che il proprietario del terreno cedeva a prezzo di favore i 2.500 mq, ma si vedeva diventare EDIFICABILI i restanti 4.000. Prima il terreno (tutti i 6.600 mq) valeva circa 33.000 euro, ora i soli residui 4.000 ne valgono più di 300.000. Sbaglio i conti o è stato un vero miracolo ? Chi c'è dietro ? E' stato tutto regolare ? E' sempre proprietaria la stessa persona che lo era quando il terreno era non edificabile o è cambiato qualcosa ? Risponde al vero che si è in procinto di costruire una quindicina di villette ? Miracolo, miracolissimo: un terreno agricolo di 6.500 metri quandri, buono per far pascolare un centinaio di pecore, solo con il sacrificio di un pezzetto per la casa di riposo, diventa una lottizzazione da 15 villette ? Spero caldamente che la nuova amministrazione voglia esaminare bene la faccenda e prendere, se ne ricorresse il caso, i dovuti provvedimenti.

venerdì 22 gennaio 2010

Un film per il GIORNO DELLA MEMORIA 27.1.2010

Mercoledì 27 gennaio 2010 all cinema Arlecchino di Voghera - ore 21.15
Hotel Meina
Regia: Carlo Lizzani
Con: Benjamin Sadler, Ursula Buschhorn, Federico Costantini

TRAMA
Basato su fatti realmente accaduti, raccontati in un libro di Marco Nozza. Lago Maggiore, settembre 1943. Un gruppo di sedici ebrei italiani, provenienti dalla Grecia, sono ospiti dell'Hotel Meina di proprietà di Giorgio Benar, un ebreo con passaporto turco (cioè cittadino di un paese neutrale). In seguito all'8 settembre, giorno dell'armistizio fra l'Italia e gli Alleati, un reparto di SS capitanato dal comandante Krassler giunge a Meina.


Al termine del film seguirà incontro e presentazione della Mostra fotografica presso il “Circolo Culturale Lo Stanzone”

Nasce una televisione provinciale

Dal 1° febbraio 2010 inizieranno le trasmissioni di TELEPAVIA, una televisione in ambito provinciale.
Ogni nascita di un nuovo mezzo di informazione aumenta la circolazione delle idee e la possibilità per i cittadini di conoscere meglio la zona in cui vivono.
Auguri di buon lavoro e di buon successo.

Riduzione rifiuti: l'esempio di Brescia e qualche idea ...

Brescia città “pilota” per l'attuazione del piano di riduzione dei rifiuti in Lombardia

Un punto vendita di prodotti alla spina potrebbe essere anche una iniiziativa imprenditoriale interessante per il nostro paese, in particolare a Godiasco ? Naturalmente non dovrebbe essere limitata a detersivi e caramelle, ma comprendere, ad esempio, anche olio, latte, pasta, riso, legumi ecc ecc ..... (vedi l'ultimo video)

Venerdì 15 gennaio 2010 l'inaugurazione a Brescia del primo punto vendita di prodotti "alla spina". E' la prima di una serie di iniziative per l'attuazione a Brescia, del Piano di Azione per la Riduzione dei Rifiuti Urbani in Lombardia. Tra le azioni: la donazione degli alimentari invenduti nei supermercati Coop e Simply Sma, prima della naturale scadenza, a organizzazioni solidali locali

Sarà inaugurato venerdì 15 gennaio 2010 presso il supermercato Simply Sma di via San Bartolomeo a Brescia il primo punto vendita cittadino di prodotti (detersivi, frutta secca e caramelle) "alla spina". L'iniziativa è stata realizzata in collaborazione con due marchi della distribuzione organizzata, Coop e Simply Sma, che hanno già avviato l'attività di recupero del cibo invenduto da destinare a persone assistite dalle Onlus locali. La diffusione dei prodotti "alla spina" e il recupero del cibo invenduto rientrano tra le iniziative previste dal Piano di Azione per la Riduzione dei Rifiuti Urbani in Regione Lombardia, avviate a Brescia, città "pilota" per queste iniziative.

"Le politiche di gestione dei rifiuti finora perseguite – ha dichiarato Raffaele Tiscar, direttore generale alle Reti, Servizi di Pubblica Utilità e Sviluppo Sostenibile della Regione Lombardia - hanno prodotto importanti risultati principalmente fronte della raccolta differenziata. E se la quantità di rifiuti urbani complessivamente prodotta continua a crescere ogni anno, in attesa di un intervento a livello nazionale Regione Lombardia ha fatto la sua parte, approvando il Piano Regionale di Gestione dei Rifiuti, di cui il Piano di Azione per la Riduzione dei Rifiuti Urbani in Lombardia (Parr), approvato a giugno 2009, è uno degli strumenti attuativi."

Il Parr prevede 11 azioni di prevenzione e riduzione dei rifiuti urbani, che saranno avviate e monitorate nei diversi aspetti. Ogni cittadino lombardo produce 512 chilogrammi (dati 2007) di rifiuti, al ritmo attuale di crescita del 2,3%, con una previsione di crescita a 600 chilogrammi per abitante nel 2011. Il Parr - una volta a regime tutte le 11 azioni previste – punta a ridurre la produzione di rifiuti in Lombardia di 106.000 tonnellate l'anno.

Entro giugno prossimo saranno avviate a Brescia (in collaborazione con Aprica Spa e il Comune di Brescia) le prime 6 azioni: vendita prodotti "alla spina" presso la grande distribuzione organizzata, recupero cibo invenduto da destinare alle onlus locali, compostaggio domestico, farm delivery (abbonamento per spesa in cassetta di prodotti bio, stagionali e locali), pannolini lavabili per bambini, giornate del riuso dei rifiuti ingombranti.

Dopo l'avvio, il 15 gennaio a Brescia, del primo erogatore di prodotti "alla spina" nel supermercato di via San Bartolomeo, Simply Sma attiverà il servizio nel punto vendita di via Tirandi. Seguiranno nei mesi successivi i supermercati di via Cefalonia, via Masaccio e via Giorgione (centro commerciale Margherita d'Este), via Vallecamonica (centro commerciale S. Anna) e via San Zeno. Coop Lombardia attiverà la vendita alla spina di detersivi dalla fine di febbraio nei due punti vendita di via Mantova e via Salgari.

Le principali associazioni dei Consumatori supporteranno l'iniziativa nelle fasi di avvio con la presenza di corner informativi in loco e la distribuzione di contenitori per spingere i clienti alla 'prima prova'. "Il beneficio ambientale atteso è rilevante - ha sottolineato Franco Nicoli Cristiani, assessore al Commercio, fiere e mercati della Regione Lombardia - a patto che i clienti si abituino a riutilizzare più volte il medesimo contenitore, con il dispenser alla spina". Se il 2,5% della popolazione lombarda acquistasse detersivi alla spina, ogni anno si risparmierebbero 47 milioni di chilowattora di energia, 17,7 milioni di metri cubi di acqua e 4 milioni di chili di anidride carbonica sarebbero immessi in meno nell'aria.

Coop e Simply Sma aderiscono anche alla seconda azione del Parr: gli alimentari invenduti nei punti vendita aderenti sono donati, prima della naturale scadenza, a organizzazioni solidali locali. Coop, in particolare, ha avviato già da novembre 2009 questa azione donando il cibo alle organizzazioni di Brescia "Centro di prima accoglienza Casa Gabriella" (60 persone assistite), "Associazione San Vincenzo De Paoli"(64 persone assistite) e "Cooperativa sociale Il Calabrone" (38 persone assistite). Simply Sma ha sottoscritto già dal 2008 un accordo con la cooperativa sociale Onlus "Cauto" di Brescia per il recupero dei prodotti inadatti alla vendita per difetti delle confezioni o perché prossimi alla scadenza e la distribuzione a comunità e a gruppi di volontariato del territorio. Per supportare le iniziative del Parr e invitare i bresciani a migliorare il proprio stile di vita, partirà in questi giorni la compagna di comunicazione "Ho in testa una gran bella idea. Riduciamo i rifiuti in città". Fonte Lombardia Notizie





e questo terzo video come possibile idea di impresa per il nostro paese. Probabilmente potrebbe anche godere di contributi, se ad aprire l'attività fossero dei giovani .... Il sito internet del negozio

Una bella iniziativa a Bra

Bra: crescono i vantaggi per chi fa compostaggio

In un'ottica di riduzione dei rifiuti alla fonte, il comune di Bra incentiva da anni il compostaggio domestico prevedendo una riduzione del 10% della tassa sui rifiuti per chi raccoglie l'umido nel proprio orto o giardino. Ad oggi sono 1400 le famiglie che usufruiscono della riduzione. Per il 2010 la Giunta ha previsto che lo sconto salga al 15% per chi fa compostaggio da almeno due anni
Gli scarti organici costituiscono il 30% del totale dei rifiuti prodotti da una famiglia media. La pratica del compostaggio domestico risulta quindi centrale in un'ottica di riduzione dei rifiuti alla fonte.
A Bra da alcuni anni il Comune incentiva il compostaggio domestico prevedendo una riduzione del 10% della tassa sui rifiuti per chi raccoglie l'umido nel proprio orto o giardino, evitando quindi di conferirlo al sistema comunale di raccolta dei rifiuti.
Per avere la riduzione della TARSU i braidesi devono essere iscritti all' "albo dei compostatori": un registro dal nome roboante, ma a cui è possibile accedere compilando un semplice modulo predisposto dall'ufficio dei tributi in cui si denuncia il possesso del terreno su cui verrà effettuato il compostaggio. Possono chiedere la riduzione della tassa dei rifiuti anche i residenti il cui appezzamento non è situato all'interno del territorio comunale di Bra. La domanda dev'essere consegnata all'ufficio entro il 20 gennaio di ogni anno.
Ad oggi sono 1397 le famiglie che hanno fatto domanda e usufruiscono della riduzione.
Il Comune di Bra concede inoltre a chi ne fa richiesta all'ufficio servizi pubblici una compostiera in comodato d'uso a chi ne è sprovvisto o non può utilizzare una buca nel terreno.
Per premiare chi fa il compostaggio domestico da più tempo, la Giunta Comunale ha inserito quest'anno nel bilancio di previsione 2010 che la percentuale di sconto salga al 15% per chi trasforma l'umido in concime da almeno due anni. Un incentivo in più per chi decide di accostarsi a questa pratica virtuosa.

Visto che nel nostro comune molti hanno un giardino, l'esperienza potrebbe essere facilmente replicata. In effetti l'amministrazione Deantoni lanciò l'idea, contemporaneamente alla tassazione per il ritiro del verde. Molte famiglie, circa 70, si sono "autodenunciate" per avere il ritiro dei rifiuti vegetali, pagando la relativa tassa. Molti hanno dato una disponibilità a sperimentare il compostaggio domestico. Ma non è successo nulla, salvo la tassa che è rimasta. Nella attigua val Curone, la locale Comunità Montana distribuisce già da qualche anno compostatori alle famiglie che lo richiedono. Evidentemente è possibile fare qualcosa ...



domenica 17 gennaio 2010

Una nobile e bella proposta ....

Ricevo una mail da una giovane e gentile lettrice del blog in cui mi dice:

"Forse è un' utopia, ma il Diviani per ospitare bambini di Haiti?
Navigando ho visto che molti comuni si sono già mobilitati."


Credo che sia una gran bella proposta, anche se di attuazione meno facile di quel che a prima vista può sembrare. Ma data la drammaticità dell'evento, e le disperate condizioni di vita ad Haiti, forse varrebbe la pena di approfondire.
Io intanto mi offro per allestire un banchetto per raccogliere fondi, a nome del comune, da devolvere a Medici senza Frontiere per poter affrontare l'emergenza sanitaria. Ci vorrebbero almeno due banchetti, uno a Godiasco ed uno a Salice.


Prego di guardare anche "i commenti" in fondo al post
. Grazie

Come ho scritto oggi (18/1) nei commenti, ho scritto una mail a Monica Albertini. Questa la sua risposta (ha messo anche un link per guardare delle foto scattate da lei, ma io non riesco ad accedervi):
Caro Alberto, diamoci pure del tu. Sono felice di poter aiutare, per quanto posso. La situazione e' caotica in questo momento. Ero andata ad Haiti, non solo per conoscere i parenti di mio marito e visitare il paese, ma anche per individuare dei progetti specifici da sostenere. Mercoledi avevamo programmato la visita ad alcuni orfanotrofi e ad un centro di training per insegnanti. Tutto distrutto. Il vero progetto e' ora questo e soprattutto assicurarsi che Haiti non venga dimenticata quando non fara' piu' notizia. Questa deve essere una vera e solidale promessa. Tramite mio marito e altre persone, cerchero' di identificare progetti, e persone che hanno bisogno del nostro aiuto adesso ma soprattutto domani. La ricostruzione di scuole e strade sara' importantissima e noi Italiani (scusa il patriottismo) siamo capaci in questo. Ammiro la tua decisione di tenere un blog e, se vuoi, benche' alcune immagini siano dure, puoi fare un link verso queste foto che ho scattato il giorno dopo il terremoto. Mi e' piu' facile scriverti via e-mail che accedere al blog, ma usa le immagini e le mie e-mail come meglio credi. Ti terro' aggiornato su impegni concreti di cui la popolazione ha bisogno.

http://www.kodakgallery.com/gallery/creativeapps/slideShow/Main.jsp?albumId=851925185115&ownerId=79988293215

Fammi sapere se puoi accedere alle foto.
Monica


provare anche cliccando su http://www.kodakgallery.com/gallery/creativeapps/slideShow/Main.jsp?token=629701485115%3A72091238 (eventualmente inserire il proprio nome, indirizzi mail e una password sulla destra)

Intanto segnalo:

Medici senza Frontiere lancia raccolta fondi straordinaria
Medici Senza Frontiere (MSF) lancia una raccolta fondi straordinaria per potere continuare a soccorrere le vittime del devastante terremoto che ha colpito Haiti. Per contribuire all’azione di soccorso di Msf a Haiti si può donare attraverso la carta di credito telefonando al numero verde 800.99.66.55 oppure allo 06.44.86.92.25; bonifico bancario IBAN IT58D0501803200000000115000; conto corrente postale 87486007 intestato a Medici Senza Frontiere onlus causale Terremoto Haiti; sul sito www.medicisenzafrontiere.it.

Caritas Per sostenere gli interventi in corso si possono inviare offerte a Caritas Italiana tramite C/C POSTALE N. 347013 specificando nella causale: Emergenza terremoto Haiti. Offerte sono possibili anche tramite altri canali, tra cui: UniCredit Banca di Roma Spa, via Taranto 49, Roma – Iban: IT50 H030 0205 2060 0001 1063 119, Intesa Sanpaolo, via Aurelia 796, Roma – Iban: IT19 W030 6905 0921 0000 0000 012, Banca Popolare Etica, via Parigi 17, Roma – Iban: IT29 U050 1803 2000 0000 0011 113 CartaSi e Diners telefonando a Caritas Italiana tel. 06 66177001. Altre informazioni sul sito di Caritas Italiana.

Un sms per la Croce Rossa Per donare 2 euro alla Croce Rossa Italiana “Pro Emergenza Haiti” basta inviare un sms da numero ‘Wind’ e ‘3′ al 48540. Il numero sarà attivo fino al 27 gennaio. Possibili anche donazione online: causale «Pro emergenza Haiti» al sito della Croce Rossa – bonifico bancario causale «Pro emergenza Haiti» IBAN IT66 – C010 0503 3820 0000 0218020.



giovedì 14 gennaio 2010

Il film WELCOME all'Arlecchino di Voghera


Mi viene suggerito di segnalare un notevole film in programmazione al cinema Arlecchino di Voghera (di fronte al castello). Si tratta di "Welcome".
Riporto trama e recensione ripresa dal sito del cinema.

Da venerdì 15 a lunedì 18 gennaio - ore 21.15 - WELCOME
REGIA: Philippe Lioret
Con: Vincent Lindon, Firat Ayverdi, Audrey Dana

TRAMA Il giovane iracheno Bilal attraversa l'Europa da clandestino nella speranza di raggiungere la sua ragazza da poco emigrata in Gran Bretagna. Arrivato nel nord della Francia, diventa amico di Simon, un istruttore di nuoto, con cui inizia ad allenarsi per un obiettivo apparentemente irrealizzabile: attraversare la Manica a nuoto per ritrovare il proprio amore.

CRITICA Benvenuto Welcome. Arriva in Italia un film terribilmente bello, vincitore a Berlino, campione d'incassi in Francia, dove ha influenzato il dibattito politico sull'immigrazione clandestina. È difficile che da noi provochi le stesse conseguenze. Non soltanto perché non si tratta di una nostra storia d'immigrazione. Magari. Chissà quando il cinema italiano riuscirà a produrre un¿opera altrettanto matura sul più importante problema dell'epoca. Ma soprattutto perché la discussione sui clandestini da noi è precipitata in tali abissi di miseria morale, politica e giuridica che nulla sembra in grado di risollevarla a un grado di civiltà. Tantomeno un'opera d¿arte, un film o un libro, insomma qualsiasi cosa non sia chiacchiera televisiva. La storia di Welcome nasce dall'amore di due adolescenti. Stavolta Romeo e Giulietta sono curdi, separati non soltanto dalle famiglie, ma anche da una guerra e da quattromila chilometri. Per amore di Mina, Imail, ragazzo curdo che sogna di diventare un calciatore del Manchester United, attraversa tutta l'Europa. Alla fine arriva a Calais. Gli resta soltanto la Manica per raggiungere il suo sogno. Senza permessi e senza soldi, Imail si mette in testa di attraversarla a nuoto. Trova l'aiuto, dapprima diffidente, poi sempre più appassionato, di un istruttore di mezza età, Simon, appena lasciato dalla moglie. E la storia diventa quella fra un vero padre e un vero figlio, che non sono padre e figlio. Non è un film di buoni e cattivi. È un film di uomini e donne soli, gente comune e migranti, poliziotti e vicini di casa, burocrati e commercianti, né buoni né cattivi, ma deboli e piccoli di fronte a un sistema che ha deciso di usare le paure e l'alibi della sicurezza come nuova forma di controllo autoritario della società e degli individui. Degli altri, di quelli che arrivano nelle stive delle navi, ma soprattutto dei propri cittadini. Un sistema forte, razionale, gelido, fondato sull'egoismo e in fondo condiviso da vittime e carnefici, entrambi occasionali. Un mondo in cui l'amore folle di due ragazzi e la complicità affettuosa di un uomo diventano atti eversivi, pericolosi. Sentimenti forti, roba da clandestini. Non è naturalmente soltanto il tema a fare di Welcome un bel film. Philipe Lioret è uno dei migliori registi francesi, già collaboratore di Robert Altman, ispiratore di The Terminal di Spielberg, ed è un maestro nelle scene sull'inferno del porto di Calais. La scrittura è perfetta ed è difficile trovare un aggettivo adeguato all¿interpretazione di Simon da parte di Vincent Lindon, divenuto nel tempo una dei più straordinari attori europei. È quasi impossibile uscire dalla sala di Welcome con le stesse idee sull'immigrazione che si avevano prima. Curzio Maltese (La Repubblica)

Un Po Oltre - convegno a Pavia

Non sono certo i convegni a mancare in Oltrepò. Se lo sviluppo nascesse dai convegni, probabilmente il nostro territorio avrebbe più visitatori del Chianti e del Trentino messi assieme.
Segnalo comunque questa ennesima occasione: chissà, a forza di insistere, magari qualcosa succederà.

Un Po Oltre
“Note a Margine”, la fortunata iniziativa che ormai da tre edizioni promuove la conoscenza di aspetti peculiari e insoliti della cultura, dell’arte e della storia pavese, mediante seminari e pubblicazioni, si propone di andare

Il Cral Ateneo di Pavia presenta “Un Po Oltre... Progetto di turismo sociale per la conoscenza, la tutela e la valorizzazione dell’Oltrepo pavese”, iniziativa realizzata con la collaborazione dell’Università degli Studi e della cooperativa Progetti di Pavia e con il patrocinio della Provincia e del Comune di Pavia.

Un Po Oltre è un progetto di turismo sociale che si prefigge di creare opportunità di arricchimento culturale, di promozione e valorizzazione delle risorse del territorio provinciale e in particolare dell’Oltrepo. Questo territorio rappresenta un eccezionale bacino di possibilità e risorse storico-artistiche, culturali ed enogastronomiche, che sono marginalmente valorizzate come attrattive turistiche, possibili fattori di crescita economica e di sviluppo.
Il Cral Ateneo di Pavia vuole promuovere la conoscenza di tali risorse, in maniera piacevole e motivante, mediante l’organizzazione di quattro itinerari turistici e di un seminario che presenta l’iniziativa e il territorio in oggetto.

Il seminario “Un Po Oltre”, in programma per sabato, intende essere una riflessione sul turismo sostenibile in Provincia di Pavia attraverso il seminario.
Presiede il prof. Giulio Guderzo, intervengono esperti storici, economisti e naturalisti.
Di seguito il programma:

Ore 15.00 Saluti

Ore 15.15 Renata Crotti, Università degli Studi di Pavia
L'Oltrepo: storia, geografia, cultura e tradizioni

Ore 16.00 Antonella Zucchella, Università degli Studi di Pavia
Un progetto per l'Oltrepo: un modello turistico

Ore 16.45 Pausa Caffè

Ore 17.00 Cristina Delucchi, Studio di Biologia Ambientale Chlorophylla
Paesaggi d'Oltrepo: un viaggio nella natura

Ore 17.45 Presentazione degli itinerari di "Un Po Oltre", a cura della Cooperativa Progetti


In occasione dell’incontro saranno presentati gli itinerari di “Un Po Oltre”, curati dalla cooperativa Progetti, che si svolgeranno in primavera.
Le visite saranno destinate ai soci del CRAL Ateneo e aperte alla partecipazione di esterni.
Si comincerà domenica 21 febbraio con una visita alla chiesa romanica di S. Marcello in Montalino, seguita da una degustazione di vini e prodotti tipici presso le cantine del Club del Buttafuoco storico.
Si proseguirà il 21 marzo con il Castello di Oramala e il borgo di Varzi, concludendo con una sosta presso un tipico salumificio.
Il 18 aprile sarà la volta di un percorso naturalistico in Alto Oltrepo con visita di un caseificio. L’ultimo appuntamento occuperà tutta la giornata di domenica 9 maggio: in mattinata si visiterà l’antico borgo di Cecima per poi recarsi presso l’agriturismo di Ca’ del Monte, dal quale potrà partire un’escursione naturalistica.
Le mete saranno raggiunte in pullman, con partenza da Pavia alle 14.00 (eccettuata la visita del 9 maggio, con partenza alle 9.30) e il rientro è previsto per le ore 18.30.

Informazioni Il seminario
Dove: presso l’Aula Volta, Palazzo Centrale dell’Università, C.so Strada Nuova - Pavia
Quando: sabato 16 gennaio 2010, ore 15.00
Per informazioni: Segreteria Organizzativa “Un Po Oltre”, Progetti Società Cooperativa, tel. 0382/530150

Parla dell'iniziativa anche La Provincia con un articolo:
DOMENICA, 17 GENNAIO 2010 Pagina 30 - cronaca
Il dipartimento di Economia prepara le strategie: «Abbiamo un prodotto straordinario, manca ancora l’imprenditorialità»
«Turismo, l’Oltrepo non sa fare squadra»
Confronto in ateneo sul futuro del territorio. Nasce un progetto di marketing tra albergatori
L’iniziativa coordinata da Antonella Zucchella con Stefano Denicolai
GIULIA CIMPANELLI
VOGHERA. Il rilancio del turismo in Oltrepo? Chiunque ci abbia provato, in fondo, non ci è mai riuscito. Oggi sembra essere finalmente nato un progetto concreto. Un piano di lavoro di cui si è parlato ieri all’Università di Pavia.
E’ avvenuto nel corso di un seminario intitolato «Un Po Oltre». Sono stati la professoressa della facoltà di economia Antonella Zucchella e il ricercatore in strategia economica Stefano Denicolai a illustrare l’iniziativa in atto tra il loro dipartimento e l’associazione albergatori Oltrepo. «Si può parlare di una sorta di rilancio a fasi - spiega Denicolai -. Per ora stiamo svolgendo la prima, dedicata a creare un’immagine dell’associazione e favorire la cooperazione tra gli albergatori». La seconda fase consisterà nel creare con metodo pacchetti turistici mappando e organizzando le bellezze oltrepadane. Infine si passerà alla messa a punto di un piano marketing mirato sui prodotti realizzati: «E’ necessario compiere degli studi per giungere alla creazione di qualcosa che si sappia differenziare rispetto alle offerte di altri teritori italiani. Potrà trattarsi anche di un’offerta per un turismo “di nicchia”, qui non abbiamo certo bisogno delle grandi masse». Ma perché l’Oltrepo, terra di sapori, bellezze naturalistiche, borghi antichi, terme e arte, con nulla da invidiare a molte altre zone collinari italiane, non è riuscito fino ad oggi a farsi conoscere? “E’ sempre mancata una strategia di fondo - prosegue il giovane ricercatore - in più la popolazione oltrepadana non è mai stata incline a fare rete, passo basilare per il lancio di una zona turistica. Si pensi alla Romagna, una zona che non aveva molto da offrire e con un mare non certamente dei migliori; ma loro, tanti anni fa, sono riusciti a coalizzarsi, a fare rete e a rompere il ghiaccio per arrivare a ciò che sono oggi. Infine qui da noi mancava l’imprenditorialità: si può avere a disposizione un prodotto straordinario ma senza marketing non si va da nessuna parte».

mercoledì 13 gennaio 2010

Fattore Amico

Nella latitanza, o lentezza, di tante amministrazioni comunali (non esclusa la nostra) a realizzare aree sosta per camper, è nata già da qualche anno una associazione, FATTORE AMICO che si propone di avvicinare il mondo dei camperisti alla natura, all'attività agricola, ai prodotti naturali di qualità.
Nella sostanza i proprietari di fattorie, aderendo a questa associazione, si impegnano ad ospitare equipaggi di camperisti nella loro struttura (in appositi spazi) stabilendo così, in loco, un efficace contatto fra produttori e consumatori attenti ed interessati alla vita all'aria aperta.
E' interessante visitare il sito dell'associazione.
In esso si possono trovare tre filmati esplicativi, di cui uno girato presso l'azienda GUERCI di Casteggio.







Desidero rivolgere a tutti coloro che gestiscono fattorie, allevamenti e simili di guardare con attenzione il sito dell'associazione e di voler valutare una eventuale adesione. Analogo invito alla nostra amministrazione comunale, ed anche alle altre, perchè prendano in considerazione la possibilità di stimolare queste adesioni che possono avvicinare un pubblico interessante alle nostre zone, con benefici economici interessanti.

Appuntamento a Bagnaria

Mi sembra estremamente opportuno l'incontro previsto a Bagnaria: le cronache ci costringono a ragionare su queste basilari tematiche.
Da un articolo de La Provincia:
MERCOLEDÌ, 13 GENNAIO 2010 Pagina 26 - cronaca
BAGNARIA Incontro sulle leggi razziali
BAGNARIA. Al centro di aggregazione di Ponte Crenna l’amministrazione comunale di Bagnaria, organizza nell’ambito del ciclo di incontri denominato «Questa sera parliamo di...», e per celebrare il Giorno della memoria, un dibattito dal titolo «Le leggi razziali in Italia». Relatrice Marina Tesoro, titolare della cattedra di Storia contemporanea all’Università di Pavia, facoltà di scienze politiche. Appuntamento il 15 gennaio alle 20,45.

Il nuovo sito internet del comune

Apprezzo molto l'intenzione della nuova amministrazione di rinnovare il sito internet comunale, anche perchè ricordo quante insistenze feci con la amministrazione Deantoni per convincerli della necessità di tale strumento. La ritrosia, la "vetustà" della loro mentalità faceva sì da considerare inutile il mezzo internet. Il sito che misero in piedi dimostrava ampiamente quanto fossero riottosi verso la trasparenza e la comunicazione con il pubblico. Ora si sta riparando pur con una corretta forte attenzione ai costi. Ma, fatta questa premessa, l'articolo di oggi su La Provincia che fa il panegirico del nuovo sito mi sembra improprio, roboante quanto lontano dalla realtà. La nuova amministrazione sembra che creda molto nella comunicazione istituzionale tramite internet, anche spinta da normative nazionali in tal senso, ma si deve comunque ammettere che è un percorso ancora appena iniziato e ancora molto perfettibile.
Questo l'articolo:
MERCOLEDÌ, 13 GENNAIO 2010 Pagina 25 - cronaca
GODIASCO-SALICE TERME On line il nuovo sito del municipio
GODIASCO. On line il nuovo sito del comune di Godiasco. Il portale, completamente rinnovato e accessibile all’indirizzo www.comune.godiasco.pv.it, è stato fortemente voluto dall’amministrazione comunale come strumento operativo a supporto dei residenti e non solo. Facilmente fruibile e dalla navigazione veloce e diretta, il portale offre diversi servizi a cominciare dalle notizie in primo piano inerenti il comune di Godiasco e Salice. «Il restyling del sito è solo l’inizio di una serie di attività di comunicazione istituzionale», ha detto la Corbi.

Beppino Englaro a Voghera

Doverosa segnalazione da La Provincia

MERCOLEDÌ, 13 GENNAIO 2010 Pagina 23 - cronaca
Englaro a Voghera presenta il suo libro
VOGHERA. Beppino Englaro sabato alle 17.30 sarà ospite di Fondazione Adolescere, in viale Repubblica. Presenterà il suo libro, scritto con Adriana Pannitteri, intitolato «La vita senza limiti. La morte di Eluana in uno Stato di diritto». Modererà l’incontro Gianni Schiesaro, sociologo, direttore di Adolescere. Papà Englaro sarà a Voghera a pochi giorni dall’archiviazione dell’indagine a suo carico per omicidio volontario. (e. b.)

martedì 12 gennaio 2010

Un sito con la storia di Godiasco

Ho trovato questo sito che riporta la storia di Godiasco, corredata da alcune foto relativamente recenti.
Non è un grosso approfondimento storico, ma forse contiene notizie che non sono nel patrimonio culturale di tutti.

sabato 9 gennaio 2010

11 gennaio 1999, se ne andava Fabrizio De Andrè



In un vortice di polvere
gli altri vedevan siccità,
a me ricordava
la gonna di Jenny
in un ballo di tanti anni fa.
Sentivo la mia terra
vibrare di suoni, era il mio cuore
e allora perché coltivarla ancora,
come pensarla migliore.
Libertà l'ho vista dormire
nei campi coltivati
a cielo e denaro,
a cielo ed amore,
protetta da un filo spinato.
Libertà l'ho vista svegliarsi
ogni volta che ho suonato
per un fruscio di ragazze
a un ballo,
per un compagno ubriaco.
E poi se la gente sa,
e la gente lo sa che sai suonare,
suonare ti tocca
per tutta la vita
e ti piace lasciarti ascoltare.
Finii con i campi alle ortiche
finii con un flauto spezzato
e un ridere rauco
ricordi tanti
e nemmeno un rimpianto.

Testi di Fabrizio De Andrè



mercoledì 6 gennaio 2010

Raccolta differenziata

Leggo su La Provincia di oggi di una interessante iniziativa dell'assessore Severino Giacobone. Un'iniziativa certamente lodevole che si inquadra nell'ambito dell'attenzione dell'amministrazione verso i giovani, di cui la neocostituita consulta dovrebbe essere la punta di diamante. Riporto l'articolo:
MERCOLEDÌ, 06 GENNAIO 2010 Pagina 25 - cronaca
Un incontro sulla differenziata Godiasco, i tecnici dell’Asm incontrano i ragazzi
GODIASCO. L’assessore ai Lavori pubblici del comune di Godiasco, Severino Giacobone, ha organizzato nei giorni scorsi presso le scuole medie ed elementari un incontro per sensibilizzare gli alunni sull’importante tema della raccolta differenziata. Dopo aver introdotto l’argomento, l’assessore Giacobone, ha ceduto la parola ai tecnici dell’Asm, il dottor Milano ed il geometra Gatti, che attraverso una lezione all’insegna del divertimento, hanno spiegato ai bambini come si effettua una corretta raccolta. Il simpatico e poliedrico «Prezzemolo» ha poi mostrato agli studenti come si può recuperare ciò che apparentemente sembra non essere più possibile riutilizzare per realizzare giocattoli davvero fantasiosi. A conclusione, l’assessore Giacobone ha salutato tutti gli alunni e le loro maestre augurando, a nome dell’amministrazione comunale, un buon anno nuovo e donando ad ogni classe una pattumiera per la raccolta differenziata. (f. cal.)

Mi sembra un buon inizio sul tema, ma bisogna essere consapevoli che il problema dei rifiuti e della loro gestione è molto grande e complesso. Perciò è importante insistere molto con i bambini perchè si formi in loro una consapevolezza ecologica, ne va del loro futuro e dell'ambiente in cui vivranno. Mi permetto di riportare alcuni cenni di un persorso didattico intrapreso da scuole di San Marino sul tema: clicca qua.
Comunque l'importante è aver cominciato e l'essenziale è continuare con energia.

lunedì 4 gennaio 2010

Ancora un anniversario: Albert Camus


Cinquant'anni fa, il 4 gennaio 1960, moriva in un incidente automobilistico il grande scrittore Albert Camus.
« Non essere amati è una semplice sfortuna; la vera disgrazia è non amare »
Albert Camus (Mondovi, 7 novembre 1913 – Villeblevin, 4 gennaio 1960) è stato un romanziere, filosofo e drammaturgo francese.
È stato Premio Nobel per la letteratura nel 1957
Opere principali:
* Lo straniero, Bompiani 1947. (L'Étranger 1942) da cui un bellissimo film di L. Visconti con M. Mastroianni
* La peste, Bompiani 1947. (La Peste 1947)
* La caduta. L'esilio e il regno, Garzanti 1975. (La Chute 1956)
* La morte felice, Rizzoli 1974. (La Mort heureuse, postumo 1971)
* Il primo uomo (Le Premier Homme) (incompiuto; iniziato nel 1959, pubblicato postumo nel 1994)
* Il mito di Sisifo, Bompiani 1947. (Le Mythe de Sisyphe 1942)
* La rivolta libertaria, Elèuthera 1998. (Albert Camus et les libertaires, raccolta del 2008)
* L'uomo in rivolta, Bompiani 1962. (L'Homme révolté 1951)
* L'estate (L'Été) (1954)
* Riflessioni sulla pena di morte (Réflexions sur la peine capitale) (1957)
* Caligola, Bompiani 1974. (Caligula1944)
* Il malinteso (Le Malentendu) (1944)
* Lo stato d'assedio (L'État de siège) (1948)
* I giusti (Les Justes) (1950)

sabato 2 gennaio 2010

2 gennaio 1960


Corriere della Sera Il ricordo: 2 gennaio 1960, il grande airone ha chiuso le ali

Il ricordo: 2 gennaio 1960, il grande airone ha chiuso le ali di ORIO VERGANI
Questo è l' articolo scritto da Orio Vergani sul Corriere della Sera, dopo la morte di Fausto Coppi. Vergani è stato il cantore di Coppi e della sua epopea, dal Giro d' Italia vinto nel 1940 alla sua prematura scomparsa. Il figlio Guido ha raccolto gli articoli sul Campionissimo, affiancandoli ai ricordi di grandi avversari e di tifosi illustri nel libro «Caro Coppi» (Oscar Mondadori) Milano, 2 gennaio 1960 Il grande airone ha chiuso le ali. Quante volte Fausto Coppi evocò in noi l' immagine di un grande airone lanciato in volo con il battere delle lunghe ali a sfiorare valli e monti, spiagge e nevai? Fortissimo e fragile al tempo stesso, qualche volta la stanchezza e la sfortuna lo abbattevano e lo facevano crollare a terra, sul ciglio di una strada o sull' erba del prato di un velodromo: la sua figura sembrava spezzarsi in una strana geometria, come quella di un pantografo, e una volta di più suscitava l' immagine di un airone ferito. Altre volte era l' immagine di una tragica conclusione di caccia. Quante volte, di lui affranto per la stanchezza sull' erba, a pochi metri da un traguardo sentimmo dire: «Sembra un cervo moribondo»! L' occhio galleggiava immobile, con la pupilla arrovesciata al limite della palpebra: le guance erano scavate, le labbra anelanti per l' amara fatica: le lunghe braccia, le lunghe gambe come buttate là, senza più armonia, scompostamente, in una stanchezza mortale. La fragilità fu la compagna sinistra di quest' uomo che per tanti anni sembrò un ragazzo, il ragazzo più forte di tutti, sostenuto da una energia quasi magica, una forza da racconto delle fate. Il trittico su cui poggiava il misterioso «sistema» delle sue capacità fisiche - cuore, polmoni, muscoli - nascondeva, quasi invisibile, un punto di estrema vulnerabilità. Questa era la vulnerabilità dei ragazzi. Coppi era rimasto tale: sembrava si fosse fermato al gradino dei sedici anni: ossa troppo leggere - dicevano: «Uno scheletro in canna» -, nervi troppo scoperti, un ingenuo palpitare dei sentimenti, un difficile equilibrio fra l' anima del ragazzotto di campagna ch' egli era stato e l' uomo che la vita l' aveva costretto a diventare. Un abulico che poteva scatenare fulminei scatti di lampeggiante volontà; un uomo rimasto per tutta la vita stranamente melanconico favorito dalla natura, perseguitato - bisogna dirlo anche se toccò le soglie della più alta fortuna - perseguitato dalla sorte. Ora che le ali del campionissimo si sono chiuse, non si può non ricordare quante volte la sua carriera e la sua vita stessa corsero il rischio di essere spezzate da quello che si chiama abitualmente un «banale incidente», una caduta come un ragazzo ne fa a centinaia, cavandosela con una sbucciatura ad un gomito o ad un ginocchio. Mai nella forsennata vertigine della corsa, quando la ruota della bicicletta va saettando a disegnare il filo sospeso fra la vita e la morte sul ciglio di un burrone: ma a metà di una pedalata senza storia, a passo di carovana, a passo di trasferta. Anche oggi, è un piccolo, misterioso, atroce imponderabile intervento del fato quello che colloca l' angosciosa parola fine alla sua vita. Fausto vinse sempre senza mai sorridere, quasi non credendo mai totalmente in se stesso. Sembrava sempre soprappensiero: come stranamente e fissamente in ascolto di una qualche voce interna che gli andasse mormorando dentro una incomprensibile parola. Quella parola segreta non era: «Fortuna». La guigne, vecchia parola dei tempi lontanissimi delle antiche corse su strada, ha rotto il filo della sua vita fragilissima, come un piccolo soffio di vento spezza il filo di una tela di ragno coperta di brina, là, sulle siepi invernali del suo paese di campagna.

Vergani Orio Pagina 37 (2 gennaio 2000) - Corriere della Sera

Il giornalino alle famiglie (e il museo malaspiniano)

Quest'anno il comune ha inviato, per Natale, un giornalino a tutte le famiglie con articoli scritti dal sindaco e da tutti i consiglieri, assessori e non, di maggioranza e di minoranza. Ci è stato richiesto di contenersi entro le 2.000 battute e di fare, possibilmente, riferimento al primo semestre della nuova maggioranza (quindi il secondo semestre dell'anno). Ho aderito volentieri all'invito, trovandolo cosa nuova rispetto al passato dove la maggioranza, ottusamente, aveva sempre evitato di estendere l'invito alla minoranza. Questo il testo di quanto da me scritto:
"Le elezioni hanno determinato un risultato storico: Elio Berogno ha passato la mano alla professoressa Anna Corbi. Siamo certi che non avremo occasione di rimpiangere ciò che abbiamo lasciato, tante erano le carenze e i grossolani errori (per i quali nessuno ha pagato) che avevano caratterizzato il passato. Sarà facile “far bella figura” in confronto a ciò che è stato: basterà fare qualcosa con un minimo di trasparenza e correttezza, nell’interesse dei cittadini. Le condizioni del comune sono gravi: manutenzione ordinaria carente, straordinaria assente, sistema fognario comatoso, impianti di depurazione obsoleti, scempio urbanistico, servizi sociali precari, turismo in ginocchio, verde pubblico trascurato (a Salice assente), iniziative culturali inesistenti, terme svendute ed i pochi danari ricavati pressoché finiti, trasparenza amministrativa tutta da creare, uffici mal organizzati, una montagna di debiti. In questo scenario si trova ad operare la nuova amministrazione. Riteniamo che noi di Uniti per Godiasco dobbiamo collaborare per risollevare le sorti del nostro paese. Per questo abbiamo già rivolto alla nuova amministrazione molte istanze per realizzazioni: l’accorpamento delle scuole elementari di Salice presso il Diviani, assieme alle materne, liberando così gli spazi per una biblioteca finalmente decente ed in grado di assolvere al suo compito verso i cittadini ed i turisti; la realizzazione dell’ecomuseo presso il palazzo Malaspina Pedemonti in Godiasco, tramite la costituzione di una fondazione con la copresenza di enti pubblici e privati; la richiesta di pedonalizzazione del tratto Montalfeo Godiasco nei giorni festivi e prefestivi e molto altro come abbiamo riportato sul nostro blog www.unitipergodiasco.blogspot.com .
Ci vorrà del tempo, ma siamo pronti a collaborare, nello spirito di una attenta e vigile partecipazione, a tutto ciò che può servire per migliorare la qualità della vita nel nostro comune. Forse qualche segnale si disponibilità già lo si può vedere: il fatto che questo giornalino ospiti gli scritti di tutti i consiglieri, anche di quelli di opposizione, è un segnale nuovo di cui ci compiaciamo.
Alberto Sorrentino – Uniti per Godiasco"

Ho notato con piacere che il sindaco, nella premessa, parla anche di realizzare l'ecomuseo riguardante la storia della famiglia Malaspina e le tradizioni e cultura locali, con l'intenzione di ospitarlo nel palazzo Malaspina Pedemonti. E' un progetto che ho sempre ritenuto prioritario, più volte inutilmente presentato all'amministrazione precedente. Se il sindaco vorrà coinvolgerci, siamo quindi più che disponibili a dare il massimo impegno per portare a compimento un progetto tanto importante ed impegnativo, capace da solo di proiettare una nuova dimensione culturale su tutta la vallata, anche con consistenti ricadute sul piano turistico.
Tanto per inquadrare qualche precedente, riporto quanto già apparso sulla stampa in merito.

«Palazzo Malaspina Tocca agli enti locali»
la Provincia Pavese — 19 agosto 2007
pagina 23
GODIASCO. Il futuro incerto di palazzo Pedemonti Malaspina, all’asta per 1 milione e mezzo di euro, esce dai confini provinciali. L’appello del capogruppo di minoranza, Alberto Sorrentino, non è stato ripreso dalla giunta Deantoni ma è stato captato dal presidente del Centro studi malaspiniani di Mulazzo, in provincia di Massa Carrara. Dario Manfredi invita le istituzioni a mobilitarsi. Ma più vicino a Godiasco, da Varzi, interviene anche il marchese Giacomo Malaspina, che fa appello alla Comunità montana: «Negli anni - ricorda - abbiamo visto grandi investimenti in progetti di assai più corto respiro. 1milione e mezzo di euro per un centro studi, che sarebbe fiore all’occhiello della valle Staffora, si potrebbero trovare». Il corpo centrale risale al XVI secolo e si estende per 2.150 metri quadrati, con saloni affrescati alti cinque metri. Il giardino a due livelli e l’ampio cortile da 3.300 metri quadrati sono circondati da antichi fabbricati rurali. Un passaggio sospeso del 1712 collega direttamente il palazzo alla vecchia chiesa parrocchiale. Per il marchese Malaspina di Varzi farne appartamenti, per chi comprerà, sarà davvero dura: «Temo che la trattativa andrà per le lunghe e che alla fine il palazzo finisca con l’essere assegnato per un valore molto inferiore al suo. Solo scaldare un immobile del genere sarebbe una spesa incredibile. E’ per le tasche di pochi. Tempo fa, prima di acquistare la sua tenuta di Cigognola, pare che anche Giorgio Armani si fosse interessato all’immobile». Allora, che fare? «Le istituzioni, a partire dalla Comunità montana, devono salvare il palazzo, farne un centro culturale. Penso che si tratti di una sfida che deve impegnare la politica locale a ogni livello». Dello stesso avviso Manfredi, presidente del Centro studi malaspiniani: «Non posso che auspicare il recupero dell’immobile e una sua destinazione culturale. Vanno attivate anche le fondazioni bancarie. Nell’edificio, che ho da poco visitato su invito di Sorrentino, c’è tutto quel che occorre per creare un centro di promozione della cultura locale. I Malaspina hanno significato tanto nella storia, in quella della provincia di Pavia e non solo. Dispiace che gli enti locali tacciano». Emanuele Bottiroli

..... e ancora .....

Palazzo Pedemonti, botta e risposta
la Provincia Pavese — 28 agosto 2007
pagina 21
GODIASCO. «Ripeto: siamo pronti a dare il nostro contributo perchè il palazzo Pedemonti-Malaspina diventi archivio storico della famiglia Malapina»: dalla Toscana il direttore del Centro studi Malaspiniani rilancia sulla possibile acquisizione pubblica dello storico edificio. E non mancano le sottolineature polemiche dopo le dichiarazioni del consigliere di maggioranza Roberto Serra. «Leggo su “La Provincia” che il consigliere comunale Roberto Serra, afferma che sul caso del palazzo Pedemonti-Malaspina si vuol fare della polemica politica a buon mercato e quindi di fatto, mi include fra gli”altri personaggi che non avanzano proposte»: esordisce così Dario Manfredi direttore del Centro studi Malaspiniani di Mulazzano (in provincia di Massa Carrara). «Non è giusto. Il signor Serra è disinformato su questa vicenda e lo dimostra quando si chiede perché il marchese Giacono Malaspina non si adopera nella costituzione di una Fondazione Malaspina. Rispondo subito: perché una fondazione volta alla difesa della memoria storica del casato dei Malaspina esiste già: si chiama Fondazione Alessandro Malaspina, è stata costituita il 29 gennaio scorso ed ha ottenuto il riconoscimento onlus il 3 luglio scorso; il marchese Giacomo Malaspina di Varzi ne è socio benemerito». Aggiunge il direttore: «Purtroppo la Fondazione, al momento, dispone solo di un patrimonio di 550mila euro insufficiente all’acquisizione del palazzo. Ma una controproposta a quella del signor Serra posso avanzarla subito: se il comune di Godiasco non può spendare un milione e mezzo di euro per il palazzo, si faccia capofila, quantomeno, di una “cordata” di enti disposti a farlo». Poi l’impegno: «Da parte mia posso assicurare che il consiglio di amministrazione della Fondazione Alessandro Malaspina volentieri sottoscriverà il 10 per cento dell’importo, alle sole condizioni che sia reperito il capitale rimanente e che venga riportato del palazzo lo storico archivio di quel ramo della famiglia, attualmente depositato a Pavia. Se questa intenzione non fosse seria non mi sarei sobbarcato la fatica di un viaggio fino a Godiasco per osservare lo stato dello stabile». Il botta e risposta dunque prosegue. (f. g.)

... e siamo ai giorni nostri, evidentemente con una amministrazione meno ottusa e più lungimirante, capace, sembra, di capire quanto la cultura possa essere di stimolo e sviluppo per il paese.

venerdì 1 gennaio 2010

Numeri telefonici Polizia Locale

Sono cambiati i numeri telefonici della Polizia Locale.
Tali numeri sono attivi durante le ore di servizio.
33 11 90 80 60 - 33 11 90 80 61

Buon 2010 a tutti i lettori ed alla Polizia Locale !