Prima la cronaca e poi una considerazione.
La cronaca:
Milano decide il blocco del traffico
Dopo 17 giorni consecutivi di superamento della soglia, auto ferme dalle 10 alle 18 domenica 31 gennaio nel capoluogo lombardo. Se il Pm10 non scende, ticket antismog anche per i diesel euro 4 senza fap. Legambiente Lombardia: la politica non ha compreso la cronicità del problema
di Ovidio Diamanti giovedì 28 gennaio 2010 15:42
Alla fine hanno deciso per il blocco del traffico. Domenica Milano si ferma dalle 10 alle 18. Lo ha deciso il Comune, d'accordo con Regione e Provincia nella riunione convocata stamani al Pirellone. La domenica a piedi riguarda solo il territorio del Comune.
Potranno circolare solo i veicoli ecologici e sono previste deroghe per medici, infermieri e ministri del culto.
La decisione e' stata annunciata dal sindaco, Letizia Moratti, insieme con il presidente della Regione, Roberto Formigoni, e l'assessore alla Mobilita' della Provincia, Giovanni De Nicola.
Oltre al blocco della circolazione di domenica prossima, a Milano, Regione Lombardia, Comune di Milano e Provincia hanno concordato un irrigidimento di Ecopass, il ticket antismog nel centro del capoluogo lombardo, nel caso l'emergenza inquinamento dovesse continuare anche nei prossimi giorni. Come spiegato dal primo cittadino Letizia Moratti, se si arriverà a 20 giorni consecutivi di sforamento dei limiti di Pm10 nell'aria, saranno sottoposti al pagamento di Ecopass anche i veicoli diesel Euro 4 senza filtro antiparticolato, oggi esentati per deroga. L'abolizione dell'esenzione per questa categoria di mezzi durerà fino al terzo giorno in cui il livello di Pm10 sarà tornato sotto i livelli di guardia, vale a dire sotto i 50 microgrammi per metro cubo
E ora la considerazione:
Visto che Milano e tante altre città hanno condizioni così disastrose della qualità dell'aria, situazione che invece non ricorre a Salice/Godiasco e in praticamente tutto l'Oltrepò, perchè non fare delle misurazioni precise e dar vita ad una campagna pubblicitario/informativa in cui si evidenziano i differenti dati e si conclude il messaggio con una domanda: "Vuoi respirare almeno nel week end?"
Forse un'iniziativa di tal genere costerebbe come un paio di convegni sullo sviluppo turistico in Oltrepò, ma sarebbe assai più produttivo.
giovedì 28 gennaio 2010
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