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venerdì 5 febbraio 2010

Difesa SpA - Il caso dell'ex deposito

E' nata l'azienda Difesa SpA, una società sotto il totale controllo pubblico, che avrà come compito, fra gli altri, la razionalizzazione di tutti gli acquisti relativi alle Forze Armate (esclusi gli armamenti) e la gestione del patrimonio immobiliare delle stesse, in ottica di utilizzazione e/o valorizzazione. A parte quanto ventilato da alcuni organi di stampa secondo i quali Difesa SpA potrebbe decidere di istallare impianti energetici su terreni di proprietà senza necessitare di autorizzazioni dei comuni competenti (non voglio neppur pensare per un attimo ad una centrale nella ex maginot), è ormai giunto il momento di parlare di cosa deve diventare l'ex deposito di carburanti militare in comune di Rivanazzano, confinante con il territorio di Godiasco. Si tratta di circa 13 ettari di terreno, circa metà a monte e metà a valle della strada provinciale. Vi sono alcuni immobili in pessime condizioni, hangar e certamente vari enormi serbatoi interrati. E' tutto in stato di abbandono da anni, sterpaglia mai curata da nessuno. Parrebbe che l'ultimo soggetto competente sul terreno sia la Forestale, ma ciò non l'ha sottratto al degrado. Penso che sarebbe assai opportuno che le due amministrazioni, di Rivanazzano e di Godiasco, si trovino attorno ad un tavolo per decidere quale destino debba avere l'area. Sarebbe un vero peccato che venga acquistata per farne una lottizzazione: la destinazione dovrebbe essere tale da esaltare la omogeneità del terreno, realizzando qualcosa che porti occasioni di lavoro, visibilità e rispetto dell'integrità della zona. Due anni or sono, in piena polemica con l'amministrazione che intendeva autorizzare la trasformazione del grand hotel di Salice in clinica, proponemmo di realizzare la struttura proprio lì, nell'ex deposito.
Non abbiamo ancora cambiato idea, l'abbiamo forse affinata. Vedremmo bene la costruzione di una struttura che si occupi di "educazione alimentare", una sorta di istituto a valenza più psicologica che medica, che si proponga di rieducare ad una corretta e naturale alimentazione coloro che soffrono di disturbi alimentari. Una sorta di "istituto Mességué" in cui vengano proposte sedute psicologiche, corsi di cucina, lezioni ginniche ecc. Abbiamo in zona la Villa Esperia che già si occupa di argomenti similari, abbiamo rinomate acque termali, abbiamo una zona di 13 ettari (!) ancora vergine dove poter edificare con basso impatto ambientale delle strutture basse, immerse nel verde, con vialetti ombrosi ed impianti sportivi (magari lungo lo Staffora).
Spero di aver gettato il sasso nello stagno .....
Come sempre i commenti sono graditissimi.

7 commenti:

  1. La soluzione migliore è che la natura si riappropri di tutto e diventi un bel bosco impenetrabile ai più.

    Se poi qualcuno ha il dono della vicinanza alla materia naturale, potrà trarne il vantaggio filosofale.

    Non costruiamo delle altre inutilità per chi non potrà mai capire.

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  2. Bè,se tutti la pensassero come "ulissoide"
    ritorneremmo all'età della pietra,la natura si è già appropriata di tutto,ed è ora di dare un pò di ordine a tutto ciò.Si ritorna all'antico problema e cioè ,il dialogo,che le due amministrazioni,di Godiasco e di Rivanazzano Terme dovrebbero continuare ad avere,sopratutto per scelte che riguardano così profondamente la comunità.Sembra che l'inizio di una buona collaborazione sia iniziato,speriamo in bene.

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  3. Dialogo o non dialogo, la natura è la proprietaria di tutto, anche di noi.
    Semmai si tratta di fare un patto di non concorrenza, ma non credo che qualche politico, di ogni estrazione, lo capisca.

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  4. ...e allora ,cosa ci consigli di fare,non hai scoperto l'acqua calda nel dire che la natura è proprietaria di tutto,ma nel frattempo,prima che lo sconforto generale ci porti al suicidio di massa,magari più semplicemente,sedendosi ad un tavolo e discutendo dei problemi,ci viene in mente qualche soluzione e magari con buone idee e buoni suggerimenti troviamo un traguardo comune condivisibile.

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  5. Non ho nessuna intenzione di seguire una strada tanto radicale e nefasta!

    La mia proposta per l'oggetto della discussione era ed è di trasformare quello spazio in un bel bosco, in cui magari scorrazzare con la mia mountain bike supertecnologica: il resto è semplice esercizio immaginifico che non ha sortito l'effetto sperato.

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  6. ti piace sudare e faticare ,vero ? bè,mi stai diventando simpatico,caro ulissoide,anche se il tuo sogno,che io in parte condivido,difficilmente potrà avverarsi.Temo che quell'area sia troppo interessante per gli appetiti locali,e temo che qualcuno stia già pensando da tempo a cosa farne.Vedrai che non appena meno ce lo aspettiamo arriverà qualcuno con un bel progettino tutto o in parte cemento
    e mattoni a vista e....addio sogni !!

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  7. credo anch'io che ormai stia per diventare un sogno quello di salvare salice dal "costruire" anche in modo dissennato ed esteticamente brutto. per dirla in linguaggio più chiaro proprio da "pugno in un occhio". certo sarebbe utile un bel bosco in questa zona un tempo "rinomata anche per l'aria che vi si respira". oggi si può forse ancora dire così? in attesa di tempi migliori, chissà......

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