La notevole pioggia caduta oggi e la neve che inizia a sciogliersi hanno determinato una discreta piena dello Staffora.
Mi dicono che stamattina è stata anche interrotta per breve tempo la strada fra Rivanazzano e l'Iper e che il torrente Ardivestra ha causato dei danni.
A me viene però da osservate tutta quell'acqua che ora scorre e di ripensare allo Staffora in versione estiva, all'asciutto. In quella stagione viene impoverito gravemente di acqua dai tanti che prelevano per innaffiare le piantagioni di frutta ed i campi di mais. Ho pensato spesso quanto sarebbe opportuno riuscire a "stivare" l'ingente flusso di acqua invernale, tutto sprecato nel Po, con una serie di piccole dighe lungo il percorso. Potrebbero essere realizzate anche scavando nel greto per realizzare dei bacini in grado di raccogliere grosse quantità di acqua per usi agricoli e, magari, per realizzare micro centrali elettriche. Ho sentito che molti anni or sono fu presentato, non ricordo da chi, un progetto in tal senso, ma restò lettera morta. Ovviamente la serie di piccoli laghetti sarebbe anche una eccellente attrattiva turistica.
venerdì 19 febbraio 2010
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Lo studio degli sbarramenti lungo il percorso dello Staffora era stato proposto dall'architetto Rosolen,il quale si era ispirato a progetti ideati ed eseguiti con successo in Francia.L'idea, a mio parere,era ed è molto intelligente,in pratica si andavano a creare una trentina di invasi che trattenendo
RispondiEliminal'acqua quando c'è come in questo periodo,
permettono di utilizzarla con regole ben precise, in periodi di siccità.Insomma,l'uovo di Colombo.
Ma questa tesi si scontrò contro la ben più costosa realizzazione di una diga nell'alta valle Staffora sponsorizzata dall'allora politico onnipresente e onnipotente ,il Sen.Azzaretti.Naturalmente tutto ciò finì in una pura accademica discussione d'intenti e non si fece nulla.