E' stata designata la biblioteca, nella persona della sua presidente professoressa Anna Parini Majola, come capofila coordinatore dei banchetti e delle attività per raccogliere fondi per Haiti.
Com'era facile prevedere ormai i mezzi di comunicazione attribuiscono uno spazio secondario alla tragedia di tutto quel popolo, ma la situazione laggiù è, se possibile, ancor più grave di prima.
Mi risulta che la professoressa sia facendo il massimo sforzo per riuscire a mettere in piedi un'organizzazione in grado di raccogliere un significativo contributo.
Intanto Monica Albertini, passati i primi giorni, sta individuando, dal suo osservatorio privilegiato, progetti da finanziare.
Mi ha inviato ieri la mail che testualmente riporto:
"Riusciro' a ultimare la descrizione del progetto in due o tre giorni. In breve, e' una scuola, la Source of Hope School che ora e' impraticabile, molto danneggiata. Due dei 103 bambini sono morti. I bambini vivono all'aperto al momento perche' le loro case sono state distrutte. L'amministratore della scuola, Wilmayer, con cui siamo in diretto contatto, e' una caro amico di Emmanuel, un nostro carissimo amico, morto sotto le macerie con due delle sue tre bambine, di 5 e 4 anni. Emmanuel stava lavorando su un progetto per raccogliere fondi per la scuola. Al momento del terremoto, l'amministratore era a casa di Emmanuel e sono stati travolti dalle macerie. Solo Wilmayer, una nanny e la bambina piu' piccola di Emmanuel, di soli 2 anni ce l'hanno fatta. Ma sono rimasti sepolti vivi per 20 ore. Wilmayer e' traumatizzato e in questo momento trae forza nel ricostruire la scuola, affinche' i bambini possano ritrovarsi e ricominciare a vivere. Mio marito riparte domani o dopo per Haiti, dove rimarra' per un mese o piu' per dare assistenza alle famiglie vittime del terremoto. Si mettera' direttamente in contatto con Wilmayer dato che i contatti sono piu' facili sul luogo visti i problemi con la telefonia. Intanto ho chiesto a Wilmayer di indicarmi cosa serve per la ricostruizione e quanto costa il progetto. L'idea e' di dare il contratto a una compagnia locale cosi' che il il progetto possa generare lavoro per altri Haitiani rimaste vittime della catastrofe. Questo in breve."
Spero caldamente che la generosità dei nostri concittadini sappia essere all'altezza dei problemi che Monica ci prospetta.
A presto per ulteriori notizie ee dettagli.
Guarda un sito internet riguardante aiuti pro Haiti
Un video registrato dal presidente della regione Formigoni:
martedì 9 febbraio 2010
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