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giovedì 25 febbraio 2010

Ancora sullo Staffora in piena

Scrissi il 19 febbraio 2010 della piena dello Staffora.
Oggi sono andato a vedere gli effetti della forza delle acque. Il problema appare subito chiaramente: l'acqua scorre troppo veloce perchè non è frenata e questo causa un incremento della sua forza distruttiva. Va considerato che la piena che abbiamo visto non è stata nulla di eccezionale, ma questo, invece di rassicurare, preoccupa. Viene infatti da domandarsi cosa potrebbe succedere se il torrente "desse il meglio di sé".
In un commento al post di cui sopra mi venne citato un progetto presentato dall'architetto Rosolen: esso consisteva, in estrema sintesi, nel creare una serie di bacini atti a rallentare il corso delle acque, stivandole in laghetti, da Varzi fino a Voghera. Spero nei prossimi giorni di poterlo descrivere meglio.
Per ora guardiamo invece quello che si sta facendo: all'altezza del ponte di Rivanazzano si proteggono le sponde in funzione antierosiva, ma nessun rallentamento: la forza è tale che l'acqua ha spostato macigni enormi (vedi foto)






L'ultimo riquadro è un filmato che rappresenta qual'è la forza dell'acqua, tale da aver ribaltato metà della piccola pescaia situata lungo il percorso pedonale fra Rivanazzano e Salice (circa all'altezza del depuratore). Oltre a quanto sopra, si è verificata una grossa erosione. Da notare anche alcuni alberi nell'alveo: divelti dall'acqua, si trasformano in teste d'ariete a completare la micidiale forza distruttiva. Ripeto che quella appena passata non è stata una piena particolarmente grande.

3 commenti:

  1. L'architetto Rosolen è quello che ha progettato il gol club ed è quello che ha lanciato l'idea ed il progetto dei bacini con sbarramenti da Varzi in giù.Logicamente la funzione di questa intelligente
    proposta è anche quella di rallentare la velocità di scorrimento dell'acqua,perchè và da sè che ad ogni sbarramento l'acqua perde velocità e diventa
    meglio governabile.Credo che il progetto sia disponibile per chi ne volesse prendere visione,e credo che basterebbe contattare l'architetto medesimo per avere tutti i chiarimenti al riguardo.A proposito di Rivanazzano e dei macigni enormi che la forza dell'acqua avrebbe spostato,devo dire che i macigni che si vedono nelle foto,sono macigni che sono stati portati alcuni giorni or sono dall'impresa che ha in appalto i lavori per consolidare le sponde del torrente e non sono sassi autoctoni.

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  2. Ho infatti detto che il progetto è dell'arch. Adriano Rosolen. Il suo progetto è reperibile anche su Internet, ma, come preannunciato, spero a breve di ritornare sull'argomento con uno scritto dell'architetto stesso, da me prontamente contattato e che si è dichiarato disponibile. Sapevo che il progetto era suo (nel primo post ne avevo accennato vagamente), ma non volevo citare persone senza il loro consenso: ci ha pensato un lettore con un commento a fare il nome.
    Per i massi, so bene che non sono naturali dell'alveo del torrente, ma portati lì per fare la massicciata. Li ho solo citati per dimostrare che tipo di masse l'acqua è in grado di spostare, in quanto non erano stati istallati lì, ma in altra posizione.
    Grazie per il commento.

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  3. leggo con piacere che la questione stà per essere chiarita direttamente dall'interessato,e mi fa piacere.Io ho citato l'architetto perchè al tempo era un atto pubblico,ampiamente dibattuto e non era secretato. La velocità dell'acqua durante le piene
    importanti,quelle che si verificano ogni 15-20 anni arriva quasi a 50 km.all'ora.Una forza devastante,di quelle che lasciano i segni per tutto ciò che travolgono.Il campo sportivo con gli annessi e connessi,tribune,spogliatoi,impianti elettrici ed altro andrebbero coperti con una coltre li acqua e di fango di almeno mezzo metro.Questo è già successo anni fa e chi se lo ricorda sa quanto tempo e fatica è costata a tutti noi ripristinare le cose.
    Questo era dovuto per chiarezza e doverosa trasparenza.

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