Informarsi è partecipare - Gruppo consiliare "Uniti per Godiasco" - Godiasco Salice Terme (PV)


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venerdì 4 novembre 2011

Manutenzione dell'alveo dei torrenti


Mi chiedevo il 19 ottobre scorso se lo Staffora fosse pronto per affrontare l'inverno.
Mi ponevo la domanda avendo visto nell'alveo diversi tronchi trasportati dalla piena dell'inverno 2010/11.
Andai dalla Guardia Forestale a denunciare il fatto e mi fu detto che la cura dei torrenti era di competenza regionale e che stava giusto partendo in quei giorni una pulizia dello Staffora, partendo da Voghera a risalire. Timidamente obiettai che forse sarebbe stato più opportuno iniziare il lavoro prima, in modo che fosse finito già per le prime piogge. Gentilmente mi fu detto che la Regione riteneva che il periodo più adatto fosse quello in cui gli alberi "cadono in riposo" in modo da poter procedere anche a tagli del verde, non solo allo sgombero dei tronchi morti.
Per fortuna siamo ben lontani dai disastri che stanno affliggendo le vicine zone della Liguria, ma su argomenti così importanti sono convinto che si dovrebbe fare molto di più e prima. La posta in gioco, Liguria e Genova docet, è grande.
Forse sarebbe anche il caso che la Regione decentrasse questo compito, naturalmente decentrando anche le risorse per assolverlo: i Comuni sono ovviamente più vicini al territorio e maggiormente soggetti alle sollecitazioni dei cittadini e quindi nella possibilità di agire prima e, forse, anche meglio.
Resta comunque che la manutenzione, a chiunque spetti, è la cenerentola degli impieghi: notti bianche, feste varie, fontane fanno la parte del leone nel pensiero di tanti, troppi amministratori che, per finanziarsi non esitano a incoraggiare le costruzioni, con la conseguente cementificazione del territorio, la sua impermeabilizzazione, la velocizzazione delle acque e .....
Temo che finchè il pubblico preferirà l'effimero alla manutenzione, le cose non cambieranno, nonostante le disgrazie che ogni tanto ci affliggono e causano lutti.

mercoledì 13 aprile 2011

Indagini ? su cosa ?


Ieri in un post intitolato "Indagini: lo Staffora" davo conto di un articolo de La Provincia; in esso si parlava della minoranza consiliare di Rivanazzano Terme che aveva richiesto copia della documentazione acquisita dal Corpo Forestale dello Stato presso il Comune.
Oggi il giornale torna sull'argomento intervistando il sindaco: mi chiedo se non sarebbe stato più opportuno farlo già da ieri. In detta intervista viene dichiarato che i lavori sul greto dello Staffora (finanziati e progettati dall’Aipo, l’Agenzia Interregionale per il fiume Po) sono cosa diversa da quelli relativi ai finanziamenti per riparare ai danni delle frane.
Per di più il comune di Rivanazzano Terme non ha ricevuto alcun finanziamento a titolo di lavori per le frane. Quindi è piuttosto ovvio dedurre che l'acquisizione di documentazione non è in relazione alle indagini in corso sulla vicenda delle frane e probabilmente neppure a presunti o possibili illeciti compiuti da personale di Rivanazzano. Ha quindi buon gioco il sindaco Ferrari a dichiarare che ogni documentazione è stata ed è a disposizione di ogni consigliere.
Capisco che per una minoranza consiliare una acquisizione di documenti da parte di un corpo ispettivo dello Stato sia una ghiotta occasione, ma parrebbe che questa volta ci sia poca sostanza cui appigliarsi.
Lungi da me il desiderio di giudicare l'altrui comportamento, ma credo sia legittimo osservare che quando ci si butta a corpo morto su ogni occasione, si rischia poi di perdere la necessaria credibilità quando si dovesse presentare il momento veramente opportuno.
Resta comunque, a parte l'episodio, che è sempre aperto l'importante capitolo delle indagini sui lavori fatti, non fatti o fatti in modo improprio relativamente alle frane. Una Procura sta indagando da diverso tempo. Dalle notizie che trapelano sui giornali sembra che si potrà assistere a sviluppi molto importanti su nominativi di personaggi che in valle Staffora (e non solo) hanno contato e contano molto. Potrebbe rivelarsi una indagine in grado di cambiare gli assetti di potere e le figure di riferimento: una indagine molto importante e delicata che non abbisogna certo di diversivi più o meno sballati, magari a scopo di far "nebbia".

martedì 12 aprile 2011

Indagini: lo Staffora


Il 3 aprile scorso riportavo la notizia de La Provincia sull'estendersi delle indagini "sulle frane" anche ai recenti lavori sul greto dello Staffora.
Chi segue il blog avrà avuto modo di constatare che detti lavori sono stati citati più volte, sempre con un qualche scetticismo sulla loro correttezza o, meglio, sulla loro efficacia.
Leggo stamattina che l'articolo di una settimana fa è stato letto anche dalla minoranza di Rivanazzano Terme e per esso sta chiedendo informazioni alla Giunta. Ben venga quest'opera di informazione, ma sarebbe un peccato se il tutto venisse affogato nelle beghe di maggioranza / minoranza.
Forse l'argomento delle indagini, sulle frane e/o sui lavori nei torrenti, è talmente grande e foriero di tali effetti nel nostro territorio, da non meritare di essere sminuito da inopportuni localismi.
Questo l'articolo:

MARTEDÌ, 12 APRILE 2011 - A Rivanazzano si discute sugli appalti per i lavori al greto del torrente. I documenti fatti acquisire dalla procura

Inchiesta sullo Staffora, il caso in Consiglio - La minoranza chiede chiarimenti dopo il blitz della Guardia forestale in municipio


RIVANAZZANO. «Vogliamo sapere di più sull’acquisizione degli atti da parte della Forestale». A chiederlo, con una interpellanza, sono i consiglieri comunali di minoranza di Rivanazzano Terme, dopo la notizia di una verifica in corso.
Il documento porta le firme dei consiglieri Lidia Agoni, Antonio Chiappini, Marco Bertelegni e Palmira Grasso ed è indirizzato al sindaco, Romano Ferrari, oltre che al segretario comunale e al responsabile dell’ufficio tecnico. L’oggetto è: «Appalti relativi a interventi sul greto del torrente Staffora». I consiglieri chiedono, con la massima urgenza, di essere informati «sull’intervento della Procura della Repubblica di Pavia che, tramite il Corpo Forestale, pare abbia fatto indagini relative ai lavori in oggetto». Di conseguenza, i firmatari chiedono ..... (continua sul giornale)

mercoledì 6 aprile 2011

I lavori sullo Staffora pochi mesi dopo





I lavori, lunghi e costosi (immagino) finirono la scorsa estate.
Ne abbiamo parlato spesso, commentando che sarebbe sembrato più logico cercare di rallentare il deflusso delle acque e non accelerarlo come pare sia stato fatto.
Poi l'inverno e una piena non particolarmente violenta.
Il letto del torrente è ora pieno, mi sembra più del solito, di tronchi divelti dalla forza delle acque.
Lo sbarramento in cemento realizzato fra Salice e Rivanazzano, entrambi Terme, pare che possa presto subire dei danni fino magari ad essere infranto dalle prossime piene autunnali: ha uno spessore di poco più di 25 cm e la forza dell'acqua lo investe in pieno; se arriva anche un bel tronco a mo' di ariete, è facile pensare che fine farà.
Forse quando nei giorni scorsi La Provincia parlava di indagini sui lavori eseguiti nel torrente, parlava anche di questi aspetti.

domenica 3 aprile 2011

Ancora indagini. Ora lo Staffora


Anche il giornale di oggi si occupa delle indagini che hanno preso spunto dai lavori eseguiti dopo le frane in Oltrepò.

DOMENICA, 03 APRILE 2011
Prosegue l’indagine della procura di Pavia. Effettuati controlli anche a Broni, Montecalvo Versiggia, Golferenzo e Ruino
Frane e lavori allo Staffora, blitz della Forestale
Rivanazzano, acquisiti in municipio carte relative agli interventi sul greto del torrente
FABRIZIO MERLI

RIVANAZZANO. La Guardia Forestale ha “visitato” il Comune di Rivanazzano per acquisire documenti relativi ai lavori per la difesa del territorio. Un atto che rientra nell’indagine avviata dalla Procura della Repubblica di Pavia. L’attenzione è puntata sullo Staffora.
L’indagine sui finanziamenti per il dissesto idrogeologico sta procedendo di buona lena. La Procura della Repubblica di Pavia, che ha aperto un fascicolo di indagine dopo avere ricevuto gli atti da Roma, si sta avvalendo della Guardia di Finanza e del Corpo forestale dello Stato. Le Fiamme gialle si occupano di verificare gli aspetti contabili legati all’erogazione e all’utilizzo dei quattrini provenienti dal Ministero dell’Ambiente e destinati al recupero dei danni provocati dalle frane. La Forestale, invece, compie accertamenti sul territorio con lo scopo di verificare, ad esempio, se i lavori finanziati siano stati realmente portati a termine e per accertare la situazione degli smottamenti.
L’accesso al Comune di Rivanazzano, tuttavia, avrebbe riguardato anche documentazione relativa a interventi sul greto dello Staffora. Lavori di regimentazione, che sono stati condotti alcuni anni fa in un punto in cui il corso del torrente, in occasione delle piene, provoca danni non indifferenti.
Oltre a Rivanazzano e alla Valle Staffora, però, ..... (leggi sul giornale) ....

martedì 8 marzo 2011

Pista ciclabile fra Rivanazzano T. e Salice T.


Apprendo da La Provincia di domenica scorsa che l'amministrazione comunale di Rivanazzano Terme ha previsto la realizzazione di una pista ciclabile per unire Rivanazzano a Salice.
E' veramente un'opera di cui si sentiva la necessità: la possibilità sarà certamente sfruttata da ciclisti e pedoni con grande piacere.
Al momento non mi è dato sapere quale sarà il percorso prescelto, spero il lungo Staffora sistemando il sentiero da tempo reso inagibile (e di cui spesso si è parlato in questo blog).

mercoledì 19 gennaio 2011

Tanti lavori, ma sono serviti ?




Durante l'estate il tratto dello Staffora fra Salice e Rivanazzano è stato un cantiere.
Profondi scavi hanno interessato il letto del torrente e, a prima vista, rischiano di aver addirittura velocizzato la corsa dell'acqua.
Con le piogge della prima decade del mese di gennaio c'è stata una mini piena, ma l'impetuosità dell'acqua è stata pari a regimi più intensi.
Le foto testimoniano la forza che riiesce ad avere la corrente.
Mi sembra che dimostrino anche che quello sbarramento, fatto con tanto lavoro e che ha preso il posto di quello divelto lo scorso anno dal torrente, non è funzionale.
Non credo che sia un buon risultato permettere che si crei una diga di legna come quella che si può osservare, o così va bene ?
In post precedenti (dove è possibile anche vedere fotografie dei lavori) si era parlato di "antichi" progetti per frenare la velocità dell'acqua e nel contempo creare degli invasi di riserva per i periodi di magra.
Credo che siano anche stati presentati alla CMOP e alla Provincia, ma al momento .... ne deve passare di acqua sotto i ponti prima di vedere qualcosa ....

Le foto sono state scattate il 12 gennaio 2011

venerdì 19 novembre 2010

Quanta acqua nello Staffora !


In un post del 25 febbraio 2010 scrivevo degli effetti della (allora) recente piena dello Staffora.
Oggi, dopo pochi giorni di pioggia, il torrente ha già una discreta portata.
Tutta acqua che va sprecata, sprecata nel senso che scorre via, veloce, verso il Po senza minimamente alleviare la sete di acqua che attraversa tutta l'estate, sete per i campi, i frutteti e la natura in genere, pesci, pescatori e turisti compresi.
Sempre nel post di cui sopra parlavo di progetti che ipotizzavano una serie di sbarramenti e piccoli invasi che, catturando l'acqua nei periodi di abbondanza, ne avrebbero rallentato la corsa (talvolta rovinosa) e l'avrebbero restituita nei periodi di carenza.
Pareva che del progetto se ne fosse occupata la Provincia, la Comunità Montana e chissà chi altri. In realtà tutto è fermo.
E' da illusi pensare che i comuni della valle Staffora trovino un giorno il tempo per riunirsi intorno ad un tavolo per ipotizzare un'azione comune preventiva contro questa piaga ? Un tavolo operativo, non un convegno con buffet finale a base "di specialità dell'OltrePò" ?
Probabilmente sì. Intanto l'acqua, anche grazie alle cementificazione, scorre con sempre maggiore velocità, i fossi sono regolarmente trascurati e i campi abbandonati, le frane e gli smottamenti si susseguono per la gioia di chi riesce a gestire i lavori di ripristino.
Forse le frane sono il vero fenomeno unificante dell'Italia: a 150 anni dall'Unità le frane sono il fenomeno che abbraccia tutto il Belpaese, dalla Valtellina alla Sicilia senza trascurare le regioni intermedie.

sabato 11 settembre 2010

Sentiero pedonale Rivanazzano - Salice



Dopo le distruzioni operate dalla piena dello Staffora lo scorso inverno, è stato ripristinato il sentiero pedonale che collega Rivanazzano Terme a Salice Terme.
Ripristinato nel senso che è nuovamente percorribile, ma certamente non è una piacevole passeggiata: bisognoso di manutenzione prima dei danni invernali, è ora necessaria una forte opera di recupero.
Il sentiero è letteralmente invaso da piante di ambrosia e quasi cancellato da quella e da tante altre piante ed erbe.
All'altezza del ponticello si avverte un forte e sgradevole odore di fogna.
Come in altri post segnalo che l'intero sentiero è sul territorio di Rivanazzano Terme e che spetta quindi a quella amministrazione il provvedere, ma è facile constatare che non se ne è mai preoccupata.
Sull'argomento scrissi che l'architetto Rosolen aveva ideato un progetto per regimentare il corso dello Staffora mediante la costruzione di piccoli sbarramenti: che fine ha fatto l'architetto e il suo progetto ? Mi promise una intervista, poi concessa invece a Il Periodico; sembrava di capire che lo studio era all'attenzione della Comunità Montana e forse della Provincia di Pavia: sviluppi ?
Nel frattempo si è provveduto a grossi lavori di scavo sull'alveo, formando una diga che lascia però passare, di lato, l'acqua del torrente. Sono curioso (e scettico) di vedere cosa succederà in autunno ed inverno.
Nel frattempo il (potenzialmente) bel sentiero è interdetto a tutti quelli che soffrono di allergie fino alla fine di ottobre, poi l'ambrosia seccherà (sfalciarla prima no, eh?) e si potrà accedere tranquillamente (puzza di fogna a parte).

mercoledì 14 aprile 2010

Lo Staffora si è mangiato il sentiero

Com'era facile prevedere quando venne la piena, lo Staffora ha completato l'opera e si è mangiato il sentiero (in verità è sempre stato mal tenuto) che collega i giardini pubblici di Rivanazzano a Salice. All'altezza della pescaia il lavorio dell'acqua ha eroso il sentiero ed ora non è più possibile passare. Speravo da tempo che quel sentiero venisse sistemato per poterlo percorrere anche dopo la pioggia, realizzando una pavimentazione per evitare il fango: una speranza ormai superata. Abbiamo fatto un salto indietro, non più di pavimentazione si deve parlare, ma di agibilità fisica o, meglio, di incolumità fisica da preservare per chi, distrattamente, si avvicinasse alla parte erosa: rischia di cadere in acqua. E se qualcuno, ignaro, arrivasse in bicicletta e si accorgesse troppo tardi della situazione ?
Il sentiero è tutto in territorio del comune di Rivanazzano e quindi a lui spettano i lavori. C'è da chiedersi tuttavia quale urgenza quella amministrazione darà alla questione: ho la sensazione che non vedano di buon occhio il sentiero che consente di parcheggiare a Rivanazzano ed andare passeggiando a Salice, con il rischio di portare i turisti "in bocca alla concorrenza". A proposito di gestione unitaria del territorio, naturalmente.

giovedì 25 febbraio 2010

Ancora sullo Staffora in piena

Scrissi il 19 febbraio 2010 della piena dello Staffora.
Oggi sono andato a vedere gli effetti della forza delle acque. Il problema appare subito chiaramente: l'acqua scorre troppo veloce perchè non è frenata e questo causa un incremento della sua forza distruttiva. Va considerato che la piena che abbiamo visto non è stata nulla di eccezionale, ma questo, invece di rassicurare, preoccupa. Viene infatti da domandarsi cosa potrebbe succedere se il torrente "desse il meglio di sé".
In un commento al post di cui sopra mi venne citato un progetto presentato dall'architetto Rosolen: esso consisteva, in estrema sintesi, nel creare una serie di bacini atti a rallentare il corso delle acque, stivandole in laghetti, da Varzi fino a Voghera. Spero nei prossimi giorni di poterlo descrivere meglio.
Per ora guardiamo invece quello che si sta facendo: all'altezza del ponte di Rivanazzano si proteggono le sponde in funzione antierosiva, ma nessun rallentamento: la forza è tale che l'acqua ha spostato macigni enormi (vedi foto)






L'ultimo riquadro è un filmato che rappresenta qual'è la forza dell'acqua, tale da aver ribaltato metà della piccola pescaia situata lungo il percorso pedonale fra Rivanazzano e Salice (circa all'altezza del depuratore). Oltre a quanto sopra, si è verificata una grossa erosione. Da notare anche alcuni alberi nell'alveo: divelti dall'acqua, si trasformano in teste d'ariete a completare la micidiale forza distruttiva. Ripeto che quella appena passata non è stata una piena particolarmente grande.