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martedì 14 giugno 2011

Danni del maltempo. Contributi regionali in arrivo ?











9 giugno 2011 - (Ln - Santa Maria della Versa/Pv) "Massima attenzione della Regione Lombardia per il territorio dell'Oltrepo Pavese e tempi celeri per gli interventi necessari a riparare i danni materiali ed economici patiti dalla zona per la calamità di domenica 5 giugno".
Questi gli impegni degli assessori regionali al Territorio e Urbanistica Daniele Belotti, all'Agricoltura Giulio De Capitani e alla Protezione civile, Polizia locale e Sicurezza Romano La Russa durante la visita effettuata nei territori alluvionati.
Erano presenti i consiglieri regionali Angelo Ciocca, Vittorio Pesato e Giuseppe Villani, il presidente della Provincia Daniele Bosone, il commissario di Governo Carlo Maria Marino, che segue l'Accordo di Programma (AdP) per la difesa del suolo che coinvolge Regione e Ministero dell'Ambiente, il dirigente della Sede territoriale di Pavia della Regione Roberto Daffonchio e numerosi amministratori locali, guidati dal sindaco di Santa Maria della Versa Giampaolo Lacchini.
Attualmente sono 19 i Comuni (Montecalvo Versiggia, Montalto Pavese, Lirio, Golferenzo, Cigognola, Montù Beccaria, Broni, Montescano, Volpara, Castana, Canneto Pavese, Canevino, Borgoratto Mormolo, Voghera, Valverde, Varzi, Pietra de'Giorgi, Ruino e Santa Maria della Versa) che hanno comunicato di aver registrato danni che, a una prima stima, tra infrastrutturali e aziendali, ammontano a 27 milioni. I consiglieri regionali hanno fatto notare come "l'Oltrepo Pavese sia costantemente alle prese con problemi dovuti al dissesto idrogeologico, che ne minano anche l'economia".
Il presidente della Provincia ha rinnovato la richiesta di un Tavolo di coordinamento e ribadito la necessità che "Regione Lombardia ci aiuti nel riconoscimento dello stato di calamità e in quello di emergenza".
"Già nella Giunta di domani - hanno prontamente risposto gli assessori regionali - aggiorneremo i colleghi sui danni patiti dall'Oltrepo Pavese pesantemente ferito e porteremo i 2.8 milioni di euro dei risarcimenti di quelli subiti dal Pavese nel 2009".
"Visti i danni di questi giorni - ha proseguito l'assessore De Capitani - mi impegno a predisporre una delibera in 7 giorni dalla definizione dei danni subiti dalle aziende agricole vitivinicole, eccellenze del territorio e cuore dell'economia locale, affinché dal Ministero giungano i risarcimenti".
"La situazione verificatasi - ha spiegato l'assessore Belotti - ha colpito una zona troppo spesso alle prese con problemi idrogeologici e per la quale Regione Lombardia sta studiando soluzioni di garanzia, per il territorio e le sue imprese, di lunga durata e con il coinvolgimento delle amministrazioni locali".
"Proprio per questo motivo - ha spiegato Belotti - sono contento di poter annunciare che sono in fase di ultimazione gli studi idrogeologici e l'avvio degli interventi, del costo di 2 milioni equamente suddivisi, per i torrenti Versa e Scuropasso. Complessivamente, per la provincia di Pavia sono previsti interventi per 4.191.000 euro per opere strutturali e altri 3.525.000 per manutenzioni dei corsi d'acqua".
L'assessore alla Protezione civile, Polizia locale e Sicurezza Romano La Russa ha osservato come "la fase emergenziale sia superata grazie anche all'encomiabile lavoro di 150 uomini della Protezione civile, che stanno anche collaborando al censimento dei danni e alla prima sistemazione di qualche zona più disagiata".
"Regione Lombardia - hanno concluso Belotti, De Capitani e La Russa - non lascerà soli i cittadini, le imprese agricole e le amministrazioni locali dell'Oltrepo Pavese colpiti dall'alluvione e valuterà, fin dalla seduta di Giunta di domani, grazie anche al sopralluogo odierno, tutte le azioni e le risorse possibili per superare la fase critica e far ripartire l'economia e la vita normale di queste zone".
(Lombardia Notizie)

Tutto bello e rassicurante. Ci sentiremmo ancora più tranquilli se sapessimo che sono stati individuati e correttamente puniti tutti coloro che si sono avvantaggiati, con pratiche più o meno losche, dei contributi precedentemente erogati. Credo che un buon pastore, avvisato della presenza di lupi nella sua zona, debba tenere al riparo le pecore fino a quando sia sicuro che il pericolo è passato. Fuor di metafora, sarebbe quanto meno inopportuno far girare soldi "facili" con certi individui ancora sulla breccia e nella possibilità di far danno. Sarà forse una mia fissazione, ma finchè la questione morale sarà inevasa, i problemi del nostro paese ( e Paese) resteranno insoluti.

mercoledì 16 febbraio 2011

Interventi in provincia di Pavia per la difesa del suolo


Difesa suolo, a Pavia 20 interventi e 8 mln 9 febbraio 2011

(Ln - Pavia) Quasi 8 milioni di euro per 20 interventi in provincia di Pavia. Sono fondi che ha 'portato' l'assessore al Territorio e Urbanistica della Regione Lombardia Daniele Belotti, incontrando gli amministratori locali e ricordando come queste risorse facciano parte di un piano complessivo di 225 milioni per la Lombardia. La copertura finanziaria del fabbisogno complessivo degli interventi sarà di 77.523.000 euro da parte del Ministero dell'Ambiente e 147.370.000 euro da parte di Regione Lombardia.

"Si tratta di risorse importanti, riunite in un Piano corposo di portata storica, da utilizzare bene - ha spiegato Belotti - e sulle quali presteremo la massima attenzione, affinché nessun centesimo sia sprecato e il territorio abbia i lavori promessi e necessari così come individuati dal Pai (Piano di assesto idrogeologico)". Belotti ha anche assicurato che su questi lavori si vigilerà fin dall'assegnazione degli appalti.

"Per scongiurare ogni problema - ha ricordato infatti ai presenti - occorrerà stare molto attenti, poi, nell'assegnazione degli appalti, per non correre il rischio di infiltrazione della criminalità. Assicureremo dunque massima trasparenza nelle procedure e controlli rigidissimi, per garantire appalti puliti e condivisi dal territorio, così che le aziende oneste, in questo momento di crisi, possano avere lavori e competere sul mercato".

"Vigileremo insieme su questi appalti - ha rimarcato Belotti - sull'uso di questi 8 milioni, perché voi a Pavia sapete bene come le infiltrazioni di mafia e 'ndrangheta negli affari siano pericoli da cui difendersi". Gli interventi rientrano nell'Accordo di Programma (AdP) per la difesa del suolo, finalizzato alla programmazione e al finanziamento di interventi urgenti e prioritari per la mitigazione del rischio idrogeologico.

L'AdP è stato sottoscritto lo scorso 3 novembre dal Ministero dell'Ambiente e dalla Regione Lombardia. I 'filoni' di azione previsti dal Piano riguardano gli interventi strutturali urgenti in aree a rischio idrogeologico, su segnalazione delle Sedi Territoriali della Regione, e opere di manutenzione ordinaria e straordinaria.

A vigilare sullo stato di avanzamento dell'iter burocratico, che sarà adeguatamente semplificato senza cancellare i controlli anti infiltrazioni della malavita, sarà Carlo Maria Marino, geologo laureatosi proprio all'Università di Pavia ed ex presidente di Arpa Lombardia, Commissario straordinario nominato dal Ministero su proposta della Regione. Belotti e Marino hanno quindi tratteggiato il cronoprogramma degli interventi, cui seguirà l'individuazione dei soggetti che realizzeranno le opere e quindi la stipula di convenzioni, a seconda dell'importanza finanziaria dell'opera, con le imprese aggiudicatarie degli appalti o con gli enti locali.

Ed ecco il riepilogo degli interventi urgenti che saranno realizzati in provincia di Pavia.

INTERVENTI STRUTTURALI URGENTI
- A Casteggio lavori di ripristino della sezione di deflusso e consolidamento delle sponde del torrente Coppa per 600.000 euro; a Golferenzo risanamento dei versanti Casa Chiapponi e Scagni per 600.000 euro; a Broni sistemazione della frana in località Recoaro per 300.000 euro; a Castana sistemazione della frana Casa Sotto per 500.000 euro; a Codevilla sistemazione dissesto idrogeologico in località Mondondone per 400.000 euro; a Pietra de' Giorgi interventi di messa in sicurezza di dissesti in località Castagnara e Quadrivio per 300.000; a Montù Beccaria sistemazione delle frane in località Cerizzola e Tassarole, 600.000 euro; a Romagnese sistemazione sul versante del cimitero comunale, 513.000 euro; a Val di Nizza completamento delle opere sul versante in località Poggio Ferrato per 378.000 euro. In totale, gli interventi prevedono un investimento di 4.191.000 euro.

MANUTENZIONE ORDINARIA E STRAORDINARIA - Ad Arena Po lavori di ripristino della rete idraulica minore per 140.000 euro; a Barbianello, Verrua Po e Pinarolo Po ripristino della sezione di deflusso mediante svasamento dell'alveo e consolidamento delle sponde franate e interventi sull'argine della roggia Cappella e del roggione di Barbianello per 180.000 euro; a Borgopriolo ripristino della sezione di deflusso mediante svasamento alveo sui torrenti Coppa e Schizzola, 220.000 euro; a Bosnasco, San Damiano al Colle e Rovescala ripristino della sezione di deflusso mediante svasamento e consolidamento sponde con difese spondali nel torrente Bardoneggia, 70.000 euro; a Canevino sistemazione della frana in località Costa dei Piaggi, 195.000 euro; a Castana ripristino reticolo idrico Rio Pulice e Foso Matto, 150.000 euro; a Casteggio sistemazione frana in località Castel del Lupo, 100.000 euro; a Cecima, Bagnaria, Varzi e Santa Margherita Staffora ripristino delle opere e consolidamento spondale dello Staffora, 400.000 euro; a Montesegale e Fortunago ripristino delle opere ammalorate e consolidamento spondale del torrente Ardivestra, 70.000 euro; a Portalbera, Stradella, Montù Beccaria, Canneto Pavese, Montescano e Santa Maria della Versa ripristino della sezione di deflusso mediamente svasamento e consolidamento sponde con difese spondali sul torrente Versa per 1.000.000 euro. Il totale degli interventi ammonta quindi a 2.525.000 euro.

MANUTENZIONE ORDINARIA E STRAORDINARIA
(EX L.R. 06/73) - In vari comuni sono programmate opere di ripristino e manutenzione lungo il torrente Scuropasso per un importo complessivo di 1.000.000 di euro.

(Lombardia Notizie)

Noi non ci siamo: non avevamo bisogno o non abbiamo chiesto ?

martedì 15 febbraio 2011

Continuano le indagini sulle frane ...


Dopo diverso tempo, La Provincia riparla delle indagini circa le frane in Oltrepò:

Frane e soldi, l’indagine prosegue in Oltrepo - Ieri gli agenti del Corpo Forestale dello Stato hanno sequestrato documenti a Romagnese
ROMAGNESE. Prosegue l’indagine della Procura di Pavia sui finanziamenti per le frane in Oltrepo. Ieri mattina, agenti del Corpo forestale dello Stato si sono recati a Romagnese per acquisire notizie. Documentazione in municipio e informazioni sulla realizzazione dei lavori contro il dissesto idrogeologico. Nel frattempo, il giudice di Pavia ha concesso una proroga alle indagini .... per il resto dell'articolo (e per leggere qualche nome ..) leggere sul giornale ...

domenica 19 dicembre 2010

Sviluppi delle indagini sulle frane



Il 17 settembre scrivevo di un aggiornamento dato da La Provincia sulle indagini riguardanti presunti illeciti relativi ai lavori causati dalle frane in Oltrepò.
La vicenda creò un certo rumore, anche per i nomi che sembravano coinvolti, nomi di personaggi ben noti e di spicco nel panorama politico oltrepadano.
Per alcuni giorni i fatti pur iniziati, sembra, alcuni mesi prima, occuparono le cronache.
Poi più nulla.
I nomi allora coinvolti sono tornati ad essere più o meno regolarmente citati, ma non per le indagini, ma per il prosieguo della loro attività politica.
Mi è sfuggito qualcosa ? Tutto superato ? Chissà !

venerdì 19 novembre 2010

Quanta acqua nello Staffora !


In un post del 25 febbraio 2010 scrivevo degli effetti della (allora) recente piena dello Staffora.
Oggi, dopo pochi giorni di pioggia, il torrente ha già una discreta portata.
Tutta acqua che va sprecata, sprecata nel senso che scorre via, veloce, verso il Po senza minimamente alleviare la sete di acqua che attraversa tutta l'estate, sete per i campi, i frutteti e la natura in genere, pesci, pescatori e turisti compresi.
Sempre nel post di cui sopra parlavo di progetti che ipotizzavano una serie di sbarramenti e piccoli invasi che, catturando l'acqua nei periodi di abbondanza, ne avrebbero rallentato la corsa (talvolta rovinosa) e l'avrebbero restituita nei periodi di carenza.
Pareva che del progetto se ne fosse occupata la Provincia, la Comunità Montana e chissà chi altri. In realtà tutto è fermo.
E' da illusi pensare che i comuni della valle Staffora trovino un giorno il tempo per riunirsi intorno ad un tavolo per ipotizzare un'azione comune preventiva contro questa piaga ? Un tavolo operativo, non un convegno con buffet finale a base "di specialità dell'OltrePò" ?
Probabilmente sì. Intanto l'acqua, anche grazie alle cementificazione, scorre con sempre maggiore velocità, i fossi sono regolarmente trascurati e i campi abbandonati, le frane e gli smottamenti si susseguono per la gioia di chi riesce a gestire i lavori di ripristino.
Forse le frane sono il vero fenomeno unificante dell'Italia: a 150 anni dall'Unità le frane sono il fenomeno che abbraccia tutto il Belpaese, dalla Valtellina alla Sicilia senza trascurare le regioni intermedie.

martedì 21 settembre 2010

Rinnovare la politica in Oltrepò


Ricordo che due o tre anni fa, due politici molto noti nella zona che avevano stretto un inedito sodalizio, dissero in una intervista radiofonica che il loro impegno tendeva al rinnovamento della politica in Oltrepò.
Ora la magistratura indaga sui fondi per le frane: finirà per rinnovarla lei la politica ?
In un articolo a pagina 21 La Provincia di oggi elenca le ipotesi di reato che vengono fatte nelle indagini: si parla di concorso in truffa aggravata per il conseguimento di erogazioni pubbliche, abuso d’ufficio, peculato mediante profitto dell’errore altrui, turbata libertà degli incanti, corruzione per un atto contrario ai doveri d’ufficio, falsità materiale commessa da pubblico ufficiale in atti d’ufficio, falsità materiale commessa da pubblico ufficiale in certificati o autorizzazioni amministrative, falso ideologico commesso da pubblico ufficiale in atti pubblici, falso materiale commesso da privato, abusivo esercizio di una professione e frode nelle pubbliche forniture.
Attendiamo con fiducia e senza giudizi preconcetti gli esiti delle indagini.

domenica 19 settembre 2010

Padroni & Padrini

In campagna elettorale, poco più di un anno fa, insistevo molto sul fatto che la lista che rappresentavo non aveva nè padroni nè padrini, nè partiti nè correnti cui rispondere: solo i cittadini.
Dicevo invece che le due liste antagoniste avevano dei precisi riferimenti a "potenti" o presunti tali dai quali suggerivo di tenersi alla larga: cittadini e non sudditi.
Il messaggio evidentemente non è stato recepito, anzi forse era gradito il contrario come recita l'antico proverbio "Franza o Spagna, basta che se magna" intendendo che si tende ad andare dove si ritiene che possano venire maggiori vantaggi.
Come sono andate le elezioni è noto.
Oggi alcuni dei personaggi cui mi riferivo sono in difficoltà perchè menzionati a proposito di indagini riguardanti appalti: la magistratura stabilirà la verità.
Intanto però oggi appare su La Provincia un articolo in cui si racconta di una certa azione di "allontanamento" dai suddetti potenti da parte di coloro che fino a due mesi fa facevano a gara per farsi fotografare con loro e per partecipare alle loro cene.
La nave affonda ed i topi scappano, verrebbe di pensare. Bel proverbio questo, ma ci si ferma alla frase senza chiedersi dove possono scappare dei topi che sono in una nave che sta affondando: possono solo buttarsi in mare, e la fine è facile immaginarla ....

DOMENICA, 19 SETTEMBRE 2010 La fuga degli «Alpeggiani boys»
Dopo la fronda contro Abelli, i nuovi equilibri del centrodestra


VOGHERA. Giorni neri per gli «Alpeggiani boys», insomma il gruppo che sperava, in Oltrepo, di affrancarsi dal ruolo decennale di leader rappresentato (in Forza Italia e poi nel Pdl) di Giancarlo Abelli. Adesso, con l’inchiesta sugli appalti in valle Staffora, c’è chi dà per perduta questa sfida politica nel centrodestra. «Tornino, tornino, ma con un po’ di cenere sul capo», se la ride a Voghera un abelliano di ferro. Lo stesso che, sei mesi fa, quando si votò, fu costretto a contare «zero» nelle preferenze per Abelli, le preferenze del seggio del futuro sindaco Barbieri. Oggi si consuma il freddo piatto della vendetta, tutta oltrepadana. Anche perché Giovanni Alpeggiani, medico di Brallo e consigliere del San Matteo, già politico al Pirellone ai tempi della Prima Repubblica (Psi), ha molti amici in Oltrepo. Cinque anni fa si è presentato come antagonista del deputato Giancarlo Abelli, e la valle Staffora l’ha seguito. Ha sempre giocato nelle retrovie, creando incontri, reti e alleanze. A Voghera ha eletto a seconda casa il bar Liberty di via Emilia dove, in questi anni, sono passati tutti i volti noti della politica locale. Più degli altri Gianpiero Rocca, stratega del Pdl in Oltrepo. Per capire la genesi della leadership di Alpeggiani bisogna, però, fare un passo indietro. Il suo primo successo politico è stato affiancare nella corsa all’elezione il sindaco di Rivanazzano Terme, Romano Ferrari. Dopo lo strappo con Giovanni Azzaretti, con cui dialogò a lungo per tornare sulla scena politica, ha scalato le colline in solitaria. E’ salito lungo la valle, favorendo la corsa del tandem Anna Corbi e Fabio Riva, oggi sindaco e vicesindaco di Godiasco. Non si è fermato. Alpeggiani è dietro al successo di Gianfranco Alberti a Varzi. Discorso diverso vale per Bruno Tagliani ....... (segue sul giornale)
(f.ma.)

venerdì 17 settembre 2010

Sviluppi sulla vicenda frane


Oggi un nuovo articolo de La Provincia sulla vicenda delle indagini sui fondi destinati alle frane in Oltrepò.

VENERDÌ, 17 SETTEMBRE 2010 Pagina 27 - cronaca
Frane, spuntano i nomi Tra gli indagati anche Giovanni Alpeggiani e Elio Ferrari

L’esponente del Pdl sarebbe stato intercettato Ma lui nega l’avviso di garanzia: «Non so niente, faccio il medico»
Fabrizio Merli
VARZI. Spuntano anche i nomi di Giovanni Alpeggiani e di Elio Ferrari nelle carte dell’inchiesta che la Procura della Repubblica di Pavia sta conducendo sull’utilizzo di alcuni finanziamenti concessi dal Ministero dell’Ambiente per fare fronte ai danni provocati dalle frane in valle Staffora. Al momento non è possibile definire con esattezza il ruolo del politico oltrepadano, anche perchè gli ambienti della Procura, sull’argomento, sono blindatissimi.
Ma secondo fonti attendibili, accanto a quello di Alpeggiani, nome in forte ascesa nel panorama oltrepadano del Pdl ed ex consigliere regionale del Partito socialista, vi sarebbe, nelle vesti di indagato, quello di Elio Ferrari, casteggiano, presidente della fondazione Nascimbene a Pavia ed ex esponente di rilievo del Partito socialdemocratico. Alpeggiani nega in maniera decisa il proprio coinvolgimento: «Non ne so nulla - dichiara - nè ho ricevuto ...... segue sul giornale

giovedì 16 settembre 2010

Frane in Oltrepò - Che fine han fatto i contributi statali ?


In un recente post scrivevo dei contributi statali e regionali per combattere il fenomeno delle frane. Riportavo anche un informato articolo di F. Guerrini che faceva la storia dei tanti milioni e dei pochi risultati.
Oggi si legge su La Provincia di una indagine sull'argomento: evidentemente i punti oscuri ci sono davvero:

GIOVEDÌ, 16 SETTEMBRE 2010 Pagina 44 - cronaca

Frane in valle Staffora Indagine della Finanza sui contributi dallo Stato
Le Fiamme gialle hanno sequestrato documenti in 4 Comuni: Varzi, Bagnaria, Ponte Nizza e Brallo


Nell’inchiesta in corso sarebbero stati sentiti anche amministratori
FABRIZIO MERLI
VARZI. Frane in valle Staffora e finanziamenti dello Stato. Un’indagine condotta dalla Guardia di finanza sta puntando un fascio di luce su questo capitolo. Le Fiamme gialle hanno acquisito documenti in quattro Comuni. Il coordinamento, però, è della Procura di Pavia. E su questo fascicolo, al momento, c’è un grande riserbo.
Le notizie, al momento, sono abbastanza frammentarie. Gli accertamenti, a quanto pare, sono già in corso da mesi. Il tutto nel massimo riserbo. Ma l’eco della valle Staffora trasmette le prime indiscrezioni. E allora bisogna tornare indietro, sul calendario, fino agli ultimi giorni dello scorso mese di aprile. Fu in quel periodo che i finanzieri bussarono all’uscio di almeno quattro municipi. Si parla di Varzi, Ponte Nizza, Brallo e Bagnaria.
Non è escluso che i centri interessati siano altri. Gli investigatori acquisirono tutti i documenti relativi a lavori finanziati con soldi provenienti dal Ministero dell’Ambiente. Quattrini destinati ad arginare gli smottamenti che piagano le terre dell’Oltrepo collinare e montano. In quel contesto sarebbero anche stati sentiti, pare come persone informate sui fatti, alcuni amministratori e tecnici.
E sotto la lente di ingrandimento della Finanza sarebbero finiti anche due imprenditori. Ma perchè l’indagine, anzichè dalla procura di Voghera sarebbe coordinata da quella di Pavia? Questo è uno dei molti interrogativi che stanno affiorando ...... segue sul giornale

mercoledì 8 settembre 2010

2 milioni di euro contro le frane in Oltrepò


Oggi La Provincia annuncia un piano provinciale di prevenzione contro le frane in Oltrepò.
Il 1° maggio del 2009, sempre sullo stesso giornale, il caporedattore Guerrini scrisse un documentato articolo sulla voragine di fondi pubblici che è stata la lotta alle frane in Oltrepò.
Ora altri 2 milioni, destinati dalla Provincia di Pavia (a pochi mesi dalle elezioni provinciali) per prevenire il fenomeno.
Speriamo bene, anche se il passato non ci conforta ...

Due milioni di euro contro le frane in Oltrepo
Val di Nizza, i lavori a Mandasco. Interventi anche a Varzi, Montalto e Calvignano

VAL DI NIZZA. Due milioni di euro contro frane e smottamenti: obiettivo prevenzione. Ci sono lavori appena finiti, altri pronti a partire. L’amministrazione provinciale di Vittorio Poma, dopo le emergenze, ha scelto di giocare d’anticipo contro il dissesto idrogeologico. Molti gli interventi già realizzati, tutti con fondi di piazza Italia (dalla Regione non è arrivato nessun contributo). Dopo il milione di euro investito per l’alluvione del 27 e 28 aprile 2009, quest’estate si sono conclusi i lavori a Val di Nizza (località Mandasco) dove con un investimento di 105mila euro è stato realizzato un muro su micropali per risanare una strada colpita da un movimento franoso. Sulla strada provinciale 208 in località Bognassi (sul territorio comunale di Varzi) sono invece stati necessari 150mila euro per spostare la strada più a monte e realizzare un muro di difesa, mentre a Montalto, in località Calvignano, si sono spesi 225mila euro per un intervento finalizzato ad arginare un fenomeno di erosione.
Entro fine mese saranno invece predisposti altri 5 interventi per la provinciale 412, località Romagnese (opere di sostegno a valle, costo: 60mila euro); la provinciale 45 in località Boschetti di Cigognola (realizzazione di un muro di sottoscarpa, costo: 105mila euro); la provinciale 184, località Ardivestra di Fortunago (costruzione di una gabbionata a monte e valle, costo 110mila euro); la provinciale 172 e 189, località Donelasco di Santa Maria della Versa (risanamento tratti vari, canalizzazione delle acque e sostituzione attraversamenti otturati, costo 70mila euro); la provinciale 198 località Lirio (realizzazione di una gabbionata a monte, costo: 35mila euro); la provinciale 38, tratti vari tra Costa Cavalieri e Canavera (200mila euro). Altri 72 mila euro ......... ecc ecc