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domenica 19 settembre 2010

Padroni & Padrini

In campagna elettorale, poco più di un anno fa, insistevo molto sul fatto che la lista che rappresentavo non aveva nè padroni nè padrini, nè partiti nè correnti cui rispondere: solo i cittadini.
Dicevo invece che le due liste antagoniste avevano dei precisi riferimenti a "potenti" o presunti tali dai quali suggerivo di tenersi alla larga: cittadini e non sudditi.
Il messaggio evidentemente non è stato recepito, anzi forse era gradito il contrario come recita l'antico proverbio "Franza o Spagna, basta che se magna" intendendo che si tende ad andare dove si ritiene che possano venire maggiori vantaggi.
Come sono andate le elezioni è noto.
Oggi alcuni dei personaggi cui mi riferivo sono in difficoltà perchè menzionati a proposito di indagini riguardanti appalti: la magistratura stabilirà la verità.
Intanto però oggi appare su La Provincia un articolo in cui si racconta di una certa azione di "allontanamento" dai suddetti potenti da parte di coloro che fino a due mesi fa facevano a gara per farsi fotografare con loro e per partecipare alle loro cene.
La nave affonda ed i topi scappano, verrebbe di pensare. Bel proverbio questo, ma ci si ferma alla frase senza chiedersi dove possono scappare dei topi che sono in una nave che sta affondando: possono solo buttarsi in mare, e la fine è facile immaginarla ....

DOMENICA, 19 SETTEMBRE 2010 La fuga degli «Alpeggiani boys»
Dopo la fronda contro Abelli, i nuovi equilibri del centrodestra


VOGHERA. Giorni neri per gli «Alpeggiani boys», insomma il gruppo che sperava, in Oltrepo, di affrancarsi dal ruolo decennale di leader rappresentato (in Forza Italia e poi nel Pdl) di Giancarlo Abelli. Adesso, con l’inchiesta sugli appalti in valle Staffora, c’è chi dà per perduta questa sfida politica nel centrodestra. «Tornino, tornino, ma con un po’ di cenere sul capo», se la ride a Voghera un abelliano di ferro. Lo stesso che, sei mesi fa, quando si votò, fu costretto a contare «zero» nelle preferenze per Abelli, le preferenze del seggio del futuro sindaco Barbieri. Oggi si consuma il freddo piatto della vendetta, tutta oltrepadana. Anche perché Giovanni Alpeggiani, medico di Brallo e consigliere del San Matteo, già politico al Pirellone ai tempi della Prima Repubblica (Psi), ha molti amici in Oltrepo. Cinque anni fa si è presentato come antagonista del deputato Giancarlo Abelli, e la valle Staffora l’ha seguito. Ha sempre giocato nelle retrovie, creando incontri, reti e alleanze. A Voghera ha eletto a seconda casa il bar Liberty di via Emilia dove, in questi anni, sono passati tutti i volti noti della politica locale. Più degli altri Gianpiero Rocca, stratega del Pdl in Oltrepo. Per capire la genesi della leadership di Alpeggiani bisogna, però, fare un passo indietro. Il suo primo successo politico è stato affiancare nella corsa all’elezione il sindaco di Rivanazzano Terme, Romano Ferrari. Dopo lo strappo con Giovanni Azzaretti, con cui dialogò a lungo per tornare sulla scena politica, ha scalato le colline in solitaria. E’ salito lungo la valle, favorendo la corsa del tandem Anna Corbi e Fabio Riva, oggi sindaco e vicesindaco di Godiasco. Non si è fermato. Alpeggiani è dietro al successo di Gianfranco Alberti a Varzi. Discorso diverso vale per Bruno Tagliani ....... (segue sul giornale)
(f.ma.)

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