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mercoledì 22 settembre 2010

Interpellanza su intervista a ing. Fabiani AD Terme di Salice SpA

Questa mattina i 4 consiglieri di minoranza (di cui uno sono io) hanno presentato al Sindaco la seguente interpellanza:

Godiasco, 22 settembre 2010
Alla c.a. Professoressa
Anna CORBI
Sindaco del Comune di
GODIASCO


OGGETTO: Interpellanza

Gentile signor Sindaco,

abbiamo letto con particolare stupore l’articolo de La Provincia di giovedì scorso che in allegato le riproduciamo.
In esso si leggono alcune dichiarazioni dell’AD delle Terme di Salice SpA che ci hanno suscitato notevole sorpresa.

Le elenchiamo le dichiarazioni e le nostre perplessità:

Le Terme chiudono la stagione a – 150.000 euro.


1 - Supponiamo si tratti del risultato di bilancio dell’esercizio 2009.
Esso fu chiuso considerando solo 10 mesi, in quanto la chiusura fu anticipata al 31/10 per consentire alla società controllante di inserirla nel proprio rendiconto al 31/12/2009. Chiuse con un risultato negativo di 150.000 euro, in effetti “quasi positivo” se non si considera che furono lasciati fuori i mesi di novembre e dicembre che, per una società termale, comportano bassissimi ricavi in presenza di spese fisse che corrono normalmente. Quest’anno il meccanismo non sarà altrettanto favorevole con un esercizio di 12 mesi (1/11/2009 – 31/10/2010).
2 – Se non andiamo errati, nell’esercizio scorso fu considerata una posta attiva straordinaria, presumibilmente di circa 250/300.000 euro, dovuta al rimborso statale per l’adeguamento posticipato triennale delle tariffe. Quest’anno il bilancio certamente non avrà tale beneficio.
3 – Sembra impropria l’espressione “abbiamo trovato debiti per …” in quanto il gruppo AFIN che l’ing. Fabiani rappresenta è stato un socio della prima ora, già in fase di privatizzazione, e tale è restato per circa un anno e mezzo: dopo, acquistando le quote degli altri due consoci di Terme Oltrepò Resort, divenne azionista di maggioranza delle Terme di Salice SpA. I conti quindi doveva ben conoscerli, già nella fase di privatizzazione, cui partecipò, e condividerli quando acquistò le quote degli altri consoci.
4 – Sono già stati pubblicizzati due diversi piani di sviluppo della società, l’ultimo in una pubblica riunione nella Sala Consiliare. Voci vorrebbero che si stia approntando un terzo differente piano. Vorremmo sapere quanto è costata alla Terme di Salice SpA la redazione di tali piani, se Ella ritiene corretto che un piano approvato e pubblicizzato venga messo da parte per redarne un altro e che tipo di comportamento hanno tenuto i due consiglieri di amministrazione di nomina comunale sulla vicenda, votando a favore o contrario, e se talee comportamento discende da precise direttive da Lei conferite o da loro iniziative autonome.

Tutto ciò premesso, riteniamo che sia molto importante che la cittadinanza sia portata a conoscenza di tali questioni e particolarmente di quali risultati economici stia maturando la società di cui la collettività è socia al 47 %. Siamo quindi a chiederle di volerci indicare le risultanze del primo semestre e le proiezioni per l’intero esercizio.

Servizio ristorante con Musoni.

Viene dichiarato che tale servizio “ha fruttato 40.000 euro” richiamando 1.500 clienti.
Ci è noto, per aver letto il cartello esposto al Caffè Bagni, che il pasto di mezzogiorno costa 12 euro, quello della sera 20 oltre ai vini. Dividendo 40.000 per 1.500 si ottiene un incasso medio per cliente di 26,6 euro, piuttosto lontano dal costo dichiarato dei pasti: ci vien di pensare che i due numeri pecchino di approssimazione.
Ci preoccupa ancor più, tuttavia, l’espressione “fruttato” perché confonde il ricavo di un servizio con il guadagno ottenuto dallo stesso. I 40.000 euro infatti sono il ricavo della prestazione da cui vanno dedotti i costi per le materie prime, i dipendenti addetti a quel servizio ed altri oneri e spese. Tutto ciò considerato il servizio è stato in utile o no ? Purtroppo la nostra esperienza ci fa ricordare quando, nella passata gestione pubblica, si propagandava l’aumento dei fatturati e del numero dei clienti, ma si soprassedeva dal dire che i servizi venivano prestati in perdita: per ogni cliente la società accusava una perdita e quindi più clienti significava maggiori perdite.
Desidereremmo che Lei ci informasse su:
a - se il servizio ristorante con Mussoni è stato allestito dopo una decisione del consiglio di amministrazione e, nel caso, cosa hanno votato i nostri consiglieri e in base a quali calcoli, preventivi ed informazioni;
b – quale risulta essere la situazione reddituale del servizio.

Parcheggio nel rondò del Grand Hotel

Sull’argomento abbiamo pesanti dubbi sulla liceità del servizio e sul risultato economico esposto nell’intervista.
La Liceità:
Il parcheggio insiste sul rondò del GH, area oggetto di lavori pochi mesi fa, eseguiti a spese della Terme di Salice SpA, del nostro comune e della Provincia di Pavia per 140.000 euro. Le auto accedono al parcheggio e circolano sulla ghiaia, certamente danneggiandola. Quelle parcheggiate sul lato interno posizionano due ruote sul prato, anche in questo caso causando danno.
Per di più ci risulterebbe che i parcheggi devono essere isolati dal terreno, per evitare che eventuali perdite delle auto vadano ad inquinare. Per questo viene richiesto che venga steso, leggermente interrato, un foglio di plastica resistente: non ci sembra che sia stato effettuato un tal lavoro. Non secondario ci sembra anche il danno al decoro (già offeso dall’intonaco cadente del GH).
Il risultato economico:
Il servizio, dice l’ing. Fabiani “ha fruttato poco meno di 15.000 euro”.
Anche in questo caso qualcosa non torna né nei numeri, né nel “fruttare”.
Il parcheggio costava 3 euro forfettari a sera, quindi per arrivare a 15.000 euro devono essere entrate 5.000 auto. Stante che il rondò ne contiene, riempiendo sia a destra, sia a sinistra, circa 60, se ne deduce che per circa 83 sere vi è stato il pieno. Ci pare impossibile perché il servizio non data da così lontano, né ha fatto il pieno tutte le sere, dal lunedì alla domenica.
Ma abbiamo visto che vi è un guardiano a distribuire i biglietti e a riscuoterne il prezzo: questo guardiano certamente deve essere costato qualcosa: di quanto abbatte il ricavato ?
E come è stato remunerato ? con un contratto a progetto ? dietro presentazione di sua fattura ? è un impiegato che ha fatto un orario straordinario (troppo lungo e ripetuto e quindi irregolare) ? era assicurato ? non vogliamo neppur pensare che abbia lavorato “a nero” perché questo ci porterebbe a chiedere da dove vengono le relative disponibilità.
Anche in questo caso siamo a chiederle una risposta ai quesiti di cui sopra, con particolare riferimento all’atteggiamento tenuto dai nostri consiglieri sull’argomento.

Ingresso a pagamento nel parco


Viene citata la cifra di 50.000 visitatori annui del parco non residenti. Saremmo curiosi da cosa derivi una stima siffatta. Non ci è mai stato dato vedere una o più persone che contavano le persone in ingresso, né tantomeno che chiedevano la residenza per poter discernere chi prospetticamente far pagare e chi no.
Anche se comunque fosse un numero attendibile, ci vien di notare che si tratterebbe di 137 persone al giorno, per 365 giorni, compresi quelli con la neve alta mezzo metro.
Ammesso che il numero di coloro che oggi entrano resti uguale anche con l’ingresso a pagamento, riteniamo che si dovrebbe provvedere a presidiare almeno i due ingressi per tutto l’orario di apertura per poter esigere il pagamento: cosa costerebbero due persone addette a tale mansione ? Non è che l’ingegner Fabiani abbia simpatia per il “fruttare” a prescindere dai costi ? Non crediamo che ignori che nel bilancio di una società il risultato economico dipende dalla somma algebrica dei ricavi meno i costi.
Anche in questo caso siamo a chiederle di volerci comunicare la sua posizione su tale questione e quale sia stata quella dei consiglieri di designazione comunale in seno al consiglio di amministrazione.

Attendiamo che Ella ci risponda, per iscritto, sulle questioni che le abbiamo qua elencate e ci permettiamo infine di sottoporre alla sua sensibilità se non sia il caso di promuovere un incontro pubblico con i due consiglieri di designazione comunale per avere poi, direttamente da loro, una esposizione sul loro lavoro per la collettività che sono stati chiamati a rappresentare e tutelare.

Gradisca i nostri più cordiali saluti.

Eraldo Pedemonte - Alberto Sorrentino

2 commenti:

  1. sono ormai passati dieci giorni dieci ed il dubbio è ormai certezza: nessuna risposta è stata data. O ci sbagliamo? Ma quasi sicuramente la nostra sindachessa aspetterà i formali 30 giorni di legge per rispondere.
    Ma non voleva, la sindachessa, abbattere i formalismi delle passate ere sindacali? ci dia almeno il 47% di una risposta. Grazie. Alberto e Giovanni.Caro Sorrentino, cosa dice lei? arriverà una qualsiasi risposta?

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  2. Il Sindaco ha 30 gg di tempo per rispondere e non ho motivo di dubitare che lo farà. Penso tuttaviaa che la risposta non sarà particolarmente esaustiva.
    In tale probabile caso la minoranza (perchè l'interpellanza non è solo mia, ma di tutti e 4 i consiglieri di minoranza) ha altre possibilità di chiedere che venga fatta chiarezza sugli argomenti toccati. Non dubiti che andremo avanti per avere risposte chiare e per far sì che la cittadinanza sia pienamente informata sulla situazione.

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