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giovedì 16 settembre 2010

Allarme maxi multa per i depuratori non a norma UE


Leggo su La Provincia di oggi che 5 depuratori non sono a norma UE, che non sono affidabili sotto il profilo inquinamento e che per metterli a norma serve una alluvione di milioni. Alluvione di milioni che serve anche per pagare multe per il ritardato adeguamento. Il giornale parla di riversamento sulle tariffe delle multe eventualmente subite.
Mi complimento: dopo anni che gli enti preposti alle acque e al loro trattamento sono stati (anche) dei serbatoi per assunzioni .... amichevoli ...., ora si scopre che non han fatto neppure il loro mestiere. Bene, bravi.
Riporto parte dell'articolo (per la lettura completa rimando al giornale):

GIOVEDÌ, 16 SETTEMBRE 2010 Pagina 19 - cronaca di Fabrizio Guerrini

Depuratori, 5 nel mirino della Ue
Contestate le infrazioni, rischio multa da 20 milioni per ognuno


SANZIONI IN VISTA Aato e Pavia Acque stanno già intervenendo Ma sono enti in scadenza: il nodo in Regione

PAVIA. Depuratori: si rischia grosso. Per 5 impianti pavesi la Ue ha fatto scattare le procedure d’infrazione. Se scattasse la condanna di Bruxelles si dovranno pagare 20 milioni di multa per ciascuno. Più altri 200 mila euro per ogni giorno trascorso senza averli rimessi in regola. Corsa contro il tempo e con enti al capolinea.
Conti da brividi per i ragionieri capo degli enti pubblici. Un mese di irregolarità post condanna europea costerebbe altri 6 milioni di euro di multa. Una botta da 26 milioni di euro che andrebbe a gravare sulle bollette, affondando, di rimbalzo, anche tanti bilanci (si pensi che 26 milioni è la cifra a bilancio del Comune di Pavia per tutte le spese sociali). Depuratori sotto scacco. Non solo a Pavia. In tutta Italia. Le procedure d’infrazione, sul rischio di inquinamento dei corsi d’acqua, da Bruxelles arrivano a Roma e da qui vengono spedite alle varie Regioni. In provincia di Pavia, dove i parametri sono ancora più rigidi perchè gli scarichi arrivano in Po e in Ticino, si deve intervenire su 5 depuratori: quello di Pavia, Voghera, Vigevano, Broni e Casteggio. Della grana sugli impianti di depurazione si occupano l’Aato di Pavia (l’Autorità d’ambito territoriale ottimale, presieduta da Delio Todeschini) e la società patrimoniale-operativa (Pavia Acque, presieduta da Luigi Maggi) ........ segue sul giornale

Mi chiedo se è stato esaminato quello che sorge sul sentiero pedonale fra Salice Terme e Rivanazzano Terme: forse anche lì, dalla puzza che si sente, c'è qualcosa da rivedere.

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