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domenica 19 dicembre 2010

Sviluppi delle indagini sulle frane



Il 17 settembre scrivevo di un aggiornamento dato da La Provincia sulle indagini riguardanti presunti illeciti relativi ai lavori causati dalle frane in Oltrepò.
La vicenda creò un certo rumore, anche per i nomi che sembravano coinvolti, nomi di personaggi ben noti e di spicco nel panorama politico oltrepadano.
Per alcuni giorni i fatti pur iniziati, sembra, alcuni mesi prima, occuparono le cronache.
Poi più nulla.
I nomi allora coinvolti sono tornati ad essere più o meno regolarmente citati, ma non per le indagini, ma per il prosieguo della loro attività politica.
Mi è sfuggito qualcosa ? Tutto superato ? Chissà !

martedì 21 settembre 2010

Rinnovare la politica in Oltrepò


Ricordo che due o tre anni fa, due politici molto noti nella zona che avevano stretto un inedito sodalizio, dissero in una intervista radiofonica che il loro impegno tendeva al rinnovamento della politica in Oltrepò.
Ora la magistratura indaga sui fondi per le frane: finirà per rinnovarla lei la politica ?
In un articolo a pagina 21 La Provincia di oggi elenca le ipotesi di reato che vengono fatte nelle indagini: si parla di concorso in truffa aggravata per il conseguimento di erogazioni pubbliche, abuso d’ufficio, peculato mediante profitto dell’errore altrui, turbata libertà degli incanti, corruzione per un atto contrario ai doveri d’ufficio, falsità materiale commessa da pubblico ufficiale in atti d’ufficio, falsità materiale commessa da pubblico ufficiale in certificati o autorizzazioni amministrative, falso ideologico commesso da pubblico ufficiale in atti pubblici, falso materiale commesso da privato, abusivo esercizio di una professione e frode nelle pubbliche forniture.
Attendiamo con fiducia e senza giudizi preconcetti gli esiti delle indagini.

domenica 19 settembre 2010

Padroni & Padrini

In campagna elettorale, poco più di un anno fa, insistevo molto sul fatto che la lista che rappresentavo non aveva nè padroni nè padrini, nè partiti nè correnti cui rispondere: solo i cittadini.
Dicevo invece che le due liste antagoniste avevano dei precisi riferimenti a "potenti" o presunti tali dai quali suggerivo di tenersi alla larga: cittadini e non sudditi.
Il messaggio evidentemente non è stato recepito, anzi forse era gradito il contrario come recita l'antico proverbio "Franza o Spagna, basta che se magna" intendendo che si tende ad andare dove si ritiene che possano venire maggiori vantaggi.
Come sono andate le elezioni è noto.
Oggi alcuni dei personaggi cui mi riferivo sono in difficoltà perchè menzionati a proposito di indagini riguardanti appalti: la magistratura stabilirà la verità.
Intanto però oggi appare su La Provincia un articolo in cui si racconta di una certa azione di "allontanamento" dai suddetti potenti da parte di coloro che fino a due mesi fa facevano a gara per farsi fotografare con loro e per partecipare alle loro cene.
La nave affonda ed i topi scappano, verrebbe di pensare. Bel proverbio questo, ma ci si ferma alla frase senza chiedersi dove possono scappare dei topi che sono in una nave che sta affondando: possono solo buttarsi in mare, e la fine è facile immaginarla ....

DOMENICA, 19 SETTEMBRE 2010 La fuga degli «Alpeggiani boys»
Dopo la fronda contro Abelli, i nuovi equilibri del centrodestra


VOGHERA. Giorni neri per gli «Alpeggiani boys», insomma il gruppo che sperava, in Oltrepo, di affrancarsi dal ruolo decennale di leader rappresentato (in Forza Italia e poi nel Pdl) di Giancarlo Abelli. Adesso, con l’inchiesta sugli appalti in valle Staffora, c’è chi dà per perduta questa sfida politica nel centrodestra. «Tornino, tornino, ma con un po’ di cenere sul capo», se la ride a Voghera un abelliano di ferro. Lo stesso che, sei mesi fa, quando si votò, fu costretto a contare «zero» nelle preferenze per Abelli, le preferenze del seggio del futuro sindaco Barbieri. Oggi si consuma il freddo piatto della vendetta, tutta oltrepadana. Anche perché Giovanni Alpeggiani, medico di Brallo e consigliere del San Matteo, già politico al Pirellone ai tempi della Prima Repubblica (Psi), ha molti amici in Oltrepo. Cinque anni fa si è presentato come antagonista del deputato Giancarlo Abelli, e la valle Staffora l’ha seguito. Ha sempre giocato nelle retrovie, creando incontri, reti e alleanze. A Voghera ha eletto a seconda casa il bar Liberty di via Emilia dove, in questi anni, sono passati tutti i volti noti della politica locale. Più degli altri Gianpiero Rocca, stratega del Pdl in Oltrepo. Per capire la genesi della leadership di Alpeggiani bisogna, però, fare un passo indietro. Il suo primo successo politico è stato affiancare nella corsa all’elezione il sindaco di Rivanazzano Terme, Romano Ferrari. Dopo lo strappo con Giovanni Azzaretti, con cui dialogò a lungo per tornare sulla scena politica, ha scalato le colline in solitaria. E’ salito lungo la valle, favorendo la corsa del tandem Anna Corbi e Fabio Riva, oggi sindaco e vicesindaco di Godiasco. Non si è fermato. Alpeggiani è dietro al successo di Gianfranco Alberti a Varzi. Discorso diverso vale per Bruno Tagliani ....... (segue sul giornale)
(f.ma.)

venerdì 17 settembre 2010

Sviluppi sulla vicenda frane


Oggi un nuovo articolo de La Provincia sulla vicenda delle indagini sui fondi destinati alle frane in Oltrepò.

VENERDÌ, 17 SETTEMBRE 2010 Pagina 27 - cronaca
Frane, spuntano i nomi Tra gli indagati anche Giovanni Alpeggiani e Elio Ferrari

L’esponente del Pdl sarebbe stato intercettato Ma lui nega l’avviso di garanzia: «Non so niente, faccio il medico»
Fabrizio Merli
VARZI. Spuntano anche i nomi di Giovanni Alpeggiani e di Elio Ferrari nelle carte dell’inchiesta che la Procura della Repubblica di Pavia sta conducendo sull’utilizzo di alcuni finanziamenti concessi dal Ministero dell’Ambiente per fare fronte ai danni provocati dalle frane in valle Staffora. Al momento non è possibile definire con esattezza il ruolo del politico oltrepadano, anche perchè gli ambienti della Procura, sull’argomento, sono blindatissimi.
Ma secondo fonti attendibili, accanto a quello di Alpeggiani, nome in forte ascesa nel panorama oltrepadano del Pdl ed ex consigliere regionale del Partito socialista, vi sarebbe, nelle vesti di indagato, quello di Elio Ferrari, casteggiano, presidente della fondazione Nascimbene a Pavia ed ex esponente di rilievo del Partito socialdemocratico. Alpeggiani nega in maniera decisa il proprio coinvolgimento: «Non ne so nulla - dichiara - nè ho ricevuto ...... segue sul giornale

giovedì 16 settembre 2010

Frane in Oltrepò - Che fine han fatto i contributi statali ?


In un recente post scrivevo dei contributi statali e regionali per combattere il fenomeno delle frane. Riportavo anche un informato articolo di F. Guerrini che faceva la storia dei tanti milioni e dei pochi risultati.
Oggi si legge su La Provincia di una indagine sull'argomento: evidentemente i punti oscuri ci sono davvero:

GIOVEDÌ, 16 SETTEMBRE 2010 Pagina 44 - cronaca

Frane in valle Staffora Indagine della Finanza sui contributi dallo Stato
Le Fiamme gialle hanno sequestrato documenti in 4 Comuni: Varzi, Bagnaria, Ponte Nizza e Brallo


Nell’inchiesta in corso sarebbero stati sentiti anche amministratori
FABRIZIO MERLI
VARZI. Frane in valle Staffora e finanziamenti dello Stato. Un’indagine condotta dalla Guardia di finanza sta puntando un fascio di luce su questo capitolo. Le Fiamme gialle hanno acquisito documenti in quattro Comuni. Il coordinamento, però, è della Procura di Pavia. E su questo fascicolo, al momento, c’è un grande riserbo.
Le notizie, al momento, sono abbastanza frammentarie. Gli accertamenti, a quanto pare, sono già in corso da mesi. Il tutto nel massimo riserbo. Ma l’eco della valle Staffora trasmette le prime indiscrezioni. E allora bisogna tornare indietro, sul calendario, fino agli ultimi giorni dello scorso mese di aprile. Fu in quel periodo che i finanzieri bussarono all’uscio di almeno quattro municipi. Si parla di Varzi, Ponte Nizza, Brallo e Bagnaria.
Non è escluso che i centri interessati siano altri. Gli investigatori acquisirono tutti i documenti relativi a lavori finanziati con soldi provenienti dal Ministero dell’Ambiente. Quattrini destinati ad arginare gli smottamenti che piagano le terre dell’Oltrepo collinare e montano. In quel contesto sarebbero anche stati sentiti, pare come persone informate sui fatti, alcuni amministratori e tecnici.
E sotto la lente di ingrandimento della Finanza sarebbero finiti anche due imprenditori. Ma perchè l’indagine, anzichè dalla procura di Voghera sarebbe coordinata da quella di Pavia? Questo è uno dei molti interrogativi che stanno affiorando ...... segue sul giornale

mercoledì 8 settembre 2010

2 milioni di euro contro le frane in Oltrepò


Oggi La Provincia annuncia un piano provinciale di prevenzione contro le frane in Oltrepò.
Il 1° maggio del 2009, sempre sullo stesso giornale, il caporedattore Guerrini scrisse un documentato articolo sulla voragine di fondi pubblici che è stata la lotta alle frane in Oltrepò.
Ora altri 2 milioni, destinati dalla Provincia di Pavia (a pochi mesi dalle elezioni provinciali) per prevenire il fenomeno.
Speriamo bene, anche se il passato non ci conforta ...

Due milioni di euro contro le frane in Oltrepo
Val di Nizza, i lavori a Mandasco. Interventi anche a Varzi, Montalto e Calvignano

VAL DI NIZZA. Due milioni di euro contro frane e smottamenti: obiettivo prevenzione. Ci sono lavori appena finiti, altri pronti a partire. L’amministrazione provinciale di Vittorio Poma, dopo le emergenze, ha scelto di giocare d’anticipo contro il dissesto idrogeologico. Molti gli interventi già realizzati, tutti con fondi di piazza Italia (dalla Regione non è arrivato nessun contributo). Dopo il milione di euro investito per l’alluvione del 27 e 28 aprile 2009, quest’estate si sono conclusi i lavori a Val di Nizza (località Mandasco) dove con un investimento di 105mila euro è stato realizzato un muro su micropali per risanare una strada colpita da un movimento franoso. Sulla strada provinciale 208 in località Bognassi (sul territorio comunale di Varzi) sono invece stati necessari 150mila euro per spostare la strada più a monte e realizzare un muro di difesa, mentre a Montalto, in località Calvignano, si sono spesi 225mila euro per un intervento finalizzato ad arginare un fenomeno di erosione.
Entro fine mese saranno invece predisposti altri 5 interventi per la provinciale 412, località Romagnese (opere di sostegno a valle, costo: 60mila euro); la provinciale 45 in località Boschetti di Cigognola (realizzazione di un muro di sottoscarpa, costo: 105mila euro); la provinciale 184, località Ardivestra di Fortunago (costruzione di una gabbionata a monte e valle, costo 110mila euro); la provinciale 172 e 189, località Donelasco di Santa Maria della Versa (risanamento tratti vari, canalizzazione delle acque e sostituzione attraversamenti otturati, costo 70mila euro); la provinciale 198 località Lirio (realizzazione di una gabbionata a monte, costo: 35mila euro); la provinciale 38, tratti vari tra Costa Cavalieri e Canavera (200mila euro). Altri 72 mila euro ......... ecc ecc