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giovedì 18 febbraio 2010

Agricoltura rurale

Ancora un interessante serie di riunioni sul tema dell'agricoltura di collina. Ritengo che tale attività sia il nodo essenziale da risolvere per creare il contesto a supporto del turismo sostenibile nel nostro territorio, per evitare o rallentare lo spopolamento delle colline, per salvaguardare l'assetto del territorio.
Ne tratta un articolo de La Provinciia:

GIOVEDÌ, 18 FEBBRAIO 2010 Pagina 43 - Valverde e l’agricoltura rurale
Il territorio salvato dai piccoli borghi

VALVERDE. L’alta collina frana, si spopola, non dà chance occupazionali ai giovani. La soluzione c’è: si chiama agricoltura rurale e sarà al centro, da domenica pomeriggio, di un ciclo d’incontri d’approfondimento che si susseguiranno fino all’estate per iniziativa del Comune di Valverde e dell’associazione «Chi cerca crea». L’invito è agli agricoltori del territorio ma anche a chi, imprenditore o politico, abbia a cuore il futuro dell’alta collina. Sotto la lente alcune esperienze di agricoltura di montagna che hanno valorizzato, dal punto di vista economico, paesaggistico e culturale alcuni aspetti distintivi delle colture appenniniche.
«La consapevolezza da cui nasce l’iniziativa - spiega Federica Riva per gli organizzatori - è che un certo genere d’agricoltura non può sopravvivere nel contesto della competizione del mercato di massa. I limiti imposti dal paesaggio montano - sottolinea - hanno bisogno di essere riconosciuti e assecondati per riuscire a pensare a delle alternative che siano in grado di valorizzare le potenzialità effettive del territorio». Il primo relatore del ciclo d’incontri a Valverde sarà, domenica pomeriggio 21 febbraio alle 16.30 in sala consiliare, il ruralista Massimo Angelini, fra i fondatori del Consorzio della quarantina genovese (una varietà di patata). (e.b.)

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