Informarsi è partecipare - Gruppo consiliare "Uniti per Godiasco" - Godiasco Salice Terme (PV)


venerdì 15 luglio 2011

Ma allora era da un po' di tempo ....


Sfogliando il giornale La Provincia ho trovato che in un articolo del 13-03-11 a pag 23

Marchese e Barbieri dal pm di Fabrizio Merli

VOGHERA. Sono arrivati quasi alla spicciolata una mattina dello scorso gennaio. Il sostituto procuratore di Napoli, Vincenzo Piscitelli, e quattro poliziotti della Digos si sono presentati all’ufficio del commercialista vogherese Guido Marchese. Lo hanno sentito come persona informata sui fatti circa i rapporti con il ministro Tremonti. E hanno sentito anche il sindaco Barbieri.
Perchè Vincenzo Piscitelli, sostituto procuratore del pool per la criminalità economica, è arrivato a Voghera?
La risposta sta in un’indagine ribattezzata “Malta” e nel nome di Marco Milanese, deputato Pdl, ex ufficiale della Guardia di Finanza e consigliere politico di primissimo livello del ministro dell’Economia. L’indagine, condotta proprio dal Pm Piscitelli, riguarda una frode assicurativa da 30 milioni di euro. Milanese è indagato con l’accusa di corruzione e, nel dicembre 2010, l’operazione Malta portò agli arresti di una dozzina di professionisti campani, tra cui l’avvocato Paolo Viscione e suo figlio.
Secondo i pochi particolari trapelati da un’indagine svolta con estrema discrezione, Guido Marchese sarebbe stato sentito circa i suoi rapporti di conoscenza con il ministro Giulio Tremonti e, soprattutto, con il deputato Marco Milanese. Il magistrato napoletano avrebbe anche rivolto al commercialista vogherese domande relative a eventuali proprietà di Milanese in Oltrepo. Nel frattempo, il sindaco di Voghera, Carlo Barbieri, era stato convocato in questura a Pavia. Anche a lui, dopo avere sentito Marchese, il Pm avrebbe rivolto le stesse domande, informandosi inoltre circa i legami politici tra il potente collaboratore di Tremonti e la politica locale. Poi il pool costituito dal magistrato e dagli agenti della Digos ha fatto ritorno a Napoli, non prima di avere raccomandato la massima discrezione sulla vicenda. Un consiglio convincente, se è vero che dalla fine di gennaio, la vicenda è venuta alla luce solo oggi. Nè Marchese, nè Barbieri (vale la pena sottolinearlo) risultano essere indagati o sarebbero stati ricollegati alle presunte attività delittuose per le quali sta procedendo la Procura napoletana. Per avere conferma dei rapporti di amicizia tra Marchese e Milanese, peraltro, è sufficiente dare un’occhiata all’archivio dei giornali. Per limitarsi a un solo esempio, lo scorso 19 novembre, all’Università di Pavia, Marchese introdusse un dibattito sul «ruolo dei Comuni nella lotta all’evasione fiscale» che venne concluso proprio dall’onorevole Marco Milanese, «consigliere per le questioni politiche del ministro dell’Economia e delle Finanze». Inoltre, una rapida scorsa alle fotografie degli ultimi anni svela che, in occasione di ogni visita oltrepadana del ministro Tremonti, al suo fianco comparivano Guido Marchese oltre ad esponenti politici locali di peso, come Giovanni Azzaretti o Giovanni Alpeggiani.
La discrezione raccomandata dal Pm Piscitelli si spiega anche con la delicatezza dell’indagine. Secondo l’ipotesi della Procura, i dodici professionisti napoletani avrebbero costruito mega frodi fiscali servendosi di società con sede a Malta (di qui il nome dell’operazione), società attive soprattutto nel settore delle assicurazioni automobilistiche. Tra le persone sentite a sommarie informazioni vi è anche lo stesso ministro Tremonti, convocato la vigilia dello scorso Natale. L’indagine ha anche un secondo filone culminato, l’altroieri, con una perquisizione nella sede romana di Finmeccanica. In questo caso, Marco Milanese, che si è sempre detto estraneo a ogni contestazione, sarebbe al centro dell’attenzione dei magistrati per avere assicurato incarichi di prestigio nelle società controllate da Finmeccanica in cambio di favori.

Nessun commento:

Posta un commento

Se tu dai un euro a me ed io uno a te, abbiamo un euro ciascuno.
Se tu dai un'idea a me ed io una a te, abbiamo due idee ciascuno.
Le idee sono importanti, ma non è da meno la cortesia di farsi riconoscere quando si posta un commento.