domenica 23 gennaio 2011
Controcorrente
Inventiva e capacità amministrativa possono servire a trasformare in risorsa ciò che altrove costituisce una tragedia.
Un sindaco intraprendente è riuscito a fare un miracolo: a convincere i suoi cittadini della bontà dell'idea e ad attuarla.
Questa la storia:
"L'incredibile storia di Mariana dove si ringraziano i rifiuti
Vi raccontiamo la vicenda di un piccolo paese in provincia di Mantova, Mariana, dove a dispetto di quel che si dice sulle discariche, i rifiuti sono stati una vera e propria manna dal cielo. Scopriamo assieme come i rifiuti hanno salvato questo paese.
I rifiuti non sempre significano scontri, problemi, cattivi adori; Mariana è l'esempio perfetto che la corretta gestione dei rifiuti può portare notevoli vantaggi economici nelle casse del comune. Vantaggi che ritornano ai suoi 732 abitanti, un numero in crescita e capiamo il perchè.
Il sindaco Angelo Rosa commenta soddisfatto: "Se non ci fosse la discarica, come Comune avremmo fatto bancarotta già quindici anni fa". Quello che si vede avvicinandosi alla discarica è una montagna di terra. "Serve per ricoprire i rifiuti scaricati dai camion - commenta il sindaco - prima passano i compattatori con le ruote dentate, e subito dopo il tutto viene coperto con questa argilla. Vede, siamo tanto veloci che anche i gabbiani non trovano nulla da mangiare. Ne vediamo qualcuno, ogni tanto. Bisogna usare la testa. Se si ragiona, anche i problemi più gravi si risolvono. Io quelli di Napoli un po' li capisco. Ad ogni emergenza, c'è chi dice di risolvere tutto e invece non risolve nulla. Ma anche loro debbono cambiare testa: non possono continuare a dire: la discarica si deve fare, ma non qui da noi. Ci vogliono programmazione e consenso".
L'inizio della storia risale a circa 15 anni fa quando il sindaco apprese che la Regione voleva sistemare nelle vicinanze del paese una discarica pronta ad accogliere i rifiuti del mantovano. Anzichè battagliare, come avrebbe fatto la maggior parte dei sindaci, ha fatto funzionare la testa ed ha proposto il suo ambizioso progetto ai cittadini che, tranne in qualche raro caso, hanno appoggiato la scelta del loro rappresentante. Il risultato? Per ogni tonnellata di rifiuto solido urbano il Comune incassa 13 euro e altri soldi arrivano dal biogas prodotto nello stesso impianto. L'anno scorso sono arrivati 1,2 milioni di euro; soldi che sono stati completamente reinvestiti in progetti a favore della popolazione. Vediamo di che si tratta. Il paese riesce a vendere aree urbanizzate a 30 euro al metro quadro, a differenza del comune accanto che le vende a 200 euro; chi decide di andare a vivere a Mariana quando si sposa riceve 750 euro; quando nasce il primo figlio riceve 500 euro, per gli altri figli il "premio" sale a 1000 euro. Quando iniziano la scuola, viene riconosciuto alla famiglia un bonus di 500 euro all'anno mentre per la scuola materna non si paga nessuna retta! Asilo nido, materna ed elementari, con doposcuola, non hanno bisogno di catering, il Comune ha una cuoca, la signora Daniela Ferrari, e ci pensa lei. Inoltre nessuna tassa sui rifiuti, l'Irpef è sconosciuta, l'Ici era scomparsa anni prima dell'annuncio di Berlusconi.
E' orgoglioso il sindaco del lavoro che ha svolto in questi anni, chi non lo sarebbe al suo posto? "Abbiamo comprato e ristrutturato una casa padronale. Ne abbiamo ricavato nove appartamenti molto curati, che affittiamo a chi è in difficoltà: novanta euro al mese. E poi abbiamo costruito la bocciofila, stiamo preparando la palestra... Insomma, fino a quindici anni fa rischiavamo di scomparire: eravamo rimasti solo in 596. Adesso siamo in crescita e la cosa bella è che dai paesi vicini arrivano soprattutto giovani che si vogliono sposare e mettere su casa".
Marziani ? chi, noi o loro ?
Dalle nostre parti non funziona così. Prendiamo ad esempio Castelletto di Branduzzo: da anni esiste nel comune un deposito abusivo, da nessuno ignorato, di 60.000 tonnellate (sessantamila tonnellate) di pneumatici usati. Sono un allevamento di zanzare, forniscono pulviscolo di gomma all'ambiente e soprattutto rischiano di causare una catastrofe ecologica in caso di incendio: il tutto gratis.
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