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martedì 13 maggio 2008

Il nuovo mercato fà cilecca

Quando proponemmo all'amministrazione di spostare il mercato settimanale di Salice in piazza Spadolini, chiedemmo che il tratto prospicente l'ex albergo Paradiso venisse destinato ai produttori locali, affinchè potessero vendere i loro prodotti di qualità direttamente ai consumatori: alta qualità a prezzo contenuto. L'amministrazione non ha capito niente e si è limitata a spostare il mercato nell'area del parcheggio attuale, tanto per differenziarsi. Delle presenza dei produttori locali non si è curata, evidentemente non interessa dare loro possibilità di vendere i loro prodotti e non interessa neppure che il pubblico possa acquistare merce di qualità a prezzo conveniente. Evidentemente la miopia ottusa che affligge il nostro sindaco (per non parlare del vice) non è condivisa dal comune di Voghera. Riporto di seguito l'articolo de La Provincia di oggi:
MARTEDÌ, 13 MAGGIO 2008
Pagina 26 - cronaca
Dietro il banco c’è l’agricoltore
Dal produttore al consumatore, presi d’assalto i banchetti
Inaspettato successo domenica per l’iniziativa della Coldiretti Sarà ripetuta una volta al mese
VOGHERA. Tra carovita e carospesa torna di moda far compere sotto casa. E’ bello guardare negli occhi chi produce ciò che mangi, ma lo è ancor di più se porti a casa 1 chilo di Carnaroli da ristorazione al prezzo di 1 chilo di Arborio al supermercato o se tornato a casa ti accorgi che di solito imballaggio, trasporto e mediazione ti costano almeno il 35% in più. Non capita spesso di pagare un mazzetto di rapanelli 50 centesimi o d’infilare in borsa con 10 euro una maxi confezione di conserva, una marmellata biologica e una salsa da gourmet. La Coldiretti di Voghera, nell’era del supermercato, è riuscita nell’impresa di riavvicinare chi compra a chi vende. Ogni seconda domenica del mese, in piazza Duomo, si darà l’esempio di filiera corta con i «Farmer’s Market». Dietro al banco gli agricoltori del vogherese, dall’altra le casalinghe di Voghera con l’economia domestica da far quadrare alla virgola. Domenica è andata in scena l’edizione numero zero (all’imbocco di via Emilia, lato piazza Meardi), che è stata salutata da una folla di oltre mille persone. Il più grande banco di frutta e verdura ha aperto alle 9 e chiuso alle 12.40, saccheggiato da chi usciva dalle chiese dopo la messa. «Non è vero che non si compra più il buon prodotto alimentare - spiega Luisa Dosseni Spalla di Coldiretti -, quando il prezzo è accessibile e la qualità c’è si corre ancora al banco degli alimentari...». L’anima organizzativa dei Farmer’s Market iriensi è davvero soddisfatta, alla stregua della responsabile di zona dell’organizzazione, Monica Rosina. Avvistato fra i banchi, domenica, anche l’assessore comunale vogherese Gigi Fronti, buongustaio ed estimatore dei sapori vogheresi. «Non è che l’inizio di una lunga serie di appuntamenti ricorrenti - promette -. D’ora in poi la capitale dell’Oltrepo pavese diventerà anche terra del gusto. Con la complicità di Coldiretti, siamo stati lieti di aver tenuto a battesimo la “prima” di una manifestazione che servirà per riaccendere l’attenzione su storia, identità locali e produzioni tipiche del distretto agricolo vogherese». Un successo inatteso, anche vista la giornata di sole che invogliava a una gita fuori porta. E invece si è venduto tutto, anche i fiori. Per la festa della mamma sono andate a ruba persino le calle made in Voghera: ne sono state vendute 600. I primi produttori a scommettere sul ritorno all’antico della borsa agricola, che si erano già mostrati in grande spolvero a corollario della 626esima Fiera dell’Ascensione nel cortile dell’istituto Gallini, sono stati: Matteo Prandelli con i suoi ortaggi, Carmen Rodolfo con salumi e ortaggi, Massimo Giordana con i suoi fiori recisi e piante di calle, Aldo Carenzio col suo riso, Irene Carlino Carnevale con ortaggi, piccoli frutti e piante aromatiche. E poi ancora Giovanni Castellotti col riso, l’azienda Montagna col miele, Gianenrico Vercesi con confetture e vino, Pietro Albini con i suoi ortaggi, l’azienda Spairani di Stefania Sciarretta con confetture e salsa di pomodoro, Matteo Vidali con farine da agricoltura biologica e salame, l’azienda agricola Vigano con il vino. Si replicherà l’8 giugno, stavolta in piazza Duomo. All’ombra del campanile della chiesa di San Lorenzo i produttori torneranno a sedurre con sapori biologici e «low cost». Sarà low cost anche il parcheggio: la domenica in piazza Duomo non si paga.Emanuele Bottiroli

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