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venerdì 23 settembre 2011

Parco Montale: chi guarda i giochi?


Sono stato a fare un giro nel parco Montale di Godiasco. Ho guardato i giochi per i bambini. Ci sono due installazioni: una, con giochi più recenti, vicino all'area "pro loco" e un'altra con un solo gioco fatiscente sul lato opposto, a monte.
Sullo scivolo più nuovo, costruito nel maggio 2009, ho visto una targhetta con il nome del costruttore e con quello di una società abilitata ad attribuire la conformità a tali strutture.
Da loro ho appreso che tali giochi devono subire una ispezione ogni 6/12 mesi (a seconda del tipo). Dubito che i nostri ne abbiano mai vista una. In particolare quello a monte si vedrebbe certamente bocciato in sicurezza essendo privo di alcune protezioni e marcio in talune componenti.
Mi ha anche colpito l'arrivo degli scivoli: semplice terreno con alcuni sassi sporgenti. Ben diverso lo scivolo dei giardini in Rivanazzano T. e nell'oratorio di Salice dove è stato posizionato un pavimento di mattonelle gommate per attutire l'arrivo (vedi foto).

Perchè?
I bambini non hanno diritto allo stesso livello di sicurezza ovunque utilizzino dei giochi (dello stesso tipo) disponibili al pubblico?
Tutto quanto sopra esposto del parco Montale è pure in presenza di abbondante dose di piante di ambrosia.
Mi chiedo se sia una cosa tanto difficile dare un'occhiata ogni tanto per vedere se tutto è in ordine, se i giochi sono a posto o no, se il prato è decentemente falciato o no, se l'ambrosia c'è o no.
Chi è l'assessore incaricato?
Dal sito internet comunale leggo:
Severino Giacobone - Ha competenze in materia di:
Lavori pubblici e viabilità
Coordinamento del personale del Comune operante nei servizi esterni.

Che sia lui quello competente ?
Allora per cortesia, faccia un giretto almeno una volta alla settimana nel parco e se dovesse rilevare irregolarità ponga in essere ciò che serve "coordinando il personale del comune nei servizi esterni" e lasci stare le interviste al giornale: mostri i fatti che son certamente assai più graditi.

martedì 11 gennaio 2011

I soldi ci sono per l'inutile, il necessario attenderà ?




Scrivevo nel settembre scorso, e anche prima, della rotatoria sulla provinciale all'ingresso di Salice Terme.
Criticavo la scelta di "decorarla" con una fontana, assai più costosa di una bella siepe o di un albero. A parte il costo notevolmente inferiore, una siepe (piracanta, per esempio) ben intrecciata avrebbe avuto l'utile funzione di arrestare senza schianto l'auto che per disgrazia non avesse svoltato attorno.
E' stata invece scelta dalla Provincia (ma in accordo con il comune di Rivanazzano Terme) l'ipotesi fontana. Sarà certamente valsa ad aumentare di molte decine di migliaia di euro il costo del manufatto per la Provincia, oltre a gravare di circa 5.000 euro il comune per spese di allacciamento (una tantum) e di circa 3.000 di manutenzione e consumi (per anno).
A mio avviso sono denari che si potevano spendere assai meglio.
Ad esempio sulla strada Bressana - Salice (strada sempre di competenza della Provincia) c'è la riga bianca di mezzeria spesso totalmente consumata: il rifarla non è un abbellimento (come la fontana), ma è una realizzazione che può impedire gravi incidenti e forse anche salvare delle vite: nelle frequenti notti di nebbia, una riga bianca ben visibile aumenta notevolmente la sicurezza di marcia.
Mi chiedo quanti chilometri di riga si potevano tracciare, e per quanti anni, scegliendo per la rotatoria una bella siepe invece di una costosa fontana.
Gli amministratori pubblici si devono valutare anche e soprattutto per quali dimostrano essere, nel concreto, le loro priorità e su come vi assolvono.
Se un amministratore preferisce realizzare una fontana "perchè è bella" al posto di qualcosa che può salvare delle vite (e che non fa perchè ha finito i soldi con la fontana) cosa è lecito pensarne ? E se poi lascia marcire il lavoro per probabilmente inaugurarlo in prossimità delle elezioni ?
Qua sotto due immagini di righe sbiadite, assolutamente invisibili di notte con la nebbia.

mercoledì 13 ottobre 2010

Sicurezza alla scuola materna di Salice

Mentre ero fuori ho ricevuto una mail/ commento da un gruppo di mamme preoccupate per la questione della sicurezza nella scuola materna presso il complesso Diviani.
Questa mattina sono andato in loco a vedere.
In prima analisi parrebbe che la situazione sia in fase di soluzione, ma forse in un modo assai deludente. Il refettorio dei bambini verrà spostato dov'era prima, in una stanza prospicente una porta sul cortile e con il bagno vicino: purtroppo è la sala che veniva utilizzata prima ed abbandonata perchè troppo piccola. In essa dovrebbero mangiare circa 60/70 bambini e 11 adulti e a prima vista sembra che sia troppo angusta tanto da far paventare di dover fare dei turni (la ASL sarà consenziente ?). Quello che comunque mi ha colpito è come funziona la cottura del cibo: avviene a Rivanazzano e messo in scatoloni termici. Penso che sia facile immaginare cosa diventano la pasta e il riso. Mi dicono che i bambini talvolta mangiano la pizza, anch'essa stivata nei suddetti contenitori: quando viene estratta è un malloppo tutto attaccato e a qualcuno tocca il condimento sopra e sotto, ad alcuni solo la pasta.
La beffa è che tutto questo avviene in una sala mensa che dispone di un montacarichi passa vivande in diretta comunicazione con le cucine del piano interrato !
Questo ridimensionamento dei locali della scuola materna e la pratica del cibo portato già cotto non deriva dalla scarsità dello spazio a disposizione, ma da un suo uso improprio e certamente assoggettato a priorità assai difficili da condividere.
Il complesso Diviani è enorme, ma inspiegabilmente:
- viene tenuto mezzo vuoto nel piano superiore;
- le cucine sono state affittate (e anche per una cifra certamente "accomodante") ad una impresa di catering;
- alcune sale al piano terra e a quello superiore sono state affittate (ancora non conosco il canone) alla "Accademia di Belle Arti di Sanremo" di cui è ancora dato sapere assai poco;
- un'ala è stata adibita ad ospitare la biblioteca comunale;
- una o due stanze del piano superiore sono state affittate (ancora non conosco il canone) a UNITRE;
- metà cortile interno è stato coperto con una tensostruttura per spettacoli;
- il vasto parco è tenuto come fosse destinato ad un allevamento di cinghiali.

Nulla da ridire, o quasi, sulle singole destinazioni d'uso, ma molto da criticare nel complesso. Come sempre si tratta di scegliere quali sono le priorità, se incassare qualche canone (speriamo congruo e pagato senza ritardi) o dare una sede accogliente ai nostri bambini in una fascia di età molto particolare come quella relativa alla scuola materna.
Sembrerebbe una domanda ovvia, ma vedendo le scelte fatte .....
Forse si poteva sperare di meglio e in una maggiore sensibilità, vista anche la professione svolta dal nuovo (?) sindaco.
Naturalmente tornerò a breve sull'argomento.

lunedì 4 ottobre 2010

La sicurezza alla scuola materna

Ricevo un commento che riporto per dargli maggiore visibilità.
Attualmente sono fuori, ma appena tornato, circa mercoledì 13 ottobre, sarà mio impegno cercare di dare una risposta certa alle preoccupazioni.
Riporto il commento ricevuto:


egregio sig.Sorrentino, siamo un gruppo di mamme di Salice Terme. Può controllare per noi se la struttura del centro Diviani, dove lasciamo i nostri bambini, ha le carte in regola per la sicurezza? Le porte di sicurezza non possono essere usate come dovrebbero. Un pompiere di Voghera ci ha detto che le porte di sicurezza non devono essere ostruite o coperte. Abbiamo provato a chiedere a qualcuno nel comune di Godiasco e di Rivanazzano Terme ma ci hanno accolto come delle sprovvedute. " ma come potete pensare che abbiamo fatto le cose non in regola?" Intanto non ci hanno fatto vedere il documento della sicurezza. E noi abbiamo paura per i nostri bambini.
Anna, Daniela e tante altre mamme di Salice Terme