Informarsi è partecipare - Gruppo consiliare "Uniti per Godiasco" - Godiasco Salice Terme (PV)


Visualizzazione post con etichetta recensione libro. Mostra tutti i post
Visualizzazione post con etichetta recensione libro. Mostra tutti i post

lunedì 12 dicembre 2011

Presentazione libro a Voghera



Ricevo e volentieri pubblico:

...l'antidodo all'orrore è la bellezza (Yorsh - Silvana De Mari)
L'Assessorato alla Cultura del Comune di Voghera, la Biblioteca Civica Ricottiana e
l’Associazione Culturale Spino Fiorito invitano alla

PRESENTAZIONE DEL LIBRO "IO MI CHIAMO YORSH"
con l'autrice SILVANA DE MARI
SABATO 17 DICEMBRE 2011
ore 16,00
BIBLIOTECA CIVICA RICOTTIANA di VOGHERA (Pavia)
Io mi chiamo Yorsh, è il prequel de L’Ultimo Elfo e ci farà ascoltare tre voci. Racconterà la storia della nascita di Yorsh, il protagonista de L’Ultimo Elfo: due delle voci che udiremo sono quelle dei suoi genitori, e sarà la dolcissima e tremenda storia dell’incontro di un uomo e di una donna, avvenuto durante un genocidio, mentre il loro popolo, quello degli Elfi, viene deportato. La terza voce, quella che ascoltiamo per prima, è la voce di uno dei distruttori. Quelle dei distruttori sono le voci che noi non abbiamo mai ascoltato.
Silvana De Mari è nata nel 1953 in provincia di Caserta e vive sulla collina di Torino. Ha fatto il chirurgo sia in Italia che in Etiopia, come volontaria, poi da quando le è venuto il dubbio che i mali dell’anima possono essere non meno devastanti di quelli del corpo, si occupa di psicoterapia. Il suo hobby fondamentale è arrabbiarsi: per fare qualcosa della sua rabbia ha deciso di scrivere d’ingiustizie, persecuzioni, discriminazioni e ribellioni in forma di favola. In L’ultimo elfo illumina di tenerezza e di pietà un piccolo Elfo emarginato come “diverso”, che potrebbe essere l’ultimo della sua specie.
Ingresso GRATUITO
http://spinofiorito.files.wordpress.com/2009/10/de-mari-17-dicembre.pdf

Per informazioni:
www.spinofiorito.wordpress.com - spinofiorito@yahoo.it -
339/2098288 333/3418574 328/9094024 0383/366448

mercoledì 28 settembre 2011

Tortura ed Emozioni: due libri al Diviani di Salice Terme


Venerdì 30 settembre alle 21, presso il Centro Diviani di Salice Terme, verranno presentati due libri:

"La tortura in età contemporanea" di Caterina Mazza (clicca qua per notizie)
e
"Emozioni" di Annamaria Gangai (clicca qua per notizie)

Per commenti e recensioni, clicca anche qua e qua

venerdì 22 luglio 2011

Un libro che dovrebbe far riflettere


Il superamento della barriera delle 100.000 pagine viste mi ha indotto a riguardare un poco indietro.
Fra i primi post di questo blog mi ha colpito in particolare quello scritto il 10 marzo 2008, con il quale tentavo la recensione di un libro (purtroppo prestato e più rivisto).
Riconosco che in tal funzione (e in tantissime altre) valgo assai poco, ma vorrei chiedere la pazienza di leggere ciò che di seguito ho riportato e, se trovato interessante, addirittura di acquistare il libro.
Lo si trova anche agevolmente su internet ad un prezzo molto contenuto, clicca qua



lunedì 10 marzo 2008
Recensione di LE BASI MORALI DI UNA SOCIETA' ARRETRATA
Vorrei recensire un libro che ho trovato molto interessante: "Le basi morali di una società arretrata" di Edward C. Banfield editore Il Mulino.
E' un interessantissimo studio sociologico svolto a metà degli anni '50 a Chiaromonte (ribattezzato Montegrano nella ricerca), in Basilicata, paese arretrato e povero. Scopo dello studio è quello di cercare di identificare le motivazioni dell'arretratezza economica e culturale degli abitanti.

L'autore, Edward C. Bannfiel (1916 - 1999) consigliere di diversi presidenti americani, ha insegnato nelle Università di Chicago e Harvard.

Spigolando dal libro .. a pag 39 .... "Lo studio concerne un solo paese dell'Italia meriionale, la cui estrema povertà e arretratezza si possono spiegare in gran parte con l'incapacità degli abitanti di agire insieme per il bene comune o, addirittura, per qualsivoglia fine che trascenda l'interesse materiale immediato della famiglia nucleare".

A pag 101 ..."L'ipotesi è che i montegranesi agiscono come se seguissero questa regola generale: Massimizzare i vantaggi materiali e immediati della famiglia nucleare; supporre che tutti gli altri si comportino nello stesso modo. Chiameremo familista amorale colui che agisce in base a questa regola" ... e quindi passa ad esporre i punti salienti che contraddistinguono il familista amorale:
" 1 - In una società di familisti amorali, nessuno perseguirà l'interesse del gruppo o della comunità, a menoche ciò non torni a suo vantaggio personale;
2 - In una società di familisti amorali soltanto i funzionari si occupano della cosa pubblica, perchè essi soltanto vengono pgti per questo. Che un privato cttadino si interessi seriamente a un problema pubblico e considerato anormale e perfino sconveniente;
3 - In una società di familisti amorali mancherà qualsiasi forma di controllo sull'attività dei pubblici ufficiali, poichè questo compito spetta soltanto ai superiori gerarchici;
4 - In una società di familisti amorali sarà molto difficile dare e mantenere in vita forme di organizzazione. I fattori che inducono la gente a prestare le loro energie in organizzaioni sono in larga misura atteggiamenti di altruismo e spesso non di ordine materiale. E' inoltre essenziale per la riuscita di una organizzaione che i membri abbiano fiducia reciproca e sirito di lealtà verso l'organizzaione stessa e inoltre, che vengano fatti piccoli o grandi sacrifici per il bene dell'organizzaione;
5 - In una società di familisti amorali, coloro che ricoprono cariche pubbliche, non identificandosi in alcun modo con gli scopi dell'organizzazione cui appartengono, si daranno da fare quel tanto che basti per conservare ilposto che occupano o per ottenere promozioni.
6 - In una società di familisti amorali, si agirà in violazione della legge ogni qual volta non vi sia ragione di temere una punizione.
7 - Il familista amorale, quando riveste una carica pubblica, accetterà buste e favori, se riesce a farlo senza avere noie, ma in ogni caso, che egli lo faccia o no, la società di familisti amorali non ha dubbi sulla sua disonestà.
8 - In una società di familisti amorali, i deboli sono favorevoli a un sistema in cui l'ordine sia mantenuto con la maniera forte;
9 - In una società di familisti amorali. il fatto che unindividuo o una istituzione dichiari di agire nel pubblico interesse piuttosto che per fini personali, verrà considerata una frode;
10 - In una società di familisti amorali, manca qualsiasi connessione tra astratti principi e il comportamento concreto nei rapporti di vita quotidiani;
11 - In una società di familisti amorali non ci sono nè leader, nè buoni gregari: Nessuno prende l'iniziativa di proporre una liea di azione, e d'altronde se qualcuno assumesse una posizione di leader, il gruppo non lo accetterebbe come tale per mancanza di fiducia;
12 - Il familista amorale si srve del voto per otenere il maggior vantaggio a breve scadenza. Per quanto egli possa avere idee ben chiare su quelli che sono i suoi interessi a lunga scadenza, o anche l'interesse pubblico, questi fattori non incidono sul voto, se gli interessi materiali e immediati della famiglia sono in qualche modo coinvolti;
13 - Il familista amorale apprezza i vantaggi che possono derivare alla omunità, solo se egli stesso e i suoi ne abbiano parte diretta: Anzi egli si opporrà a misure che possano aiutare la comunità ma non lui, perchè, anche se la sua posizione, in senso assoluto, resta immutata, egli ritiene di venirsi a trovare in una situazione peggiore se i suoi vicini migliorano la propria posizione. Così può accadere che misure di riconosciuto vantaggio generale suscitino le proteste di coloro che ritengono di non ricevere alcun beneficio, o di non riceverne in quantità sufficiente;
14 - In una società di familisti amorali l'elettore ha poca fiducia nelle promesse che gli vengono fatte. Egli dà il voto in cambio di benefici già ricevuti, piuttosto che per maggiori vantaggi promessi;
15 - In una società di familisti amorali esiste la diffusa convinzione che qualunque si il grupo al potere, esso è corrotto ed agisce nel proprio interesse;
16 - In una società di familisti amorali, i funzionari di partito vendono i loro servizi al miglior offerente. "

Credo che lo studio sociologico illustrato nel libro sia ancora molto valido, dopo 50 anni.
Consiglio caldamente la lettura del libro, assolutamente interessante.
Abbiamo tutti molto bisogno di riflettere su questi temi.

mercoledì 8 giugno 2011

Nel castello a Brignano Frascata ....


Ricevo e volentieri pubblico:

Tutti i particolari sulla locandina,
cliccarci sopra per ingrandirla

giovedì 10 febbraio 2011

La Pietra verde e La Piccola Vedetta Lombarda


L'Associazione La Pietra Verde segnala una interessante serata nell'ambito delle celebrazione per il 150° dell'Unità d'Italia:

Incontro con l’autore DANIELE SALERNO

150 anni di storia dell’unità d’Italia Presentazione del Volume “Io sono… la Piccola vedetta lombarda”

con presentazione partecipata e visiva di documenti inediti

VENERDI 18 FEBBRAIO 2011 ore 21,00

Presso il Polo Culturale di Brignano Frascata (AL)

Per informazioni: 338/5291405 http://www.lapietraverde.info/

domenica 28 novembre 2010

Appennino delle quattro province


Comune di Brignano F.ta Associazione Naturalistica Culturale La Pietra Verde


“APPENNINO DELLE QUATTRO PROVINCE”
MONTI, LAGHI, VALICHI TRA:
PAVIA, PIACENZA, ALESSANDRIA E GENOVA


Presentazione dell’ultimo volume della collana con proiezione di diapositive a cura di Fabrizio Capecchi

Venerdì 3 dicembre 2010 ore 21,00
Presso il Polo Culturale di Brignano Frascata (AL)
Informazioni: 338.5291405

sabato 13 novembre 2010

Recensione di LE BASI MORALI DI UNA SOCIETA' ARRETRATA


Il 18 marzo del 2008, in uno dei primi post di questo blog, cercai di fare la recensione ad un libro che avevo appena finito di leggere e che mi aveva colpito per la sua attualità, nonostante fosse stato scritto oltre 50 anni prima.
Iniziavo così ....
Vorrei recensire un libro che ho trovato molto interessante: "Le basi morali di una società arretrata" di Edward C. Banfield editore Il Mulino.
E' un interessantissimo studio sociologico svolto a metà degli anni '50 a Chiaromonte (ribattezzato Montegrano nella ricerca), in Basilicata, paese arretrato e povero. Scopo dello studio è quello di cercare di identificare le motivazioni dell'arretratezza economica e culturale degli abitanti.


Poichè continuo a trovarlo molto attuale, invito chi ne avesse voglia di continuare a leggere la recensione o addirittura ad acquistare il libro.
Lo si può comodamente trovare ed ordinare via internet alla libreria on line IBS (ma anche da altri) a questo indirizzo

E' forse inutile dire che l'interesse a quanto esposto dal libro nasce dalla circostanza che, a 1.500 km di distanza e 55 anni dopo, si ritrovano qua da noi, oggi, alcune delle situazioni descritte. E' forse brutto dirlo, forse inopportuno, ma trovo che sia la realtà.
Potrebbe essere interessante organizzare una serata fra le (poche o tante ?) persone interessate per discuterne ?

venerdì 24 settembre 2010

Volevo solo vendere la pizza



Si è tradotto in una simpatica serata alla biblioteca comunale di Salice Terme l'incontro con Luigi Furini, autore di "Volevo solo vendere la pizza".
Alla presentazione del libro era presente una sala attenta e divertita dalla verve con cui venivano illustrate le vicende descritte nel libro.
Moderatore è stato Giovanni Maggi che ha promesso di tornare per presentare un suo libro ambientato in un paese dell'Oltrepò.
Non mancherò di segnalarne la data.
L'incontro di questa sera credo sia la concreta rappresentazione di come sia possibile, per la nostra biblioteca, organizzare una serata in cui si riesca a parlare di economia, mercato del lavoro, politica industriale e riforme quasi senza accorgersene, in modo piacevole, divertente, ma non superficiale; il tutto poi impegnando pochissime risorse economiche.
Un accenno è stato fatto anche agli altri due libri di Furini: "Volevo solo lavorare" e "L'Italia in bolletta", tutti editi da Garzanti.