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venerdì 20 giugno 2008

Feste & Mercato Immobiliare

Stamattina ho preso dal giornalaio un pieghevole che descrive la prossima iniziativa (congiunta) dell'assessorato alla cultura di Varzi, della biblioteca locale, della pro loco, di Varzi Viva ecc. Per sabato 28/6 "Stregoneria e Inquisizione". Prevede una serie di performances a Oramala e a Varzi. Ci saranno un convegno sull'inquisizione, aree espositive e mercatali, giochi di destrezza e sfide cavalleresche, cena nelle taverne del borgo, spettacolo teatrale e tanto altro. Purtroppo non posso allegare il volantino. Vorrei chiedere: ve la immaginate una manifestazione del genere a Godiasco ? Dove al massimo riusciamo ad organizzare salamelle & polenta o il misero mercatino "Questo l'ho fatto io" ? Siamo lontani anni luce. Mi si dirà: tanto meglio, non abbiamo la confusione e se vogliamo andare a Varzi per vedere la festa, senza la fatica di organizzarla, basta meno di mezz'ora di auto. Ma le cose non stanno così, sono più complicate. In un articolo del 14/5 La Provincia riportava un'indagine sui prezzi delle abitazioni in Valle Staffora. Lo riporto:
Seconde case, Val di Nizza batte Salice
SALICE. La primavera porta una ventata di ossigeno per un settore, quello edilizio-immobiliare, che nonostante la flessione a livello nazionale, in Valle Staffora continua il suo trend positivo. Sarà per il fascino delle colline, per il verde delle prima propaggini dell’Appennino. Ma qui il mercato della seconda casa è ancora fiorente. Basta pensare, per esempio, che a Val di Nizza, su circa 900 abitazioni, oltre 500 sono seconde case. E i prezzi? Ci vogliono dai 1300 euro al metro quadrato del Brallo ai 2200 di Varzi per acquistare una casa in Valle Staffora. I top price a Salice e Rivanazzano. Ecco il quadro immobiliare Comune per Comune. Rivanazzano. Nella località termale l’offerta rimane alta così come la richiesta d’acquisto. Il valore delle case a Rivanazzano varia dai 1600 ai 2000 euro al metro quadrato per il nuovo e dai 1200 ai 1500 per l’usato. Francesco Di Giovanni titolare dell’immobiliare Pascoli (la famiglia Di Giovanni da 30 anni costruisce a Rivanazzano) non ha dubbi: «La richiesta di seconde case è costante. E l’offerta credo sia pari alle domande. Rivanazzano ha ancora ampie possibilità di sviluppo edilizio. C’è stato, con il commissariamento del Comune un anno fa, un momento di stasi, ma ora con la nuova giunta tutto procede per il meglio sia per le lottizzazioni che per trovare nuove aree edificabili». Salice Terme. Il mercato immobiliare a Salice sta attraversando un periodo di calma dopo anni di corse forsennate alla ricerca della seconda casa. Oggi il costo al metro quadro per una casa nuova varia dai 1700 ai 2000 euro mentre per l’usato dai 1500 ai 1800. «Il mercato a Salice sta attraversando un momento di calma - sottolinea Fabio Riva titolare della Riva Immobiliare - e l’offerta è buona. Credo che la gente vada alla ricerca di immobili di qualità e in questo verso la richiesta è alta». Possibilità di nuove espansioni? «Il mercato è saturo da nuovi cantieri e ormai le aree edificabili in Salice si contano sulla dita di una mano». Godiasco. Il costo di una casa nuova al metro quadrato va dai 1300 ai 1600 euro mentre per l’usato da 1000 a 1400. Val di Nizza. Ci sono più seconde che prime case. E’ la situazione che si vive a Val di Nizza dove per acquistare un’abitazione ci voglio 1500 euro al metro quadrato per il nuovo e 1100 per l’usato. «La richiesta d’acquisto è elevata - sottolinea il sindaco Paolo Culacciati - il mercato in questo settore è sempre stato fiorente». Poggio Ferrato e Sant’Albano sono le località più gettonate. A Val di Nizza, tra l’altro, non ci sono agenzie immobiliari. Varzi. E’ la località dove le case costano di più. Ma c’è una spiegazione ben precisa: a Varzi bisogna costruire seguendo i criteri anti sismici. Per questo al metro quadro le case nuove variano dai 1700 ai 2200 euro mentre quelle usate circa la metà. «La richiesta è discreta - spiega il sindaco Ernesto Querciolli - C’è una situazione nazionale difficile, ma Varzi si difende bene». E il responsabile dell’ufficio tecnico, l’architetto Luigi Guidotti sottolinea: «A Varzi le case costano di più per i criteri antisismici. Ma questo non ha influito negativamente sulle richieste, anzi spesso c’è chi apprezza questo particolare perchè sa di abitare in una casa sicura». «Sono in atto - conclude Guidotti - alcune lottizzazione a testimonianza della richiesta di seconde case». Brallo di Pregola. Per l’acquisto di una casa il prezzo varia dai 1300 ai 1400 euro al metro quadrato. Ne bastano circa 1000 per un usato abitabile. «Negli ultimi anni - sottolinea il sindaco Bruno Tagliani - il mercato immobiliare si è rimesso in movimento proprio per le seconde case. L’area più gettonata è quella di Brallo capoluogo e di Pregola». «Purtroppo - sottolinea Tagliani - al Brallo non esistono agenzie immobiliari e questo è un fattore negativo. Pertanto chi vuole comprare deve per forza di cose rivolgersi direttamente agli imprenditori locali». Alessandro Disperati

Non è un caso che Varzi sia la più cara: è anche la più viva e questo fà premio. Il pubblico è disponibile a pagare di più per abitare in una località più attraente, dove ci sono manifestazioni intelligenti, dove vengono curati i sentieri, dove l'amministrazione comunale lavora. E il maggiore afflusso di pubblico fà nascere locali, iniziative imprenditoriali legate al turismo che nella nostra zona significano prevalentemente B&B, coltivazione di miele, frutta, verdure, piante officinali, allevamento, salumifici, caseifici ecc. E tutto questo significa creare posti di lavoro per chi abita in zona, lavoro vicino a casa, lavoro piacevole perchè fatto nella propria terra a valorizzarne le capacità e le tradizioni. E questo significa anche vedere rivalutare il valore delle proprie case, più appetite dal pubblico.
E potrei continuare a lungo. Ma tutto questo discorso era per dire che l'insipienza amministrativa, l'incapacità di organizzare e di valorizzare dimostrata dalla amministrazione comunale non deve essere salutata come l'occasione di abitare in un posto tranquillo: deve essere identificata come la principale causa dell'impoverimento della zona, della necessità del pendolariato verso Pavia e Milano, dello spopolamento del territorio.

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