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domenica 16 dicembre 2012

Eppure basterebbe copiare. Mirabello Monferrato

Ancora dalla newsletter dell'associazione Comuni Virtuosi (clicca QUA) una notizia che riguarda il paese di Mirabello Monferrato (clicca QUA).


Porta a Porta spinto. La proposta dell'osservatorio “verso rifiuti zero di Mirabello Monferrato” approda in assemblea CCR. Nel corso dell'assemblea di mercoledì 12 dicembre, dalle 17.30, presso la sala consigliare della Città di Casale Monferrato, si valuterà la fattibilità del progetto pilota di Porta a Porta spinto, cioè la raccolta domiciliare d’indifferenziato, carta e plastica e dell’organico, laddove non sia possibile fare compostaggio famigliare o condominiale o comunale. - Un primo passo importante. Più realtà italiane ci mostrano che il porta a porta spinto porta verso una riduzione del rifiuto e un aumento della percentuale di differenziata. Miglioramenti che insieme al conteggio degli svuotamenti possono rappresentare la svolta per arrivare finalmente a una tariffazione più equa per i cittadini, proporzionata alla quantità di rifiuto prodotta e non più alla grandezza dell'abitazione. Uno studio concreto che approda in assemblea grazie a un lavoro sinergico di circa due anni. Per il quale ringrazio tutti coloro hanno dato un prezioso contributo- Luca Gioanola, sindaco.
Il concetto che sta alla base del Porta a Porta spinto è pensare ai rifiuti non solo in percentuale di differenziata, ma soprattutto in termini di riduzione del rifiuto prodotto, come unica strada concreta per portare il cittadino a risparmiare. Sono oramai diversi gli esempi italiani che lo dimostrano, ottenendo il risultato e senza diminuire i posti di lavoro, anzi al contrario aumentandoli sensibilmente (Capannori ne è un chiaro e forte esempio). Meno rifiuti si producono, meno si paga. Più rifiuti si producono, anche differenziando molto bene, più si paga. Una relazione molto semplice, ma esaustiva.
Ridurre i rifiuti e aumentare la percentuale di differenziata comporta un lavoro importante di: informazione e formazione continua degli amministratori e dei cittadini; chiarezza degli obiettivi; iniziative di riduzione degli imballaggi e dei rifiuti (casette dell’acqua, prodotti alla spina, acquisti verdi, stoviglie compostabili, acqua in brocca, informazione), coinvolgimento di tecnici, esperti, scuole; promozione di nuovi stili di vita relativi alla scelta e al consumo (attenzione a ridurre il più possibile i prodotti non differenziabili, come le cialde di caffè in plastica, due componenti uno perfettamente riciclabile l’altro compostabile che insieme fanno un rifiuto, per giunta indifferenziabile da raccogliere, trasportare e mettere discarica); l’adozione del porta a porta, cosiddetto spinto el’adozione di una tariffazione puntuale che permetta al cittadino di pagare esclusivamente per quanto rifiuto produce e non per quanto grande ha la casa (altrimenti meglio sarebbe parlare di tassa sulla casa e non sui rifiuti). 
L’osservatorio “verso rifiuti zero” di Mirabello lavora da due anni con i preziosi contributi del Consorzio Casalese Rifiuti, azienda COSMO, Legambiente, Provincia, Scuole del territorio come Sobrero e Balbo, Cooperativa SENAPE di Casale Monferrato, Cooperativa Erica di Alba, i tanti comuni della rete internazionale verso rifiuti zero.
Le iniziative intraprese a Mirabello hanno portato i primi importanti risultati di riduzione di rifiuto, creando economia reinvestita per il 2012 in nuovi incentivi per compostatori e commercianti e nel bloccare ogni aumento della TARSU già dal 2011. Risparmi che potrebbero essere reinvestiti nel 2013 insieme ad altre sinergie territoriali per avviare uno o più progetti pilota nel territorio casalese. Porta a porta spinto e tariffazione, due scelte da valutare attentamente. Ci sostenga vedere sempre più Comuni italiani come Oriolo Romano, Capannori, Ponte nelle Alpi … che hanno scelto questa strada con risultati straordinari (fino a 20kg di residuo annui procapite e 92% di differenziata). Straordinari i risultati e il gradimento dei cittadini. Se lo hanno fatto loro, possiamo farlo anche noi del Monferrato.

Sciocchezze, vero? Aspettate di vedere la TARSU e poi facciamoci un pensierino.
Andando eventualmente sul sito di Mirabello Monferrato, notare in alto a destra il riquadro "salvare il paesaggio" (clicca QUA) con una bella iniziativa: perchè non anche da noi? Forse perchè là esiste una popolazione che si presta e qua non interessa a nessuno?

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