Informarsi è partecipare - Gruppo consiliare "Uniti per Godiasco" - Godiasco Salice Terme (PV)


mercoledì 19 dicembre 2012

Godiasco Salice o Godiasco Salice Terme?

Ero stato facile profeta annunciando il consiglio comunale del 18 dicembre (clicca QUA) nel dire che il pubblico sarebbe stato scarso.
In effetti ieri sera non c'era nessuno salvo il padre di un consigliere, il figlio di un altro, e altre tre persone fra cui un giornalista per dovere d'ufficio.
Totale, fra parenti e non, 5 persone pari allo 0,16% dei residenti.
Non male, significa che gli argomenti erano indifferenti al 99,84% dei residenti del nostro comune. Altro che percentuali bulgare.
Questo mi rincuora non poco, anzi in un certo qual modo mi rende anche contento.
Si è parlato infatti della possibilità, se non venisse accettata dai consoci Fabiani la proposta ultimativa formulata dal Comune, di procedere alla liquidazione volontaria della Terme di Salice SpA.
Chiusura.
Punto.
Tutti a casa.

Avrei creduto che questo sarebbe stato un gran brutto momento, mal digerito anche dalle persone più smaliziate: invece no.
Non c'era nessuno, quindi non interessava nessuno.
Non c'era nessuno, neppure uno dei tanti dipendenti della società, con un apparentemente giustificato motivo di venire a sentire che cosa ne sarebbe stato del proprio posto di lavoro. 
Non c'era nessuno. 
Come d'altra parte nessuno c'è stato in tutti questi anni durante i quali la tragedia (ma è una tragedia?) della sistematica distruzione delle (ex) nostre terme si è consumata.
Ad iniziare da una gestione comunale (l'allora vice sindaco era amministratore unico) che dal 19.12.1999 al 31.12.2004 ha causato perdite di bilancio cumulate per circa 4 milioni di euro e debiti bancari per 3,6, il tutto in una società che fatturava circa 4 milioni annui.
Nessuno ha gridato allo scandalo.
Non c'era nessuno neppure a seguire una privatizzazione che ha consegnato la società a dei privati senza esigere uno straccio di impegno sui programmi di investimento e sulle garanzie circa la loro attuazione.
Non c'era nessuno a protestare su uno stravolgimento dell'attività sociale verso una di carattere sanitario con la creazione di una clinica che avrebbe dovuto ospitare, convenzionata con la Regione, anche malati terminali e grandi ustionati.
Non c'era nessuno a gridare quando dicevamo che è assurdo far decadere patti parasociali stipulati per tutelare il socio debole proprio nel momento in cui il Comune passava in minoranza, quindi diveniva debole. Non c'era nessuno e difatti ieri sera si è sentito dire che non lo si sapeva.
Non c'era nessuno ad accusare una gestione che presentava interrottamente bilanci negativi per qualche centinaio di migliaia di euro annui.
Non c'era nessuno a chiedere il rispetto di impegni di investimento pubblicamente presi dal top management della società (ingegner Fabrizio Longa e Ingegner GianLuca Fabiani) nel novembre 2009.
Non c'è mai stato nessuno, e fra poco, forse, non ci sarà più nessuno neppure nella società.
Ma a qualcuno dispiace? Forse a quei 5 che ieri sera c'erano.
Come andrà adesso?
Domani 20 dicembre dovrebbe esserci una assemblea sociale di Terme di Salice SpA.
Immediatamente prima il Sindaco (che rappresenta il Comune e quindi il 47% del capitale sociale) consegnerà al consocio Terme Oltrepò Resort (Gruppo Afin della famiglia Fabiani) la proposta ultimativa deliberata ieri sera in Consiglio Comunale (2 astenuti): tale documento richiede, sostanzialmente, delle contropartite per la cessione della quota sociale detenuta dall'ente. Esse sono, in sintesi, quelle già descritte la volta scorsa (parco, bar boccio, buca, club house, quercia Ada Negri, Galbicella) e la garanzia della continuità aziendale per x anni e del mantenimento del livello occupazionale.
In caso di diniego l'assemblea delibererà la liquidazione volontaria.



4 commenti:

  1. Caro Sorrentino, è vero che non c’era nessuno, ma è anche vero che non è stata comunicata nei tempi e nei modi opportuni la convocazione del consiglio comunale. Suppongo anche, e sarebbe utile che Lei indagasse, che la totalità dei dipendenti delle Terme e i responsabili sindacali non erano informati che nel consiglio si sarebbe parlato del loro futuro .E’ anche vero che negli ultimo due consigli , ho avuto l’impressione , che si sia molto improvvisato cosi come in tutta la trattativa. Infatti, il Sindaco, sta facendo i “salti mortali” e impegna al massimo le sue forze senza i supporti adeguati. L’elefante (Terme) ed il moscerino (Comune)
    Tutto il consiglio comunale, come le belle statuine del presepe, nessuno è intervenuto o si è dato da fare per suggerire possibili soluzioni. Le bozze preparate dal Sindaco sono state perfezionate con l’intervento di un
    consigliere Sorrentino che con buona volontà e competenza ha tentato di salvare il salvabile. Non sarebbe stato opportuno avere presente
    superconsulenti con le P…. , avvocato e commercialista, che formulassero nel
    dibattito tutte le proposte? Il consigliere Sorrentino , anche se di minoranza rappresenta la popolazione del comune, non sarebbe stato utile che il Sindaco lo nominasse suo assistente nella trattativa?
    La mia impressione dell’uomo della strada , e che in questi anni si sia trattato il problema con il massimo impegno ma con strumenti inadeguati. Il Sindaco combatte una guerra contro i mulini a vento senza mostrare le armi
    affilate al nemico. In Provincia, in Regione, il Prefetto opportunamente sensibilizzati avrebbero dovuto esercitare pressioni e influenzare il socio di maggioranza a tutela dei tremila cittadini contro gli interessi di una società privata.
    Forse la mia opinione è completamente sbagliata, o forse sono un idealista illuso, forse sono un incompetente ma ho voluto manifestare le mie idee. La saluto.
    GB

    RispondiElimina
  2. Alberto alla fine sei venuto a vivere in un paese di gente seduta sul loro divano a guardare la tv e poi impegnata a leggere la gazzetta...la massima aspirazione di questa povera gente è di farsi vedere mentre si guida un SUV e si indossa un Rolex...in questo contesto è stato facile per i signorotti locali instaurare un clima che negli anni ha permesso di dilapidare un bene pubblico di grande valore senza che nessuno osasse dire nulla per paura di ritorsioni. Tocca ora alle nuove generazioni rimboccarsi le maniche e riparare danni commessi in oltre 30 anni, ci vorrà pazienza, tenacia e la passione corretta ma ce la faremo.
    Grazie Alberto, buon natale e un felice 2013 a te, famiglia e tutti i tuoi lettori.

    RispondiElimina
  3. Forse potevamo aspettarcelo che finisse in un bagno di sangue per il nostro comune. Le premesse c'erano tutte, compreso il nostro sindaco che fino a poco tempo fa partecipava alle assemblee societarie delle Terme, dava amichevolmente del tu all'ing. Fabiani, ecc...

    RispondiElimina
  4. ciao,

    come si fa ad aggiornare il tuo blog, sul mio portatile continua a venir fuori gli alberi diu misano, poi mi pubblichi questo

    e' concepibile che uno si trovi deluso della partecipazione di pubblico ai consigli, ma cosa viene a fare il pubblico quando non può dire la sua opinione o anche dissentire dalle decisioni del consiglio, d inverno fa freddo e d estate ci sono le zanzare,
    uno del pubblico che ogni tanto è presente

    RispondiElimina

Se tu dai un euro a me ed io uno a te, abbiamo un euro ciascuno.
Se tu dai un'idea a me ed io una a te, abbiamo due idee ciascuno.
Le idee sono importanti, ma non è da meno la cortesia di farsi riconoscere quando si posta un commento.