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venerdì 17 agosto 2012

La priorità: stabilire le priorità

Leggo sul Blog di Filiberto Maida (de La Provincia) il seguente pezzo (per andare a leggerlo direttamente clicca QUA). Chi segue questo blog ha potuto vedere spesso che vi si parla di priorità e di parchi giochi per i bambini. Vedo con dispiacere che sono considerazioni valide in tanti posti (nè sono così ingenuo da pensare il contrario). 
Sono considerazioni ovvie, condivisibili da tutti, ma non applicate. 
Pensiamo per un attimo alla mia proposta di pedonalizzare (salvi i diritti dei residenti) la strada Salice - Montalfeo - Godiasco. Mi è stato detto che non è fattibile per esigenze di scorrimento del traffico in determinate occasioni sulla provinciale. Mi chiedo: la priorità qual'è? Far evitare qualche minuto di coda sulla provinciale o dare (l'unica) possibilità di fare una bella passeggiata al sicuro e per buona parte all'ombra? I residenti e gli ospiti di Salice e di Godiasco hanno come priorità lo scorrimento automobilistico sulla provinciale o la possibilità di passeggiare? Le priorità, queste sconosciute? A parte qualche sciocco che avesse come priorità quella di non fare mai ciò che le perfide ed infime minoranze, vera piaga di ogni territorio, suggeriscono.
Questo quanto scritto da Maida:

Quei tristi parchi giochi (e non solo a Pavia)

La storia del parco giochi del Crosione, raccontata dalla Provincia Pavese nei giorni scorsi, è una vecchia storia. Nel senso che – esperienza di cronista – le amministrazioni comunali non hanno mai dedicato molta attenzione agli spazi destinati ai bambini e agli anziani. L’assessore Luigi Greco, per il caso del Crosione, motiva i disagi – ossia lo spazio ridotto dal cantiere edile – con problemi tecnici e burocratici. Tempi lunghi, comunque. Sarà anche così, perché non crederci? Ma il problema è un altro. E’ che, in un Paese civile, ai bambini (e agli anziani, grandi frequentatori dei parchetti) si dà poca attenzione. In un Paese diverso, forse, al momento di pensare a quell’opera edile, a quel cantiere, si sarebbe dovuto dire all’impresa: fate quello che volete, ma garantite che non sarà sfiorato il parco giochi. Le alternative si trovano sempre, magari sono fastidiose per le ditte, ma le imprese – se ben ricordo – trovano sempre ascolto negli uffici degli enti pubblici. Molto di più, comunque, di bambini e nonni.
transparent
C’è poi, al di là del caso specifico, un ragionamente generale. Che, lo dico subito, non riguarda solo Pavia (durante le ferie, nei paesi che ho incontrato, di parchi giochi decenti non ne ho visti). E’ la questione delle priorità. Questione sempre dimenticata. Una pubblica amministrazione, dalla più grande alla più piccola, prima di ragionare su qualsiasi delibera, dovrebbe fissare alcune priorità. Semplici semplici. Priorità che rispondono, per fare banali esempi, a limpide domande: sono più importanti i bambini o gli adulti? Dobbiamo garantire maggiore aiuto agli anziani e ai disabili o al resto della cittadinanza? Quando costruiamo un strada o la modifichiamo, pensiamo prima ai pedoni e ai ciclisti oppure alle esigenze degli automobilisti? E ancora: conta più uno spazio per i bambini oppure uno spazio per un cantiere? Una pubblica amministrazione seria potrebbe persino bloccare un’autorizzazione se danneggia, per dire, un asilo o una scuola, seppure rubando loro soltanto qualche centimetro di spazio.
transparentE’, appunto, questione di priorità. Quando cammino per Pavia, ad esempio, intuisco che la priorità non sono i parchi pubblici, non sono gli spazi per i bambini. O almeno, non sempre è così. Avete provato a spingere una carrozzina lungo un marciapiede pavese? L’ho fatto (molto meno di mia moglie, d’accordo) per due figli. E garantisco: le priorità sono altre…

Ringrazio il signor Filiberto Maida per la chiarezza con cui ha espresso i concetti. Troveremo amministratori attenti ad ascoltarle?

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