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martedì 29 novembre 2011

Nessuna notizia da Castelletto di Branduzzo?



Questo blog si è occupato spesso del deposito di pneumatici di Castelletto di Branduzzo, vera bomba ecologica pericolosamente innescata per tutto il basso pavese e l'Oltrepò.
L'ultima volta quando, l'11 luglio scorso, quando fu data la notizia che la Provincia aveva sbloccato la fidejussione e quindi esistevano i fondi per iniziare a risanare l'area togliendo le 60.000 (sessantamila) tonnellate di pneumatici.
Ci sono passato sabato scorso. Era ancora tutto fermo. Niente risulta fatto.
Che si sia in presenza di amministratori pubblici che non riescono a capire la estrema serietà del pericolo innescato?
Talvolta penso che sia estremamente difficile visualizzare mentalmente cosa possa significare 60.000 tonnellate di pneumatici. Per cercare di farsene una idea, sono andato sul sito internet della famosa compagnia di navigazione e crociere MSC ed ho letto che "La flotta si completa con le quattro navi della Classe Lirica, che hanno una stazza lorda di 60.000 tonnellate e sono capaci di ospitare fino a 2.000 ospiti ciascuna - MSC Sinfonia (2005), MSC Armonia (2004), MSC Opera (2004) e MSC Lirica (2003)". Ovvero lo sciagurato deposito di Castelletto di Branduzzo, delle cui sorti sembra che nessuna autorità si faccia concretamente e velocemente carico, ospita tanti pneumatici quanto pesa una nave capace di ospitare 2.000 persone. Cose da pazzi ....

Ora si legge su La Provincia che venerdì scorso sarebbe scaduto il bando indetto dal comune di Castelletto per la bonifica. Ancora lì siamo? Così tanto tempo da luglio? E i risultati quando si sapranno? Sono curioso di vedere chi si sarà aggiudicato l'operazione. E sarei anche curioso di sapere cosa dice e pensa il curatore fallimentare che a suo tempo presentò in Procura delle denunce di cui non è dato sapere, salvo mie disattenzioni, l'esito.

martedì 2 agosto 2011

Inquina più un campo da golf o 60.000 tonnellate di copertoni?


Strana, molto strana la discussione che coinvolge alcuni esponenti dei comuni di Lungavilla e di Castelletto di Branduzzo e di cui dà notizia La Provincia di oggi. Il secondo pensa, o spera, di vedere un mega piano di investimenti nel proprio territorio con recupero del castello, costruzione di un campo da golf, restauro di coloniche ecc: il tutto per la modica cifra di 100 milioni di euro (i vecchi 200 miliarducci).

A parte che mesi or sono, quando della cosa si parlò per la prima volta, i milioni erano "solo" 70, mi stupisce come un comune possa veramente credere ad un progetto del genere, comunque ancora sulla carta e farsi prendere dall'entusiasmo aumentandone l'importo da 70 a 100 milioni.
Mi stupisce anche che dei consiglieri del comune di Lungavilla si lamentino di non essere stato consultati, mostrino il timore di problematiche alla circolazione ed alle fognature e non si sia invece mai letto di loro lamentele per quella vera bomba ecologica che ormai da anni, a onta dei tanti discorsi, ancora staziona accanto all'autodromo.
Mistero.

venerdì 22 luglio 2011

La bomba ecologica è ancora innescata


Su La Provincia di stamattina nuovo articolo che parla della Ecogomma, il deposito di 60.000 (sessantamila !) tonnellate di pneumatici usati a Castelletto di Branduzzo, argomento di cui questo post si è occupato spesso (riuscendo ad arrivare anche a Striscia la notizia).
Il titolo è:
Caso Ecogomma La Provincia sblocca due milioni di euro
Si tratta dei fondi depositati a titolo di fidejussione
Il sindaco di Castelletto: «Ora l’appalto per la bonifica»

Siamo a luglio e vorrei ricordare che già nel gennaio scorso il sindaco Villani aveva parlato di appalto in partenza.
Mi sembra che il sindaco si sia specializzato nello sminuire la forte pericolosità dell'impianto.
Vorrei ricordare che a Castelletto di Branduzzo sono illegalmente stoccate 60.000 tonnellate di pneumatici usati, a cielo aperto, senza impianto antincendio, sotto il sole e la pioggia. L'acqua piovana ristagna all'interno dei copertoni e costituisce un allevamento intensivo di zanzare. Il calore del sole estivo surriscalda (essendo neri attirano il calore) i copertoni e basterebbe una modesta miccia lanciata da un pazzo criminale per far nascere un incendio di proporzioni immense, i cui fumi è stato stimato che renderebbero obbligatoria l'evacuazione per qualche decina di km di raggio, Pavia compresa. E il sindaco Villani non perde occasione per dire che tutto è sotto controllo, che tutto è ptaicamente concluso. Anche nell'articolo di oggi si esibisce in un ".... Il caso Ecogomma era in parte già risolto, si trattava solo di accelerare i tempi".
Andate a Castelletto di Branduzzo e a fianco dell'autodromo vedrete l'immenso deposito: potrete giudicare se è una situazione tranquillizzante e toccare con mano l'insipienza di taluni amministratori.

martedì 10 maggio 2011

Messa in sicurezza dei pneumatici Ecogomma


L'amministrazione comunale di Castelletto stanzia la enorme cifra di 9.000 euro (contributo della Provincia) per dotare il deposito di un impianto antincendio. Ma cosa ci raccontano? Per spegnere un malaugurato incendio che dovesse svilupparsi fra le cataste di 60.000 (sessantamila) tonnellate di pneumatici necessiterebbe un enorme impianto a schiuma, come quello autotrasportato negli aereoporti. Durante l'intervista a Striscia la Notizia del maggio 2010 il sindaco Villani disse che, se fosse riuscito ad incassare la fidejussione a suo tempo prestata dalla ditta, avrebbe acquistato un'autobotte con schiumogeno da far stazionare nel complesso (e molti dicevano che non sarebbe bastata). Ora con 9.000 euro compie il miracolo ? Complimenti !
Intanto non si è saputo più nulla del bando annunciato a gennaio per smaltire la valanga di pneumatici. E' stato fatto o no ?
E arriva un'altra estate, con il sole a surriscaldare i pneumatici, quei pneumatici dove sono cresciute milioni di zanzare che allieteranno le serate della zona. Ne parla oggi un articolo de La Provincia

MARTEDÌ, 10 MAGGIO 2011 - Castelletto, il deposito abbandonato di pneumatici usati
Ecogomma, impianto antincendio per mettere l’area in sicurezza


CASTELLETTO DI BRANDUZZO. L’amministrazione comunale di Castelletto, guidata dal sindaco Luciano Villani, ha avviato un procedimento per l’installazione di un nuovo impianto anti-incendio all’interno del deposito Ecogomma, situato alle porte del paese e dove si trovano tonnellate di pneumatici usati. L’amministrazione provinciale ha erogato un contributo di circa 9mila euro per il ripristino del sistema antincendio nell’area del deposito dismesso di Ecogomma, società soggetta a procedura fallimentare, spiega la delibera di giunta. «I lavori dovevano essere .... (segue sul giornale)

martedì 7 dicembre 2010

Gomme da neve obbligatorie ?


Leggo stamattina sul giornale dell'ipotesi di rendere obbligatorie le gomme "termiche" da neve in Valle Staffora.
Lo giudico un provvedimento inopportuno.
Non sono contrario a quel tipo di gomme, che peraltro in inverno monto regolarmente da anni, ma alla obbligatorietà limitata ad una zona.
Se fosse un provvedimento regionale sarei il primo a plaudire: chiunque dovrebbe montarle entro un certo giorno, ovunque risieda e ovunque si diriga (magari facendo sapere dell'obbligo con qualche mese di anticipo).
In Lombardia esistono estesi territori montani, taluni assai frequentati in inverno e comunque molto spesso si hanno nevicate anche in pianura: questo più che giustificherebbe un obbligo generalizzato.
Il rendere obbligatorie invece tali gomme nella sola Valle Staffora temo che significhi dirottare la pur modesta presenza turistica invernale verso altre montagne, anche molto vicine. Già non abbiamo saputo tenere in funzione gli impianti di risalita, per la gioia degli operatori della provincia di Piacenza e di Alessandria, ora il rendere obbligatorio ciò che altrove non è sarebbe il completare l'opera.

domenica 21 novembre 2010

Ecogomma: tutto risolto entro il 2011 ?


Oggi su La Provincia un articolo che parla dell'Ecogomma. Pare che ora tutti siano interessati alla risoluzione del problema, partiti, associazioni, comune, prefetto ecc.
A me pareva che quando, nella primavera scorsa, iniziai a scrivere della grave situazione, il problema fosse piuttosto ignorato ... Comunque meglio così, naturalmente !

DOMENICA, 21 NOVEMBRE 2010

Anche l’assessore provinciale Invernizzi rassicura sul deposito di Castelletto. Il sindaco: stoccaggio sul posto per creare occupazione
«Ecogomma, soluzione entro l’estate 2011»


Da smaltire 57mila tonnellate di pneumatici, pronto già a fine mese il bando per la bonifica DANIELE FERRO
CASTELLETTO. «Entro l’estate 2011 il problema del deposito Ecogomma a Castelletto sarà risolto». Lo aveva annunciato alcuni giorni fa il prefetto Buffoni in un incontro con i consiglieri provinciali del Prc, l’ha ribadito ieri l’assessore all’Ambiente di piazza Italia, Ruggero Invernizzi: «Credo che per fine mese pubblicheremo il bando di gara urgente per la bonifica dell’area».
«In meno di un anno - assicura Invernizzi - il problema troverà una soluzione». Circa 57 mila . . . . . . . . . «Tante aziende si sono già interessate - dice l’assessore provinciale - e non appena sarà assegnato l’appalto, la ditta vincitrice dovrà subito far partire lo smaltimento, dicendoci come e dove. Sarà ancora la ditta a decidere se portare via tutto o smaltire sul posto. Si può anche pensare di lasciare un piccolo deposito, mettendolo in sicurezza».
Per Villani, la soluzione migliore sarebbe una bonifica sul posto, per dare occupazione: «Il bando che il Comune pubblicherà - spiega - potrebbe essere vinto da un’azienda che continui l’attività della Ecogomma, fallita nel 2009 ma ferma dal 2007. Noi preferiremmo che la ditta rimanga qui per smaltire il deposito: si darebbe lavoro per due-tre anni ad almeno una quindicina di persone».
«Quando in riferimento al deposito si parla di “bomba ecologica” non si sta scherzando - dice dal canto suo Teresio Forti, consigliere provinciale di Rifondazione - e per l’interessamento alla questione bisogna ringraziare la prefettura». L’assessore concorda: «Il prefetto è stato di grande aiuto - spiega Invernizzi - perché quando la ditta è fallita ci siamo incontrati subito. Purtroppo poi per l’iter fallimentare la questione è andata avanti fino ad oggi».

Potenza delle prossime (a primavera) elezioni provinciali !!

venerdì 15 ottobre 2010

Ancora Ecogomma


Il 7 ottobre si è interessato alla vicenda Ecogomma, non per opera mia in verità, Il Fatto Quotidiano.
L'articolo è a pagina 22 e a firma Gianni Barbacetto.

La vicenda, come sappiamo, è piuttosto misteriosa ed è caratterizzata da carenze di controlli, superficialità, forse malversazioni.

Il giornalista, sul finale dell'articolo, butta là dei nomi e questi potrebbero contribuire a spiegare la lunga serie di "errori" compiuti, errori di cui sono lampante prova le 60.000 tonnellate di pneumatici usati, brutti, inquinanti e pericolosissimi.

Cliccare sull'articolo per ingrandirlo
.

venerdì 30 luglio 2010

"PAVIA IN TASCA" parla di Ecogomma

"Ecogomma" apre il numero di Luglio/Agosto del mensile Pavia in Tasca.
A pag 14 l'intervento di Alberto Sorrentino.
Il servizio è corredato da foto aeree che danno una visione dello stabilimento in oggetto.

PDF scaricabile dal sito www.paviaintasca.it Clicccare sull'immagine del giornale.

lunedì 12 luglio 2010

sabato 19 giugno 2010

Sviluppi Ecogomma a Castelletto di B.


Un articolo de La Provincia informa di sviluppi sulla vicenda Ecogomma, la bomba ecologica svelata da questo blog.
Rimango sorpreso nell'apprendere che solo ora la Provincia di Pavia cerca di escutere la fidejusssione di 2,2 milioni di euro. Dalle parole del sindaco Villani durante il servizio di Striscia la Notizia sembrava di capire che la procedura era già in atto. Non avevo ancora scritto su questo blog che dopo la trasmissione sono stato contattato da tre aziende (che non conoscevo) interessate ad approfondire l'argomento: le ho messe in contatto con il liquidatore. Non conosco gli eventuali sviluppi.
Mi sembra piuttosto ermetica l'ultima parte dell'articolo, in cui ci si riferisce alla possibilità di rimuovere i pneumatici spendendo meno del previsto.
Voci parlerebbero del possibile intervento di una azienda del sud: spero caldamente che tutto si svolga nella massima trasparenza.
Mi piacerebbe anche sapere gli sviluppi della denuncia presentata dal curatore alla Procura della Repubblica dii Voghera riguardo alle 30.000 tonnellate di pneumatici che sarebbero stati ritirati, ma senza risultare dai libri della società.
Questo l'articolo de La Provincia di giovedì scorso:
GIOVEDÌ, 17 GIUGNO 2010 Pagina 20 - cronaca
Castelletto. E’ di 2,2 milioni, serviranno per pagare la bonifica
Ecogomma, ora la Provincia si riprenderà la fidejussione
L’assessore Ruggero Invernizzi annuncia «Abbiamo dato l’incarico a un avvocato» E’ stato decisivo il ruolo della prefettura
CASTELLETTO. «Abbiamo chiesto al nostro legale di avviare le procedure per recuperare la fidejussione di 2 milioni e 250mila euro. Con quei soldi potremmo anche iniziare una parziale opera di smaltimento dei copertoni. Ma abbiamo la speranza di trovare una soluzione definitiva»
. Parola dell’assessore provinciale all’Ambiente, Ruggero Invernizzi alle prese con la «grana» dell’Ecogomma, bomba ecologica che preoccupa non solo Castelletto di Branduzzo, ma tutto l’Oltrepo. Al punto che l’altro ieri si è tenuto un lungo vertice presso la prefettura.
All’incontro erano presenti, oltre alla Provincia, anche il sindaco di Castelletto di Branduzzo, Luciano Villani, i responsabili dell’Arpa e dei vigili del fuoco, il curatore fallimentare dell’Ecogomma e, naturalmente, il prefetto. E proprio l’impegno personale di Ferdinando Buffoni è stato sottolineato dall’assessore Invernizzi: «La sua presenza è stata decisiva per accelerare le procedure. In queste ultime settimane, anche grazie ai servizi giornalistici e televisivi, la situazione si è mossa. Abbiamo ricevuto decine e decine di richieste da parte di aziende interessate allo smaltimento delle gomme, delle centinaia di migliaia di gomme accumulate in un deposito all’aperto che ne dovrebbe ospitare solo un terzo per essere considerato sicuro. Le stiamo vagliando con molta attenzione...».
A questo punto le ipotesi al vaglio della Provincia, e della prefettura, sono diverse. Tra queste la possibilità - tutta da verificare - di smaltire sul posto, con un termoutilizzatore, la gomma. Ma ciò significherebbe affrontare non solo le proteste dei residenti, perché un termoutilizzatore non piace a nessuno, ma anche attendere due o tre anni per la definizione delle procedure autorizzative.
Più interessante, invece, la possibilità di smaltire e basta: «All’inizio si parlava di 8 milioni di euro per lo smaltimento delle gomme. Una cifra altissima. Ora, invece, si sono offerte aziende specializzate a cifre decisamente inferiori, al punto che quei due milioni e mezzo della fidejussione potrebbero persino essere sufficienti. Se non a svuotare il deposito, almeno a metterlo definitivamente in sicurezza. «Grazie alla prefettura, speriamo davvero di fare un passo avanti anche se agiremo con estrema prudenza nello scegliere l’eventuale azienda incaricata dello smaltimento in modo da garantire la sicurezza ambientale».

sabato 17 aprile 2010

sabato 3 aprile 2010

Castelletto di Branduzzo. Bomba ecologica ?

Ancora sul caso di Castelletto di Branduzzo. Oggi se ne occupa La Provincia con un articolo a tutta pagina in cui ripercorre la storia dello stabilimento ed intervista il sindaco. Il giornalista si è "dimenticato" di annotare che il caso ha iniziato ad essere affrontato su questo blog in alcuni articoli, regolarmente inviati alla stampa, che hanno scosso il torpore che aveva fatto dimenticare l'emergenza. Spero che questo intervento del giornale, preceduto alcuni giorni fa da un modesto trafiletto, sia solo l'inizio di una nuova attenzione sul caso. Risulterebbe che prossimamente dovrebbe affrontare il tema anche un altro importante organo di informazione a livello nazionale.
Vorrebbe dire che gli sforzi di questo blog sono serviti a qualcosa.

venerdì 26 marzo 2010

Ancora su Castelletto di Branduzzo - Bomba Ecologica








A seguito del post del 22 marzo scorso ho ricevuto l'invito di un giornalista per andare a fare un ulteriore sopralluogo al complesso della (ex) Ecogomma.
Il custode ci ha gentilmente concesso di entrare nello stabilimento.
E' inattivo dall'aprile del 2007 e la società è stata dichiarata fallita nel giugno del 2009.
Ho potuto visitare la struttura e constatare che la polvere di gomma tuttora nel complesso, ricavata dalla macinatura dei pneumatici, è contenuta in sacchi custoditi al coperto. Non può quindi volatizzarsi nell'ambiente.
Ho invece avuto conferma (ma era ovvio) che i pneumatici trattengono parte dell'acqua piovana e "allevano zanzare" che rendono il posto invivibile durante l'estate. Il sindaco di Castelletto ha confermato che esiste un impianto antincendio ad acqua, quindi assolutamente inidoneo.
Il custode, ex dipendente della società, ha decantato la validità dell'asfalto miscelato alla polvere di gomma (il core business di Ecogomma). In zona, ha detto, esiste un tratto realizzato con tale metodo: è quello che si incontra sulla provinciale dal punto dove la strada passa sotto la ferrovia fino alla rotonda successiva (in direzione Pavia): tale tratto è stato realizzato da 8 anni e risulta ancora perfetto, senza buche. Se così stanno le cose, c'è da domandarsi perchè non venga utilizzato sempre, considerata la qualità degli asfalti usati normalmente e la pioggia di danaro pubblico che viene spesa per i rattoppi. Un altro dei tanti misteri del Belpaese.
La validità della produzione farebbe anche pensare che sarebbe stato facile trovare degli investitori disponibili a rilevare la struttura dal curatore fallimentare, ma invece nulla si è mosso ormai da tre anni.
Lo stabilimento insiste su un'area di 100.000 mq, in minima parte coperti: mi pare che si ritenga più facile trovare interessati a questa anzichè al processo produttivo. Mi piacerebbe capire il perchè. Comunque il motivo per cui è partito da questo blog l'allarme ambientale è un altro problema, probabilmente prioritario per coloro che abitano nell'area di influenza (in caso di disastro per incendi) dello stabilimento. Attenzione meriterebbe anche la sorte delle 25 persone che lavoravano nell'azienda e che nella vicenda han perso lavoro e soldi: ma questa è un'altra storia ....
In questi giorni alcuni mezzi di informazione hanno raccolto l'appello, ma la strada è ancora lunga: il tono della protesta deve essere molto più alto per far intervenire l'autorità pubblica con provvedimenti risolutivi.

lunedì 22 marzo 2010

Una bomba ecologica ?







Forse l'Oltrepò vive vicino ad una "bomba ecologica" e non ne sa nulla .... silenzio da tutte le fonti di informazione. Di cosa si tratta ?
A Castelletto di Branduzzo, a fianco dell'autodromo, esiste un complesso industriale, la Ecogomma, società (pare sia fallita) che doveva occuparsi di raccogliere pneumatici usati per tritarli e farli divenire una materia prima per varie lavorazioni, compreso il mescolarli all'asfalto per aumentarne le caratteristiche di resistenza.
La società era stata autorizzata, protocollo firmato con regione e provincia, ad accumulare fino a 30.000 (!) tonnellate di pneumatici. Poi, non si capisce come mai, si sarebbe arrivati alle attuali 60.000 (!!) tonnellate; questo forse per fare cassa, in quanto il ritirare il materiale fruttava denaro pagato da chi conferiva.
Ora la società risulterebbe inattiva e nei magazzini a cielo aperto c'è questa valanga di pneumatici, molti interi, altri già lavorati (tritati) in vari spessori. La prima conseguenza è che il vento, con il tempo, diffonde nell'ambiente la polvere di gomma con effetti certamente non benefici. Altro danno è che l'acqua piovana che ristagna nei copertoni produce una serie quasi infinita di mini allevamenti di zanzare. Il vero pericolo tuttavia è un altro: d'estate tutto il materiale, esposto al sole, si surriscalda e basterebbe poco per innescare un incendio. Parrebbe che nello stabilimento esista un impianto antincendio, ma ad acqua. Si ritiene che un incendio di copertoni debba essere trattato non con acqua, ma con schiuma. Ci si domanda quanto tempo impiegherebbero i pompieri per giungere sul posto in caso di allarme, e nel frattempo quali dimensioni avrebbe raggiunto l'incendio. Un consigliere di quel comune mi ha detto che ha avuto un parere tecnico in base al quale, in caso di incendio, si generebbero fumi in quantità tale da imporre l'evacuazione in un raggio di circa 25 km (Voghera ne dista solo 12). Dopo aver visto che esistono imbecilli come quelli che hanno generato l'inquinamento da petrolio del Lambro, la situazione a Castelletto mi sembra altamente inquietante.
Ci si domanda chi debba intervenire per mettere sotto controllo una situazione che potrebbe diventare esplosiva: il Comune ? la Provincia ? la regione ? la ASL ? il Prefetto ? Sarebbe veramente incomprensibile se tutti se ne lavassero le mani: se disgraziatamente succedesse qualcosa ? Quali dovrebbero essere i primi provvedimenti ? Coprire tutti i pneumatici ? Installare un impianto antincendio a schiuma ? Portare via tutti o parte i pneumatici ? Ci sarà qualcuno interessati a prenderli, da qualche parte ! E mi domando anche come sia stato possibile che un deposito autorizzato per 30.000 tonnellate sia arrivato a contenerne 60.000 ? Ci sono responsabilità ? Di chi ?
Spero che qualcuno raccolga questo appello e si faccia qualcosa al più presto.