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venerdì 26 settembre 2008

Teatro: "inter, cent'anni di storia"

Ricevo da un amico e molto volentieri pubblico anche se non sono mai stato interessato al calcio ......
ieri, 25 settembre, ho centrato una bella serata. Sono stato (rimasto) a Milano per la prima dello spettacolo che due vogheresi, Matteo Colombo (autore) e Marco Vaccari (formidabile interprete), hanno scritto e messo in scena per celebrare i 100 anni dell'Inter. Altolà! Non fate "uff!". Sono juventino da sempre (e volentieri gufo contro i neroazzurri...) ma ieri sera era un'altra cosa... Se volete capire perchè leggete qui sotto. Poi fateci un pensierino perchè merita davvero!.
Ciao

Se siete interisti è un obbligo. Se siete tifosi di altre squadre, o anche se il calcio vi prende poco, resta comunque un appassionante piacere teatrale.
Lo spettacolo “Inter, cent’anni di storia” scritto e recitato da due vogheresi doc, Matteo Colombo (giornalista, scrittore, geniale funambolo della parola) e Marco Vaccari (attore ormai affermato oltre che impresario della società teatrale Fama Fantasma), vale una scappata a Milano. Semplicissimo arrivarci. E’ in scena dal 25 settembre e continua fino al 19 ottobre (spettacoli al giovedì, venerdì e sabato alle 21 e la domenica alle 18) al teatro Ariberto di via Crespi 9 a Milano. Auto a Famagosta, tre fermate di metro verde fino a S.Agostino, sette minuti a piedi imboccando via Cesare da Sesto e poi la terza via a sinistra (via Crespi, appunto). Si prenota allo 02.58104586 (da lunedì a venerdì dopo le 15), si pagano 15 euro e ci si tuffa in 90 minuti di emozioni e ricordi.
Alla prima di ieri sera, giovedì 25, c’ero anch’io, seppur da juventino qual sono, insieme a una pattuglia di ragazzoni vogheresi, anch’essi in maggioranza bianconeri. E ho fatto bene ad esserci.
Ho visto perfino il presidente Moratti emozionato e stupito....
Mi ha travolto il ritmo del racconto di Matteo Colombo, lo stile a tratti esilarante, talvolta con punte di lirismo assoluto. Mi ha appassionato Marco Vaccari che non si risparmia in una travolgente prestazione linguistica e atletica (… e faticosissima); che si trasforma nella voce, nel volto, nel corpo. Marco conduce la storia con passaggi di scena talvolta geniali; gioca con pochi oggetti di palco che cambiano ruolo e forma (vale lo spettacolo la tenda bianca gonfiata di vento, a simboleggiare la “balena bianca” juventina colpita dai gol nerazzurri, trasformata in un attimo in un lenzuolino da barbiere per i commenti del lunedì….); attenua le emozione troppo intense con scoppiettanti entrate e uscite alla Fregoli.
Nella fantasia del duo Colombo-Vaccari, impegnato per più di due anni a raccogliere materiale e a renderlo teatrale, c’è spazio per bellissime metafore, meticolosi ritratti di eroi di San Siro, divertenti trovate come l’ambita “coppa con le orecchie” (…la Coppa dei Campioni) che Marco personifica con movenze di una spogliarellista. E poi tanti racconti minuziosi di episodi storici ma attuali, mentre sul video scorrono volti dell’epopea nerazzurra e tante sorprendenti immagini e sequenze filmate in bianco e nero, preparate e montate da altri due vogheresi, il fotografo Guido Colla e Pierpaolo Cigagna. Per non dire delle musiche e delle canzoni d’epoca che arrivano puntuali sotto la cura di Davide Pruzzi.
Insomma, io mi sono divertito e con me una platea ammirata e sorpresa da come si sia potuto rendere avvincente una storia pallonara, fatta però di uomini, di entusiasmi, di delusioni e di rabbie. Certo il meticoloso racconto di quel 6 a 0 del 1954 inflitto alla Juventus mi ha turbato un po’… ma è passato quasi subito. E visto che Matteo Colombo è ormai universalmente noto con il soprannome di “Mago” (fin da ragazzino era un provetto prestigiatore…) è azzeccato che questa “Inter, cent’anni” è davvero una magia teatrale ben riuscita. Peccato non approfittarne.

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