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martedì 4 agosto 2009

A proposito di Juventus a Salice ...




Leggo nell'articolo di fondo del direttore de Il Periodico, l'amico Disperati, una rievocazione nostalgica delle due presenze a Salice della Juventus. Ci spiega che gli operatori economici di Auronzo di Cadore brindano alla presenza della squadra laziale in ritiro, fatto che comporterebbe un ottimo ritorno in termini di turismo. Ebbene, io fui tra quelli che criticarono l'avventura Juventus e ne spiegherò, nuovamente, le motivazioni. Nulla naturalmente contro la "vecchia signora", ma molto contro le condizioni che strappò per venire a Salice. Vale la pena ricordare che essa ottenne un milione di euro (due miliardi di vecchi lire, come direbbe Berogno) oltre al mantenimento, per quasi uun mese, di qualche decina di persone (in altro post i dati esatti), oltre ad aver causato ingenti lavori allo stadio comunale e la realizzazione di 17 camere da letto presso il Diviani, da allora non più utilizzatee. Di dette spese (per il primo anno quasi 2 milioni di euro complessivamente) si sono fatti carico in molti, dal nostro comune, a quello di Voghera (50.000 euro), la CMOP, diverse aziende (fra cui le cantine La Versa con 100.000), la Provincia e la (allora) nostra società Terme di Salice. In particolare per questa la spesa, circa 400.000 euro se ben ricordo, causà quell'aggravarsi della ceisi di liquidità che la portò sull'orlo del fallimento e che diede il pretesto agli acquirenti privati di ribassare, di dimezzare il prezzo pagato. Che la venuta della Juventus a Salice abbia portato una notevole visibilità è indubbio, come non c'è minimamente da dubitare che il ritorno economico per tutti gli operatori (anche se a pagare furono praticamente solo le Terme) fu assai modesto. Moltitudini di persone frequentarono Salice in quei giorni, ma tutti ricordiamo come la maggioranza arrivasse la mattina, pranzasse al sacco (non sempre raccogliendo lattine e cartacce) e se ne andasse la sera. Facciamo un piccolo e banale calcolo: per ientrare di una spesa di 1,5 milioni di euro, avremmo avuto bisogno di ben 30.000 persone che lasciavano in Salice 50 euro cadauno. Follia. Follia denunciata, se non ricordo male, anche da Pier Liberali, allora addetto marketing della società terme che, in una intervista a Il Corriere della Sera, ebbe a dire che l'iniziativa fu voluta, e a quelle condizioni economiche, da Berogno sindaco e avallate (non risulta essersi pubblicamente opposto) da Maurizio Somensini amministratore unico. Nello stesso articolo lo stesso (allora) sindaco Deantoni si scagliava contro l'iniziativa additandola come una delle cause dello sfascio delle Terme e ventilando la presenza, per l'amministratoree unico Somensini, di pesanti responsabilità (non certo propedeutiche ad una attività di allenatore). Per completezza di informazione, inviterei comunque l'amico Disperati a dirci a quali condizioni economiche la Juventus è andata ad Auronzo. Penso che sia estremamente difficile che siano riusciti a spuntare un trattamento faraonico come quello ricevuto a Salice.
Ciò detto, mi sembra che la presa di posizione di Disperati sia un tantino fuori luogo, dettata probabilmente da un ricordo appannato delle vicende passate e dal presente dispiacere di vedere la nostra Salice deperire giornalmente. Non basta infatti un mercatino settimanale, pur valido, e tre locali "di tendenza" a far vivere la nostra cittadina. La cartina di tornasole sono le presenze negli albergi, ovvero dei veri villeggianti, quelli che qua dormono, mangiano, desiderano divertirsi, passeggiare, vedere, rilassarsi. Fintanto che il tasso di occupazione degli alberghi oscilla intorno al 25/35% non andremo molto lonatno ...

Per maggior chiarezza riporto l'articolo de Il Corriere ......

Da “Il Corriere della Sera” del 28 luglio 2005

PAVIA Le accuse del sindaco di Godiasco, maggiore azionista delle Terme, costretto a vendere ai privati il 20% della società
“La Juve a Salice? Un accordo scellerato”

Inchiesta dopo la rottura anticipata del contratto. “Gestione da tifosi, non da amministratori”
SALICE TERME (Pavia) – Portare la Juventus a Salice è stata una follia. Un accordo commerciale scellerato che ha colorato di rosso il bilancio delle Terme, costringendo il Comune di Godiasco a privatizzare l’azienda per sanare i debiti”. A 24 ore dall’addio della Juventus, le polemiche sul ritiro bianconero faticano a placarsi tanto che anche il sindaco di Godiasco, Angelo Deantoni (azionista di riferimento dell’azienda termale), dopo mesi di silenzio ha deciso di dire la sua. Sottolinea Deantoni “l’accordo firmato dai precedenti amministratori dell’ente termale, che fino ad un anno fa era una società pubblica, impegnava il 50% delle risorse di bilancio per pagare il ritiro”. Le Terme negli ultimi due anni hanno accumulato debiti pari al 90% del fatturato e l’ultimo bilancio, quello su cui pesa il conto bianconero, è stato chiuso con un passivo di circa 3,5 milioni di euro. Continua il sindaco: “il comune nelle scorse settimane ha avviato un’inchiesta interna per verificare eventuali responsabilità dell’amministratore unico Maurizio Somensini. Vogliamo capire se l’operazione è stata gestita con la dovuta oculatezza, facendo i conti con il bilancio e le casse vuote dell’azienda”.
Come dire che Salice Terme non poteva più permettersi di ospitare la Juventus né di garantire, per l’intera durata del contratto in scadenza nel 2008, la copertura economica dei costi per il ritiro bianconero. Alle accuse del sindaco di Godiasco risponde l’ex direttore commerciale delle Terme, Pier Liberali che con Luca Bottega, figlio del dirigente juventino e manager delle Terme con delega all’organizzazione degli eventi, aveva stilato l’accordo con i bianconeri. “Il rapporto con la Juve era nato come un semplice scambio merce a costo zero – ricorda Liberali – i giocatori facevano cure gratis e Salice usufruiva di uno spazio pubblicitario allo stadio Delle Alpi. Quando i bianconeri lasciarono il ritiro di Chatillon, l’azionista di riferimento, all’epoca l’ex sindaco Elio Berogno, diede il suo benestare all’operazione”. Ma un milione di euro chiesti dai bianconeri non erano un’enormità rispetto alle possibilità delle Terme? “Berogno, da juventino doc, pur di vedere i suoi beniamini sul campo di casa – affonda il colpo l’ex direttore – non solo non ha contrattato il prezzo, ma si era impegnato personalmente a reperire i fondi che mancavano”. L’operazione Juventus quindi, faceva conto su un aiuto pubblico di 775.000 euro stanziati dagli enti della provincia. “Quei soldi – ricorda Liberali – non si sono mai visti. Solo Salice ha onorato il contratto pagando la quota di 225.000 euro”. In mancanza di liquidità, il debito delle terme nei confronti della Juventus quest’anno è stato ripianato dalla Camuzzi International che si è impegnata a pagare anche il secondo anno di ritiro. Due milioni di euro versati nelle tasche bianconere. “In questi giorni stiamo procedendo ad una ricognizione contabile – fanno sapere dalla Camuzzi – per ora abbiamo pagato i debiti e non escludiamo di studiare nuove forme di collaborazione con la Juve. L’idea è quella di mantenere a Salice il settore giovanile con costi più abbordabili”. Una spinta a continuare la collaborazione con il club piemontese arriva anche dal presidente della Provincia, Silvio Beretta: “Pavia ha perso una buona opportunità. Due anni di lavoro non possono essere gettati al vento e per questo servirà mantenere i rapporti con la Juve che ha portato a Salice oltre 120.000 persone in 15 giorni. Ma la Provincia per adesso resta alla finestra aspettando i nuovi sviluppi”.
Giuseppe Spatola

1 commento:

  1. Da tempo avevo l'impressione che il Direttore de "Il Periodico"capisse Roma per toma,vedesse "bianco quando è nero",.....ma dicevo tra mè e mè...noo,si è sbagliato,ha capito male,forse è colpa mia,non sono stato capace di farmi capire bene...e invece devo proprio dire che... poverino, non lo fa apposta,lui è proprio così,( di parte molto di parte ).Mi spiego meglio...a leggere bene l'editoriale si comprende che i Salicesi,tutti i Salicesi hanno saputo sparare contro la Juventus e contro quelli sciaugurati che l'anno fatta venire a Salice.Praticamente dà pagelle d'imbecillità,anche se non cita
    espressamente in questo modo i Salicesi che non erano daccordo su quell'operazione pubblicitaria e mediatica.Sorrentino fà al proposito una esauriente e precisa ,come al solito,ricostruzione di come sono andate le cose.
    Non è che piano piano,visto come sono andate le elezioni locali,visto che anno vinto gli amici degli amici,ci togliamo qualche sassolino dalle scarpe ? Ricordo a tutti che l'editore del Periodico è il Sig. Pier Liberali,all'epoca grad-commis di corte e che l'Amministratore unico delle Terme e grande sponsor dell'operazione (con i soldi degli altri )era il Geom.Maurizio Somenzini.Il sig. Disperati con il suo editoriale dimostra ancora una volta di non avere capito niente del perchè a Salice c'è una crisi così evidente,se vuole glielo spiegherò,ma non adesso....un'altra volta,non lo voglio annoiare.Io invece vedo quà e là segnali di ripresa,imprenditori che credono in ciò e che nonostante tutto investono,rischiando sulla propria pelle.Sono finiti i tempi in cui alle Terme di Salice come in altre località termali,alla fine dell'anno se i bilanci non quadravano,lo Stato Centrale interveniva e sanava i debiti.La miopia di alcuni Amministratori,incapaci e presuntuosi,ha portato tutto ciò a ripetersi negli anni nonostante i segnali fossero forti e chiari,ma.....pur di non perdere il potere conferito loro da una politica di comodo e molto di parte,non hanno preso provvedimenti,ma hanno preso Consulenti Commerciali da paese ed i risultati sono stati fallimentari !!!!
    Ed infine,Sig. Disperati,vuoi mettere Auronzo di Cadore in questo periodo con Salice Terme ? con tutto il rispetto per Salice forse non è un accostamento alla pari,la gente,i turisti d'estate quando fà così caldo forse cercano il fresco non certamente l'afa e le zanzare,per cui gli operatori turistici di Auronzo di Cadore oltre ai turisti ed ai vacanzieri estivi possono essere contenti che una squadra come la Juventus abbia scelto una così bella località,

    salutoni da Luciano Benedini

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