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mercoledì 2 marzo 2011

Consiglio Comunale dei Ragazzi e delle Ragazze sul blog de La Provincia


Il post sul Consiglio Comunale dei ragazzi e delle Ragazze è stato riportato sul blog Sceglie de La Provincia.
Non mi stupisce in quanto è un argomento veramente importante e il nostro Comune è fra i primissimi ad affrontarlo in provincia di Pavia.
Non mi dilungo nuovamente sul perchè lo ritenga una istituzione estremamente importante per la crescita sociale e civile dei ragazzi (che ci governeranno in futuro); desidero invece manifestare la mia sorpresa per l'apparente indifferenza con cui è stato accolto su questo blog: solo 2 commenti.
Mi sembra veramente strano che a discettare di tombini (importanti anch'essi, ma ...) siano pronti in molti e invece tutti o quasi siano latitanti sulle questioni veramente basilari.
Tutti abbiamo figli, o nipoti, o bambini e ragazzi vicini di casa e quindi tutti, direttamente o indirettamente, saremo coinvolti in questa fase, tutti saremo in futuro governati da quelli che oggi, adolescenti, faranno questa esperienza.
Cosa ne pensiamo ? sarà utile ? quali argomenti potranno / dovranno trattare ? le famiglie che atteggiamento devono tenere ? dovrà essere una cosa super seria solo per ragazzi secchioni o avere un aspetto anche ludico ? può essere un sistema per riscoprire la Politica (l'arte di amministrare) senza farsi avviluppare dalla politica (sottobosco di interessi e compromessi)?.
Sono mille gli interrogativi e le speranze che questo progetto può suscitare: e tutto tace ?

2 commenti:

  1. Mi stupisco che tu ti stupisca ancora ,caro Sorrentino.La mancanza di commenti ? cosa ci vuoi fare,tu sei un sognatore di ideali,un'avanguardista dei tempi,un futurista incompreso...da trogloditi che ti circondano e che non ti capiscono.
    Forse la tua idea è troppo prematura,dati gli interlocutori ( giovani ragazzi e ragazze delle medie ).Forse se fosse rivolta ad adulti,come quelli che ci amministrano oggi,sarebbe più interessante.Oggi fare l'amministratore pubblico
    è una attività a tempo pieno,se la si vuol fare nel migliore dei modi. Comunque è un'attività che comporta conoscenze di leggi,regolamenti
    ecc.ecc.che necessiterebbero sì di un apprendimento scolastico.Purtroppo invece,in molti casi ci si trova davanti a "dilettanti "della politica e della Amministrazione pubblica che deprime la volontà di mettersi in gioco.

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  2. Concordo poco del precedente commento. Non credo che per amministrare necessiti una profonda conoscenza di leggi, regolamenti, ordinanze e varie grida manzoniane. Per quello ci sono i tecnici. Gli amministratori, sindaco in primis, devono avere una concezione politica dell'amministrare. Devono cioè avere in mente il paese che desiderano realizzare e devono avere idea delle priorità per realizzarlo stante la limitatezza delle risorse: devono avere progettualità per consentire poi ai tecnici di fare i necessari progetti. Ovviamente il tutto tracciato a grandi linee.
    Credo poi che se "ci si trova davanti a dilettanti della politica e della amministrazione pubblica" la giusta reazione sia appunto il reagire, il mettersi personalmente in gioco per cambiare le cose, per suggerire, per controllare, non deprimersi. Altrimenti si arriva alla situazione assurda che se gli amministratori non funzionano uno si disinteressa della cosa pubblica, e se funzionano ci pensano loro e nuovamente ci si disinteressa. Ma allora quando si partecipa alla cosa pubblica ? Forse non è chiaro che la cosa è pubblica perchè è anche mia, sua, e di tutti gli altri. Questo dovremmo insegnare ai giovani.

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