Informarsi è partecipare - Gruppo consiliare "Uniti per Godiasco" - Godiasco Salice Terme (PV)


Visualizzazione post con etichetta bicicletta. Mostra tutti i post
Visualizzazione post con etichetta bicicletta. Mostra tutti i post

martedì 2 agosto 2011

Salice Terme è qualità della vita


Domenica 7 agosto si terrà a Salice Terme, nel parco, una giornata dimostrativa della "mobilità dolce".

Una dimostrazione di biciclette elettriche e auto elettriche, con dimostrazioni e possibilità di prova.

Per contribuire a far affermare un modo di muoversi non inquinante, silenzioso ed anche economico.

Provare la bicicletta elettrica equivale ad innamorarsene: ..... provare per credere !

mercoledì 24 novembre 2010

Pedonalizzazione strada Salice Montalfeo Godiasco


Mi sono occupato spesso dell'argomento, chiedendo alle amministrazioni, prima Deantoni, poi Corbi, di voler adottare il provvedimento.
Al momento non si è visto nullla, ma non dispero perchè è, a mio avviso, un passaggio obbligato se si vuole dotare il comune di un itinerario da percorrere a piedi, panoramico, tranquillo, abbastanza ombreggiato e di lunghezza "giusta".
Quello che ho sempre ipotizzato va dal realizzando parcheggio ai piedi della Rocca di Montalfeo fino al bivio Godiasco / Gulliver.
Circa 3 km scarsi.
Ho anche ipotizzato di offrire al proprietario di un trenino di fare il percorso, percependo un biglietto, il sabato e la domenica per tirar su chi non riesce a fare l'intero tragitto e per far divertire i bambini.
Ho toccato l'argomento più volte: per vedere i vari post basta scrivere nello spazio in alto a sinistra le parole "Pedonale montalfeo" e cliccare sulla lente subito alla destra dello spazio.
Oggi ricevo un commento ad uno dei post passati, e lo trascrivo qua per maggior visibilità:

Anonimo ha lasciato un nuovo commento sul tuo post "Pista Ciclabile Voghera Varzi":


Riprendo questo suo vecchio post per comunicarle un qualcosa che il sindaco avrebbe detto nella riunione di presentazione dei lavori della "strada sopraelevata" che completerà la "piazza sopraelevata" così da ridurre il "dosso-nondosso" e ridurre così le polemiche sorte dal suo compimento ( del dosso o la rinominata piazza dello struscio).
Orbene il sindaco avrebbe annunicato che a lungo termine si farà la pista ciclabile Salice Terme-Montalfeo-Godiasco" sulla suddetta strada che sarà a senso unico da Salice a Godiasco.
Ma non era una sua idea?
Vabbè, come dice lei. L'importante è che si faccia.
Però riconoscerne almeno l'ideatore mi sarebbe sembrato carino.
Sarà vero? Sarà falso? Sarà!!!!!
Beh! però è una soddisfazione! Ci ha solo messo 2 anni per l'annuncio, forse sperando che qualcuno nel frattempo abbia perso la memoria!
O è lei che ha isistito per due anni?
Ci dica, ci dica.

Cosa dire ... non era una mia idea, era solo un'idea che era venuta prima a me: ma se era valida, non lo è di meno ora, da chiunque venga realizzata.

mercoledì 10 novembre 2010

La Regione per lo sviluppo del mototurismo


Qualcuno sapeva dell'iniziativa ? Qualcuno è stato interpellato per l'Oltrepò ? Gli operatori turistici ne sanno qualcosa ?

EICMA, L'assessore Maullu: scopriamo la Lombardia in bici e in moto

(Ln - Milano) "L'obiettivo? Trasformare le risorse del territorio in prodotti d'appeal con una valenza nazionale e internazionale sotto il profilo turistico". Risponde a questa mission l'iniziativa di promozione di percorsi e itinerari turistici per le due ruote, che Stefano Maullu, assessore regionale al Commercio, Turismo e Servizi, ha presentato all'Eicma, il Salone internazionale del Ciclo e Motociclo, nel corso di una conferenza stampa. Il primo progetto, "Mototurismo in Lombardia", destinato agli appassionati di moto e realizzato in partnership con il comitato regionale lombardo della Fmi (Federazione Motociclistica Italiana) e l'Uem (Unione Motociclistica Europea), prevede una serie di percorsi e di soluzioni con indicazioni e agevolazioni per tutti i motociclisti che puntano a visitare la Lombardia.

"Il prodotto - ricorda Maullu - consiste in 12 itinerari video e un booklet, realizzati in collaborazione con i Moto Club delle zone più interessanti per l'attività mototuristica, con un'offerta diversificata di contenuti". Uno sguardo attento e dettagliato ai punti più interessanti del territorio, con consigli sui luoghi e i percorsi da seguire, le località dove sostare o pernottare, senza dimenticare i posti più interessanti per degustare prodotti locali. "Il progetto si svilupperà ulteriormente nel corso del 2011 - ha spiegato Maullu - con un progressivo inserimento di itinerari e guide utili al mototurista. Il mototurismo muove ogni anno circa 800.000 persone in Italia e circa 160.000 in Lombardia". Un trend in costante crescita lungo le strade della Lombardia, a cui la Regione guarda con particolare interesse. "A dispetto dei pregiudizi - prosegue l'assessore - si tratta di un turismo discreto e attento alla tutela dell'ambiente. La Lombardia è ricca di luoghi da visitare per ogni motociclista, per un itinerario di giornata o un viaggio più lungo, sotto il denominatore comune dello spettacolo offerto dai paesaggi lombardi e dalla varietà dei percorsi. E sono sempre di più i mototuristi stranieri che attraversano i passi alpini e trascorrono le loro vacanze o i fine settimana sul territorio lombardo. Il Lago Maggiore, quello di Como e il Garda sono le mete privilegiate, ma non mancano i luoghi meno conosciuti, considerati solo di passaggio per l'automobilista. Sono, peraltro, turisti con forte capacità di spesa e questo elemento è determinante per rafforzare il comparto del commercio".

Accanto a "Mototurismo in Lombardia", la Regione ha presentato a Eicma lo "stato dell'arte" delle piste ciclopedonali. Un'offerta turistica che prevede una mappatura di oltre 2000 km di percorsi: veri e propri road book con i percorsi dettagliati, la possibilità dell'utilizzo combinato di treno e bici, con arrivo e partenza in corrispondenza di stazioni ferroviarie. I 55 road book realizzati possono essere scaricati dal sito www.turismo.regione.lombardia.it e, grazie alla rilevazione satellitare, dal sito è inoltre possibile scaricare le tracce gps, da caricare sui dispositivi di nuova generazione, e visionare i percorsi come preview su Google Earth. I road book prodotti, che non esauriscono il ricco patrimonio in costante crescita di percorsi cicloturistici, si articolano su tutte le province lombarde e sono suddivisi in 21 percorsi naturalistici, 21 lungo le vie d'acqua, che rappresentano una delle ricchezze e peculiarità dell'offerta turistica lombarda, 3 attorno ai laghi e 10 lungo le vie storiche (Via Francigena, Via Carolingia). "Stiamo lavorando - ha aggiunto Maullu - attorno all'idea di promuovere, attraverso gli incentivi sui sistemi turistici e i bandi sulla competitività, i Bike Hotel che hanno servizi specifici come menù personalizzati, possibilità di garage per la propria moto e un 'pronto intervento' per il mezzo nel caso di panne o di una veloce manutenzione; ovviamente prevedendo sconti e convenzioni per i ciclo e mototuristi. Così si può sviluppare un prodotto turistico di qualità a supporto dell'accoglienza: valorizzando le diverse tipologie di turismo e traducendo le risorse del territorio in prodotti di grande appeal con valenza nazionale e internazionale".

I PERCORSI MOTURISTICI, IN SINTESI : Voghera, Tour dell'Oltrepò (350 km); Sesto Calende, Tour dei passi alpini (450 km); Lecco, percorso A (Valsassina e Valvarrone, 180 km), percorso B (lago e alpeggi,250 km), percorso C (Valle di San Martino, 250 km); Milano, Museo dei Trasporti, Lago Maggiore (190 km); Milano, L'Adda con Leonardo (150 km); Como, lungolago (300 km); Como, Val Cavargna e Val d'Intelvi (180 km); Milano, Lago d'Iseo e piramidi lombarde (230 km); Bergamo, Val Brembana e Val Masino (250 km); Brescia, Val Trompia (250 km); Pandino (Cr), Giro della bassa (450 km); Varese, il Varesotto (180 km).

I ROAD BOOK PER LA BICI I PERCORSI NATURALISTICI - Golena Po, Tra Mincio e Po; ciclovia Val brembana; Colline Bergamasche; Dalla Pianura al Lago di Garda; La Lomellina tra Pavia e Vigevano; Lomellina tra il Po e la pianura; Lomellina, terre d'acqua; Lomellina, le Riserve Naturali; La ciclovia della Val Seriana; Le colline Comasche; La ciclovia dei Parchi; La verde Valganna; La Franciacorta; Il Parco del Ticino; Il Sentiero Valtellina - I tappa; Il Sentiero Valtellina - II tappa; La ciclovia della Val Bregaglia; La piana di Chiavenna; La Bassa Bergamasca; La ciclovia della Valtenesi. Totale: 768,4 km.

LE VIE D'ACQUA - Il Naviglio di Bereguardo; I Navigli Cremonesi, I e II tappa; Il Canale Villoresi, I - III tappa; Il Naviglio Martesana; Il Naviglio Grande; Il Naviglio Pavese; La Muzza tra Cassano e Lodi; La Muzza tra Lodi e l'Adda; L'Adda e il Naviglio di Paderno; Il Po tra Lodigiano e Cremonese; La Ciclovia sinistra Po; Verso la confluenza tra Oglio e Po; Il Mincio dal Garda a Mantova; La Greenway del torrente Morla; La ciclovia del Lambro; Tra Adda e Po; La ciclovia del Mella; Tra Mantova e il Po. Totale: 720,1 km.

LAGHI E DINTORNI - I tre laghi; da Brescia al Lago di Garda; Le Colline moreniche del Garda. Totale: 84,7 km.

LE VIE STORICHE - La via Carolingia, I - V tappa; La via Francigena in bici, I - III tappa; La ciclovia delle Città Murate; il Po nelle terre Matildiche. Totale: 489,6 km.

(Lombardia Notizie)

mercoledì 27 ottobre 2010

Turisti in bicicletta


Nel mio recente giro in Toscana, particolarmente nel sud della provincia di Siena, ho notato tantissimi turisti in bicicletta. Veramente un numero notevole.
Ho pensato che evidentemente non è la conformazione del territorio che attira, non importa essere in pianura, ma è basilare che sia ovviamente una bella zona e che abbia una organizzazione ricettiva e di assistenza dedicata al cicloturista.
Il territorio dell'Oltrepò potrebbe, potenzialmente, essere molto interessante per questo tipo di turismo, ma deve organizzarsi.
Devono essere gli operatori a mettere in piedi tutte quelle strutture e accorgimenti che rendono piacevole il soggiorno a questi particolari turisti.
Per avere un'idea di cosa serve, basta dare un'occhiata al sito Terre di Siena dove espone la carta dei servizi.
Avevo già parlato di cicloturismo dopo un convegno sul turismo tenuto nell'ambito di SALICEDORO.
Il 3 settembre parlai anche di contributi per la mobilità ciclistica.

giovedì 12 agosto 2010

Cicloturismo



Nel corso del convegno sul turismo, durante la manifestazione SALICEDORO, un relatore esperto tour operator, parlò dell'importanza del cicloturismo nei comprensori turistici.
Da noi questo messaggio tarda a passare: il cicloturista viene ancora visto come un poveretto che non ha neppure l'auto, che non spende e quindi non interessa.
Niente di più sbagliato. In molte altre zone invece si è capito l'importanza del fenomeno e ci si dà un gran daffare per attirare tale tipo di utenza: si crea e pubblicizza itinerari ad hoc, si organizza il trasporto bagaglio fra un albergo e il successivo (vendendo un pacchetto vacanza fatto di 7 o più giorni con mezza pensione in alberghi via via raggiungibili con una giornata di biclicletta), si offre un minimo di assistenza meccanica.
Esiste un sito dedicato al cicloturismo in cui è possibile trovare itinerari già sperimentati, con anche l''indicazione di dove mangiare e dormire, ma, digitando Godiasco, non appare nulla perchè da noi in effetti non c'è nulla di organizzato da proporre.
La possibilità non ci mancherebbe: perchè non si inizia a "fare sistema" (espressione abusata, ma mai concretizzata) fra le tante, troppe, pro loco, le associazioni amatoriali di ciclisti (da noi Il Pedale Godiaschese) e le associazioni di albergatori per ideare degli itinerari ed i relativi punti di ristoro e pernottamento ?
Per ora una sola cosa è stata fatta per il cicloturismo: affossare la Greenway.
Aria diversa tira da altre parti (e basterebbe copiare):
Nel Parmense, in Toscana, in Austria, sul Danubio, in Provenza, in Irlanda e in mille altri luoghi.

lunedì 9 agosto 2010

Musei del Cibo




La Provincia di Parma, ricca di famose specialità gastronomiche, ha realizzato i "Musei del cibo" disponendoli sul proprio territorio in modo sparso: a Soragna quello del parmigiano reggiano, a Felino quello del salame, a Langhirano quello del prosciutto. Il tutto organicamente collegato, anche con persorsi per biciclette, all'aspetto turistico.
Mi chiedo perchè non organizzarsi in modo analogo anche da noi, almeno per la valle Staffora. Per inciso ricordo che al convegno sullo sviluppo del territorio, fu detto che il turismo in bicicletta è un aspetto estremamente interessante e remunerativo per le zone ricche di natura.

lunedì 19 luglio 2010

Convegno al Diviani il 27 luglio ore 17.30


Nell'ambito delle manifestazioni per SALICEDORO,
I° Tavolo di lavoro: Territorio Turismo Terme
QUALI SCENARI PERCORRIBILI

Martedi 27 Luglio 2010 Auditorium Fondazione “E. Diviani”, Via Damiano Chiesa, Salice Terme (PV)

h17:30 - APERTURA DEI LAVORI:
Francesco Preti Presidente Associazione Albergatori OltrePò
Renata Crotti Assessore Turismo e attività Termali Provincia di Pavia

h18:00 - RELAZIONI
Alberto Corti, Direttore di Federviaggio Confturismo, “Travel experience - il consumer al centro del nuovo Turismo organizzato”
Giuseppe Bogliani, docente Zoologia Università degli Studi di Pavia: “Il valore naturalistico dell'Oltrepo Pavese”
Marco Morandotti, Dipartimento Ingegneria Edile e del Territorio, Università degli Studi di Pavia: “La comunicazione del territorio fra conoscenza e valorizzazione”
Giuseppe Moglia, Assessore Turismo di Bagnaria “Il Turista di domani: istruzioni per l’uso. Tecnologia e Turismo”
Discussant: Stefano Denicolai, Università degli Studi di Pavia, Direttore AAO

18:45 - TAVOLA ROTONDA, oltre ai relatori, partecipano:
Anna Corbi, Sindaco Comune Godiasco
Romano Ferrari, Sindaco Comune Rivanazzano Terme
Paolo Massone, Presidente Consorzio Tutela Vini OltrePò Pavese
Riccardo Roncan, Associazione Pietra Verde
Francesca Maria Montemagno, Resp. Comunicazione Gruppo AFIN per Terme di Salice
Giorgio Matto, Vice Presidente Federterme per Terme di Rivanazzano
Giulio Moro, Terme Negrini
Giorgio Remuzzi, presidente GAL OltrePò
Stefano Denicolai, Università degli Studi di Pavia, Direttore AAO
Moderatrice: Pierangela Fiorani, Direttore del quotidiano “La Provincia Pavese”

Al termine dei lavori verrà offerto un aperitivo a tutti i partecipanti del workshop
.
Tutti sono invitati.

giovedì 13 marzo 2008

Pista Ciclabile Voghera Varzi

A dieci giorni dalla camminata da Voghera a Salice per chiedere il ripristino della ex ferrovia come pista ciclo pedonale, ecco un articolo de La Provincia che parla della lodevole iniziativa del comune di Ponte Nizza.
Purtroppo invece io sono consiglire a Godiasco, uno dei due comuni che addirittura si sono venduti la sede ferroviaria e che brilla per insensibilità al problema. Insensibilità tano più colpevole perchè non solo trascura una legittima istanza dei residenti in valle Staffora, ma addirittura non riesce neppure a capire che la realizzazione avrebbe enormi ricadute sul turismo. Il nostro sindaco manager aveva una gran fregola di approvare la realizzazione della clinica mangiaparco, lì c'era business: la pista ciclabile non gli interessa proprio. Quando fu fatta la prima manifestazione, nel settembre del 2004, addirittura si segnalò come l'unico sindaco che non si era neppure fatto trovare al passaggio del corteo di ciclisti, contrariamente a tutti gli altri sindaci.
Ora invece, forse già respirando aria elettorale, si è premurato di presntarsi con un paio di pretoriani alla tappa di Retorbido e a quella di Rivanazzano/Salice, arrivando ad entrambe in auto: quanto bastava per farsi vedere. Probabilmente anche lui si era accorto di quanto poi avrenne detto l'assessore provinciale al territorio "i cittadini vogliono questa pista ciclopedonale, e i cittadini sono elettori ..."
Grazie comunque al comune di Ponte Nizza, retto evidentemente da persone meno miopi. Speroche il loro esempio venga presto imitato da tanti altri (Codevilla e Retorbido hanno quasi ultimato i lavori).
Il nostro sindaco illuminato manager sta invece aspettando che il nuovo duo di enfant prodige rinnovatori della politica locale gli dicano di muoversi ...
In che mani ....





MARTEDÌ, 11 MARZO 2008

Pagina 26 - cronaca

Il piano. Si recuperano massicciata e stazione

Dal treno alle biciclette Ponte Nizza ora investe sulla nuova Voghera-Varzi




PONTE NIZZA. Il recupero della massicciata della Voghera-Varzi, culminata con la camminata andata in scena nei giorni scorsi in occasione della Giornata nazionale delle ferrovie dimenticate, è un problema che sta particolarmente a cuore al sindaco di Ponte Nizza, Mario Luciano Domenichetti che intende realizzare anche un museo sulla Voghera-Varzi. «Nelle scorse settimane - spiega il primo cittadino di Ponte Nizza - è stato redatto, dall’ufficio tecnico del nostro Comune, un piano di fattibilità. Ora è stato dato l’incarico per redarre il progetto esecutivo per recuperare un vecchio stabile, sito al fianco della stazione di Ponte Nizza della Voghera-Varzi nell’intento di trasformarlo in un centro polifunzionale». E Domenichetti spiega: «Il nostro intento, recuperando questo edificio di particolare valenza, è quello di realizzare il museo cartaceo della ex ferrovia Voghera-Varzi ed il museo dedicato ad Italo Pietra. Il tutto sarà possibile grazie al materiale che ci è stato donato dall’ingegner Tacconi della Voghera-Varzi che ci permetterà di ricordare in questo modo la ferrovia che da Voghera risaliva la Valle Staffora». Ma il nuovo edificio andrà ad ospitare anche le varie associazioni presenti sul territorio: dalla Pro Loco all’Associazione Alpini. Ma non finisce qui. «Infatti - sottolinea ancora il sindaco di Ponte Nizza - vorremmo realizzare anche un punto di divulgazione di informazioni turistiche non solo di Ponte Nizza ma di tutta la Valle Staffora divenendo dunque centro di riferimento per chi percorre la valle ed intende avere informazioni relative ad alberghi, strutture ricettive, ristoranti, percorsi naturalistici ed altro ancora. Spero, prima della fine del mandato, di riuscire a realizzare questa struttura museale e turistica. Dobbiamo dire grazie alla Comunità montana - conclude Domenichetti - che ci ha finanziato l’inizitiva con un contributo di 75 mila euro». Infine non va dimenticato che a Ponte Nizza il tratto della ex ferrovia Voghera-Varzi è già stato sistemato e recuperato, in quanto di proprietà del Comune, trasformandolo in una pista ciclabile. La vecchia ferrovia torna insomma a rivivere. Sui pedali.Alessandro Disperati