Leggo a pagina 7 del programma della lista Berogno, sotto la voce "Identità", ..."la vocazione storica (Godiasco, centro studi di storia locale, mostre, valorizzazione antichi palazzi)". Mi chiedo con quale faccia riescano a scrivere tali concetti. Noi ci siamo battuti dall'estate del 2007 per costituire una fondazione atta a rilevare, con i comuni limitrofi, provincia, regione, fondazioni, privati, il palazzo Pedemonti Malaspina. Abbiamo sempre trovato una totale chiusura e una pervicace mistificazione nell'inventarsi che noi volevamo far comprare tutto al comune.
Come poi se fosse una bestialità maggiore dell' aver dato milioni alla Juvenus! L'amministrazione uscente (speriamo definitivamente) ha contrastato ogni nostra proposta in merito, di fatto bloccando il progetto. Non è riuscita neppure a trovare una sistemazione (una stanza asciutta e sorvegliata) ai faldoni dell'archivio Malaspina. Noi presentavamo il progetto del museo multimediale, trovavamo parte dei finanziamenti e loro nulla, incuranti del fatto che il maggior palazzo del paese finisse in monolocali. Non han fatto nulla neppure per contrastare una costruzione moderna attaccata al palazzo, almeno imponendo il rispetto di canoni estetici rispettosi della storia e delle tradizioni edilizie locali. Non hanno fatto nulla per decenni per rendere presentabile l' antistante piazza Cagnoni, han trascurato per anni le tele oggetto del lascito Novaresio fino a rischiare di sciuparle e causando un contenzioso con la famiglia del pittore. Sulla vicenda Marinetti abbiamo scritto in febbraio: han fatto una pietosa figura. Con quale faccia si ergono ora a paladini della storia, degli edifici, della cultura godiaschese ? Ma non si rendono conto di quanto ridicole siano le loro affermazioni ? Mi chiedo poi come sia stato possibile che la signora Corbi in due anni (dal 2007) non abbia mai trovato il tempo di dire che era doveroso agire per salvare il palazzo, eppure era "vicina" alla maggioranza, tanto da essere nominata rappresentante del comune nel consiglio delle Terme di Salice; avrebbe almeno dovuto provare ad intervenire sulla figlia, capogruppo di maggioranza in consiglio comunale. Nè di più ha fatto il sempre presente Riva, forse troppo impegnato a costruire presidenze con operatori turistici e giovani leve del calcio, forse ritenute elettoralmente più appaganti.
Ci siamo mossi solo noi, per due anni, e continueremo a farlo.
Questo quello che scrivevamo su questo sito il ...
venerdì 29 agosto 2008
Ma non dimentichiamo Palazzo Malaspina Pedemonti
L'estate scorsa fu messo in vendita il palazzo costruito dalla famiglia Malaspina nel XV secolo. Proponemmo che si formasse una cordata di enti locali, aziende, istituzioni e privati per costituire e finanziare una Fondazione in grado di acquisire e gestire il palazzo. Siamo certi che sarebbe la sede ideale per un costituendo Museo delle Tradizioni e della Storia della Valle. Nel luogo abitato per secoli dai signori che comandavano tutto l'Oltrepò ci piacerebbe venissero ospitate mostre di reperti, documenti: tutto ciò che può contribuire a tenere viva la memoria di coloro che in questa valle hanno vissuto nei secoli, la memoria delle loro vite, dei loro sacrifici, della loro cultura. Archivi parrocchiali, quadri, attrezzi, giochi, fotografie, diari. Potrebbe ospitareuna mostra anche per le eccellenze attuali, prima fra tutte la produzione di vini. Un'azienda del nostro comune ha vinto nei giorni scorsi un importante premio in un concorso vinicolo: non avremmo tutti interesse a "fruttarne" gli effetti ? Abbiamo trovato la disponibilità di investire in questa opera culturale il Centro Studi Malaspiniani di Mulazzo che avrebbe versato 200.000 euro. Il nostro comune è sempre stato sordo e si è ingegnato a dare cattiva informazione per intorbidare le acque sostenendo che noi volevamo che il comune acquistasse tutto da solo. Falso. E purtroppo se il nostro comune non si muove, anche con un contributo simbolico, nessun altro ente, ovviamente, contribuirà. Finirà che per la scarsa sensibilità dei nostri attuali amministratori perderemo questo importante patrimonio ? Finirà come con le memorie del poeta pittore futurista Marinetti, sparse ai quattro venti perchè i nostri rappresentanti neppure sapevano chi fosse ? Andate a vedere a Volpedo, dove un'intelligente amministrazione valorizza il concittadino Pelizza ed in suo nome riesce a far rinascere a nuova vita un paese polveroso ! Ma solo a noi devono toccare amministratori come questi ?
martedì 26 maggio 2009
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