Riceviamo un commento da una persona che fa pesanti apprezzamenti sul nostro lavoro, prima di minoranza, poi di candidati a governare. Vorremmo dire a questo lettore anonimo che la sua critica è fatta di parole, ma non di fatti. Ci dica per favore dove abbiamo esercitato "la teoria del sospetto e la ricerca del marcio". Abbiamo sempre citato i fatti, e solo quelli in tutti gli anni di lavoro come minoranza. Vorremmo sapere da questo lettore, talmente certo delle sue idee da non firmarsi, se abbiamo esercitato la teoria del sospetto e la ricerca del marcio nell'indicare la fallimentare gestione delle Terme di Salice che vede chiudere l'esperienza comunale con 4 milioni di perdite (o dovrei dire otto miliardi di vecchie lire, per farmi capire anche da lui?) e 3,5 milioni (7 miliardi) di debiti con le banche. Se l'abbiamo esercitata nel chiedere di intraprendere una azione di responsabilità per identificare i colpevoli, largamente motivata sia dalla relazione dell'amministratore provvisorio Pietro Bina, sia da quella dell'avv. Allegrini. Forse l'abbiamo esercitata nell'indicare la ttrascuratezza nel gestire i parchi pubblici e le pubbliche vie ? Forse l'abbiamo esercitata nel denunciare il metodo della privatizzazione delle Terme, o il progetto clinica nel parco denunciando che la regione Lombardia aveva autorizzato un vero ospedale e non un semplice centro di riabilitazione sportivo ? Forse l'abbiamo esercitata nel denunciare l'assenza, nella privatizzazione, di un piano industriale e di un patto parasociale che obbligasse i nuovi soci ad adempere il piano di investimenti promesso (quando parlavano di grand hotel e non di clinica)? Forse l'abbiamo esercitata nel sostenere che era prioritaria la sistemazione della fognatura in Salice rispetto alla realizzazione della fontana, peraltro costosa? e che non ha utilizzato nessun progetto regalato al comune da un illustre architetto nostro concittadino preferendo farne redigere un altro, spendendo ulteriore denaro pubblico ? Caro amico, sai perfettamente che potrei continuare fino alla noia. Preferisco fermarmi qua. Per quanto riguarda i valori, se ti ha fatto saltare la mosca al naso la trascrizione del discorso tenuto da Berogno, è con il tuo candidato che ti devi far sentire, non con me che ne ho riportato fedelmente le parole, senza nulla aggiungere nè togliere. Come ben sai ho un alto concetto dell'amicizia, della lealtà e dell'onore: tutte cose che sono, o dovrebbero essere, in uso non "dalle mie parti", ma ovunque. Altri che scrivono falsità o che tergiversano i fatti dovrebbero farsi un piccolo esame di coscienza. Sei d'accordo ? Spero di leggerti ancora, magari con la firma: tanto per confermare che la serietà, la trasparenza, la correttezza e l'onore vorrebbero che si metta la propria faccia in mostra, quando si espongono delle idee e ancor più delle critiche sulla moralità altrui. Per non rischiare di farle sembrare gratuite calunnie.
Questo il commento ricevuto:
Anonimo ha detto...
Pur non condividendo una sola parola di quello che dici, caro Alberto, leggo volentieri il tuo blog. Gli argomenti sono sempre molto vari, ma accomunati da un unico denominatore, la teoria del sospetto e la ricerca del marcio. Il continuo sostenere che gli altri sanno fare solo cose sbagliate ed il continuo insinuare enormi falsità, al limite della calunnia, prima nei confronti di Angelo De Antoni ed ora nei confronti di Elio Berogno e Anna Corbi, rendono sempre meno credibile il tuo pensiero, anche quando, forse, dici qualcosa di sensato. Non so come si fa politica dalle tue parti, ma qui, in oltrepo, amiamo persone moderate e rispettose dei valori, specialmente quando si tocca la propria sfera familiare, il paese natale e le amicizie, tutti argomenti che dimostri di non conoscere. Per fare l'Amministratore di questo paese, bisogna prima conoscerne storia e tradizioni. Da cittadino di questo Comune non vorrei mai essere rappresentato da te, neanche tra le file della minoranza, che male rappresenti e che male ha fatto per il paese in questi ultimi cinque anni. Un elettore
30 maggio 2009 14.59
sabato 30 maggio 2009
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anch'io sono anonimo, ma a differenza di te, caro anonimo elettore "moderato", non mi firmerei come anonimo quando si fanno critiche cosi' pesanti, altrimenti questo si chiama con un preciso termine in italiano: "provocazione", e nulla vieta di ritenere opera delle liste concorrenti una simile iniziativa; tanto basta seminare un po' di zizzania per mietere nel raccolto dell'avversario sperando di disiorentare soprattutto gli elettori cosidetti moderati.
RispondiEliminaanch'io vengo da fuori (da Milano) come tanti in questo Comune ed abbiamo scelto questo posto per la sua piacevole e naturale bellezza ed orgogliosi di questo vogliamo contribuire alla crescita ed allo sviluppo della comunita', non certo per attaccare le "persone moderate e rispettose dei valori, specialmente quando si tocca la propria sfera familiare, il paese natale e le amicizie". Cosa volete voi provocatori, un comune autoctono e chiuso in se' stesso, che prima di accettare il "foresto" pretende di sottoporlo ad una sorta di patentino che attesti la conoscenza di "storia e tradizioni" di Godiasco e Salice?
Bene, prima di stabilirmi a Godiasco, ho frequentato Salice per piu' di venti anni ed ho osservato benissimo la vostra storia e le vostre tradizioni: caro elettore anonimo non ti rendi conto che e' stato sotto gli occhi di tutta la Lombardia (se non d'Italia) la lenta agonia di questo stupendo posto che tutta la Lombardia ci invidiava? Chi ha saputo difendere e sviluppare la "storia e le tradizioni"? Chi ha governato da sempre questo posto o chi e' stato all'opposizione?
il mio stesso nick (Staffora) vuole essere un augurio per andare ben oltre i confini del proprio comune;
caro elettore anonimo cosa pensi di ottenere cercando di innescare una miccia xenofoba? chi non e' nativo non puo' rappresentare questa comunita'? ma ti rendi conto dell'assurdita' della tua provocazione; non sei proprio tu che non rispetti e non conosci le tradizioni e la storia della tua terra?
Questa e' la terra dell'antica via del sale che per secoli e' stata un crocevia di scambi culturali ed economici; questa e' la terra dei Malaspina; questa e' la terra di Cagnoni, Marinetti e Italo Pietra
e mi fermo qui
firmato Staffora