Riporto una lettera al direttore indirizzata a La Provincia dal nostro concittadino, sempre informatissimo e preciso, Egidio Picco. Spero anche che interessi meno persone possibile ...
Giro di vite ai permessi per i parenti dei disabili
Ci sono notizie di grandissimo interesse sociale che non sono mai abbastanza sufficientemente pubblicizzate.
La legge 104 del 1992 prevede la possibilità per i dipendenti di assentarsi dal lavoro per tre giorni - ogni mese - allo scopo di assistere un familiare gravemente disabile. La retribuzione, durante l’assenza dal lavoro, è totalmente a carico dell’Inps per i lavoratori privati e dell’Inpdap per i dipendenti pubblici. Ma di recente sono state introdotte alcune novità importanti, con lo scopo di dare un «giro di vite» sulla fruizione di questi permessi.
La prima novità riguarda l’esclusione della possibilità di assentarsi per alcune categorie di familiari che prima, invece, erano incluse. Infatti ora i permessi sono concessi ai genitori, al coniuge e ai parenti e affini fino al secondo grado di parentela (per esempio nonni, fratelli, cognati ecc.) del disabile. Quindi, non sarà più possibile per i parenti e affini di terzo grado (per esempio i pronipoti, zii, ecc.) fruire delle assenze retribuite, a meno che i genitori o il coniuge del disabile siano in condizioni di impossibilità di assisterlo perchè anziani, invalidi a loro volta o deceduti. Resta invece confermato il fatto che non si ha diritto ai permessi durante il ricovero a tempo pieno del disabile. E che ne abbia diritto un solo lavoratore per ogni disabile. Tuttavia, non sarà più necessaria l’assistenza esclusiva e continuativa, nè la convivenza: in questo modo, si allarga la possibilità di ricorrere ai permessi. Uno dei benefici maggiori è quello di poter scegliere la sede di lavoro più comoda, se disponibile, e comunque di non poter essere trasferiti ad altra sede, senza consenso. Questa norma resta valida, ma si specifica che la sede scelta deve essere quella più vicina alla residenza del disabile da assistere. La procedura per la richiesta dei benefici per la legge 104 è rimasta praticamente invariata. Vale comunque la pena ricordare che la legge prevede una nuova serie di controlli sulla legittima fruizione di tali permessi. Controlli, è stato annunciato che saranno a campione e più severi.
Egidio Picco Godiasco
giovedì 27 maggio 2010
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