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giovedì 2 febbraio 2012

I costi della politica

Un argomento molto di moda sono i costi della politica.
Non sono molto d'accordo. A mio avviso il costo dice poco o nulla.
Quando si acquista un bene o un servizio, quello che importa a mio avviso non è il costo, ma il rapporto fra la qualità ed il prezzo.
Se la qualità è alta, anche un prezzo alto può essere tollerabile, ma se la qualità è talmente scadente da rendere non utilizzabile il bene, anche il calare fortemente il costo può non bastare.
Anche se un bel paio di scarpe costa 150/200 euro, per un paio di finta pelle con suola di plastica mal incollata lo spendere solo 30 euro può essere lo stesso una fregatura perchè poi si è costretti a non indossarle e a buttarle via.
Allora io penso che quando ci si lamenta di (tanta) parte della classe politica e si invoca un dimezzamento del loro stipendio si compia un grossolano errore. Se un parlamentare è un farabutto, non è che pagandolo meno diventa meno farabutto, meno pericoloso, più produttivo, più attento all'interesse pubblico: farabutto era e farabutto resta. A noi cittadini interessa pagare meno i farabutti o essere rappresentati da galantuomini competenti e ben pagati? La risposta mi sembra ovvia. Allora è un problema di qualità delle persone, non semplicemente di costi.  Per di più vorrei notare che tutti coloro che sono nelle istituzioni e ci fanno rabbrividire solo a guardarli, li abbiamo mandati noi con il nostro voto e, prima, sono stati designati ad entrare nelle liste elettorali scelti arbitrariamente da potenti capi partito: essi che sono tali  (potenti ed incontrollati) perchè i cittadini disdegnano di entrare nei partiti a sorvegliare cosa stanno facendo, a dire la loro, a spronare, controllare, censurare, cacciare.
Inoltre non capisco bene come mai ci sia tanta animosità (spesso giustificata) verso i costi della politica, ma non vi sia altrettanta attenzione verso la razionalizzazione di quei costi. Esempio: nella nostra zona potremmo fondere 5 comuni facendone uno solo. Si risparmierebbero 4 sindaci su 5, una quindicina di assessori, qualche decina di consiglieri comunali, 4 su 5 revisori dei conti ecc ecc.
Stranamente questo interessa poco: mah, mistero.
Questo premesso, noto anche che spesso viene fatta, come spesso succede, di ogni erba un fascio.
Tutti coloro che occupano una qualche carica elettiva sono dei tipi profumatamente pagati: non sempre è vero.
Oggi ho ricevuto lo "statino dello stipendio" che mi spetta nella qualità di consigliere comunale nel Comune di Godiasco, per l'intero anno 2011.
Queste le voci:

Indennità di presenza 2011: euro 113,89
Irpef netta                                     26,19
Addizionale regionale                       1,40
Netto da percepire                      86,30
Ovviamente le ritenute sono in acconto e devo inserire il tutto in dichiarazione dei redditi.

Direi che non mi sono arricchito.

venerdì 20 gennaio 2012

Anche questi sono "costi della politica" ....

Un interessante articolo apparso su La Voce su di un argomento che raramente viene toccato. 
Quanto spendono in un anno gli enti pubblici per patrocinare/ sponsorizzare fiere, feste e altri eventi?
Che procedure vengono seguite? Che rendiconti sono presentati a posteriori?
Sono queste domande che nessuno si è mai posto nei periodi di "vacche grasse", ma ora la cosa è diversa.
Taluni enti poi organizzano eventi senza rimorsi sostenendo che non loro hanno speso, ma un altro ente pubblico che materialmente ha finanziato l'iniziativa; dimenticano forse che il denaro proviene sempre e solo dalle tasse e dalle imposte pagate dai cittadini (quelli che le pagano).

SE UN PATROCINIO NON SI NEGA A NESSUNO
di Luigi Oliveri
Dalla sagra strapaesana alle ricerche di mercato più improbabili: comuni, province e Regioni non lesinano denaro in sponsorizzazioni, patrocini e contributi. La normativa prevede la pubblicazione successiva della spesa sostenuta, ma non esiste una rilevazione nazionale del volume delle risorse erogate. E finora i tentativi di limitare le spese di rappresentanza hanno solo creato grandi polveroni. Eppure un totale divieto permetterebbe di risparmiare centinaia di milioni di euro. A quanti punti di pressione fiscale locale in meno potrebbero equivalere?
Negli ultimi mesi, di tagli alle spese si è parlato molto, ma fatto ben poco. La manovra-Monti ha operato prevalentemente sul lato delle entrate. Scelte connesse a riduzioni di spese improduttive se ne sono viste ben poche. Anche perché occorre, ovviamente, autonomia di giudizio e coscienza nel riconoscere come tali quelle dalle quali, molto spesso, derivano consensi e voti. E delle quali la politica non riesce a fare a meno. Nonostante la presenza di un governo “tecnico”.

IL FLUORILEGIO DEI CONTRIBUTI

Una recente inchiesta dell'Espresso, intitolata “Cento caste, uno spreco”, riporta un florilegio di decine e decine di esempi di contributi erogati da Regioni, province e comuni per le finalità più criticabili. (1) Soprattutto in tempi di grave crisi. L’articolo cita situazioni che agli operatori degli enti locali sono, purtroppo, ben note: dal contributo per la sagra strapaesana, all’erogazione finanziaria per ricerche di mercato o iniziative di comunicazione, dal sostegno al raduno, al finanziamento di eventi culturali improbabili, fino ai contributi a manifestazioni cittadine o da strapaese con bancarelle espositive e di vendita.
L’entità dei contributi è la più varia: dalle poche alle centinaia di migliaia di euro, spese senza alcun effettivo controllo non tanto del processo di spesa, quanto dell’utilità della stessa.
Unico “baluardo” per controllare questo fiume di denaro che gli enti territoriali continuano a spendere in lungo e in largo sarebbe l’articolo 12 della legge 241/1990, norma annoverabile tra le più inefficaci e inutili mai emanate dal legislatore, secondo la quale occorre pubblicare in via preventiva i criteri e le modalità per erogare i sussidi pubblici. Tuttavia, spessissimo tali criteri non risultano esistere o si limitano ad attribuire agli organi politici la piena discrezionalità nello scegliere se, a chi e per quale somma erogare i contributi: il che equivale all’assenza effettiva di qualsiasi criterio.
Nonostante la normativa preveda la pubblicazione successiva della spesa complessivamente sostenuta, non risulta esistere una rilevazione nazionale del volume delle risorse erogate per contributi. Insomma, nessuno è in grado di stabilire quanto gli enti territoriali (ma anche lo Stato) spendano in un anno a questo titolo.
In merito, legislatore e Corte dei conti hanno dimostrato di avere le idee estremamente confuse. L’articolo 6, commi 8 e 9, del decreto legge 78/2010, convertito in legge 122/2011, ha provato a mettere il naso sulla questione: la spesa per “relazioni pubbliche, convegni, mostre, pubblicità e di rappresentanza” è limitata al 20 per cento di quella sostenuta nell'anno 2009 per le medesime finalità e si vieta del tutto la spesa per sponsorizzazioni.
La norma è servita solo a creare un immenso polverone. Le sezioni regionali della Corte dei conti hanno dimostrato di avere concezioni diverse e inconciliabili del concetto di sponsorizzazione e di spese per relazioni pubbliche, creando con i loro pareri un inestricabile reticolo interpretativo che, alla fine, consente di effettuare in ogni caso le spese per contributi, visto che sostanzialmente per “sponsorizzazioni” pare debba intendersi il vero e proprio contratto privatistico, col quale, nei fatti, mai si regolano le erogazioni a fini di contributi.
Sfugge del tutto, dunque, un controllo generale sull’efficacia della norma che avrebbe voluto tagliare dell’80 per cento la spesa.
È possibile provare a stimare molto all’ingrosso il volume di spesa come emerge dalla seguente semplice tabella:

Anche rimanendo estremamente prudenti sulla media delle spese per contributi, si arriva facilmente a superare il miliardo di euro, la gran parte dei quali ricadente sul sistema degli enti locali e, in particolare, dei comuni. Probabilmente, la spesa globale per contributi relativi a iniziative come quelle esemplificare da L’Espresso è anche significativamente più ampia.

LE TASSE DEI COMUNI

Alcune considerazioni, allora, si impongono. Nel rapporto costi-benefici, occorrerebbe chiedersi quanto negativamente incida sulla comunità l’incremento di tasse regressive, che cioè colpiscono di più i redditi più bassi, come Iva e accise sulla benzina, rispetto all’eventuale diminuzione o eliminazione della spesa per contributi tipo sagra della pizza.
Sarebbe da tenere in altissima considerazione la possibilità di risparmiare centinaia di milioni di euro, se non miliardi, rinunciando del tutto anche se per un breve periodo, diciamo tre anni, a spese di questo genere, modificando le disposizioni dell’articolo 6, commi 8 e 9, della legge 122/2010 spiegando chiaramente il totale divieto di contributi e patrocini, oltre che di sponsorizzazioni, salvo che per eventi di rilevanza storica, culturale e internazionale paragonabili al Palio di Siena. Gli enti locali dovrebbero essere contestualmente obbligati a tracciare il risparmio forzoso di queste spese, investendo la media di quanto dedicato nei tre anni precedenti a tale titolo al rimborso dei prestiti accesi, così da ridurre effettivamente l’indebitamento. Obiettivo che dovrebbe essere primario e fondamentale.
I sindaci dei comuni saranno a breve chiamati a riattivarsi per introitare la nuova Imu anche sulla prima casa, con costi molto più alti per effetto della rivalutazione delle rendite catastali. Probabilmente, per ottenere effettivi benefici per le casse comunali dovranno alzare il livello medio di imposizione dello 0,4 per cento. Sarebbe opportuno chiedersi, in vista di manovre tributarie di questo genere, quanti punti di pressione fiscale locale potrebbero essere risparmiati col contenimento di costi per contributi di discutibilissima utilità che, pure, si continuano a spendere a profusione.

(1) L’Espresso n. 52/2011, pagina 38.


martedì 13 dicembre 2011

Senza parole?







































Stesso tipo di soggetti, foto scattate il 12 e 13 dicembre 2011 intorno alle 17.30.
Il comune di Rivanazzano Terme e quello di Godiasco.
I due alberi di Natale.
Le rotatorie all'ingresso di Rivanazzano e di Salice (entrambe tuttavia in territorio di Rivanazzano)
Il video che segue, dei Ricchi & Poveri, vuole essere solo il pretesto per una battuta che magari qualcuno troverà tuttavia odiosa.
Queste foto, rappresentanti gli stessi soggetti, ma diversissimi fra loro, non vogliono essere una critica per l'attuale amministrazione di Godiasco, se non in minimissima parte.
Se il comune versa in condizioni economiche così poco brillanti la colpa è da ricercare nella trentennale presenza dell'altra amministrazione che è riuscita ad imbottire il bilancio comunale di debiti (poco meno di 5 milioni di euro) senza fare particolari investimenti e perdipiù sprecando (per usare un eufemismo) un suntuoso regalo ricevuto dallo Stato, le Terme (a breve tornerò sull'argomento con un poco di cifre). In aggiunta la difficoltà che attanaglia il Paese riducendo i contributi agli enti locali sta' dando il colpo di grazia. Questo per ricordare che è bello mangiare al ristorante, si ordina e non si devono lavare i piatti, ma dopo bisogna pagare il conto. Così nel nostro comune per anni si è preferito godere il contingente fatto di pensioni facili, di impieghi ottenuti con una certa facilità , di terreni per costruire, di varianti ai piani regolatori, sempre pensando che il conto non sarebbe mai arrivato: era un errore.
Ed ora buona visione con i Ricchi e Poveri ...

mercoledì 7 dicembre 2011

Amministratori si autoriducono lo stipendio


Già da tempo avevo dato notizia che in alcuni comuni dell'Oltrepò i sindaci, e relativa giunta, si erano autoridotti (o addirittura azzerato) lo stipendio in favore della collettività. Fra questi il comune di Montesegale. Di pochi giorni la notizia che anche il Presidente del Consiglio, Sen. Monti, ha rinunciato agli emolumenti della carica (ma non ancora a quelli di Senatore). Questo è uno dei segnali più evidenti, a mio giudizio, contemporaneamente della sensibilità dell'amministratore e della difficoltà della situazione economica in cui versa il Paese. Peccato che l'esempio non sia più diffuso, soprattutto nel caso di amministratori che godono già di redditi soddisfacenti.

Oggi leggo sul notiziario on line
VivoPavia Notizie che (riporto dal notiziario):

Garlasco, il sindaco si riduce lo stipendio

In tempo di crisi economica c'è chi per fortuna tra gli amministratori pubblici dà il buon esempio. Piefrancesco Farina, sindaco di Garlasco, che già da maggio (data della sua elezione al governo della popolosa città lomellina) aveva rinunciato per tutto il 2011 al proprio indennizzo di carica, ha già stabilito che si ridurrà del 50% le proprie spettanze anche per il prossimo anno. «Stiamo attraversando un momento difficile - ha commentato il capo della giunta di piazza della Repubblica - e penso che i primi a dare un esempio, qualora ci sia la possibilità, debbano essere proprio gli amministratori. Questi soldi andranno come sempre a costituire un fondo cassa che insieme alla giunta decideremo poi come impiegare». La cifra a cui il neo primo cittadino di Garlasco va a rinunciare si aggira intorno ai 15.000 euro. Una somma che potrebbe essere impiegata a favore dei Servizi sociali o di progetti di pubblica utilità a favore dei più bisognosi. «Si tratta di un segnale assolutamente importante - dicono all'unisono i colleghi di giunta - che indica la volontà della nostra amministrazione comunale di cercare tutte le vie percorribili per contrastare il disagio, specialmente nell'ambito sociale, che in questo particolare periodo rappresenta davvero una problematica molto sentita».

La rinuncia degli emolumenti amministrativi non è una novità assoluta. A Dorno l'amministrazione comunale dal 1999 prima con il sindaco Francesco Nicrosini e poi con l'attuale primo cittadino Dina Passerini ha rinunciato all'indennizzo di carica destinando la somma a favore del bilancio comunale. A Dorno anche tutti i componenti della giunta hanno rinunciato al proprio compenso. Tornando a Garlasco la giunta di piazza della Repubblica ha adottato da maggio un'altra importante decisione mirata sempre alla razionalizzazione dei costi della macchina amministrativa. Nel dettaglio, si tratta della rinuncia al telefonino comunale, che aveva introdotto negli anni Novanta l'amministrazione Panzarasa e che poi era stato mantenuto dal 2001 sino alla scorsa primavera dalla giunta Spialtini.
«Il nostro voleva essere un altro gesto di rilievo - chiosa il sindaco Farina - Stiamo attraversando una congiuntura molto difficile e non possiamo solo chiedere sacrifici ai cittadini. In questo modo andiamo a risparmiare un'altra somma di denaro che altrimenti avrebbe gravato sulle casse del Comune e possiamo pensare all'utilizzo di questa cifra sempre per spese sociali più impellenti e necessarie». Mauro Depaoli

Per altre notizie da VivoPavia Notizie, clicca QUA

La vignetta è tratta da http://www.insertosatirico.com/

Intoccabili evasori


L'argomento "evasione fiscale" è molto dibattuto negli ultimi tempi.
La nostra mentalità , normalmente, non ci porta a ritenere socialmente riprorevole il non pagare le tasse.
L'evasore è un furbo, uno che ha capito come gira, uno da imitare se solo se ne trova l'opportunità.
Questo senza considerare che tutti, invece, consideriamo ladro colui che entra in un ristorante e se ne esce senza aver pagato il conto, situazione uguale a colui che gode dei servizi offerti dai carabinieri, dalla sanità, dalle scuole, eccetera senza contribuire a pagarne il prezzo alla collettività.
Nell'ultimo Consiglio Comunale il Sindaco ci ha reso noto che la Regione ha tagliato al nostro comune 10mila euro sulle somme erogate per il trasporto dei bambini a scuola. Anche questo è un servizio che dipende dalle risorse, le tasse, che l'ente pubblico, la Regione, introita: poche tasse, pochi servizi.

Riporto da La Voce un articolo sull'argomento:

INTOCCABILI EVASORI di Vincenzo Visco 06.12.2011

La lotta all'evasione fiscale sembrava essere un punto centrale del programma del nuovo governo. Invece, dalle misure varate emerge continuità con il recente passato. Perché si continua a ritenere che il fenomeno si combatte con gli accertamenti, non con la deterrenza e la promozione sistematica dell'adempimento spontaneo. Si è rinunciato alla creazione di una rete di informazioni, generalizzata e onnicomprensiva, per conoscere la situazione patrimoniale complessiva di ciascun contribuente.

Nel programma del nuovo governo la lotta all'evasione fiscale sembrava essere un punto centrale, caratterizzante. Guardando i provvedimenti effettivamente varati, così non sembra, così non è.

COS'È DAVVERO LA TRACCIABILITÀ

Quello che emerge è una sostanziale continuità con l'approccio seguito dal governo Berlusconi che, pur avendo fatto poco, era riuscito a convincere molti di aver realizzato successi strepitosi nella lotta all'evasione.
Si è parlato di 35 miliardi di gettito recuperato in un solo anno dall'amministrazione. È stato tuttavia dimostrato che facendo bene i conti ed evitando di manipolare i dati, il presumibile recupero effettivo si riduce a circa 1,5 miliardi. A ben vedere l'unico risultato tangibile ottenuto dal precedente governo e dall'attuale amministrazione è stata la riduzione delle compensazioni Iva (6 miliardi) recuperando e rendendo più incisiva una norma già introdotta dal governo Prodi e subito abrogata da Berlusconi. In altre parole, la strategia seguita, basata prevalentemente sulle verifiche e sui controlli delle dichiarazioni, appare chiaramente insufficiente. (1)
Ciò è inevitabile se si continua a ritenere che l'evasione si combatte essenzialmente ex-post, con gli accertamenti (magari induttivi come quelli basati sul redditometro), e non anche ex-ante, con la deterrenza e la promozione sistematica dell'adempimento spontaneo, strategia seguita con successo negli unici due periodi in cui l'evasione si è effettivamente ridotta nel nostro paese, quelli tra il 1996 e il 2000 e tra il 2006 e il 2008).
La deterrenza si ottiene se i contribuenti sono consapevoli del fatto che il fisco può essere portato a conoscenza delle loro attività o dei loro guadagni da parti terze: questo e non altro è il significato del termine "tracciabilità" che riguarda essenzialmente la conoscenza delle transazioni effettuate. (2) Nel dibattito corrente il termine "tracciabilità" viene spesso identificato con la riduzione dell'uso del contante. Non è così. La riduzione dell'uso del contante è sicuramente un obiettivo strategico nel contrasto all'evasione, va però perseguito non già fissando soglie generali, ma diffondendo l'uso di strumenti di pagamento elettronico anche, e direi soprattutto, per le piccole (e minime) transazioni (cosiddetto "borsellino elettronico") come avviene in Francia, Belgio e via dicendo. E individuando settori e pagamenti in cui si può imporre il ricorso a ritenute o si può imporre il divieto dell'uso del contante, come fu fatto per esempio dal governo Prodi per quanto riguarda i compensi dei professionisti.
Tracciabili sono anche i rapporti che prevedono il ricorso a ritenute che andrebbero generalizzate. A quanto è dato di sapere nella manovra vi sono (forse) alcune norme volte a incentivare i pagamenti elettronici ed è prevista la riduzione a mille euro dell'uso del contante, norma che risulterà di scarsa utilità pratica dal momento che potrà essere facilmente elusa e ha poco a che vedere con la "tracciabilità" ai fini fiscali. In altre parole, non bisogna confondere l'evasione fiscale con il riciclaggio.

UN INCENTIVO PER ESSERE ONESTI

Vi è poi una norma veramente singolare che a qualcuno potrebbe apparire addirittura provocatoria: si prevede, cioè un incentivo per quei lavoratori autonomi e piccole imprese che accettano un tutoraggio diretto dei loro conti e attività da parte delle amministrazioni finanziarie che prevede anche l'uso di strumenti elettronici di pagamento e fatturazione; in sostanza un incentivo a essere "onesti". Con il risultato che solo chi già paga le tasse perché già si trova nella condizione tecniche per non poter evadere aderirà (monomandatari, lavoratori precari con ritenuta d'acconto, eccetera), e quindi si verificherà una situazione paradossale per cui gli "onesti" saranno "tracciati" e i "disonesti" resteranno fuori dalla possibilità di controllo del fisco. Né si capisce perché mentre un lavoratore dipendente è costretto a essere "onesto", e cioè pagare fino all'ultimo euro (ritenuta alla fonte), un autonomo debba invece essere "incentivato".
Uno strumento di deterrenza-controllo molto importante è l'elenco clienti-fornitori (fonte fondamentale di third party information). Sollecitato in proposito, il governo ha sostenuto che reintrodurre questa misura, soppressa dall'esecutivo Berlusconi, ma che aveva dato risultati molto rilevanti nel breve periodo in cui era stata in vigore, era inutile perché è già prevista l'applicazione della fatturazione elettronica. Chi scrive ha varato le norme che hanno introdotto la fatturazione elettronica in Italia, ma ha anche introdotto l'elenco clienti-fornitori (previsto in via temporanea) nella consapevolezza che prima che la fatturazione elettronica possa andare a regime potranno passare anche dieci anni, e che d'altra parte sarebbe pericoloso collegare fin dall'inizio il nuovo strumento all'attività del fisco.
Nel suo intervento alle Camere sul programma di governo il presidente Monti aveva indicato la necessità di pervenire alla conoscenza dello stato patrimoniale di ciascun contribuente: in proposito alcuni mesi fa Guido Tabellini e altri avevano proposto di prevedere una dichiarazione apposita. Tuttavia sarebbe inutile costringere i contribuenti a compilare una ulteriore dichiarazione la cui veridicità dovrebbe poi essere verificata (presso le banche). Più semplice sarebbe (stato) chiedere direttamente alle banche di inviare al fisco le consistenze iniziali, finali e medie dei conti gestiti e l'importo complessivo delle operazioni, così come avviene in Francia e in altri paesi, in modo da poter ricostruire, utilizzando anche i dati del catasto, la situazione patrimoniale complessiva di ciascuno. Sfortunatamente i buoni propositi sono rimasti tali e la pubblicazione dello stato patrimoniale è stata limitata esclusivamente ai ministri!
Altre misure di "tracciabilità" potrebbero essere indicate. Purtroppo il governo ha rinunciato (rifiutato) a percorrere coerentemente questa via, impopolare forse, ma sicuramente efficace, e cioè di creare una rete di informazioni, generalizzata, omnicomprensiva, poco costosa perché si tratta di informazioni già disponibili e accessibili, in grado di fornire deterrenza ex ante e strumenti per l'accertamento ex post. Confermando invece una strategia perdente perché reticente e perché non affronta alla radice il problema dell'evasione di massa nel nostro Paese. Quasi che fosse più facile e meno impopolare bloccare l'indicizzazione delle pensioni piuttosto che aggredire evasione ed evasori.

venerdì 25 novembre 2011

Abbiamo ampi spazi di miglioramento


Un brutto voto può essere espresso in tanti modi, dal gentile all'arrabbiato.
Quando un ragazzo torna a casa con un 3 sul quaderno, potrebbe arrivargli uno schiaffo o sentirsi fare un discorso serio per invogliarlo ad un maggiore impegno.

Questo come incipit della seguente notizia:

Indice sintetico di Virtuosità dei Comuni Lombardi
La Giunta regionale, previa intesa con ANCI sottoscritta il 26 luglio 2011, ha approvato con propria delberazione n. 2098 del 04/08/2011, le procedure e le modalità per la definizione di un indicatore di virtuosità dei comuni lombardi.
L'intesa, siglata con ANCI il 26 luglio 2011, è parte di un percorso comune avviato nel 2005 con l'Intesa Interistituzionale sui principi di coordinamento della finanza pubblica, proseguito con il Protocollo d'Intesa del 2008 (che ha dato vita al 'Tavolo permanente per il federalismo fiscale e il patto di stabilità territoriale') fino all'Accordo del 2009 per l'avvio dell'utilizzo del Patto di Stabilità Territoriale.
L’individuazione degli indici di virtuosità è prevista dalla legge regionale n. 19 del 2010, art. 7, al fine di introdurre criteri di premialità nelle politiche regionali e di concorrere al miglioramento della finanza pubblica.
L’indicatore di virtuosità sarà utilizzato da Regione Lombardia per le politiche regionali che coinvolgono i comuni lombardi e in particolare per la concessione di benefici e l’applicazione del Patto di stabilità territoriale.


Segue l'elenco in ordine alfabetico di tutti i comuni lombardi con a fianco il punteggio. Per leggerlo clicca QUA. Si può vedere che il nostro comune di Godiasco non brilla con una votazione di 25, rispetto a Voghera con 46, Rivanazzano con 82, Retorbido 79, Montesegale 43, Rocca Susella 30, ecc.

Ho più volte detto in questo blog che il nostro comune si porta addosso una notevole zavorra costituita dalla mala gestione dei decenni passati, ma forse qualcosa in più si poteva fare ?

L'indice di virtuosità è composto da quattro macro-aree di analisi:

- flessibilità di bilancio: la misurazione della flessibilità di bilancio, intesa come capacità di liberare risorse, avviene attraverso parametri volti a individuare la quantità o l'incidenza della spesa "rigida" o "non comprimibile" (che tipicamente corrisponde alla parte corrente del bilancio): quanto minore è l'incidenza di tale spesa, tanto maggiore sarà la disponibilità di risorse da destinare alle politiche
- debito e sviluppo: l'analisi del livello di indebitamento permette di verificare la sostenibilità del bilancio di un ente nel medio periodo. Il ricorso al debito non è di per sé negativo, ma certamente richiede una gestione molto equilibrata, perché gli oneri finanziari producono effetti sui bilanci per un arco di tempo pluriennale e incidono sulla sostenibilità finanziaria di medio periodo, dovendo, inoltre, coniugarsi con l'obiettivo di sostenere lo sviluppo
- capacità programmatoria: la capacità di effettuare una corretta programmazione finanziaria e di realizzare i progetti e le previsioni è un elemento che denota la virtuosità di un ente; in particolare l'attendibilità della programmazione potrà essere misurata in termini di competenza e di cassa, sia sul versante delle entrate che sul versante delle spese
- autonomia finanziaria e capacità di riscossione: l'autonomia finanziaria è un altro parametro importante che deve riguardare sia la capacità di programmazione dell'Ente che la sua capacità effettiva di riscuotere quanto previsto e deciso.

Per una spiegazione più dettagliata, clicca QUA

martedì 8 novembre 2011

Asilo a Godiasco


Delibera della Giunta Municipale n° 113 DEL 07.11.2011

OGGETTO: Riapprovazione del progetto definitivo ed esecutivo dei lavori di realizzazione nuovo asilo nido in struttura esistente in Godiasco, Via Togliatti

LA GIUNTA COMUNALE:
Vista la propria precedente deliberazione n.102 del 16.12.2009 “ Approvazione del progetto preliminare, definitivo ed esecutivo dei lavori di realizzazione nuovo asilo nido in struttura esistente in Godiasco, via Togliatti per richiesta finanziamento alla Regione Lombardia ai sensi :
- D.g.r. 16 settembre 2009 n. 8\10164
- D.d.g. 21 settembre 2009 n. 9312
- D.d.g. 30 novembre 2009 n. 12785

Vista la propria precedente deliberazione n.104 del 09.12.2010 “Approvazione schema di convenzione tra Comune di Godiasco e Gal Alto Oltrepo per la realizzazione del progetto “Asilo nido Natura”. .....

Visto che la suddetta deliberazione è stata rettificata con deliberazione GM 002 del 10.01.2010 “Approvazione schema di convenzione tra Comune di Godiasco e Gal Alto Oltrepo per la realizzazione del progetto “Asilo nido Natura”. .....

Visto che a seguito del perfezionamento da parte del Gal Alto Oltrepo del contributo concesso e al cambio dell’ aliquota dell’IVA ......

Ritenuto quindi dovere riapprovare il progetto .....

Acquisiti i pareri favorevoli sulla proposta di deliberazione, in ordine alla regolarità ......

All'unanimità di voti espressi in forma di legge: DELIBERA

1. di riapprovare il progetto definitivo ed esecutivo dei lavori di realizzazione di un nuovo asilo nido in struttura esistente in Godiasco, Via Togliatti , per una spesa complessivamente prevista in Euro 181.399,26 come da quadro economico di seguito riportato:
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Nuovo quadro economico approvato con rideterminazione IVA 21%


importo dei lavori € 107.505,05
IVA 10% sui lavori € 10.750,51



Allacciamento contatore € 1.000,00
IVA 10% su allacciamento € 100,00


Spese tecniche € 6.900,00
IVA 21% su spese tecniche € 1.449,00

Arredi (10.200) e allestimenti (15.800) € 26.000,00
IVA 21% su arredi (2.040) e 10% su allestimento (1.580) € 3.722,00

Fondo incentivazione € 2.150,10

Accordi Bonari 3% sui lavori € 3.225,15



Totale dei lavori € 162.801,81

Contributo GAL sui costi di gestione € 15.369,80
IVA 21% sui costi di gestione € 3.227,66

Contributo GAL sui lavori esente IVA € 143.555,15

IVA e incentivi assolti dal comune € 22.474,31

TOTALE CONTRIBUTO GAL € 158.924,95


costo totale intervento € 181.399,26



2. di dare atto che i lavori verranno finanziati con :
- € 158.924,95 contributo RL tramite Gal Alto Oltrepo;
- €. 21.074,57 mutuo Cassa DD.PP. pos. 4552381;
- € 1.399,75 a carico del bilancio comunale.



3. di dare atto che ai sensi dell'art. 12 del D.P.R. 8 giugno 2001, n. 327 e successive modificazioni, l'approvazione del progetto definitivo equivale a dichiarazione di pubblica utilità;
4. di dare atto che ai sensi dell'art. 33, comma 3, della L.R. 11 marzo 2005, n. 12 e s.m.i, la deliberazione di approvazione del progetto delle opere ha i medesimi effetti del permesso di costruire;
5. di dare atto che la spesa a carico del Comune ammontante a € 1.399,75 trova copertura nel bilancio di previsione per l’esercizio finanziario 2011;
6. di comunicare copia della presente deliberazione ai Responsabili dei Servizi interessati per gli adempimenti esecutivi di rispettiva competenza.

Di dichiarare, ritenuta l'urgenza, con votazione separata unanime la presente deliberazione immediatamente eseguibile ai sensi e per gli effetti di cui all’art 134 comma 4° D.Lgs. 267/2000.

La concreta gestione (personale ecc) sembra che verrà assegnata alla Varni Agnetti che procederebbe alle relative assunzioni
Ricordate come diceva Nino Manfredi in un suo film? Fusse che fusse a vorta bbona!

giovedì 3 novembre 2011

Accademia Sanremo


Delibera della Giunta Municipale 106 DEL 11.10.2011

OGGETTO: Locazione di immobile comunale sito presso centro Diviani a Univartis Pavia per attività di formazione anno scolastico 2011-2012.

LA GIUNTA COMUNALE
Premesso che il Comune di Godiasco è proprietario di un immobile sito in Salice Terme presso centro ex Diviani.
Atteso che nello stabile di cui trattasi sono presenti locali non utilizzati dall’ente .... per un totale di mq. 296,60 (147,87 più 148,73).
Vista la richiesta di Univartis Società Cooperativa culturale con sede ....
Valutata positivamente l’iniziativa per questo comune in quanto vengono utilizzati locali sfitti per un’attività di formazione che si ritiene apporterà un riscontro sul territorio;
Ritenuto dovere applicare un canone di € 5.400,00 per il periodo di un anno scolastico, oltre le spese per le utenze;
Visto lo schema di contratto di locazione .....
Acquisito il parere favorevole, in ordine alla regolarità tecnica ....

All’unanimità di voti; D E L I B E R A


1.- di approvare la locazione a Univartis Società Cooperativa culturale con sede in Pavia della porzione di immobile sito in Salice Terme presso centro ex Diviani e composta da locali siti al primo piano con annesso disimpegno e locali situati al piano terra con relativo disimpegno e servizi come meglio individuati nell’allegata planimetria che forma parte inper un totale di mq. 296,60 (147,87 più 148,73).
2. Stabilire che la locazione avrà la durata di un anno scolastico da novembre 2011 a maggio 2012 per l’importo di € 5.400 relativi al periodo di cui trattasi, oltre le spese per le utenze;
3.- di approvare a tal fine lo schema di contratto di locazione, ....
4.- di comunicare copia della presente deliberazione ai responsabili ....
....

Personalmente sono contrario alla locazione alla Univartis coop. culturale (Accademia Sanremo) in quanto ritengo insussistenti i ritorni di immagine che la sua presenza comporta. Prendo comunque favorevolmente atto che, almeno, il canone di affitto è stato aumentato del 50% (era 3.500) rispetto a quello praticato lo scorso anno, pur restando certamente non esoso.
L'immagine di apertura è ricavata dal sito dell'Accademia, sezione galleria fotografica

mercoledì 12 ottobre 2011

Seminari per l'accertamento fiscale

Dal sito Strategie amministrative:


Da ottobre un ciclo di seminari sull’accertamento fiscale.
Il nuovo processo avviato in tema di federalismo, fiscalità locale ed erariale richiede alle amministrazioni un concreto ripensamento organizzativo e un serio coinvolgimento nel recupero di risorse per mantenere in equilibrio gli assetti finanziari degli enti locali.
Al fine di incrementare il livello di competenza degli enti rispetto ai temi delle imposte erariali e dei tributi in generale, e di illustrare le modalità utili alla predisposizione e invio di segnalazioni qualificate qualitativamente e quantitativamente significative, Anci Lombardia, Ancitel Lombardia e Ifel, con la collaborazione dell’Agenzia delle Entrate, propongono un ciclo di 11 seminari - a partecipazione gratuita - che si terranno in tutto il territorio lombardo.
Gli appuntamenti sono rivolti principalmente al personale preposto all’attività di partecipazione all’accertamento dei tributi erariali delle amministrazioni comunali che hanno sottoscritto la Convenzione con l’Agenzia delle Entrate e sono intenzionate a istituire i Consigli tributari così come previsto dalla normativa vigente.
In occasione del corso sarà presentata e distribuita la seconda edizione del manuale operativo (Vademecum). L'iniziativa partirà da Brescia e seguirà il seguente calendario (per informazioni e iscrizioni consultare il sito www.risorsecomuni.it). 18 ottobre: Brescia 27 ottobre: Monza 3 novembre: Cremona 9 novembre: Pavia 16 novembre: Sondrio 18 novembre: Mantova 29 novembre: Varese 6 dicembre: Bergamo 12 gennaio: Lecco- Como 19 gennaio: Milano

Parteciperà qualcuno del nostro comune?

venerdì 30 settembre 2011

Godiasco e Godiasco Salice Terme


Ormai è ufficiale. Il referendum per l'integrazione del nome del comune GODIASCO con la frazione più importante SALICE TERME si terrà nel prossimo marzo.
Fino ad allora temo che sarà una continua discussione su questo vitale aspetto della nostra località: integrare il nome o no? Votare sì o votare no?
Pare che a giorni una seduta a porte chiuse della NATO si occuperà della basilare questione.
Dagli Stati Uniti si apprende che questo aspetto sta scavando un solco incolmabile fra i candidati alla presidenza democratici e repubblicani.
Cauti passi diplomatici sono tentati dalla Cina verso le più importanti cancellerie europee.
Il tutto per la serie .... ma chissene....
Siamo immersi in una crisi finanziaria nazionale e globale enorme che non è dato sapere dove ci porterà e quali sacrifici renderà necessari mentre a livello locale abbiamo un comune che per tirare su qualche soldo ci tassa l'ombra dei pergolati, abbiamo strade e marciapiedi in condizioni pietose, parchi giochi per bambini che risalgono ai Visigoti, il verde pubblico che non conosce manutenzione, le fogne che si ricordano Noè, l'organico della Polizia Urbana ad un terzo del necessario, un sito internet che viene regolarmente aggiornato per fare gli auguri di Natale, un sistema di raccolta rifiuti copiato da quello di Napoli e con tutto questo dovremmo preoccuparci del nome?
Il vero problema, a livello locale, è la fusione dei comuni per raggiungere una soglia critica di abitanti di almeno 10/15.000 anime. Solo così sarà possibile raggiungere un minimo di efficienza anche tagliando i troppi costi di struttura (anche di organi politici).
Il resto è solo un pretesto per sviare l'attenzione dai veri problemi.

venerdì 9 settembre 2011

Ancora sulla TARSU


Ho scritto diversi post sull'argomento TARSU da quando l'amministrazione ha deciso di adottare una visione "allargata" dei cespiti ad essa soggetti, fino ad arrivare alla grottesca situazione di tassare un pergolato di uva come fosse una stanza di mattoni. Il controsenso è palese: il pergolato produce foglie, ma esse, in base ad una ordinanza, non si possono mettere nel cassonetto, ma in appositi sacchi dopo aver pagato una tassa che riguarda l'estensione dell'intero giardino (30 centesimi a mq). Non potendo mettere le foglie nel cassonetto è assurdo tassarle con la TARSU che riguarda appunto il servizio di immondizie, cioè i cassonetti.
Feci anche una interpellanza e pubblicai la relativa risposta.
Ora mi risulta che stia arrivando una seconda ondata di lettere.
Cosa ne pensano i lettori? Io credo che se il comune è in grave difficoltà economica, e lo è, avrebbe fatto assai meglio ad incontrare i cittadini e dire chiaramente qual'è la realtà e magari applicare una "tassa di scopo", limitata nel tempo, per risanare il bilancio. Avrebbe avuto il pregio della chiarezza. O no?

Qua la lettera ricevuta da me; appurerò se quelle in arrivo in questi giorni sono uguali, salvo naturalmente la scadenza dei termini per adempiere.

giovedì 25 agosto 2011

Sportello affitto


Comune di Godiasco Giunta Comunale. n.96 DELIBERA 24.08.2011 -
OGGETTO: Istituzione dello "Sportello Sostegno Affitto 2011” e raccolta delle domande dei soggetti interessati.

LA GIUNTA COMUNALE
Premesso che ......
Premesso altresì che .....

Richiamata la L.R. n. 2 del 14 gennaio 2000, art. 2, commi 9 – 18 con la quale la Regione ha determinato di integrare il fondo statale con fondi autonomi ed ha stabilito i criteri generali per la gestione del Fondo;
Atteso che con D.G.R. 4 agosto 2011 n. IX/2160 pubblicata sul B.U.R.L. – serie ordinaria n. 32 dell’11 agosto 2011, la Giunta Regionale della Lombardia ha approvato .....
Visti ....
Atteso che la raccolta delle domande e la loro istruttoria, con attribuzione dell’importo del contributo e la successiva erogazione agli aventi diritto, è a carico di questo Comune al quale la Regione Lombardia ha già effettuato, per l’esercizio precedente, erogazioni di fondi destinati a tale finalità;
Dato atto inoltre che l’erogazione del contributo sarà effettuata dall’Amministrazione Comunale ....
Dato atto ....
Ritenuto pertanto ...
Ritenuto di recepire e far proprio lo schema di “bando tipo” per l’ammissione delle domande, di cui all’Allegato-2 della surriferita deliberazione della Giunta Regionale n. 2160 del 4 agosto 2011;

.....

All’unanimità di voti espressi in forma di legge: D E L I B E R A

1. di istituire presso il Servizio di Assistenza Sociale alla Persona del Comune, dal 15 settembre all’11 novembre 2011 lo “Sportello Sostegno Affitto 2011” ai sensi della deliberazione della D.G.R. 4 agosto 2011 n. IX/2160 (art. 11 dell’Allegato-1 della D.G.R.) per l’erogazione dei contributi a sostegno delle famiglie con alloggio in affitto;

2. di recepire e far proprio il “bando tipo” della Regione per l’ammissione delle domande, di cui all’Allegato-2 della surriferita deliberazione della Giunta Regionale 4 agosto 2011 n. IX/2160;

3. di fissare il 15 settembre 2011 quale termine iniziale per la presentazione delle domande, con riferimento ai contratti d’affitto vigenti nel 2011 e al reddito complessivo familiare dell’anno 2010, e di prendere atto che la data di chiusura dello Sportello è stata fissata dalla Regione all’11 novembre 2011;

4. di dare atto che il Comune dovrà verificare il possesso dei requisiti, determinare l’entità del contributo e procedere alla successiva erogazione quando la domanda risulterà completa e idonea e, dopo l’elaborazione della stessa a mezzo della procedura informatica, a valere sui fondi preventivamente trasferiti dalla Regione Lombardia;

5. di comunicare alla Regione la data di istituzione dello Sportello ...

6. di comunicare alla Regione la volontà di concorrere con proprie risorse a favore delle situazioni di grave difficoltà ...

7. di verificare e certificare direttamente, rendicontando analiticamente alla Regione la sussistenza delle circostanze indicate di grave difficoltà socio-economica ed, in tal caso, di provvedere con proprie risorse finanziarie alla copertura della restante quota del contributo determinato;

8. di dare incarico alla Responsabile del Servizio Assistenza Sociale alla Persona perché provveda con atti successivi ad introitare i trasferimenti regionali, ...

Di dichiarare con votazione separata ed unanime la presente deliberazione immediatamente eseguibile, ai sensi dell'art. 134 comma 4 del D.Lgs. 267/2000.

martedì 19 luglio 2011

Risposta all'interpellanza TARSU



Il 4 luglio scrissi una interpellanza sulla "nuova TARSU".
Oggi ho ricevuto la risposta.
La riporto qua di seguito (cliccare sopra le immagini per ingrandire)
Non faccio al momento commenti, ma mi piacerebbe conoscere i vostri: se vi sembra una risposta plausibile e condivisibile ecc.

lunedì 11 luglio 2011

Un po' di pubblicità ?


Proposi molto tempo addietro di istituire un sito internet comunale e di inserirvi, gratis o a pagamento, dei banner pubblicitari di aziende del territorio.
La proposta fu fatta all'amministrazione Deantoni. La lungimiranza che la contraddistingueva fece sì che venne realizzato, molti mesi dopo, un sito che non comunicava nulla perchè mai aggiornato, e di pubblicità neanche parlarne.
Ora la maggioranza è cambiata, ma il desiderio di comunicare non ha avuto miglior sorte.
Il sito internet del comune informa poco e male e quindi non viene quasi mai guardato dai cittadini. Banner pubblicitari ancora nulla. Eppure potrebbero essere introdotti con semplicità e, se il sito fosse ben mantenuto e visitato, darebbero anche un contributo economico interessante.
Invece di tassare l'ombra dei pergolati e i capanni in legno porta rastrelli e vanghe, questa potrebbe essere una strada da tentare ....

mercoledì 29 giugno 2011

A Montesegale e Volpedo fan così


Dopo il lungimirante esempio fornito dalla giunta di Montesegale, ora anche a Volpedo ....

Dal giornale La Provincia
Volpedo, Caldone rinuncia all’indennità
21 giugno 2011 — pagina 30

VOLPEDO Dopo l'indennità di carica lasciata a disposizione delle casse comunali, il sindaco di Volpedo Giancarlo Caldone annuncia anche la rinuncia all'indennità di liquidazione che spetterà a fine mandato. Il dato emerge dall' approvazione del bilancio 2011 del comune di Volpedo in cui si evidenziano due aspetti di risparmio, per quanto limitati ma significativi, in un momento di mancanza di risorse per i piccoli comuni. Il sindaco di Volpedo e assessore provinciale Giancarlo Caldone aveva anticipato fin dal programma elettorale del 2009 l’impegno che in caso di elezione avrebbe rinunciato allo stipendio percepito in qualità di sindaco. Essendo stato nominato anche assessore provinciale, il cumulo degli stipendi non è previsto per legge e quindi Caldone ha rinunciato a 1500 euro mensili. La rinuncia all’ndennità mensile spettante al sindaco garantisce così ogni anno al Comune di Volpedo un risparmio di 15.000 euro, oltre alle donazioni di 500 euro ogni mese per 6.000 euro annui, con cui si sostengono vari progetti e manifestazioni. La notizia della rinuncia all'indennità di fine carica arriva in seguito alla richiesta di ottenere la liquidazione, prevista dai termini di legge, formulata da parte dell'ex sindaco Pier Angelo Rosa, dimessosi da consigliere comunale di minoranza il 7 dicembre scorso. L’amministrazione comunale ha provveduto all’inserimento di tale spesa in apposito capitolo, pari a 12.300 euro. Nella stessa seduta il sindaco Caldone ha presentato, tramite lettera allegata agli atti, la rinuncia all’indennità di liquidazione che gli spetterà al termine del proprio mandato e tutti i consiglieri maggioranza e minoranza hanno rinunciato al loro gettone di presenza. (s.b.)

La politica familiare by Godiasco


Nella lettera che istituisce la TARSU raschia soldi in fondo si vede che i mq (e la spesa) vengono ridotti del 20% in caso di unico occupante.
Ho chiesto un chiarimento e il significato è che se l'area coperta oggetto della comunicazione è relativa ad un single, gode dello sconto del 20%.
Questo introduce l'argomento, di facile deduzione, che i rifiuti prodotti in una casa sono direttamente proporzionali al numero delle persone che vi abitano. Ma qua si parla di pergolati che producono foglie in quantità che non risente delle persone che vi stanno sedute sotto.
Quindi dedurrei che per la "normale" TARSU "casalinga" dovrebbe esserci una tariffa pro capite, dove le famiglie numerose pagano di più (politica familiare di tipo piuttosto originale) ed i single di meno. Per i pergolati ed i capanni (anche in legno senza fondamenta) per riporre vanghe e rastrelli tutti dovrebbero pagare la stessa cifra perchè di solito non si possiede una vanga e un rastrello a testa.
Ripeto che trovo questo provvedimento assolutamente inopportuno, ingiusto, improduttivo e vessatorio.
Trascorso il termine del 30/6/11 presenterò una interpellanza sull'argomento.
Non mancherò di darne notizia su questo blog.

Aeroporto di Rivanazzano: una fine ingloriosa ?


Oggi il giornale La Provincia parla di nuovo dell'aeroporto di Rivanazzano.
Riporto solo il titolo, il succo è tutto lì:
Aeroporto in picchiata Verso la liquidazione
I soci pubblici non votano il bilancio e chiedono un’assemblea straordinaria E si scopre che le strutture sono state realizzate su terreni del Demanio
Mossi: «Abbiamo fatto tutto per favorire l’arrivo dei privati»
IL PROGETTO FALLITO DIECI ANNI DI CATTIVI INVESTIMENTI


Probabilmente al pubblico nascono o restano dei semplici interrogativi: la colpa è di qualcuno o si è trattato di una sfavorevole congiuntura astrale? Oltre un milione e mezzo di euro di capitale praticamente sfumati e un disavanzo di circa mezzo milione: qualcuno dovrebbe chiedere scusa? Negli anni dei fantasmagorici piani di sviluppo, quali e quanti sono stati gli appannaggi a favore di presidente e amministratori vari? Furono tutte persone assegnate a quell'incarico per comprovate capacità manageriali nel settore aeroportuale?
Nessuno risponderà, nulla si chiarirà, solo una certezza: i soldi sono finiti.
E magari i responsabili (chissà chi?) ce li ritroveremo in qualche altra carica pubblica, a portare la loro esperienza di amministratori: già visto?

domenica 26 giugno 2011

TARSU - un modo sbagliato per "battere cassa"


Tutti gli abitanti del comune di Godiasco Salice Terme hanno ricevuto, nei giorni scorsi, la lettera riprodotta qua di lato (cliccarci sopra per ingrandire).
In essa viene ricordato (ma nessuno lo sapeva) che il "decreto legislativo 15.11.1993, n. 507 - art. 62 - ha stabilito che anche le aree scoperte, a qualsiasi uso adibite, esistenti sul territorio comunale in cui il servizio è istituito ed attivato, sono soggette al pagamento della tassa sui rifiuti solidi urbani."
Ora ogni soggetto TARSU dovrà dichiarare se possiede pergolati, porticati, verande, posti auto coperti e scoperti, ricoveri attrezzi in legno ecc.
Tale lettera è stata da tutti vissuta, fin da subito, come profondamente odiosa.
Ritengo che questa sia stata una mossa dell'amministrazione profondamente sbagliata per una serie di motivi:
1 - avrà comunque un gettito modesto;
2 - è difficilissimo controllare chi evade poichè si dovrebbe procedere con sopralluoghi sul posto non esistendo, per pergolati e capanni- depositi attrezzi, alcuna evidenza catastale;
3 - pone automaticamente in paragone l'amministrazione attuale con la precedente che non l'aveva applicata (anche se lo sfascio dei conti dipende da quella);

Per aver "frequentato" il comune dal 2004, mi rendo perfettamente conto dello stato comatoso dei conti. Non ci sono soldi e anche il solo far fronte alle spese fisse (stipendi, acqua, luce ecc) è un problema assillante. Certamente il Sindaco dorme sonni agitati al pensiero della situazione che deve affrontare l'indomani.
Ma non è questo il modo di reagire ad una situazione di tal fatta.
L'ho detto da tempo, su questo blog e all'amministrazione: dovevano far fare ad un professionista esterno una attenta revisione dei conti e subito dopo indire una riunione pubblica per comunicare le risultanze. Informare i cittadini che il comune ha tanti debiti (mutui), tantissime spese fisse e poche entrate (ora che gli oneri di urbanizzazione di nuove costruzioni sono quasi finiti). Mettere i cittadini al corrente della situazione significa dire: signori, noi abbiamo fatte delle promesse, ma non sapevamo che questi fossero i conti. Purtroppo dovremo fare sacrifici.
Esiste la possibilità di imporre una "tassa di scopo". Potrebbe essere messa per iniziare a risanare il bilancio comunale. Imposizione chiara per uno scopo chiaro: chiaro cosa si paga, a quale fine, per colpa di chi e per quanto tempo.
Non l'hanno mai fatto ed ora la difficile situazione si ritorce loro contro e pregiudicherà fortemente la popolarità dei componenti l'amministrazione.
Che spieghino chiaramente perchè chiedono soldi, e per colpa di chi.
Speghino che gli abitanti di Rivanazzano T. hanno circa 600 euro di debiti a testa mentre noi ne abbiamo circa 1.700, anche dopo aver venduto la maggioranza delle Terme ai privati.
Spieghino che guardandosi intorno non si vede la differenza negli investimenti effettuati da Rivanazzano (che ha pochi debiti) rispetto a Godiasco (che ne ha tanti) e quindi chiedano dove sono finiti tutti quei soldi.
Forse dopo tutte queste spiegazioni ed una onesta discussione con i cittadini sarà possibile, nella chiarezza, cercare di iniziare a risolvere la situazione. Forse sarà addirittura possibile che i cittadini, una volta consapevoli delle difficoltà, paghino "volentieri" delle sovrattasse, purchè limitate nel tempo e rigidamente finalizzate al risanamento.
Questo "raschiare il barile" senza spiegare nulla rende solo odioso chi applica tale metodo, incoraggia l'evasione, stimola il qualunquismo e l'allontanamento dei cittadini dalle istituzioni che non sentono più rappresentative.
E fornisce su un piatto d'argento un argomento a coloro che hanno governato il comune fino a due anni fa massacrandone le finanze: "noi non vi facevamo pagare ..."

giovedì 5 maggio 2011

Interventi di pavimentazione a Salice Terme


Ho appena ricevuto la delibera di Giunta che riporto.
Devo ancora leggerla con la dovuta attenzione: per intanto eccola ...


DGM n. 58 del 28.04.2011

OGGETTO LAVORI DI RIQUALIFICAZIONE SPAZI URBANI "VIVI LA TUA CITTÀ" - INTERVENTO N. 2 – VIA TERME – SALICE TERME. Approvazione della perizia modificativa e supplettiva.

LA GIUNTA COMUNALE

Visto che il Comune di Godiasco con deliberazione della Giunta Comunale n. 42 In data 15 aprile 2010, esecutiva, ha approvato il progetto preliminare, definitivo ed esecutivo e richiesta contributo lavori di : RIQUALIFICAZIONE SPAZI URBANI "vivi la tua città" -- Intervento n. 2 – Via Terme in Salice Terme, recante l'ammontare complessivo di spesa di euro 275.000,00 di cui €. 213.400,00 a base d'asta, €. 6.600,00 per oneri per la sicurezza non soggetti a ribasso d'asta, €. 44.000,00 per I.V.A. 20% ed €. 11.000,00 per il ruolo di coordinatore per la sicurezza in fase di esecuzione;

Dato atto che la Regione Lombardia con nota Prot. n. S1.2010.0046540 in data 07107\2010 ha concesso il contributo di €. 148.500,00 per l'intervento sopra citato;

Dato atto che con deliberazione della Giunta Comunale n. 82 in data 04\1012010, esecutiva, è stato riapprovato il progetto preliminare, definitivo ed esecutivo e richiesta contributo lavori di RIQUALIFICAZIONE SPAZI URBANI "vivi la tua città" - Intervento n. 2- Via Terme in Salice Terme, per gli aspetti contabili compreso revisione tecnica del progetto medesimo;

Visto che in data 29 ottobre 2010 con determinazione n. 101 sono stati affidati in via provvisoria alla Ditta "VERNETTI GIANCARLO" con sede in Zavattarello, Via Vittorio Emanuele n. 72 - i lavori di di riqualificazione spazi urbani "VIVI LA TUA CITTA"' - Intervento n.2 Via Terme in Salice Terme, lavori affidati con procedura negoziata ai sensi dei D.Lgs. n. 163 del 12 aprile 2006;

Visto che in data 22 novembre 2010 con determinazione n. 107 sono stati affidati in via definitiva alla Ditta "VERNETTI GIANCARLO" con sede in Zavattarello, Via Vittorio Emanuele n. 72 - i lavori di di riqualificazione spazi urbani "VIVI LA TUA CITTA"' - Intervento n. 2 Via Terme in Salice Terme, lavori affidati con procedura negoziata ai sensi dei D.Lgs. n. 163 del 12 aprile 2006 - la quale ha presentato, sull'importo a base d'asta di €. 213.400,00 un ribasso del 18,88 % (diciottovirgolaottantottopercento) determinando un importo lavori al netto del ribasso d'asta pari a €. 173.110.08 al quale va aggiunto l'importo di €. 6.600,00 per oneri per la sicurezza, per un importo contrattuale di €. 179.710,08 escluso I.V.A. di legge.


Dato atto che con deliberazione della Giunta Comunale n. 32 in data 14\03\2011 esecutiva, è stata
approvata la rideterminazione del quadro economico del progetto per i lavori di : RIQUALIFICAZIONE SPAZI URBANI "vivi la tua città" -- Intervento n. 2 – Via Terme in Salice Terme dal quale risulta :

Importo lavori a base d'asta €. 213.400,00
Ribasso 18,88% €. 40.289,92

Importo lavori netto ribasso €. 173.110,08
Oneri sicurezza €. 6.600,00

--------------
€. 179.710,08
spese progettazione €. 11.000,00
I.V.A. 20% su €. 179.710,08 €. 35.942,01
-------------
Spesa complessiva al netto ribasso asta €. 226.652,09
per arrotondamento €. + 0,01
importo calcolo rimodulazione Regione €. 226.652,10

Dato atto che il contributo della Regione Lombardi dopo l'aggiudicazione e conseguente ribasso d'asta ammonta ad €. 122.392,13 (il 54% sulla somma di E. 226.652,10)

Dato atto che il contributo della Regione Lombardia dopo
l'aggiudicazione e conseguente ribasso d'asta - comunicato
con nota Prot. n. S1.2011.0000027 del 03\01\2011
(al Comune di Godiasco Prot. n. 107 del 12\01\2011) : €. 122.392,13

Dato atto che il contributo a carico del Comune di Godiasco
- finanziato con mutuo concesso dalla BANCA POPOLARE
COMMERCIO E INDUSTRIA S.P.A : €. 126.500,00
------------------
Risulta un importo complessivo a disposizione pari a : €. 248.892,13
al quale dedotta la spesa complessiva al netto ribasso d’asta : €. 226.652,09
------------------
Risulta un importo derivante dal ribasso d’asta
del 18,88% - al netto della rideterminazione del contributo della
Regione Lombardia - : €. 22.240,04

VISTA la perizia modificativa e supplettiva – composta da : Relazione di Variante, Verbale concordamento nuovi prezzi, Elaborati grafici - redatta dal Direttore dei Lavori, Arch. Cristina Brambati, datata 18 aprile 2001 – al Comune di Godiasco Prot. n. 2330 del 19\04\2011 – dal quale risulta maggiori lavori realizzati pari a €. 22.139,91 – utilizzate per per maggiori lavori - come da seguente quadro economico modificativo e supplettivo

di progetto modificativa e supplettiva
Lavori a base d’asta 213.400,00 236.152,69
ribasso asta 18,88% 40.289,92 44.585,63
lavori al netto ribasso d’asta 173.110,08 191.567,07
oneri per la sicurezza non soggetti a ribasso d’asta 6.600,00 6.600,00
importo contrattuale 179.710,08 198.167,07

I.V.A. 20% 35.942,01 39.633,41
spese tecniche coordinamento per la sicurezza 10.991,52 10.991,52
spese per D.L.
Totale complessivo 190.701,60 248.792,00
importo finanziato :
Regione + Mutuo
248.892,13
248.892,13
- 100,13

restando la somma di €. 100,13 a redisuo del ribasso d’asta



ACQUISITI i pareri favorevoli sulla proposta di deliberazione, in ordine alla regolarità tecnica espresso dal Responsabile del Servizio Tecnico ed in ordine alla regolarità contabile espresso dal Responsabile del Servizio Finanziario, ai sensi e per gli effetti dell'art. 49, comma 1, del precitato decreto legislativo n. 267\2000;

All'unanimità dei voti DELIBERA

Di approvare, attesi i motivi di cui in premessa, la perizia modificativa e supplettiva relativa a: "LAVORI DI RIQUALIFICAZIONE SPAZI URBANI "VIVI LA TUA CITTÀ" - INTERVENTO N. 2 – VIA TERME IN SALICE TERME – al 18\04\2011 con l’economia di €. 100,13 rispetto alla somma complessiva a disposizione pari a €. 248.892,13

Di dare atto che trattandosi di perizia suppletiva e modificativa vengono in parte modificati alcune tipologie di lavori originariamente previsti nel progetto principale, nonché si recupera il ribasso d’asta solo per la parte del finanziamento a carico del Comune di Godiasco.

Di dare atto che non viene recuperato il ribasso d’asta per la parte relativa al contributo della Regione Lombardia.

Di dare atto che i lavori in argomento sono finanziati come di seguito specificato:
a)- contributo della Regione Lombardia di €. 122.392,13 con imputazione all'intervento 2.08.01.01 del bilancio 2011 che presenta la sufficiente disponibilità;
b)- mutuo di euro 126.500,00 concesso da BANCA POPOLARE COMMERCIO E INDUSTRIA S.P.A con imputazione all'intervento 2.08.01.01 del bilancio 2011 che presenta la sufficiente disponibilità;


Di dichiarare, ritenuta l'urgenza, con votazione separata unanime la presente deliberazione immediatamente eseguibile ai sensi e per gli effetti di cui all'art 134 comma 4° D.Lgs. 26712000.

Mi scuso per il parziale disallineamento dovuto al copia & incolla.
Nella foto una scena dell'"Asta Tosta" di Ezio Greggio in una trasmissione degli anni '80

mercoledì 27 aprile 2011

Bilancio in avanzo per Rivanazzano


Ne parla oggi La Provincia.
Confesso che non sono riuscito (per invidia ?) a finire di leggere l'articolo.
Non occorre domandarsi cosa abbiamo fatto di male, come cittadini del comune di Godiasco, per meritarci le amministrazioni che ci hanno afflitto negli ultimi tre decenni. Hanno fatto avere delle pensioni ? Hanno fatto assumere qualcuno ? Può darsi, ma ciò significa che hanno personalmente incassato "potere" facendo pagare il prezzo allo Stato o ad aziende statali o semi pubbliche.
Di questo potere cosa ne hanno fatto ? E qua il cane che si morde la coda: i milioni di debiti lasciati, le terme con il valore ridotto a meno della metà, il territorio cementificato, i cittadini con zero fiducia verso le istituzioni.
Ma debiti a fronte di cosa ? Girando per Godiasco e Salice si riesce a vedere qualcosa che giustifichi un livello di debiti pro capite doppio rispetto a quello che grava sugli abitanti di Rivanazzano ? Si deve purtroppo constatare che, se differenza esiste, essa è a nostro svantaggio, ad onta del maggior indebitamento.
Complimenti, a loro e a coloro che han continuato a votarli ed oggi, magari, pure li rimpiangono (anche se si poteva sperar di meglio, naturalmente).


MERCOLEDÌ, 27 APRILE 2011
Un avanzo di oltre 600mila euro nelle casse comunali
A Rivanazzano conti in salute malgrado i tagli - MARCO QUAGLINI
RIVANAZZANO TERME. «Il bilancio del Comune di Rivanazzano Terme è sano, poggia su solide basi e si conferma ben strutturato», sottolinea l’assessore Elena Barbieri (nella foto). La titolare del bilancio passa poi a spiegare come i numeri ci siano: «Il risultato d’amministrazione dell’esercizio 2010 presenta un avanzo di 606.828,82 euro, determinato ..... (continua sul giornale)