Informarsi è partecipare - Gruppo consiliare "Uniti per Godiasco" - Godiasco Salice Terme (PV)


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venerdì 30 settembre 2011

Godiasco e Godiasco Salice Terme


Ormai è ufficiale. Il referendum per l'integrazione del nome del comune GODIASCO con la frazione più importante SALICE TERME si terrà nel prossimo marzo.
Fino ad allora temo che sarà una continua discussione su questo vitale aspetto della nostra località: integrare il nome o no? Votare sì o votare no?
Pare che a giorni una seduta a porte chiuse della NATO si occuperà della basilare questione.
Dagli Stati Uniti si apprende che questo aspetto sta scavando un solco incolmabile fra i candidati alla presidenza democratici e repubblicani.
Cauti passi diplomatici sono tentati dalla Cina verso le più importanti cancellerie europee.
Il tutto per la serie .... ma chissene....
Siamo immersi in una crisi finanziaria nazionale e globale enorme che non è dato sapere dove ci porterà e quali sacrifici renderà necessari mentre a livello locale abbiamo un comune che per tirare su qualche soldo ci tassa l'ombra dei pergolati, abbiamo strade e marciapiedi in condizioni pietose, parchi giochi per bambini che risalgono ai Visigoti, il verde pubblico che non conosce manutenzione, le fogne che si ricordano Noè, l'organico della Polizia Urbana ad un terzo del necessario, un sito internet che viene regolarmente aggiornato per fare gli auguri di Natale, un sistema di raccolta rifiuti copiato da quello di Napoli e con tutto questo dovremmo preoccuparci del nome?
Il vero problema, a livello locale, è la fusione dei comuni per raggiungere una soglia critica di abitanti di almeno 10/15.000 anime. Solo così sarà possibile raggiungere un minimo di efficienza anche tagliando i troppi costi di struttura (anche di organi politici).
Il resto è solo un pretesto per sviare l'attenzione dai veri problemi.

domenica 14 agosto 2011

E ti sembra poco ?


Oggi sul giornale La Provincia il sindaco di un paese con 98 (!!) abitanti dice che il suo modesto guadagno mensile di 480 euro lordi è ben poca cosa ed il risparmiarlo non cambierebbe la sostanza delle cose.

Mi sembra un discorso assurdo: 480 euro mensili sono 5.760 euro annui e pesano per 58 euro su ogni abitante: una famiglia di 4 persone, solo per pagare il sindaco, sborsa (in modo diretto e/o indiretto) annualmente 235 euro.
(Se ogni abitante di Milano destinasse annualmente 58 euro per pagare il sindaco, la somma risultante sarebbe di oltre 75 milioni. Anche questo dimostra quanta inefficienza e irrazionalità ci sia nei piccoli comuni)

Se vi sembrano pochi ....

Dopo la recente manovra governativa che (pare) vuole accorpare tutti i comuni sotto i mille abitanti, si è avuta una levata di scudi da (quasi) tutti i sindaci cui balla la poltrona.

Chi inneggia all'unione di comuni (mettere insieme i servizi, ma lasciare in vita i singoli comuni con sindaci ecc), chi si appella all'identità della popolazione (che può vivere in mille modi diversi, anche senza un sindaco cadauna).
Solo pochi e fra questi il sindaco di Cecima, capiscono l'anti economicità di avere i micro comuni; gli altri accampano mille scuse per salvare il proprio piccolo potere .... e i cittadini pagano.

venerdì 3 giugno 2011

Gira gira .... i soldi saranno sempre meno


Leggo e riporto da La Provincia di ieri un articolo in cui si parla delle difficoltà per i bilanci comunali e, manco farlo apposta, maggiori per i piccoli comuni ...

GIOVEDÌ, 02 GIUGNO 2011 Pagina 8 - Economia

«Avremo meno entrate», sindaci preoccupati
Il sistema non aiuta i centri piccoli che dovranno tagliare servizi

«Difficile controllare tutti i contribuenti Saremo in forte crisi»

STEFANIA PRATO
PAVIA. Preoccupa i piccoli Comuni il federalismo fiscale, si teme che non garantirà boccate di ossigeno alle finanze comunali già in forte sofferenza dopo i tagli ai trasferimenti statali. Non tranquillizzano neppure i risultati delle simulazioni fatte elaborare da Regione Lombardia e rilanciati da alcuni esponenti del Carroccio, in base ai quali «nelle casse municipali con il federalismo vi saranno maggiori entrate». Ma Pierachille Lanfranchi, componente del consiglio direttivo regionale di Anci, avverte: «Per il momento non si capisce quali saranno i benefici del federalismo su cui la Lega nord ha puntato molto. Non si comprende come arriveranno le risorse, a meno di non mettere mano ai veri sprechi che stanno nelle Regioni e nei Ministeri». E Lanfranchi, che è anche sindaco di Fortunago, aggiunge: «Tutto dipende dal fondo di perequazione, ma ci chiediamo chi lo costituisce e dove si troveranno le risorse. E sta proprio nella nellaperequazione il difetto del federalismo fiscale». «I vantaggi - continua - sono soprattutto per i centri più ricchi, quelli che possono contare su insediamenti commerciali e artigianali che garantiscono maggiori entrate, ma l’Iva non può essere considerata un dato stabile su cui l’ente municipale può fare programmazione. Senza contaree il fenomeno dell’evasione che i Comuni non possono contrastare, non avendone gli strumenti». E Livio Tronconi, vicesindaco di Albuzzano, precisa: «L’Iva è un’imposta indiretta che dipende dall’andamento economico e diventa difficile costruire un bilancio sulla compartecipazione di questa imposta». E’ preoccupato l’amministratore: «Non sono chiari i criteri per determinare i flussi di cassa e il loro volume. La vera difficoltà sta nel prevedere quanto si incasserà e quindi non sappiamo quali servizi si possono garantire». Per il sindaco di Belgioioso, Fabio Zucca, «non si sta applicando una vera riforma federale». «E’ piuttosto un pasticcio - continua - che mette in serie difficoltà i Comuni ai quali hanno già tagliato le risorse». E il primo cittadino porta l’esempio del Comune che governa dove la sforbiciata .... (continua sul giornale)

martedì 10 maggio 2011

Contributi regionale per unioni di comuni


Noi abbiamo presentato un progetto ed una domanda di finanziamento ? L'unione di comuni potrebbe essere un progetto che coinvolge tutta la valle Staffora, propedeutico ad una fusione ?

Piccoli Comuni, 67 domande per servizi associati,
(Ln - Milano) Si è chiuso il 2 maggio il termine per la presentazione alla Regione Lombardia delle domande per ricevere contributi per la gestione associata di servizi comunali. Obiettivo generale dei finanziamenti è promuovere l'associazionismo intercomunale mediante l'incentivazione e lo sviluppo di forme stabili di esercizio associato di servizi, per favorire risparmio di denaro e garantire qualità, efficacia e continuità ai servizi stessi.
"Quest'anno - ha commentato l'assessore alla Semplificazione e Digitalizzazione Carlo Maccari - sono pervenute 67 domande, 6 in più rispetto al 2010, delle quali 12 da parte di Comunità Montane e le restanti 55 da parte di Unioni di Comuni, per un totale di 342 Comuni, con una popolazione complessiva di quasi un milione di abitanti, e 813 servizi pubblici gestiti in forma associata".
Le domande pervenute sono ripartite come segue: 7 dal territorio provinciale di Bergamo, 11 da Brescia, 4 da Como, 7 da Cremona, 1 da Mantova, 3 da Lecco, 1 da Lodi, 2 da Milano, 23 da Pavia, 6 da Sondrio e 2 da Varese. E' da subito partita la fase istruttoria, che si concluderà entro i prossimi tre mesi e che porterà alla erogazione dei contributi spettanti ai soggetti ammessi.
"Quello della gestione associata dei servizi - ha sottolineato Maccari - è un percorso sempre più necessario per continuare a garantire servizi di qualità in modo capillare sul territorio, andando incontro soprattutto alle moltissime realtà comunali che, per ridotto numero di abitanti e scarsità di risorse, non riuscirebbero da sole a erogare funzioni fondamentali ai cittadini come l'anagrafe, gli uffici tecnici, l'assistenza sociale, la polizia locale".
"In Lombardia - ha concluso Maccari - Comunità Montane e Unioni di Comuni sanno lavorare in sinergia e danno un ottimo esempio di gestione del territorio, che risponde pienamente ai criteri di sussidiarietà, partenariato e progettualità su cui è impostata l'azione di governo della Regione Lombardia. A partire dal 2008 abbiamo erogato contributi alle gestioni associate per circa 22,5 milioni di euro, cifra destinata ad aumentare sensibilmente dopo il riparto di quest'anno".
(Lombardia Notizie)

mercoledì 6 aprile 2011

Godiasco Salice Terme: Referendum entro l'anno



La Provincia di oggi ci informa che la Regione dovrebbe terminare le procedure burocratiche autorizzative entro il mese di giugno e quindi fissare una data approssimativa nella quale tenere il referendum.
La mia opinione in merito è nota: il cambio di nome, o meglio l'integrazione di nome, è un falso problema in quanto atto dovuto alla mutata realtà. Ma non avrà sostanzialmente alcun effetto pratico: il nostro comune resterà un piccolo comune di poco più di 3.000 abitanti, con un piccolo bilancio incapace di affrontare gli investimenti che i servizi da erogare richiedono. Naturalmente il basso numero di abitanti che affligge il nostro comune di Godiasco (o Godiasco Salice Terme) tormenta ancor più alcuni comuni limitrofi.
La soluzione è concettualmente semplice, basterebbe fondersi, ma a tramare contro ci sono obsolete questioni di campanilismo su cui ovviamente contano quei sindaci ed assessori che perderebbero il posto nel raggruppamento.
Il classico esempio dove la miopia degli abitanti si sposa al malcelato interesse di coloro che li governano.

martedì 21 dicembre 2010

Segnalo il post "Godiasco o Godiasco Salice Terme ?"

Segnalo che nel post Godiasco o Godiasco Salice Terme si è sviluppato un certo dibattito con 7 commenti. Non sono in verità molti, ma per la media di questo blog ...
L'argomento poi è certamente molto interessante, non solo e non tanto l'aggiunta del nome, quanto le prospettive di cui si parla.
Spero che sia solo l'inizio.

sabato 18 dicembre 2010

Godiasco Salice Terme ?


Nelle lettere al direttore de La Provincia del 14.12 trovo uno scritto di Luciano Benedini.
Conoscendolo, gli ho chiesto se c'erano stati tagli per abbreviare la lettera che aveva scritto.
Riguarda un articolo apparso sul giornale l'8.12.2010
Questa che pubblico qua di seguito è la non breve versione integrale:


L'articolo apparso oggi sulla Provincia Pavese a firma di " Francesca Toma " a Godiasco non piace la fusione porta a galla una vecchia questione che naque già nel 1989 con un analogo referendum che per soli 30 voti affossò la proposta di cambiamento.del nome.
A distanza di più di 20 anni il quesito viene riproposto ai cittadini e come si può leggere dall'articolo pubblicato oggi,dai commenti che si avvertono tra la gente,nei bar ecc.ecc.emergono le solite paure, le solite diffidenze tra Godiaschesi e Salicesi.
Salice, essendo frazione ,ha da sempre sofferto un complesso di inferiorità da Godiasco che essendo capoluogo non ha mai legato con Salice più di tanto.
Infatti ,i vecchi,che già da allora conoscevano questa mentalità dicevano : .....non vedrai mai un Godiaschese venire a Salice a prendere semplicemente un caffè,ma vedrai sicuramente un Salicese andare a Rivanazzano ed un Rivanazzanese
venire a Salice.
Questo era allora ed è così adesso.
Infatti a riprova di ciò,quando la sciaugurata amministrazione precedente, (De Antoni-Berogno-Somenzini) ha privatizzato le Terme S.P.A. vendendo per pochi denari il patrimonio più importante di Salice: Stabilimento termale - parco-con annessi e connessi,piscina,nuovo Hotel Terme, Grand Hotel,Club House ecc. a fronte di un passivo creato dalla mala-gestione dell'allora Amministratore Delegato
Geom.Maurizio Somenzini e c/o ,i Godiaschesi non hanno mosso un dito,non sono mai intervenuti sulla questione,non hanno mai preso una posizione al riguardo,come se la cosa non gli interessasse affatto,come se fossero questioni che non riguardavano il loro comune .
Se ne sono semplicemente fregati,ben attenti a non turbare i sonni dei loro amministratori di Godiasco,e sopratutto a non contraddirli mai.

Dalle risposte che leggo e che sono riportate nell'articolo di oggi,si capisce che alcune sono favorevoli al cambio di nome solo perchè ciò aumenterebbe la visibilità della loro attività,vedi Alberto Dieci,agente immobiliare della zona.
Altri,come Alberto Bertelegni,pasticciere in quel di Godiasco dà una ottima lettura della realtà,sopratutto quando fa riferimento al fatto che sarebbe Godiasco ad averne i maggiori benefici dicendo testualmente :....questo accorpamento di nomi potrebbe essere ottimale per fare conoscere il comune ad un maggior numero di persone,molti non sanno nemmeno dove sia situato Godiasco,mentre conoscono molto bene Salice !
Il sig.Bariani ,invece,titolare della panetteria di Via Cerchia,dice polemicamente :...sarebbe meglio che la frazione di Salice diventasse comune,visto che la maggior parte dei membri del consiglio è Salicese.
Un'altra signora dice ce non è d'accordo perchè Godiasco e Salice sono troppo diversi,Godiasco è un luogo molto tranquillo ed in questo modo perderebbe la sua identità.
Ciò che dice l'edicolante di Godiasco Domenico Lo Giudice,il quale teme che venga spostato tutto a Salice,non merita risposta e commenti al riguardo.Si può solo dargli un consiglio : oltre che a venderli i giornali li legga anche ,così impara a ragionare e a dire meno cavolate.
Per ultimo ho lasciato il geom.Somensini il quale ,non ancora soddisfatto di avere contribuito con la sua mala- gestione al tracollo ed alla svendita a privati del patrimonio di Salice Terme : Stabilimento Termale,Grand Hotel,Club House,
Piscina Nuovo Hotel Terme ecc.ecc.dice : ...cambiando il nome come proposto è un fatto molto positivo perchè così facendo si evita che i desideri degli uni possano prevalere su quelle degli altri.L'obbiettivo è quello di fare cadere i
campanili. ( nel senso di campanilismi ) Lo scopo è anche quello di fare capire alla gente che non cambia nulla.....ecc.ecc.
Poi dice,pensando in grande : ...penso che in Oltrepò Pavese possano bastare 6-7 maxi-comuni.

A questo punto mi sarei aspettato che scendendo dalle nuvole con i piedi per terra avesse detto :...nel frattempo che il mio desiderio ed auspicio dei 6-7 maxi-comuni si avveri, perchè invece che l'accorpamento dei nomi Godiasco-Salice Terme invitando la popolazione ad un referendum che non sposta nulla o ben poco ( vedi il codice di avviamento postale ) non facciamo un referendum con Rivanazzano Terme per unificare i due comuni ? magari allargato anche ad altri piccoli comuni limitrofi ai due maggiori ?
Un ex amministratore come il geom.Somensini dovrebbe capire pure lui che nel futuro le risorse per la gestione dei piccoli comuni sarà sempre più insufficiente a dare ai cittadini ciò che chiedono.Mancano addirittura le risorse per l'ordinaria amministrazione.Il comune di Godiasco alla richiesta dei cittadini di interventi sul territorio per banali interventi,risponde sempre che non ci sono soldi,ma solo dei debiti pregressi da pagare ecc.ecc.
Io per fortuna risiedo a Rivanazzano Terme ,dove il problema non si pone,l'aggiunta del sostantivo Terme non ha fatto altro che dare più lustro e visibilità alla località ,i servizi funzionano,il comune è ben amministrato e pur tra mille difficoltà la giunta opera,la pro-loco funziona,la biblioteca è un servizio di eccellenza,si organizzano manifestazioni intelligenti,mercatini originali,insomma una bella differenza con Godiasco,ci sarebbe solo da copiare,e non fare degli stupidi referendum per dividere ancora di più la gente ma in concreto non portare nulla di sostanziale.
Distinti Saluti Luciano Benedini

Godiasco o Godiasco Salice Terme ?


In un articolo dell'8 dicembre La Provincia prova a tracciare un piccolo sondaggio sugli umori del pubblico sulla proposta di integrare il nome di Godiasco con quello di salice Terme.

MERCOLEDÌ, 08 DICEMBRE 2010 - A Godiasco non piace la fusione
Più contrari che favorevoli all’aggiunta della denominazione Salice Terme

Nei negozi del capoluogo c’è chi vede nell’accorpamento dei nomi un’occasione per farsi pubblicità - FRANCESCA TOMA
GODIASCO. «A me non dispiace» dice la panettiera Luisella Culacciati. Ma la sua opinione sembra minoritaria sul tema del cambio di nome del comune di Godiasco, che vorrebbero diventare “Godiasco Salice Terme”.
Chi vive a Godiasco è scettico anche se il cambiamento potrebbe aumentare la notorietà del Comune.
. . . . segue sul giuornale . . .

Francamente tutta la questione mi ricorda un poco le riunioni condominiali nelle quali in pochi minuti viene approvata la sostituzione della caldaia e poi si perdono due ore per decidere sul colore dello zerbino del portone di ingresso.
Come risulta evidente dalle parole dell'amministrazione ed ancor più dalla logica, mai si potrà pensare di spostare la sede comunale (chi se la comprerebbe l'attuale e con quale soldi acquistare a Salice ?) e tutto il resto (in una situazione di sempre maggior ricorso alle procedure informatiche) da Godiasco.
Si tratta solo di una modesta integrazione del nome del comune.
Nessuno con un briciolo di cervello può sostenere che il nome Godiasco sia più conosciuto di quello di Salice Terme, quindi l'integrazione non danneggia, ma dà opportunità di notorietà a Godiasco.
Chi diffonde voci di spostamento degli edifici comunali e simili facezie lo fa solo per seminare zizzania nei confronti dell'attuale maggioranza, che non ha certo bisogno di questi speciosi argomenti per essere criticata.
Che poi Godiasco (capoluogo) sia un paese tranquillo non importa, non sarà certo questa integrazione di nome a renderlo caotico (anche se i negozianti un po' di gente in più la gradirebbero).
Quindi, smettiamo di lambiccarci il cervello sul nulla e di fare polemiche su argomenti che non meritano.
Ragioniamo piuttosto di cose serie e cioè di quanto "costa" mandare avanti un comune per le sole spese fisse (personale, energia, cancelleria, utenze ecc) e quanto esse incidano sul totale degli introiti dell'ente.
E' evidente che non residuano risorse per i servizi e quindi delle due l'una: o si tagliano i servizi, o si tagliano le spese fisse. Il modo per tagliare i servizi è semplice, ma forse ignobile in specie per le fasce meno forti della popolazione (scuola materna, elementare e media solo private ? casa di riposo con tariffe di mercato ? ecc).
Quello per tagliare le spese fisse passa obbligatoriamente per la fusione di più comuni in uno solo: l'incremento degli abitanti non richiederebbe un pari incremento dei dipendenti comunali con possibilità conseguente di bloccare il turn over e/o di dedicarne alcuni ad assicurare servizi che oggi non vengono erogati, ma senza incrementi di spesa.
Questo è il vero punto da discutere, gli altri sono falsi problemi, problemi di facciata, non di sostanza.
Mi conforta che nell'intervista anche il signor Somensini auspichi una riduzione dei comuni presenti in valle Staffora, mi piacerebbe ancor di più se avesse citato ipotesi e fosse restato meno nel vago.
In questo blog si è parlato, e fatto anche uno pseudo sondaggio (ancora presente in fondo a destra), su ipotesi in tal senso: quella più votata e da me preferita è la fusione fra i comuni di Godiasco, Montesegale, Retorbido, Rivanazzano, Rocca Susella (in ordine alfabetico) per ottenere un soggetto di circa 10.000 abitanti.

lunedì 9 agosto 2010

Unione Terre Verdiane



Ho trascorso tre giorni nel territorio della "Unione Terre Verdiane". Tre giorni di turismo e di musica. Ho visitato Busseto, Fidenza, Soragna, Chiaravalle della Colomba, Cortemaggiore, Castell'Arquato e Salsomaggiore. Ho assistito alle serate organizzate della manifestazione "Musica in Castello" patrocinata dai comuni componenti l'Unione.
Mi sono chiesto se una iniziativa del genere è nella capacità organizzativa della nostra Comunità Montana dell'Oltrepò Pavese: fino ad oggi certamente no; resta comunque che, se pur ridotta a 19 comuni (da 44), essa rappresenta un territorio non molto omogeneo in termini storici, culturali, paesaggistici, andando dall'alta montagna del Brallo alle nostre pianure.
Forse sarebbe opportuno pensare, ai soli scopi turistici e promozionali, ad una associazione intercomunale nella Valle Staffora, una "Terre Malaspiniane" che promuova il territorio anche con l'organizzare, in modo coordinato, avvenimenti in tutta la vallata.
Tale associazione potrebbe essere promossa dall'insieme delle pro loco che operano sul territorio e dalle associazioni degli operatori economicie potrebbe agire contando sul patrocinio dei singoli comuni.
Con il tempo, e l'intesa che si dovrebbe così creare fra gli operatori della vallata, "Terre Malaspiniane" potrebbe diventare anche un marchio di qualità autogestito che garantirebbe la provenienza e la qualità dei prodotti della Valle Staffora.

mercoledì 28 luglio 2010

Fusione fra comuni ?

Questa settimana il settimanale Il Punto dedica un articolo all'argomento della fusione fra comuni riportando il post di questo blog.
Ricordo che è possibile esprimere il proprio punto di vista votando il sondaggio qua sulla destra.

sabato 17 luglio 2010

Sondaggio: a che punto siamo ?


Il 5 luglio scrivevo di una ipotesi di fusione fra comuni limitrofi allo scopo di effettuare risparmi di denaro pubblico e guadagni in efficienza amministrativa.
Da allora, che io sappia, c'è stato un solo riscontro in una televisione, Telepavia, e null'altro. Comunque credo che a breve arriverà qualche altro commento sulla stampa.
Quello che vorrei però rilevare oggi, a 12 giorni dall'iniziativa, è una strana situazione che vede, a fronte di 537 visitatori per totali 1791 pagine viste, solo 34 voti espressi nel sondaggio.
Non riesco bene a capire perchè non venga espresso un voto pur avendo la certezza che esso è assolutamente anonimo.
Il tema affrontato è della massima importanza per l'assetto futuro del nostro territorio e ritengo che sia estremamente difficile che ognuno non abbia un'opinione in merito, quale che sia. Addirittura i commenti, cioè il desiderio di discutere, sono pochissimi.
Qualcuno è in grado di tentare una spiegazione ?

lunedì 5 luglio 2010

Vincoli o sparpagliati ? si chiedeva Pappagone ...


Se c'è un argomento che nel nostro paese è capace di raccogliere opinioni più numerose degli stessi abitanti, è quello dell'assetto amministrativo del nostro comune e di quelli della zona.
C'è chi vorrebbe separare Salice T. da Godiasco, chi semplicemente cambierebbe il nome di Godiasco in Salice T., chi preferirebbe Godiasco - Salice T., chi vorrebbe fondere Salice T. ( o l'intero comune di Godiasco) a Rivanazzano T., chi si spingerebbe a fondere Godiasco con Rivanazzano T. + Retorbido + Montesegale + Rocca Susella, ecc.
Personalmente vorrei premettere quello che secondo me è un dato oggettivo: i comuni ricevono da Stato e Regione sempre meno risorse e contestualmente viene richiesta loro l'erogazione di servizi sempre più numerosi e costosi.
Una cifra per tutte: il nostro comune di Godiasco è gravato da spese fisse (personale, utenze ecc) per circa 700.000 euro annui, e importo analogo vale per Rivanazzano T., minore per gli altri.
Considerando una eventuale fusione a 5 (Rivanazzano T. + Godiasco + Retorbido + Rocca Susella + Montesegale) si passerebbe da 5 sindaci attuali a 1, da 20 assessori a 4 e si ridurrebbe una pletora di consiglieri a una sola dozzina: i risparmi sono evidenti. Quello che più conta però e che basterebbe solo una parte del personale amministrativo attuale: tutti gli altri (a parte il blocco del turn over) potrebbero essere distaccati ad espletare servizi che oggi sono coperti in appalto da esterni.
Per di più avremmo un territorio omogeneo amministrato in modo omogeneo, tanti investimenti in macchinari che oggi non vengono effettuati perchè troppo grandi per comuni piccoli, potrebbero essere affrontati con tranquillità da una amministrazione che riguarda una massa di 10.000 abitanti.
Le considerazioni che possono essere fatte sono ancora tantissime, ma per non tediare ulteriormente, smetto qua.
Ho desiderato solo "buttare il sasso in piccionaia" per suscitare un poco di dibattito e poi, con il tempo, dopo tutte le riflessioni del caso, chissà che non si possa assistere a qualche decisione concreta, al di là dei comprensibili campanilismi, rivalità, gelosie, ambizioni.
Tanto per sondare le opinioni, inserisco qua sul blog un questionario per dar modo ad ognuno di indicare quale ipotesi pensa sia migliore.
Spero che in molti vogliano partecipare, senza "fare i furbi" votando più volte come accaduto nel passato.
Grazie per la partecipazione.
Naturalmente, come sempre, i commenti sono graditi purchè sobri (e magari firmati) e che propongano qualcosa. Per le invettive contro questo o quello non c'è spazio.