domenica 14 agosto 2011
E ti sembra poco ?
Oggi sul giornale La Provincia il sindaco di un paese con 98 (!!) abitanti dice che il suo modesto guadagno mensile di 480 euro lordi è ben poca cosa ed il risparmiarlo non cambierebbe la sostanza delle cose.
Mi sembra un discorso assurdo: 480 euro mensili sono 5.760 euro annui e pesano per 58 euro su ogni abitante: una famiglia di 4 persone, solo per pagare il sindaco, sborsa (in modo diretto e/o indiretto) annualmente 235 euro.
(Se ogni abitante di Milano destinasse annualmente 58 euro per pagare il sindaco, la somma risultante sarebbe di oltre 75 milioni. Anche questo dimostra quanta inefficienza e irrazionalità ci sia nei piccoli comuni)
Se vi sembrano pochi ....
Dopo la recente manovra governativa che (pare) vuole accorpare tutti i comuni sotto i mille abitanti, si è avuta una levata di scudi da (quasi) tutti i sindaci cui balla la poltrona.
Chi inneggia all'unione di comuni (mettere insieme i servizi, ma lasciare in vita i singoli comuni con sindaci ecc), chi si appella all'identità della popolazione (che può vivere in mille modi diversi, anche senza un sindaco cadauna).
Solo pochi e fra questi il sindaco di Cecima, capiscono l'anti economicità di avere i micro comuni; gli altri accampano mille scuse per salvare il proprio piccolo potere .... e i cittadini pagano.
Etichette:
costi politica,
fusione comuni,
unione comuni
Iscriviti a:
Commenti sul post (Atom)
È da trent'anni che si cerca di accorpare i comuni di Rocca Susella, Montesegale e Cecima con Godiasco, ma poi non si è mai fatto nulla per campanilismi e sete di potere. Ben venga un'imposizione dall'alto, ma sarà vera?
RispondiEliminaRR
Ricevo la seguente risposta s Facebook dove ho postato lo stesso scritto:
RispondiEliminaJacopo Nicodemo
nel decreto è previsto questo (semplifico molto): i comuni con popolazione fino a 1.000 abitanti avranno solo il sindaco, eletto a maggioranza semplice, senza più consiglio e giunta; dovranno unirsi (unione municipale) con i comuni limitrofi che abbiano anch'essi un massimo di 1.000 abitanti; l'unione municipale sarà quindi composta di un'assemblea, corrispondente al consiglio comunale dei comuni maggiori, di cui faranno parte i sindaci dei singoli comuni; tale assemblea eleggerà al suo interno un presidente (corrispondente grosso modo al sindaco dei paesi più grandi); tale presidente nominerà, scegliendo sempre tra i sindaci, una giunta composta da pochi assessori (numero variabile in base alle dimensioni dell'unione municipale).