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lunedì 29 agosto 2011

L'etica della politica, questa sconosciuta ....



Leggo sul sito "La Città Invisibile" e ripropongo (leggere fino in fondo ...):

Franca Biglio, Presidente dell'Associazione Nazionale Piccoli Comuni e Sindaco di Marsaglia (CN).

... Prendete il caso della Presidente dell'Associazione Nazionale Piccoli Comuni (ANPC), Franca Biglio, Sindaco di Marsaglia, in provincia di Cuneo.
E' sicuramente comprensibile, anzi doveroso il suo dare battaglia dopo la notizia che i comuni sotto i 1000 abitanti verranno aboliti per effetto della manovra economica preannunciata dal governo.
E' sicuramente comprensibile, anzi doveroso il suo escogitare iniziative originali per fare clamore, come ad esempio appendere per le vie del paese un manifesto di lutto cittadino per la prossima scomparsa del proprio comune o organizzare la marcia su Roma dei piccoli comuni.

Ed è sicuramente comprensibile, anzi doveroso il suo tentativo (riuscito) di sfruttare ogni spazio mediatico utile per combattere la battaglia dei piccoli comuni in via di estinzione. Motivo per cui il Sindaco Biglio, in queste ultime settimane, è apparsa un po' ovunque: piazze, radio, televisioni, stampa...
Niente di male, insomma: il momento sicuramente lo richiedeva.
... a me piacerebbe vivere in un paese in cui quando sentiamo parlare la Presidente dell'Associazione Nazionale Piccoli Comuni non capiti di essere assaliti dal benché minimo dubbio sulla sua trasparenza di intenti e sulla schiettezza dei propositi espressi.
.....
Non so come la vedete voi, ma se come Sindaco del mio paese mi capitasse ciò che è capitato a Franca Biglio, cioè di essere rinviato a giudizio per truffa aggravata ai danni del mio comune (e della Comunità Montana “Alto Tanaro Cebano e Monregalese” di cui fa parte) per via di svariati rimborsi spesa pompati per viaggi e trasferte - alcune delle quali addirittura non sarebbero neppure state effettuate - io mi dimetterei, anche con una qualche vergogna.
E a maggior ragione mi dimetterei se avessi già restituito al mio Comune (col voto favorevole dei Consiglieri di maggioranza e contrario di quelli di opposizione) oltre 25.000 euro evitando così che il mio Comune si costituisse parte civile.
Badate bene: mi dimetterei con una qualche vergogna anche se fossi convinto della mia innocenza, sia ben chiaro. Perché la vergogna dipende anche dal sospetto, mica solo dalla colpevolezza.

E oltre a questo sapete perché mi dimetterei? Perché sono fermamente convinto che un politico, per poter andare avanti, non debba mai chiedere ai propri elettori un atto di fede sulla sua onestà.

Nessun politico che si rispetti dovrebbe mai mettere il proprio elettore in condizione di pensare "mi pare che tutti gli indizi siano contro il mio referente politico: ora che faccio? Gli credo o non gli credo?".
.....
Niente atti di fede. Solo dimissioni.
L'unico atto sicuramente comprensibile, anzi doveroso.
Quello che Franca Biglio, colpevole o innocente che sia, non è riuscita a fare.
E in ogni caso la domanda sorge spontanea: perché mai nessuno glielo ha chiesto?
E perché mai nessuno parla di quel piccolo dubbio sulla trasparenza del suo operato da Sindaco?
Stampa, televisioni, radio, piazze, sempre in rappresentanza dei piccoli comuni italiani.
Possibile che a nessuno venga in mente che l'etica della politica richiederebbe quantomeno una qualche morigeratezza mediatica?
Che sarebbe sicuramente comprensibile.
Anzi, doverosa.

4 commenti:

  1. Indipendentemente dalle vicende di quel comune, fortunatamente la legge è stata rivista ed i piccoli comuni verranno salvati, com'è giusto che sia

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  2. Verrano salvati NON i piccoli comuni, verranno salvati quei consiglieri, assessori INUTILI e ne subiranno le conseguenze solo i cittadini che non potranno usufruire dei servizi unificati e quindi efficienti.
    Come sempre è stata persa un'altra occasione.

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  3. Le indennità però verranno tolte e ci saranno solo 5 consiglieri.
    Certo in quanto a "stile" la signora-sindaco pecca parecchio!
    Non mi sembra un esempio da seguire.Se ne può fare a meno di certi amministratori.
    Edo2

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