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martedì 21 febbraio 2012

Promuovere il turismo low cost in Lombardia


Da Lombardia Notizie. Per leggere l'articolo completo clicca QUA

Un nuovo sito per promuovere la rete degli ostelli della Lombardia con itinerari turistici legati alle strutture e a percorsi tematici, che coinvolgono le diverse province lombarde tra cui Milano, Monza e Brianza, Pavia, Lodi, Como, Lecco, Cremona, Mantova e Sondrio. E' la terza fase del 'Progetto ostelli' presentato oggi a Milano dall'assessore regionale allo Sport e Giovani Monica Rizzi.

TURISMO LOW COST - "Dopo il bando di Regione Lombardia che ha previsto un piano di recupero di immobili da destinare a ostelli - ha spiegato l'assessore Rizzi - abbiamo pensato ad un sito e ad alcuni percorsi creati ad hoc per offrire nuove opportunità ai giovani e alle famiglie in una logica di turismo low cost. Una rete turistica che consente di viaggiare in libertà all'interno di strutture competitive con gli standard europei, favorendo l'aggregazione giovanile".

BANDO DA 23 MILIONI - Regione Lombardia ha così promosso un bando da 23 milioni di euro, per creare una rete di strutture turistiche con standard di qualità efficienti per i giovani. "Con questo bando - sottolinea Monica Rizzi - abbiamo già finanziato oltre 60 interventi, che permetteranno di incrementare la 'rete' degli ostelli. Dalle 20 iniziali la Lombardia potrà contare su 80 strutture innovative, a basso impatto ambientale e collegate fra loro".

BOLLINO DI QUALITÀ - Il 'Progetto ostelli' prevede un nuovo regolamento comune per tutta la Lombardia, che definisce gli standard obbligatori minimi e i requisiti funzionali per queste strutture, rendendole competitive con quelle europee. Una sorta di 'bollino regionale' che indica .........

OPPORTUNITÀ DI LAVORO - "Gli ostelli - ha concluso l'assessore Rizzi - sono strutture accoglienti, pulite e ordinate, spesso immerse nel verde e ideali per una vacanza 'green'. Luoghi ideali sia per il turismo dei ragazzi sia delle famiglie, dov'è possibile fare amicizia e incontrare nuovi compagni di viaggio. Una possibilità di aiuto per i giovani, non solo per il fronte delle vacanze low cost ma anche per quello dell'incremento dell'occupazione giovanile: gli ostelli che hanno beneficiato del contributo regionale devono infatti privilegiare, per la gestione, i giovani di età compresa tra i 16 e i 30 anni". Per informazioni sui percorsi è possibile consultare il sito: www.hostellombardia.net
(Lombardia Notizie

lunedì 5 dicembre 2011

Giovani studenti, per voi videoconcorso Doma il bullo


Il CO.RE.COM Lombardia (Comitato regionale per le Comunicazioni), il Consiglio Regionale della Lombardia e l'Ufficio Scolastico Regionale Lombardo promuovono il concorso "Doma il bullo", per premiare quattro video contro il bullismo girato da allievi degli Istituti scolastici secondari di primo e secondo grado della Regione ( singoli, in gruppo o in classi ).


Il materiale va inviato entro il 29 febbraio 2012 all'indirizzo concorso.domailbullo@consiglio.regione.lombardia.it (può contenere anche solo il link al filmato) o consegnato come DVD al CO.RE.COM Lombardia in Via Fabio Filzi, 22 a Milano.

Il video ( .mov, .avi o .wmv ) non deve superare un minuto e mezzo, oltre che essere stato registrato con smartphone o cellulare.

Sono previste quattro categorie:

♦ scuole secondarie di primo grado, filmati individuali
♦ scuole secondarie di primo grado, filmati di classe o di gruppo
♦ scuole secondarie di secondo grado, filmati individuali
♦ scuole secondarie di secondo grado, filmati di classe o di gruppo

Per ognuna, i premi sono, per lavori individuali: IPad; per video di gruppo o di classe: buono acquisto di 700 euro.

Per maggiori informazioni:

elena.mase@consiglio.regione.lombardia.it
domailbullo.it

martedì 29 novembre 2011

Dare più peso al voto dei giovani?


Ho trovato questo articolo su La Voce. Mi è sembrato molto interessante e certamente innovativo nei concetti espressi. Ne suggerisco caldamente la lettura.

VOTO GIOVANE, VOTO DA PONDERARE

di Paolo Balduzzi e Alessandro Rosina 29.11.2011

Le grandi democrazie sono nate in un’epoca in cui il peso elettorale delle giovani generazioni era consistente e crescente. Ora invece è sempre più preponderante la presenza di popolazione anziana, tendenzialmente più interessata alle condizioni immediate che a investire sul futuro. Tanto più in Italia. Per riequilibrare la situazione si può pensare di attribuire a ogni elettore un voto il cui peso dipenda dall’aspettativa di vita, così come è avvenuto per la riforma delle pensioni. Il sistema responsabilizza elettori e candidati di tutte le età.

Nel governo Monti, un premier di 67 anni guida un Consiglio dei ministri nel quale il più giovane ha 56 anni. La notizia positiva, come il presidente stesso ha fatto notare, è che ben tre donne sono state inserite in posizioni chiave. Nessun problema invece per l’esclusione di giovani?

PERCHÉ È BENE INCLUDERE I GIOVANI


Ma perché poi non dovremmo preoccuparci allo stesso modo dell'assenza nell’esecutivo di persone con gli occhi chiari oppure scuri, o che praticano uno sport anziché un altro, o di vegetariani rispetto a chi apprezza la carne? Se la questione della generazione di appartenenza è considerata più rilevante è per il suo essere naturalmente legata alle implicazioni che le scelte prese oggi hanno su un orizzonte molto più lungo rispetto al presente. Avere più vita davanti oppure alle spalle condiziona il modo di porsi rispetto al cambiamento, condiziona la propensione a lasciare qualche sicurezza del passato per guadagnare qualcosa di più per il futuro.
Il tema ha però portata ancora più generale. Le grandi democrazie sono nate in un’epoca in cui il peso elettorale delle giovani generazioni era consistente e crescente. Si trovano ora a gestire un mutamento strutturale che vede una sempre più preponderante presenza di popolazione anziana, tendenzialmente più interessata alle condizioni immediate che a investire su quello che verrà dopo. Quindi anche più propensa a riconoscere il valore degli schemi interpretativi del passato che ad adottare soluzioni nuove. Del resto, è quanto generalmente si ritiene sia accaduto negli ultimi decenni nel nostro paese: il debito pubblico, la riforma pensionistica e quella del mercato del lavoro hanno tutelato risorse e diritti esistenti scaricando i costi maggiori sulle generazioni successive. Tutto questo è certamente figlio della miopia di una certa classe politica; ma sarebbe troppo sbrigativo liquidare la questione come “colpa dei politici di cattiva qualità”. I politici sono attori fin troppo razionali che ben sanno come mantenere il potere e quanto sia importante soddisfare un elettorato che ha gli strumenti per premiarli o per punirli. Se dunque l’elettorato è in modo crescente composto da persone che per età sono più attente al bene di oggi che alle prospettive del domani, il politico razionale sarà portato a fare gli interessi di quella componente della popolazione.

COME AUMENTARE IL PESO DEL FUTURO

Dare più peso al futuro significa dare più consistenza alla componente della popolazione che al futuro è più interessata, ovvero chi vivrà maggiormente le conseguenze, positive o negative, delle scelte prese oggi. Questa componente è costituita dalle giovani generazioni, il cui peso si è però ridotto nel tempo.
Una proposta coerente con questa impostazione è quella di eliminare i vincoli anagrafici che la Costituzione pone per l’accesso al Senato, in cui è eleggibile solo chi abbia compiuto i quarant’anni. Un’altra possibilità è quella di allargare i confini dell’elettorato attivo, ovvero dare la possibilità di votare anche a chi ha meno di diciotto anni. Una terza proposta molto discussa in ambito internazionale è quella di dare ai genitori voti (o quote aggiuntive di voto) per ogni figlio minore. (1)
La proposta più radicale, che riprendiamo e sviluppiamo in questo contributo, è però quella che scardina completamente l’idea del “voto uguale” per tutti. L’idea è di attribuire a ogni elettore (a partire dai diciotto anni ma anche a partire da età inferiori) un voto il cui peso dipenda dall’aspettativa di vita. Appare il modo più efficace per riequilibrare una situazione che, a causa dell’invecchiamento della popolazione, risulta fatalmente squilibrata a favore delle generazioni meno interessate al futuro.
Per non rimanere sull’astratto, proviamo a vedere come potrebbero essere i pesi e quale potere di riequilibrio potrebbero avere. Varie scelte sono possibili. Qui, con obiettivi solo esemplificativi, costruiamo la ponderazione su una trasformata dell’aspettativa di vita residua corrispondente a ciascuna età a partire dai dati più recenti pubblicati dall’Istat, riferiti al 2008. In base a tali dati un ventenne ha mediamente davanti altri cinquantanove anni (le scelte sbagliate di oggi possono quindi compromettere un’intera vita), mentre un settantacinquenne poco più di dieci anni (preferirà quindi massimizzare sul presente che investire sul domani). Sembra però eccessivo prevedere che un giovane abbia un peso sei volte maggiore rispetto a un anziano. La scala logaritmica ammorbidisce il divario. Se ricalibriamo poi i valori facendo in modo che il peso pari a 1 corrisponda ai 65enni (più in generale si potrebbe prendere l’età di riferimento per l’entrata in pensione), otteniamo un peso per un ventenne pari a 1,42 contro un peso di 0,82 per gli ottantenni.
Cosa succede alla consistenza elettorale delle varie età? Attualmente corrisponde semplicemente alla consistenza demografica delle varie coorti. Applicando il nostro sistema di ponderazione otteniamo, ad esempio, sui dati Istat della popolazione prevista per il 2031 e per il 2051, quanto riportato nei grafici 2 e 3. Nel 2031 i sessantacinquenni sono i nati nel periodo del baby boom, particolarmente favoriti dalla demografia. Il sistema di ponderazione compensa in buona parte il ridimensionamento delle generazioni più giovani. L’effetto diventa via via più rilevante nel tempo. Nel 2051 il sistema di ponderazione sposta l’apice del peso elettorale dai settantenni ai trentenni-quarantenni. Da tener presente che nel 2051 per motivi demografici la consistenza elettorale degli elettori under 50 sarebbe minoritaria, pari a poco più del 42 per cento, mentre con i pesi salirebbe al 52 per cento mentre gli under 40 passerebbero dal 28 al 35 per cento.
La simulazione è applicata alla popolazione maschile. Dato che le donne hanno una speranza di vita maggiore rispetto agli uomini, il loro peso, adottando un sistema congiunto, risulterebbe leggermente enfatizzato.

ALCUNE POSSIBILI CRITICHE

La critica per cui il voto ponderato sarebbe inaccettabile sulla base del principio di “una testa, un voto” è facilmente confutabile. A ben vedere, infatti, il voto ponderato esiste già: il peso del voto alla Camera è nullo sotto i diciotto anni e vale uno sopra; al Senato, il peso “zero” si applica addirittura fino a venticinque anni.
Inoltre, l’aspettativa di vita sembra una via ormai comunemente accettata per l’assegnazione di un diritto-dovere. Non lo diciamo noi: lo dice la riforma previdenziale del 1995, per cui le giovani generazioni (quelle cioè che non avevano ancora cominciato a lavorare al 31/12/1995) avranno una pensione il cui ammontare dipenderà non solo dall’entità dei contributi versati, ma anche dall’aspettativa di vita all’età della pensione. Noi crediamo che questa sia una scelta ragionevole (sarebbe stata, anzi, con più coraggio da applicare a tutti sin da subito).
Qualcuno potrebbe anche sostenere che gli elettori più giovani non siano poi così più lungimiranti degli anziani. La differenza fondamentale è però il fatto che i giovani pagheranno responsabilmente per le proprie scelte sbagliate, mentre gli elettori più anziani no.
Più deboli sembrano invece le critiche di chi reputa questo meccanismo difficilmente attuabile nella pratica: come pesare un voto senza rinunciare alla sua segretezza? Il voto ponderato si può naturalmente applicare in prima battuta per fasce di età, utilizzando schede di colore diverso per età diverse. In prospettiva, con il voto elettronico, questi problemi sono destinati a essere del tutto superati.
Uno dei meriti di questo sistema è che responsabilizza elettori e candidati di tutte le età. I secondi perché dovranno rispondere a tutti i propri elettori, non solo quelli numericamente più consistenti. I primi, perché non avranno quote o riserve garantite. De Tocqueville descriveva la democrazia come dittatura della maggioranza sulla minoranza. Oggi in effetti la democrazia in Italia è una prevalenza degli anziani sui giovani, che rischia di essere una dittatura del presente e del passato sul futuro. Il sistema di ponderazione può quindi essere visto come un “bonus futuro” assegnato alle componenti meno staticamente vincolate al presente e più dinamicamente interessate a inglobare il benessere di domani nelle scelte dell’oggi.
Il vero limite della proposta è forse il fatto che è troppo rivoluzionaria rispetto al sistema attuale di “una testa, un voto”: è quindi suscettibile di forte diffidenza all’interno di una popolazione che sta diventando sempre più vecchia e dunque chiusa nei confronti di ogni innovazione che redistribuisca potere verso i meno anziani.
Per visualizzare i grafici, andare sul sito de La Voce.

venerdì 4 novembre 2011

Mangiare il salame? Un'arte !


Un simpaticissimo video in cui il signor Giuliano Cereghini di Montesegale spiega perchè "... il salame è come un bambino ...".
Gustosissimo, il video e anche il salame.
Il video è uno dei tanti girati da giovani durante il progetto "Luoghi (comini) d'Oltrepò" che verrà illustrato giovedì 10 novembre alle ore 20,30 nella sala comunale di Godiasco.
Da non perdere

martedì 1 novembre 2011

Agricoltura, 3 milioni di euro per pacchetto giovani


(Ln - Milano) Tre milioni di euro. E' quanto Regione Lombardia mette a disposizione per i giovani che si affacciano al comparto agricolo. L'annuncio è stato dato, oggi, nell'ambito del Tavolo istituzionale Agricoltura presieduto da Giulio De Capitani alla presenza dei responsabili provinciali dell'Agricoltura. Il nuovo stanziamento è all'interno della misura 112 del Piano di Sviluppo Rurale (Insediamento di giovani agricoltori). Nel bando, già pubblicato, è prevista la possibilità di richiedere un premio di 15.000 euro in zone svantaggiate di montagna e di 10.000 euro in tutte le altre zone, elevabili rispettivamente a 38.000 e a 26.000 euro in relazione agli investimenti che il giovane si impegna a realizzare, anche avvalendosi di fondi pubblici e privati.

La dotazione complessiva di 3 milioni di euro sarà suddivisa in quattro periodi, tra ottobre 2011 e dicembre 2012. Nel corso del Tavolo tecnico si è parlato anche dell'importante deroga concessa dall'Unione europea in materia di Nitrati. La stessa deroga, per la prima volta concessa all'Italia, è valida per i prossimi quattro anni e prevede un potenziamento dei sistemi di monitoraggio oggi esistenti, un sistema di controllo specifico, la predisposizione di una relazione annua per la Commissione europea sullo stato delle acque: le aziende che intenderanno aderire alla deroga dovranno presentare una specifica domanda entro il 15 febbraio di ogni anno mediante un'apposita procedura informatizzata. L'assessore ha ricordato che è aperto, fino al prossimo 16 dicembre, anche un bando che finanzia la realizzazione dei bacini di stoccaggio dei reflui zootecnici (misura 121 del Piano di Sviluppo Rurale). Intanto, a breve, sarà approvato il consueto provvedimento della Direzione generale dell'Agricoltura che regola il divieto di spandimento dei liquami nel periodo invernale.

L'assessore De Capitani ha annunciato, nel corso delle informative, che l'11 novembre tornerà, questa volta in piazza Città di Lombardia, la seconda edizione del Premio Lombardia Agricoltura che premia, per ogni provincia, un agricoltore giovane e uno storico. La manifestazione durerà tutta la giornata con l'allestimento, nella piazza regionale, di una mercatino di prodotti tipici. Sempre nel pomeriggio di oggi si è svolto il 'Tavolo caccia'. (Ln)
(Lombardia Notizie)

martedì 25 ottobre 2011

Rilevazione politiche giovanili nei Comuni della Lombardia


Dal sito Strategie Amministrative: Il nostro comune di Godiasco avrà provveduto?

Rilevazione politiche giovanili nei Comuni della Lombardia
La Direzione Generale Sport e Giovani della Regione Lombardia, grazie all’esperienza maturata nell’ambito dei progetti dell’Accordo di programma “Nuova generazione di idee” e del sistema di monitoraggio che si è andato man mano costruendo, sta mettendo a punto un modello di governance delle politiche giovanili, orientato a integrare programmazione regionale e locale e a far evolvere le politiche giovanili da “politiche di progetto” a politiche stabili e strutturate. Per dare concreta attuazione a questo modello è stato definito, in collaborazione con Anci Lombardia, un questionario di aggiornamento delle politiche giovanili attivate dalle Amministrazioni Comunali con tre principali obiettivi:
• individuare i modelli di governance più significativi;
• mappare progetti e servizi a titolarità comunale;
• avere un ritorno valutativo da parte dei Comuni dell’esperienza complessiva dell’Accordo di Programma Quadro “Nuova generazione di idee”.
Tutti i Comuni della Lombardia sono stati invitati a compilare un questionario in modalità on-line con l’utilizzo di proprie credenziali fornite da Anci Lombardia.
La rilevazione sarà aperta sino al 27 ottobre 2011 e avverrà attraverso il sito www.politichegiovanili.regione.lombardia.it
Per qualsiasi chiarimento o per ottenere le credenziali d'accesso nel caso non fossero pervenute è possibile contattare Anci Lombardia al numero 0226707366.

Apprendista per la laurea


Da Lombardia Notizie

Contratto da apprendista per laurearsi

(Ln - Milano) Accesso più veloce al mondo del lavoro per i giovani laureati, promozione del valore educativo e formativo del lavoro, favorendo il conseguimento di titoli di studio e attestazioni spendibili per la ricerca di uno sbocco occupazionale e riconosciuti dai sistemi universitari. Sono le premesse che fanno da sfondo all'accordo per la promozione e diffusione del contratto di apprendistato per l'Alta Formazione, siglato oggi dal presidente della Regione Lombardia Roberto Formigoni, insieme all'assessore regionale all'Istruzione, Formazione e Lavoro Gianni Rossoni, presente anche il sottosegretario alla Presidenza di Regione Lombardia con delega all'Università e Ricerca Alberto Cavalli. L'intesa è stata sottoscritta dai rettori delle Università degli Studi di Milano, Milano Bicocca, Università Cattolica del Sacro Cuore di Milano, Politecnico, Libera Università di Lingue e Comunicazione IULM, Università di Bergamo, Università di Brescia, Università di Pavia, Insubria, Università Carlo Cattaneo LIUC e da Italia Lavoro che fornirà supporto tecnico a Regione Lombardia e agli atenei aderenti nella realizzazione dell'iniziativa.

"La diffusione di questa tipologia di contratto - ha spiegato il presidente Formigoni - rappresenta peraltro una priorità a livello nazionale e regionale per consentire ai giovani laureati di accelerare l'ingresso nel mondo del lavoro e promuovere il riconoscimento del valore educativo e formativo del lavoro". "Per realizzare gli obiettivi dell'accordo - ha continuato il presidente Formigoni - verrà costituita una Cabina di regia composta da un rappresentante per ciascuna Università aderente, un rappresentante per Italia Lavoro S.p.A., quale ente strumentale del Ministero del lavoro e delle politiche sociali, e, per Regione Lombardia, un rappresentante della Struttura Centrale Università e Ricerca, un rappresentante della Direzione generale Industria, Artigianato, Edilizia e Cooperazione e un rappresentante della Direzione generale Istruzione, Formazione e Lavoro con funzioni di Presidenza e di coordinamento". "Alla Cabina di regia - ha aggiunto il presidente Formigoni - saranno affidati compiti di indirizzo delle attività di promozione del contratto di apprendistato in Alta Formazione presso le imprese e i sistemi di imprese, il raccordo fra i fabbisogni delle imprese, l'offerta formativa delle università e i servizi specifici a sostegno dei percorsi in apprendistato, il monitoraggio e verifica dei percorsi di laurea triennale e magistrale attivati in apprendistato". L'assessore regionale Rossoni ha precisato che Regione Lombardia stanzia fino a 16.000 euro a favore delle università per ogni singolo studente-apprendista, affinché gli atenei possano impegnarsi nella progettazione, tutoraggio e nell'individuazione di insegnamenti aggiuntivi destinati a implementare quanto prevede l'accordo.

Saranno circa 200 gli studenti che otterranno un contratto di apprendistato grazie all'intesa siglata oggi. Lo stanziamento complessivo sarà di 3 milioni di euro. "Quello dell'apprendistato è uno strumento utile e adeguato che offriamo al mondo giovanile - ha detto Rossoni - per consentire agli studenti di conoscere anzi tempo il mondo del lavoro. In altre parole vogliamo portare i giovani a incontrare uno sbocco occupazionale nel minor tempo possibile". "La novità - ha precisato l'assessore regionale - consiste nel fatto che il sistema universitario ha riconosciuto il ruolo formativo dell'impresa". Soddisfatto anche Marcello Fontanesi, rettore dell'Università Milano Bicocca: "Questo accordo costituisce una risposta importante e un contributo concreto per affrontare la situazione difficile che stanno vivendo i giovani in cerca di occupazione: una proposta in vero stile lombardo".

Ecco una sintesi dei contenuti dell'intesa.

APPRENDISTATO - L'accordo prevede l'avvio di un programma sperimentale che, nel triennio 2011-2013, consentirà agli studenti di conseguire il titolo di laurea o di laurea magistrale nell'ambito di un contratto di apprendistato. L'iniziativa ha l'obiettivo di incrementare il numero di giovani assunti con contratto di apprendistato (ex art. 5, D.Lgs.167/2011), in considerazione delle caratteristiche di maggior stabilità che esso assicura rispetto ad altre forme contrattuali "deboli" (collaborazioni e contratti a tempo determinato, ecc), qualificare la collaborazione fra università e sistema delle imprese attraverso l'adeguamento dell'offerta formativa rispetto alle competenze richieste dal mercato del lavoro, sostenere le imprese nei programmi di innovazione con capitale umano qualificato, facilitare l'incontro fra domanda e offerta di lavoro con i servizi di placement di ateneo.

A CHI SI RIVOLGE - Gli studenti iscritti alle università aderenti all'accordo potranno conseguire il titolo di laurea o di laurea magistrale in apprendistato, purché: di età compresa fra i 18 e i 29 anni; siano iscritti al secondo o al terzo anno di un percorso di laurea e in possesso di un numero di CFU (Crediti formativi universitari) compreso tra un valore minimo e massimo previsto nelle Linee Guida definite d'intesa tra Regione Lombardia e Università ed approvate con successivo atto regionale; siano iscritti al secondo anno di un percorso di laurea magistrale e in possesso di un numero di CFU compreso tra un valore minimo e massimo previsto nelle medesime Linee Guida. Gli studenti saranno assunti con contratto di apprendistato.

DURATA DEL CONTRATTO - La durata prevista per il contratto di apprendistato in Alta Formazione non potrà essere, di norma, superiore a 36 mesi per il conseguimento del titolo di Laurea e a 24 mesi per il conseguimento del titolo di Laurea magistrale. Il contratto di apprendistato termina in ogni caso a seguito del conseguimento del titolo di studio universitario o/e a conclusione del percorso formativo.

LA FORMAZIONE - La formazione dell'apprendista è legata al titolo di studio da conseguire attraverso il percorso di apprendistato. Il percorso formativo viene stabilito dal piano formativo individuale e contiene: formazione aziendale, formazione curriculare (docenze frontali, momenti in fad - formazione a distanza, project work) e studio individuale, competenze che l'apprendista deve acquisire attraverso il percorso, indicazione del tutor formativo e del tutor aziendale, che devono possedere le adeguate competenze ed esperienze professionali per poter essere protagonisti della progettazione del piano formativo e affiancare nel modo corretto l'apprendista nel suo percorso formativo in azienda.

CHI FA CHE COSA - Regione Lombardia finanzia servizi di progettazione formativa/didattica, formazione specialistica aggiuntiva rispetto a quella curriculare, per rispondere a esigenze specifiche dell'impresa presso cui è assunto l'apprendista, tutoraggio formativo e aziendale individualizzato, finalizzato al monitoraggio dell'andamento delle attività di apprendimento e al raccordo tra competenze acquisite in ambito universitario e attività di formazione on the job.

Le Università garantiscono azioni di informazione, promozione e orientamento al contratto di apprendistato in Alta Formazione presso studenti e imprese, progettano percorsi formativi e di tutoraggio rispondenti alle esigenze delle imprese, riconoscono in termini di crediti formativi universitari il valore formativo del lavoro, valuteranno e attesteranno i crediti formativi universitari e le competenze acquisiti in ambito lavorativo, anche nel caso in cui l'apprendista non completi il percorso o non consegua il titolo finale. Italia Lavoro S.p.A. fornirà supporto tecnico a Regione Lombardia e alle Università aderenti nella realizzazione del programma sperimentale previsto dall'accordo. In particolare, nell'ambito del progetto FIXO Scuola & Università, interverrà a sostegno economico dei servizi di placement degli Atenei.
(Lombardia Notizie)

giovedì 13 ottobre 2011

Se Steve fosse nato in provincia di Napoli


Un amico mi ha inviato questo testo, un poco fantascientifico, ma neppure poi tanto.
Non sono un gran appassionato di questo genere di paragoni "transnazionali" poichè credo che le varie società abbiano, ognuna, la sua dose di pregi e di difetti.
Comunque è divertente e si presta anche a fare qualche riflessione.
Il testo è tratto dal blog di
Antonio Menna.

Se Steve fosse nato in provincia di Napoli
Steve Jobs è cresciuto a Mountain View, nella contea di Santa Clara, in California. Qui, con il suo amico Steve Wozniak, fonda la Apple Computer, il primo aprile del 1976. Per finanziarsi, Jobs vende il suo pulmino Volkswagen, e Wozniak la propria calcolatrice. La prima sede della nuova società fu il garage dei genitori: qui lavorarono al loro primo computer, l’Apple I. Ne vendono qualcuno, sulla carta, solo sulla base dell’idea, ai membri dell’Homebrew Computer Club. Con l’impegno d’acquisto, ottengono credito dai fornitori e assemblano i computer, che consegnano in tempo. Successivamente portano l’idea ad un industriale, Mike Markkula, che versa, senza garanzie, nelle casse della società la somma di 250.000 dollari, ottenendo in cambio un terzo di Apple. Con quei soldi Jobs e Wozniak lanciano il prodotto. Le vendite toccano il milione di dollari. Quattro anni dopo, la Apple si quota in Borsa.

Mettiamo che Steve Jobs sia nato in provincia di Napoli. Si chiama Stefano Lavori. Non va all’università, è uno smanettone. Ha un amico che si chiama Stefano Vozzini. Sono due appassionati di tecnologia, qualcuno li chiama ricchioni perchè stanno sempre insieme. I due hanno una idea. Un computer innovativo. Ma non hanno i soldi per comprare i pezzi e assemblarlo. Si mettono nel garage e pensano a come fare. Stefano Lavori dice: proviamo a venderli senza averli ancora prodotti. Con quegli ordini compriamo i pezzi.

Mettono un annuncio, attaccano i volantini, cercano acquirenti. Nessuno si fa vivo. Bussano alle imprese: “volete sperimentare un nuovo computer?”. Qualcuno è interessato: “portamelo, ti pago a novanta giorni”. “Veramente non ce l’abbiamo ancora, avremmo bisogno di un vostro ordine scritto”. Gli fanno un ordine su carta non intestata. Non si può mai sapere. Con quell’ordine, i due vanno a comprare i pezzi, voglio darli come garanzia per avere credito. I negozianti li buttano fuori. “Senza soldi non si cantano messe”. Che fare? Vendiamoci il motorino. Con quei soldi riescono ad assemblare il primo computer, fanno una sola consegna, guadagnano qualcosa. Ne fanno un altro. La cosa sembra andare.

Ma per decollare ci vuole un capitale maggiore. “Chiediamo un prestito”. Vanno in banca. “Mandatemi i vostri genitori, non facciamo credito a chi non ha niente”, gli dice il direttore della filiale. I due tornano nel garage. Come fare? Mentre ci pensano bussano alla porta. Sono i vigili urbani. “Ci hanno detto che qui state facendo un’attività commerciale. Possiamo vedere i documenti?”. “Che documenti? Stiamo solo sperimentando”. “Ci risulta che avete venduto dei computer”.

I vigili sono stati chiamati da un negozio che sta di fronte. I ragazzi non hanno documenti, il garage non è a norma, non c’è impianto elettrico salvavita, non ci sono bagni, l’attività non ha partita Iva. Il verbale è salato. Ma se tirano fuori qualche soldo di mazzetta, si appara tutto. Gli danno il primo guadagno e apparano.

Ma il giorno dopo arriva la Finanza. Devono apparare pure la Finanza. E poi l’ispettorato del Lavoro. E l’ufficio Igiene. Il gruzzolo iniziale è volato via. Se ne sono andati i primi guadagni. Intanto l’idea sta lì. I primi acquirenti chiamano entusiasti, il computer va alla grande. Bisogna farne altri, a qualunque costo. Ma dove prendere i soldi?

Ci sono i fondi europei, gli incentivi all’autoimpresa. C’è un commercialista a Napoli che sa fare benissimo queste pratiche. “State a posto, avete una idea bellissima. Sicuro possiamo avere un finanziamento a fondo perduto almeno di 100mila euro”. I due ragazzi pensano che è fatta. “Ma i soldi vi arrivano a rendicontazione, dovete prima sostenere le spese. Attrezzate il laboratorio, partire con le attività, e poi avrete i rimborsi. E comunque solo per fare la domanda dobbiamo aprire la partita Iva, registrare lo statuto dal notaio, aprire le posizioni previdenziali, aprire una pratica dal fiscalista, i libri contabili da vidimare, un conto corrente bancario, che a voi non aprono, lo dovete intestare a un vostro genitore. Mettetelo in società con voi. Poi qualcosa per la pratica, il mio onorario. E poi ci vuole qualcosa di soldi per oliare il meccanismo alla regione. C’è un amico a cui dobbiamo fare un regalo sennò il finanziamento ve lo scordate”. “Ma noi questi soldi non ce li abbiamo”. “Nemmeno qualcosa per la pratica? E dove vi avviate?”.

I due ragazzi decidono di chiedere aiuto ai genitori. Vendono l’altro motorino, una collezione di fumetti. Mettono insieme qualcosa. Fanno i documenti, hanno partita iva, posizione Inps, libri contabili, conto corrente bancario. Sono una società. Hanno costi fissi. Il commercialista da pagare. La sede sociale è nel garage, non è a norma, se arrivano di nuovo i vigili, o la finanza, o l’Inps, o l’ispettorato del lavoro, o l’ufficio tecnico del Comune, o i vigili sanitari, sono altri soldi. Evitano di mettere l’insegna fuori della porta per non dare nell’occhio. All’interno del garage lavorano duro: assemblano i computer con pezzi di fortuna, un po’ comprati usati un po’ a credito. Fanno dieci computer nuovi, riescono a venderli. La cosa sembra poter andare.

Ma un giorno bussano al garage. E’ la camorra. Sappiamo che state guadagnando, dovete fare un regalo ai ragazzi che stanno in galera. “Come sarebbe?”. “Pagate, è meglio per voi”.

Se pagano, finiscono i soldi e chiudono. Se non pagano, gli fanno saltare in aria il garage. Se vanno alla polizia e li denunciano, se ne devono solo andare perchè hanno finito di campare. Se non li denunciano e scoprono la cosa, vanno in galera pure loro.

Pagano. Ma non hanno più i soldi per continuare le attività. Il finanziamento dalla Regione non arriva, i libri contabili costano, bisogna versare l’Iva, pagare le tasse su quello che hanno venduto, il commercialista preme, i pezzi sono finiti, assemblare computer in questo modo diventa impossibile, il padre di Stefano Lavori lo prende da parte e gli dice “guagliò, libera questo garage, ci fittiamo i posti auto, che è meglio”.

I due ragazzi si guardano e decidono di chiudere il loro sogno nel cassetto. Diventano garagisti.

La Apple in provincia di Napoli non sarebbe nata, perchè saremo pure affamati e folli, ma se nasci nel posto sbagliato rimani con la fame e la pazzia, e niente più.

Antonio Menna

Sotto il famoso discorso di Steve Jobs all'Università di Stanford il 12 giugno 2005, discorso che suggerisco caldissimamente di ascoltare specialmente nella seconda metà

mercoledì 12 ottobre 2011

Dote comune


Una interessante possibilità per i giovani, ma ormai è tardi in quanto i termini scadono domani.
Perchè il nostro comune non informa dell'esistenza di queste possibilità? oppure l'ha fatto? magari sul sito internet comunale?


(Da Strategie Amministrative)
Dote Comune: 30 posti destinati ai giovani
Anci Lombardia ha pubblicato l’avviso n. 5/2011 DoteComune per la selezione di 30 giovani da inserire in un percorso formativo nei Comuni della Lombardia. DoteComune è organizzato e promosso da Regione Lombardia, ANCI Lombardia, Ancitel Lombardia e i Comuni che hanno aderito. I giovani che parteciperanno avranno la possibilità di sperimentarsi nei diversi ambiti comunali diventando, da semplici utenti, anche erogatori di servizi ai cittadini. Il progetto ha una durata che va da 3 a 12 mesi, con un impegno di 20 ore settimanali. Possono partecipare i giovani cittadini e cittadine italiani/e, UE ed extracomunitari con regolare permesso di soggiorno, di età compresa tra i 18 e i 30 anni. È previsto un contributo mensile di 300 euro e la certificazione delle competenze acquisite secondo il Quadro Regionale degli Standard Professionali di Regione Lombardia. È possibile candidarsi a un solo progetto, la domanda di partecipazione, allegata all'avviso, dovrà essere consegnata o spedita al Comune di proprio interesse entro e non oltre le ore 12,00 di giovedì 13 ottobre 2011.
Approfondimenti sul sito dotecomune.it

Non potrebbe essere un'ipotesi interessante per un giovane in cerca di occupazione? Farsi esperienza, guadagnare qualche euro e un attestato di competenze acquisite.

sabato 24 settembre 2011

Formazione Lavoro


DoteComuni: è uscito il quinto avviso del progetto
ANCI - Associazione Nazionale Comuni Italiani Lombardia ha pubblicato l’avviso DoteComune n.5/ 2011 per la selezione di 27 giovani da inserire in un percorso formativo nei comuni della Lombardia.

DoteComune è per i giovani un'opportunità per confrontarsi con le istituzioni pubbliche e per conoscere le attività dei comuni.

L'avviso e la modulistica sono disponibili sui sito www.dotecomune.it, www.anci.lombardia.it e su quelli degli Enti coinvolti.

La domanda deve pervenire entro le ore 12.00 del 13 ottobre 2011, a mezzo servizio postale o consegnata personalmente all' Ente ospitante.

Ulteriori informazioni telefonando al 02 2531 883

dal lunedì al venerdì, dalle 9.00 alle 13.00 e dalle 14.00 alle 18.00

e-mail info@dotecomune.it

lunedì 25 luglio 2011

Ufficio Informagiovani


L'Ufficio Informagiovani è un argomento cui ho sempre dato notevole importanza. Rientrava in una proposta fatta, nell'ambito di una valorizzazione della biblioteca comunale, alla precedente amministrazione. Era il novembre del 2004. Ne ho parlato nuovmente su questo blog nell'ottobre del 2009.
L'amministrazione Corbi ha istituito, con uno dei suoi primi atti, la "Consulta giovanile" ma è sempre restata solo sulla carta, senza una struttura, senza addetti, senza programmi. Una pura dichiarazione d'intenti, null'altro. Forse tornerà in auge in autunno quando dovrebbe entrare nel vivo il Consiglio Comunale dei Ragazzi e delle Ragazze (CCR): speriamo.
Nel frattempo Rivanazzano Terme entra nell'argomento, seppur sperimentalmente fino alla fine dell'anno e con una sola apertura settimanale; inizio modesto, ma pur sempre un inizio.
La notizia su La Provincia di ieri .....

RIVANAZZANO
Apre da martedì in Comune lo sportello Informagiovani
.......
Il servizio, rivolto a ragazzi e giovani di età compresa tra i diciotto e i trent’anni, ha come obiettivo di fornire un orientamento professionale lavorativo ai giovani disoccupati, promuovere l’organizzazione di eventi e manifestazioni per l’integrazione e l’aggregazione giovanile (oltre alle proposte messe a punto dall’oratorio di Rivanazzano, di raccogliere, inoltre, una banca dati di tutti coloro che hanno queste necessità e di informare i giovani sulle attività professionali, ricreative anche relativamente a bandi che escono a livello regionale e europeo. «Il Comune di Rivanazzano si impegna a sperimentare questa proposta fino a fine anno, per un periodo di sei mesi – commenta l’assessore alle politiche sociali Luca Schiavi – poi vedremo da gennaio come va e valuteremo se continuare».
...... (l'articolo continua sul giornale)

Credo che sia una realizzazione molto importante, anche se ovviamente il successo dipenderà dalla qualità e quantità dei servizio offerti e dalla capacità di aggregazione dimostrata dagli addetti al servizio. Nella nostra proposta i compiti del Punto Informagiovani erano molto vasti ed andavano dall'aiuto nella scelta del corso di studi da intraprendere, alla guida per vacanze di studio e non, alla prevendita di biglietti per spettacoli, all'aiuto nel cercare occasioni di stages, di lavoro, di contributi e guidaa per intraprendere attività imprenditoriali.
Vedremo come si organizzerà il comune di Rivanazzano T.
Per ora gli fa vanto di aver iniziato ...

domenica 26 giugno 2011

Tirocinio formativo per giovani


'DoteComune': tirocinio formativo per 22 giovani nei comuni della Lombardia
15 giugno 2011

"DoteComune", organizzato da Regione Lombardia ed ANCI Lombardia (Associazione Nazionale Comuni Italiani), con l'avviso n. 4 da l'occasione a 22 giovani dai 18 ai 30 anni di effettuare un periodo formativo presso i comuni della lombardia (durata: 3, 6, 9,12 mesi a seconda dell'ente coinvolto).

L' impegno richiesto è di 20 ore settimanali ed è previsto un contributo di 300 euro mensili

Si può fare domanda sino al 7 Luglio 2011.
Per maggiori informazioni:
www.formalavoro.regione.lombardia.it
www.dotecomune.it
www.anci.lombardia.it

venerdì 29 aprile 2011

Bando Start up di impresa per giovani, donne e soggetti svantaggiati


Bando Start up di impresa per giovani, donne e soggetti svantaggiati
LINEA D’INTERVENTO N°8 “START UP D’IMPRESA DI GIOVANI (18-35 ANNI), DONNE (SENZA LIMITI DI ETA’) E SOGGETTI SVANTAGGIATI (SENZA LIMITI DI ETA’) FONDO DI ROTAZIONE PER L’IMPRENDITORIALITA’ (FRIM – D.G.R. 5190/2007)”

Risorse finanziarie:
La dotazione finanziaria complessiva della linea d'intervento è pari a 30.000.000,00 di euro. Una percentuale di risorse pari al 10% della dotazione complessiva sarà riservata per una durata massima di sei mesi alle imprese beneficiarie delle misure programmate e in programmazione individuate nell'allegato A alla Dgr n. 1515 del 30 marzo 2011
Soggetto gestore:
La gestione è affidata a Finlombarda SpA - società finanziaria della Regione Lombardia.
Localizzazione:
Il programma di start up d'impresa deve essere realizzato nell'ambito del territorio della regione lombardia.
Soggetti beneficiari:
Possono partecipare le micro o piccole imprese medie imprese in possesso di uno dei seguenti requisiti in alternativa:
a - essere impresa individuale con titolare giovane o donna o soggetto svantaggiato
b - essere impresa familiare (art.230 bis delc.c.) con titolare giovane, donna o soggetto svantaggiato
c - essere società di persone con almeno i due terzi del totale dei componenti costituito da giovani e/o donne e/o soggetti svantaggiati
d - essere società di capitali con almeno i due terzi del totale dei componenti costituito da giovani e/o donne e/o soggetti svantaggiati. Tali soggetti devono detenere, inoltre, almeno i due terzi delle quote del capitale sociale.
Modalità e termini presentazione domande:
La domanda di partecipazione al bando dovrà essere presentata esclusivamente on line a partire dalle ore 9.30 di lunedì 30 maggio 2011 al seguente indirizzo telematico
https://gefo.servizirl.it/

Informazioni:
Qualsiasi informazione relativa al bando e agli adempimenti ad esso connessi potrà essere richiesta esclusivamente al seguente indirizzo di posta elettronica:
startup_frim@regione.lombardia.it
Per l'assistenza tecnica alla compilazione on line è possibile contattare Lombardia Informatica SpA - tel. 800131151 dal lunedì al venerdì dalle ore 8.00 alle ore 20.00 ed il sabato dalle ore 8.00 alle ore 12.00

venerdì 18 febbraio 2011

Presentazione Luoghi (comuni) d'Oltrepò


Sabato 26 febbraio 2011 dalle 19 alle 20 presso la biblioteca di Salice Terme in via Damiano Chiesa si terrà la presentazione del progetto Luoghi (comuni) d'Oltrepò - Mappe e narrazioni di un territorio accogliente, viaggio delle popolazioni di Godiasco, Montesegale, Ponte Nizza, Retorbido e Rocca Susella alla (ri)scoperta delle persone più interessanti, dei racconti più curiosi, degli spazi più affascinanti, delle produzioni più intelligenti, delle ricette più gustose dei loro paesi attraverso il lavoro di un gruppo di giovani.
Questo il programma:
19.00 - 19.30
Presentazione del progetto a cura del gruppo di lavoro;
Interventi dei Sindaci dei Comuni partner.
19.30 - 20.00
Talkshow di Claudio Visentin - fondatore della Scuola del Viaggio (http://www.scuoladelviaggio.it/) - e Traindogs (alias Fabio Palombo) - pubblicitario e autore di reportage quotidiani dal treno (http://www.facebook.com/pages/TrainDogs/119163774787624) - sul tema MONDI PENDOLARI;

Al termine piccolo buffet di prodotti del territorio.

Per informazioni:
www.luoghicomunidoltrepo.it

E' inoltre possibile seguire il progetto attraverso FaceBook alla pagina: http://www.facebook.com/pages/Luoghi-comuni-dOltrep%C3%B2/167377319946266.

martedì 21 dicembre 2010

Tortona: il Consiglio Comunale dei Ragazzi


La Provincia riporta oggi la notizia del rinnovo del Consiglio Comunale dei Ragazzi a Tortona.
La stessa notizia si legge anche sulla stampa locale (tortonese) di Oggi Cronaca e su TuonoNews.
Inserisco anche un documento della Regione Piemonte che delinea le motivazioni e le competenze di un CCR per sottolineare ancora una volta quante aspettative sia lecito avere da una iniziativa del genere.
Risulta evidente che sempre più comuni si stanno dotando di questa istituzione.
Una lezione concreta di educazione civica per i ragazzi, vissuta come gioco partecipativo, che prepara la crescita di buoni cittadini futuri, di quei cittadini che governeranno il territorio quando noi, gli attuali "grandi", saremo vecchi: e speriamo per noi che lo governino bene, meglio di come siamo stati capaci noi !
.... E ricordo ancora che è un'iniziativa a costo zero: l'unico prezzo da pagare è la passione da mettere per organizzare il tutto. E' un prezzo ?

lunedì 20 dicembre 2010

Arenzano, Consiglio Comunale dei Ragazzi


Ho trovato il sito del Consiglio Comunale dei Ragazzi di Arenzano.
Veramente bello.
Ricco di informazioni e in cui traspare l'entusiasmo dei ragazzi ad affrontare quella esperienza.
Queste le belle parole che è possibile leggere nel sito (scritte con un aiutino ?) per la presentazione dell'iniziativa:

Queste pagine web sono il nostro strumento di lavoro, potrete trovare la nostra breve ma intensa storia , i nostri progetti le nostre idee e dialogare con noi attraverso il forum o inviando email al sindaco agli assessori e a tutti i consiglieri.
Le prime elezioni del CCR di Arenzano si sono volte nel febbraio 2004 dopo un intenso e lungo lavoro di preparazione che ha coinvolto gli operatori dei servizi sociali e della scuola.
L’idea base che ha guidato questo progetto è che il CCR possa educare i giovani cittadini a compiere le scelte più opportune e più coerenti rispetto alle proprie esigenze, aspettative e possibilità ed ad affrontare consapevolmente i problemi e di sperimentare l’appartenenza alla comunità locale.
Il CCR è quindi un intervento educativo che coinvolge l’intera comunità e che ha l’obiettivo di aiutare i ragazzi a familiarizzare con la vita pubblica e la politica e di far loro conoscere il funzionamento della macchina comunale.
L’attività del CCR è quindi finalizzata ad educare alla democrazia e alla partecipazione aprendo un dialogo e un confronto con il mondo degli adulti
.


Un sito tutto da visitare ed un'iniziativa da adottare certamente anche da noi.
Speriamo presto, anche considerando che è a costo zero.

sabato 18 dicembre 2010

Spazi per i bambini


Mi sembra di poter dire che in zona non esistono ludoteche, o almeno qualcosa che valga davvero la pena di essere chiamata ludoteca.
Per zona intendo un territorio assai vasto attorno a noi, comprensivo anche di città come Voghera, Tortona e altre minori.
Penso che una bella struttura in tal senso potrebbe essere una interessante iniziativa imprenditoriale per un gruppo di giovani desiderosi di crearsi una occupazione nel settore.
Credo che la forma "cooperativa" costituita da giovani (ancor più se donne) potrebbe fruire di buoni finanziamenti pubblici.
La sede potrebbe essere uno dei tanti (brutti) capannoni costruiti e mai utilizzati.
Forse qualche spunto potrebbe essere tratto da La Fabbrica del Gioco e delle Arti di Cormano, una iniziativa veramente bella ed illuminata che varrebbe certamente andare a visitare.
Molto bella la presentazione dell'iniziativa fatta sul sito dal sindaco dott. Roberto Cornelli.

L'immagine è il logo della ludoteca multiculturale di Macerata, altra bella iniziativa in materia.

Luoghicomunidoltrepo


Il 21 ottobre scrivevo di una iniziativa nata nel e per il nostro territorio.



Il progetto sta andando avanti ed ha un suo sito internet nel quale è possibile trovare le prime informazioni ed entrare in contatto con la struttura:
http://www.luoghicomunidoltrepo.it/

lunedì 6 dicembre 2010

Il Consiglio Comunale dei Ragazzi a Colle Val d'Elsa


Il CCR di Colle Val d'Elsa funziona ed elabora progetti e proposte: i ragazzi imparano ad essere protagonisti della vita sociale della realtà in cui vivono.
Ora è stato lanciato un concorso:


PACIFICAmente: dal consiglio comunale dei ragazzi un concorso dedicato alla pace

Previsto da dicembre a febbraio, sarà aperto a scuole di ogni ordine e grado

Un concorso aperto ai ragazzi delle scuole di ogni ordine e grado, da quelle dell'infanzia a quelle secondarie di secondo grado, dedicato al tema della pace. E' quello proposto dal Consiglio Comunale dei Ragazzi di Colle di Val d'Elsa, con il titolo "PACIFICAmente", e presentato nei giorni scorsi in consiglio comunale, che prenderà il via nei prossimi giorni per concludersi il 12 febbraio con la consegna degli elaborati. I vincitori, poi, saranno selezionati da un'apposita commissione e saranno premiati sabato 26 febbraio al Teatro dei Varii.

L'idea, come ha spiegato il sindaco dei ragazzi, Bianca Vatti, è nata dopo la partecipazione di una delegazione del Consiglio comunale dei ragazzi al Forum e alla Marcia della Pace Perugia-Assisi, lo scorso marzo, e prevede la possibilità di partecipare con disegni, poesie ed elaborati multimediali, a seconda dei diversi ordini di scuola. Il concorso è articolato, infatti, su quattro sezioni: "Baby Pacifisti", per la scuola dell'infanzia, che prevede la presentazione di elaborati grafici e multimediali; "Piccoli Pacifisti", per la scuola primaria, "Peace in progress", per la scuola secondaria di primo grado, e "Giovani Pacifisti", per la scuola secondaria di secondo grado, con la possibilità di proporre elaborati scritti, grafici e multimediali. I lavori possono essere presentati da singoli alunni, gruppi, classi o sezioni.

La commissione che esaminerà i lavori sarà composta da un rappresentante dell'amministrazione comunale, un rappresentante per ogni ordine di scuola, un membro del consiglio comunale dei ragazzi e una rappresentanza di associazioni che si occupano di pace. Il primo classificato sarà premiato con libri e materiale scolastico, mentre il secondo e il terzo classificato riceveranno ingressi gratuiti a musei o teatri cittadini. Gli elaborati devono essere consegnati all'Urp del Comune di Colle di Val d'Elsa sabato 12 febbraio. In caso di spedizione, non fa fede il timbro fiscale.

UFFICIO STAMPA COMUNE COLLE DI VAL D'ELSA
Robespierre S.a.s. - Via del Cavallerizzo, 1 - 53100 Siena
tel. 0577 42984 - fax. 0577 247576 – E-mail: info@robespierreonline.it
Contatti: Veronica Becchi 338 – 1909489

Qua il regolamento del CCR di Colle Val d'Elsa

Non sarebbe bello se anche nel nostro comune vi fosse un Consiglio Comunale dei Ragazzi ?

domenica 28 novembre 2010

Consiglio Comunale dei Ragazzi

Il 24 ottobre scrivevo del progetto per un Consiglio Comunale dei Ragazzi.
Una realizzazione che dovrebbe riuscire ad avvicinare i ragazzi alle istituzioni, rendendoli partecipi e consapevoli della gestione della cosa pubblica: oggi per gioco (o quasi) domani come veri protagonisti.
Ho parlato a molti del progetto, ed ho riscontrato qualche interesse. Spero che si riesca a realizzare qualcosa.
Intanto il CCR è una realtà in tanti comuni italiani, e da ora anche in un comune a noi vicino, Marcignago.
Ce ne parla un articolo de La Provincia ....


Visualizzazione ingrandita della mappa

DOMENICA, 28 NOVEMBRE 2010 Ieri la prima seduta con protagonisti i ragazzi delle medie - Marcignago, consiglio comunale con un sindaco di dodici anni

MARCIGNAGO. Un vero consiglio comunale, con tanto di sindaco in fascia tricolore, segretario e consiglieri di maggioranza e opposizione. Con un solo particolare: l’età media degli assessori non superava i 12 anni. Si è svolto il primo consiglio comunale dei ragazzi di Marcignago: nelle settimane precedenti gli alunni della seconda media hanno preparato due liste elettorali e si sono sfidati alle votazioni. Nei programmi presentati dai ragazzi non mancavano i progetti, come la riapertura delle fontanelle del paese o la raccolta differenziata porta a porta. I ragazzi le hanno portate in consiglio comunale, il sindaco le ha esposte e la minoranza ha poi fatto i suoi commenti (non senza qualche tiratina d’orecchie per l’amministrazione) ..... (segue sul giornale) ...